Oltre 111 miliardi. Tanto muovono, in Borsa Italiana, i protagonisti del risiko bancario dopo l’ultima mossa sullo scacchiere che ha portato in partita anche Mediobanca, su cui Banca Monte dei Paschi di Siena ha lanciato un’offerta di pubblico scambio di azioni totalitaria. Ora, come in ogni tentativo di acquisizione, la preda studierà una risposta. All’inizio della prossima settimana è atteso infatti il cda di Piazzetta Cuccia, che valuterà l’offerta di Siena. L’ops congela qualsiasi operazione straordinaria di Mediobanca per resistere. Al momento si possono immaginare azioni legali per contestarla nel merito (come del resto ha fatto Banco BPM contro UniCredit). Meno facile invece che la banca guidata da Alberto Nagel possa intraprendere iniziative perché l’ops di Mps ha fatto scattare la cosiddetta passivity rule, vale a dire il divieto di varare operazioni straordinarie che possano contrastare l’offerta di Mps. La decisione spetterà comunque al mercato e agli altri azionisti di Mediobanca che vede oltre a Delfin e il gruppo Caltagirone, Edizione S.p.A. dei Benetton (2,2%), BlackRock (4,2%), più il patto di consultazione (11,4%) che include Mediolanum, di cui è azionista Fininvest della famiglia Berlusconi, GAVIO GLOBAL SPECIALTIES, MONGE & C. - S.P.A.. Più gli istituzionali che valgono tra il 50 e il 60%. Ma sul mercato c’è anche chi si aspetta l’arrivo di una contromossa da parte di altri istituti finanziari. Quindi non è detto che la partita sia chiusa. È possibile che nomi come Unicredit, Intesa Sanpaolo o Generali possano lanciare un’offerta pubblica rivale su Mediobanca? Appare difficile, secondo gli osservatori del mercato, perché Unicredit è già impegnata sul Banco Bpm e su Commerzbank AG. Intesa Sanpaolo è già la prima banca del Paese e non ha una vera necessità di crescere oltre ad avere limiti Antitrust. Appare difficile anche che Generali — di cui Mediobanca è azionista con il 13% — apra a operazioni sull’istituto milanese. Fino a che la politica monetaria European Central Bank è rimasta restrittiva, le banche hanno potuto contare su una redditività stellare grazie al margine di interesse sui prestiti. Da quando Francoforte ha allentato i tassi, gli istituti hanno cominciato a pensare a nuove strategie per rimanere competitivi, come appunto le fusioni. l'articolo completo su Corriere della Sera #finanza #credito #banche #milano #trieste #roma #siena
Post di Andrea Rinaldi
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MEGLIO SOLA? ( che male accompagnata). Mediobanca non ha bisogo di nessuna aggregazione? Né pensa di diventare essa stessa polo aggregante in un’Europa dei grandi gruppi bancari e finanziari ( come con Mario Draghi molti prevedono)? O il suo management pensa di essere blindato? Prima o poi rischia però di diventare preda di qualche gruppo bancario europeo. E allora: fine della trasmissione e anche per i vari Nagel.ps Mediobanca é sicura di avere la forza e un modello di business che può crescere in autonomia con successo? Questa è la domanda. #Banche #Mediobanca #MPS
Mediobanca pronta a respingere l’offerta di Mps, 12 miliardi non bastano
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Cuccia questa cosa la scrisse e fu geniale: le azioni non si contano, si pesano. Se io ho l’1% e sono un parvenu, non conto una ceppa. Se io non sono all’1% e faccio parte del grande salotto di Milano, quell’1% vale il doppio i fatti . Negli ultimi anni, Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha affrontato enormi difficoltà finanziarie, accumulando perdite significative. Dal 2011 in poi, la banca ha registrato decine di miliardi di euro di perdite dovute a una combinazione di fattori: acquisizioni sbagliate (come quella di Antonveneta), cattiva gestione, crediti deteriorati (NPL), e scandali finanziari. I principali numeri: 2011-2021: MPS ha accumulato oltre 25 miliardi di euro di perdite complessive. Nel 2017, lo Stato italiano è intervenuto con una ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione del 64%. Negli anni successivi, sono state bruciate ulteriori risorse per far fronte a perdite operative e gestire i crediti deteriorati. Mps a parer mio è una banca che invece di pensare a fare le scalate rottambolesche, dovrebbe pensare di fare unico mestiere che sa fare da 553 anni cioè " banca per le imprese" . Una banca che altro ieri era fallita e monitorata dalla bce con un capitale inferiore di circa il 50% di mediobanca dovrebbe restare a Siena ; il mio consiglio a attuale amm delegato Lovaglio invece di andare a Londra a convincere gli investitori internazionali, è quello di curare i rapporti interni : Stato Mef , Delfin , Caltagirone , Roma /Siena/Milano sono molto distanti Si dice che a pensare male si fà peccato, obbiettivo è il controllo di Generali il colosso delle assicurazioni con sede a Trieste che da anni vede contrapposto la attuale amministrstore delegato Nagel e il fui Leonardo del Vecchio /Caltagirone bloccati più volte nella decisione di cambiare i vertici in Generali . L’assemblea di maggio del Leone triestino sarà cruciale per il rinnovo dei vertici, in uno scenario che vede Delfin e Caltagirone nuovamente al centro delle dinamiche di potere e Nagel costretto a cedere da una delle due parti : o la fusione con mps , o venire a patti sulle nomine in generali . E Lovaglio ? a Lovaglio potrebbe capitare di restare a guardare i successi altrui mentre molti potrebbero aspettarlo in fondo al fiume come è già accaduto a Siena .
MPS-Mediobanca: l’offensiva che scuote la finanza italiana
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Il mercato sembra aver già bocciato l’operazione (Mediobanca +6% ed MPS -8%). In effetti sembra un’operazione poco economico/finanziaria e invece molto (forse troppo) politica. E quando la politica cerca di condizionare il mercato non è mai una buona idea... Riporto per completezza i pareri di alcuni "analisti" che si sono già espressi (nel primo commento altre "opinioni"): MILANO (MF-NW)--Analisti scettici sull'ops di B.Mps su Mediobanca. (…) OPERAZIONE SOLLEVA VARI DUBBI (EQUITA SIM) "Con una mossa a sorpresa, B.Mps ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica totalitaria per l'acquisizione di Mediobanca", sottolineano gli analisti di Equita Sim. "A nostro avviso, l'operazione solleva diversi dubbi. Il premio riconosciuto risulta modesto, considerando anche la probabile riduzione dell'appeal speculativo sul titolo B.Mps. Riteniamo difficile identificare sinergie, mentre emerge il rischio di potenziali dissinergie. Inoltre, intravediamo difficoltà nel mantenimento e nell'apporto di nuove professionalità all'interno del gruppo risultante, con il rischio di una diluizione delle specificità distintive di Mediobanca", commentano gli analisti. Su Mediobanca la raccomandazione è buy, su B.Mps hold. Anche gli analisti di Kbw si dicono sorpresi dell'ops annunciata da Mps su Mediobanca e ritengono che "il potenziale di sinergie sia limitato, anche includendo l'accelerazione dell'utilizzo delle Dta per Mps. Con Mps che scambia a P/E inferiori rispetto a Mediobanca la nostra prima impressione è che questa offerta abbia limitate possibilità di successo".
UNA BREAKING NEWS AL GIORNO... Questa mattina ci svegliamo con l'offerta di Monte dei Paschi di Siena per Mediobanca. Da ex Cenerentola del settore bancario che non voleva più nessuno, la nuova Mps inaugura il suo nuovo assetto privato con una OPS (offerta tutta in azioni) da 13,3 miliardi di euro su quella che è stata da sempre la grande regista della finanza italiana. Dietro ogni operazione rilevante c'era -e c'è - lei. Per me che ho iniziato a lavorare quando ci si appostava molto spesso sotto Mediobanca ("che tanto una notizia la trovi"), l'idea di una Piazzetta Cuccia addirittura delistata dalla Borsa suona come un paradosso, ma business is business e soprattutto tempi (e azionisti) sono cambiati. Ora, ad esempio, Mps e Mediobanca ne condividono due molto attivi e molto aggressivi: Delfin (la cassaforte della famiglia Del Vecchio) e Francesco Gaetano Caltagirone. E qualsiasi cosa succeda in questa partita si riverberà su altri grandi dossier italiani: Generali, Unicredit-Banco Bpm, Banco Bpm-Anima. 🎙️ Che idea vi siete fatti? (Qui la notizia e altre nel notiziario di LinkedIn Notizie: https://lnkd.in/gMUF7mJm) Qui il comunicato: https://lnkd.in/gSbhzeZP 📷 Getty
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Risiko bancario: OPS di MPS su Mediobanca. Mio commento a freddo ripreso da Start Magazine. Castagna un po’ più solo. Caltagirone e Delfin al centro della scena, con beneplacito politico. Orcel più libero. Generali attenzionata. Operazione in ogni caso complessa: per dirla con una battuta, il 2025 o sarà l’anno del consolidamento bancario, attraverso tre poli, o l’anno del suicidio delle banche italiane, che forti delle risorse accumulate si sono lanciate in operazioni ardite in un settore molto complicato. https://lnkd.in/eQQUeFAT
Che cosa cambierà con l'Ops di Mps su Mediobanca per Banco Bpm, Generali e non solo - Startmag
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ORA ULTIMA: Scontro titanico su Mediobanca: Piazzetta Cuccia boccia l'offerta di MPS, svelando gli interessi nascosti #oraultima 🆘 L'offerta pubblica di acquisto lanciata da Monte dei Paschi su Mediobanca è stata respinta con forza dal consiglio d'amministrazione della banca d'affari. Secondo Piazzetta Cuccia, l'operazione non ha alcun fondamento industriale e finanziario, e nasconde gli interessi di Delfin e Caltagirone, due importanti azionisti con forti legami anche con le Assicurazioni Generali. ⁉️E tu, cosa ne pensi? Partecipa alla discussione sui nostri social! 💡Visita il sito oraultima.com/ ogni giorno per scoprire le ultime novità sul mondo dell'economia e della finanza! #oraultima #28gennaio #ultimaora #ultimenotizie #MPS #Mediobanca #fusionebancaria #settorebancario #economiaitaliana #mercatoazionario #offertapubblicadiscambio #ops #bancheitaliane #economia #finanza #Italia #Notizie #Investimenti #Borsa #Mercati #productivity #MercatiFinanziari #Investimenti #money #changes #newways #futureofwork #bonus #news #notizie #business #linkedin
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MPS-Monte dei Paschi di Siena: la strada per conquistare Mediobanca prevede l'n-esimo aumento di capitale. Quanti in tutto dal 2008? La storia della banca, dai Tremonti bond ai Monti bond, fino alla ricapitalizzazione precauzionale del 2017
MPS e l’aumento di capitale per OPS di Stato su Mediobanca. Il messaggio da Piazza Affari
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Mediobanca é al centro delle cronache con l’OPS di Mps. É quindi l’occasione per ricordare cosa ha fatto finora questa “banca di investimento” per lo sviluppo del Paese. Negli ultimi anni si è barcamenata finendo a fare il credito al consumo e il retail banking con l’effetto di offuscare la sua storica identità alla ricerca di nuove fonti di ricavo per sopravvivere. Una banca senza una chiara strategia, che ha in pancia partecipazioni di rilievo in importanti società che andrebbero liquidate per fare investimenti nel Paese a favore dello sviluppo. Il suo management difende la propria autonomia di fronte alle scalate ostili ma queste si verificano quando cala l’efficienza e ci sono i presupposti per aumentarne il valore. Questa è la logica del mercato. La concentrazione tra MPS e Mediobanca si può anche discutere ma sarebbe utile cominciare a discutere anche il ruolo di certe istituzioni creditizie e finanziarie. Mediobanca non è l’unica ad operare nell’investment banking. C’é anche la Cassa DP; avevamo un tempo l’IMI e il Crediop, quest’ultimo lasciato andare alla deriva nel disinteresse anche della politica. Si critica MPS ma Mediobanca non è da meno. Ps Meglio metterli assieme dando loro una bella regolata; o considerare che il prodotto non cambia? #Banche #Mediobanca #Mps #Nagel
Mediobanca, il ceo Alberto Nagel scrive ai dipendenti: l’offerta di Mps non è concordata. Cda a inizio settimana | MilanoFinanza News
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MPS-Monte dei Paschi di Siena da “preda ambita”, così come la definì il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel 2023, a predatrice di Mediobanca, con la strada, a quanto pare obbligata, dell’ennesimo aumento di capitale. L’annuncio della banca senese, ancora Monte di Stato - sebbene in misura decisamente inferiore dopo il terzo atto lanciato dal governo Meloni - ha spiazzato tutti, scioccando Piazza Affari e, immancabilmente, la stessa politica italiana. L’opposizione è già scattata sull’attenti, chiamando a rapporto il Tesoro. Tesoro maggiore azionista di Siena con una quota pari all’11,7% circa che, a sentire le parole dell’AD di MPS Luigi Lovaglio, ha dato la sua benedizione alle eventuali nozze con Mediobanca. Altro che “M&A noiosi”, come ha commentato Lovaglio, riferendosi probabilmente alle altre operazioni di risiko bancario che stanno ulteriormente gonfiando il valore delle azioni delle banche italiane in Borsa: come l’OPA annunciata agli inizi di novembre da Banco BPM sulla controllata Anima Holding, ora diventata motivo di ansia per chi ci scommette, BAMI in primis, a causa di alcuni dubbi manifestati dalla BCE sul Danish Compromise; l’OPS presentata pochi giorni dopo sul Banco da UniCredit, con il CEO Andrea Orcel che fino a ieri, da Davos, ha continuato a perorare la sua causa. E forse anche altro che la mossa di Banca Ifis, che ha messo nel mirino la banca fondata e gestita da Corrado Passera, Illimity con una OPAS. Per non parlare di quell’altro dossier M&A tra le due banche italiane tornato alla ribalta in questi ultimi giorni.
MPS e l'aumento di capitale per OPS di Stato su Mediobanca. Il messaggio da Piazza Affari
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Terremoto finanziario in Italia. #MPS lancia un'offerta di scambio con le azioni #Mediobanca. L'obiettivo consiste nel creare il famoso terzo polo bancario dopo che è sfumata l'integrazione con Banco BPM. Le ripercussioni saranno notevoli. Mediobanca controlla #Generali, dal 2016 gestita dal francese Philippe Donnet e che qualche giorno fa ha stretto un accordo con la francese #Natixis per creare una joint venture finalizzata alla gestione congiunta e paritetica del risparmio. L'operazione non piace al governo, perché teme che centinaia di miliardi di risparmi italiani vadano a finire all'estero, penalizzando il già fragile sistema industriale italiano. Ricordatevi che il Tesoro possiede ancora l'11,7% di MPS, per cui si deve ad esso e ai due nuovi soci Francesco Gaetano #Caltagirone e famiglia #DelVecchio il lancio dell'offerta su Mediobanca. Caltagirone e Del Vecchio sono anche soci in Mediobanca (27,57% complessivo) e Generali (16,85% complessivo), ma in entrambe le società stanno all'opposizione e non vogliono l'accordo con Natixis. Se l'offerta di MPS andrà in porto, si ritroveranno alla guida di Mediobanca e Generali, spodestando Donnet e stracciando l'accordo con i francesi.
Offerta totalitaria di MPS su Mediobanca, obiettivo Generali: terremoto nel sistema finanziario italiano
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MPS- Mediobanca: non ci sono sinergie? Chi lo dice? Ma non è così,anzi le aggregazioni tra business diversi - come nel caso ipotetico in questione- tra commercial banking (MPS) e investment banking ( Mediobanca) creano e rafforzano un modello di business competitivo sul piano dell’offerta integrata di servizi soprattutto alle imprese. Nei deal non ci sono sinergie solo da costo ma anche da differenziazione! Quindi un deal in grado di dare buone performance. Ps Va ricordato che ci aveva già provato UniCredit a proporre una integrazione con Mediobanca, ma è andata buca. Ora ci prova MPS. Mediobanca, così corteggiata, ha deciso di non maritarsi ? Quali le sue strategie o no strategies? #Banche #Mps #Mediobanca
Mediobanca, dubbi e pareri di mercato e analisti sull'offerta di Mps
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