Siamo stati entusiasti di ospitare nei giorni scorsi la convention dei Giovani Imprenditori di Confida, il gruppo che riunisce i titolari under 40 di imprese della filiera del Vending di CONFIDA - Associazione Italiana Distribuzione Automatica. 🌟 Durante la visita allo stabilimento di Massa Lombarda i partecipanti hanno potuto osservare da vicino il processo di lavorazione e imbottigliamento dei nostri succhi di frutta, con un focus speciale sulle linee dedicate al canale Vending. 🍐🍹 Nel pomeriggio, presso l’auditorium di San Lazzaro, abbiamo presentato il nostro Gruppo cooperativo, i suoi valori e la nostra filiera agricola 100% italiana. Un ringraziamento speciale va ai colleghi Roberto Fanelli e Pier Giorgio Missiroli per le loro presentazioni coinvolgenti. 🙌 Ci teniamo anche a ringraziare anche Roberto Pace, presidente del Gruppo Giovani e titolare di Gedac Srl (società di gestione di distributori automatici di bevande), il Direttore di Confida Michele Adt e la responsabile progetti dell’Associazione Federica Bertoglio. Siamo orgogliosi di condividere la nostra esperienza e il nostro impegno per l’eccellenza con i giovani leader del settore! 🚀
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Una sinergia vincente
🥇 Una partnership che fa la differenza! I nostri legumi a marchio Il Baccello stanno spopolando sugli scaffali dei supermercati Famila Supermercati e Il Centesimo in Sicilia, grazie alla preziosa collaborazione con CDS S.p.A. La qualità dei nostri prodotti e la loro disponibilità sugli scaffali di centinaia di negozi stanno contribuendo a rendere più sana e gustosa la tavola di tante famiglie siciliane. Siamo orgogliosi di questa partnership e ringraziamo CDS per aver creduto in noi. Insieme, continuiamo a lavorare per offrire sempre il meglio ai nostri clienti! #gdo #legumi #supermercati #ilbaccello
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Bellissima storia che mette in evidenza la necessità di cambio di paradigma. Antichi mestieri con moderne competenze in una rispettiva di vita migliore
LinkedIn Top Voice => +3ML monthly impressions | Executive MBA | TEDx speaker | Journalist | Writer | Teacher | Communications manager
Ha scelto il percorso al contrario: trasferirsi al Sud per aprire una panetteria a Galatina, Settecroste, giudicata una delle migliori d’Italia. È la storia di Andrea Cirolla, bergamasco classe 1983 con una laurea in filosofia: «Non è stata una scelta casuale. Mia moglie, salentina, se n’era andata a 18 anni. Dopo 12 anni di vita a Milano, volevamo recuperare una dimensione diversa, più aperta, più naturale», spiega a Vito Bruno alla TGR Puglia, dopo aver imparato il mestiere da Cascina Sant'Alberto a Rozzano e da un maestro come Eugenio Pol (spostatosi da Milano alla Valsesia, in Piemonte). Il piccolo forno in provincia di Lecce è aperto 3 giorni al pubblico e negli altri Andrea lavora alla preparazione del pane, fatto con farine ottenute da grani selezionati e macinati a pietra. E oggi, secondo il Gambero Rosso, è uno dei panificatori di cui l’Italia può andare fiera: bella storia con cui chiudere la settimana ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP
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🛒Si è tenuto oggi l’evento “Confindustria Napoli incontra la GDO”, giunto alla 3^ ed., finalizzato a rafforzare le relazioni tra le nostre eccellenze produttive e i principali gruppi della GDO. Patrocinato dalla Regione Campania, rappresenta un momento di confronto per analizzare le tendenze del mercato, e fare il punto sulla sicurezza dei prodotti e sulle conoscenze tecnologiche alla base dell’identificazione delle produzioni di qualità. 🗣️Per Gaetano Torrente, Presidente Filiera Alimentare UIN: “Abbiamo intenzione di riproporre questa manifestazione anche in futuro, perché nei fatti dimostra di soddisfare esigenze concrete del nostro tessuto produttivo. L’industria agroalimentare in Campania continua a far registrare segnali di crescita. L’export di prodotti alimentari nel 2023 ha totalizzato vendite per oltre 4 miliardi 750 milioni con un incremento di circa il 7% sul 2022. Una caratteristica unica dell’alimentare italiano è di poter proporre una varietà qualitativa che finisce per distinguersi area per area. In Campania sono più di 60 i prodotti Dop o Igp. Il limite di questa grande capacità produttiva è di essere poco conosciuta. Tra i primi quindici Igp per fatturato la Campania è presente solo con la mozzarella di bufala e con la pasta di Gragnano. Pur con l’altissima qualità dei vitigni, non c’è un vino della regione tra i primi quindici. Siamo convinti che lavorando insieme alle grandi realtà della GDO questa carenza possa essere ridotta. Occorre evitare che il Made in Italy perda appeal non per decadimento di valori organolettici ma semplicemente per qualche inadeguatezza delle strategie di marketing territoriale. Come Sezione Filiera Alimentare di Unione Industriali Napoli offriamo tutta la nostra disponibilità, a poter essere presenti negli ipermercati con dei Temporary Stores. Questa operazione consentirebbe di diffondere le nostre produzioni in un raggio territoriale molto più ampio, con dei costi relativamente contenuti e con incrementi potenziali di fatturato non trascurabili. Crescerebbe, di conseguenza, anche il valore della brand identity, l’immagine complessiva del prodotto campano su scala nazionale.” 👉Tra i presenti il Vice Presidente dell’Unione Pierluigi Petrone, che ha introdotto i lavori, Main Sponsor BNL BNP Paribas, i Partner Tecnici Gdoweek, Circana, De Vivo, Eden Banqueting, MAVV. Le aziende partner del Progetto: Acetificio Andrea Milano srl, Acetificio Marcello De Nigris srl, Agria spa, Antimo Caputo srl, Caffè Borbone, DMG srl, Ellebi sas, Fish’s King spa, Formalactis, Gennaro Auricchio spa, Kimbo, L’Abbondanza del pane, La Fabbrica della pasta, La Torrente srl, Limoncello di Capri, O Sole e Napule srl, Olio Dante, Pastificio Di Martino Gaetano & F.lli spa, Pomilla srl, So.Fa srl, Vincenzo Caputo srl. #gdoalimentare
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🛑La Chiusura di SCiFi Foods e il Futuro del Settore della Carne, il vicepresidente di CNA Campania Nord Bellanca: la forza della tradizione IL NOSTRO COMUNICATO STAMPA La recente chiusura di SCiFi Foods, innovativa startup californiana dedicata alla produzione di carne coltivata in laboratorio, ha innescato un acceso dibattito sul futuro del settore della carne. Marco Bellanca, vicepresidente CNA Campania Nord, ha colto l'occasione per rivolgere un messaggio ai professionisti della carne tradizionale, in particolare ai macellai e dissossatori, sottolineando l'importanza e il valore inestimabile delle tradizioni artigianali. «Il fallimento di SCiFi Foods è una lezione preziosa per tutti noi - ha dichiarato Bellanca - Le promesse della carne coltivata in laboratorio, pur affascinanti, si sono scontrate con costi elevati e complessità politiche che hanno dimostrato quanto sia arduo soppiantare un settore radicato come quello della carne tradizionale». Bellanca ha voluto rassicurare i professionisti del settore, evidenziando che l'arte della macelleria e della disossatura è insostituibile. «Il mestiere dell'artigiano, con la sua abilità e passione, rappresenta un pilastro della nostra cultura e tradizione. I macellai e i dissossatori non sono semplici lavoratori, ma veri e propri custodi di pratiche antiche che le nuove tecnologie non possono replicare a breve termine. La chiusura di SCiFi Foods, dovuta a costi proibitivi e mancanza di supporto finanziario, mette in luce le difficoltà delle nuove tecnologie nel competere con le pratiche tradizionali. Non dobbiamo temere queste innovazioni, ma vederle come un'opportunità per rafforzare e valorizzare ancora di più la nostra tradizione», ha continuato Bellanca. Il contesto politico attuale, con stati come la Florida e l'Alabama che hanno vietato l'industria della carne coltivata, aggiunge ulteriori sfide per questo settore emergente. Tuttavia, queste difficoltà non fanno che confermare la resilienza del settore tradizionale della carne. «Il futuro del settore della carne dipende dalla nostra capacità di mantenere vive le tradizioni accogliendo le innovazioni con spirito critico - ha concluso Bellanca - Gli artigiani della carne continueranno a essere un faro di qualità e autenticità, garantendo che le antiche tradizioni non vengano mai dimenticate». Il messaggio è chiaro: in un mondo in costante evoluzione, le radici profonde e le tradizioni consolidate del settore della carne tradizionale rappresentano una solida base su cui costruire il futuro.
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Negli ultimi anni, il panorama delle edicole a Milano ha subito un’evoluzione significativa, diventando un punto di interesse per grandi gruppi imprenditoriali e per settori come la comunicazione e il turismo. Questo cambiamento ha portato a una trasformazione visibile delle edicole, con una rinnovata visione imprenditoriale che si sta delineando sempre più chiaramente, anche se permangono alcune incertezze. Gli ultimi due anni hanno visto un’accelerazione di diversi processi e di un nuovo modo di fare impresa in edicola SNAG Milano, in questo contesto, ha avuto un ruolo centrale, contribuendo attivamente a generare nuove opportunità per il settore e migliorando la percezione delle edicole da parte delle imprese. Questo lavoro di innovazione ci ha portato con il mese di dicembre, ad una nuova collaborazione con “Cortilia,” un nome di spicco nella realtà milanese. Questo progetto è un nuovo punto di partenza, per lo sviluppo di linee di business sempre più concrete e favorevoli al settore e alle necessità dei nostri clienti. L’operazione evidenzia l’impegno di SNAG Milano nel portare avanti iniziative che uniscono tradizione e innovazione, posizionando le edicole come spazi dinamici e rilevanti nella vita cittadina.
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Come Gruppo Terre d’Oltrepò il nostro obiettivo è quello di appoggiare un modello di filiera vinicola integrata. L’altro modello non ha portato il bene dell’Oltrepò. Non è un problema politico, è un problema economico: serve una marginalità più alta. L’Italia non ha mai fatto sistema: abbiamo una grande artigianalità e tante eccellenze, ma il made in Italy resta una somma lineare. Manca la moltiplicazione al quadrato degli utenti annessi. La Francia e gli Stati Uniti hanno un approccio più sistemico: ogni singolo produttore è aiutato a competere grazie a dei sistemi che lo valorizzano. Soffriamo un ritardo di managerialità, siamo ancora troppo artigianali. Ci si maschera dietro la unicità del mondo del vino, ma poi c’è sempre la sfida della gestione aziendale e manageriale. Il mondo del vino sarà più affascinante e divertente ma devi comunque aumentare la marginalità, non basta la gestione agricola. Gli imbottigliatori lavorano al 2,5% di ebitda, le aziende di filiera di successo vanno dal 15 al 33: a livello economico non c’è discussione, la via da seguire è la filiera integrata. In questi anni c’è stato chi ha approfittato dellalogica della cisterna ma oggi, così, in Oltrepò hai una valutazione di 20-25 mila euro per ettaro mentre in Valtellina arrivi a 70 mila euro l’ettaro. Se questo è il modello operativo è doveroso cambiarlo. Grazie a Vittorio Ferla ed al Gambero Rosso per questa lunga intervista. #madeinitaly #wine #management Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
"Nessun complotto contro gli imbottigliatori, ma ormai sono il passato". Intervista senza filtri a Umberto Callegari di Terre d'Oltrepò - Gambero Rosso
gamberorosso.it
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14 Dicembre 2024 - “Il mercato lattiero caseario è molto diversificato e sta mettendo a segno record storici per le Cooperative del Grana Padano; abbiamo poi altre Cooperative, che fanno in parte Grana Padano e in parte altri prodotti; abbiamo infine la vendita del latte all’industria, che è un mondo altrettanto diversificato, all’interno del quale i produttori di Grana Padano riescono a pagare qualche centesimo di euro in più al litro”. Così il Presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto CORTESI, Allevatore di Roncoferraro con 350 capi in lattazione e 180 ettari coltivati, descrive l’attuale scenario di mercato del latte, “partendo dal presupposto che siamo di fronte a una situazione che è positiva per tutti, anche se il prezzo eccezionale raggiunto dal Grana Padano fa apparire relativamente basse le altre formule di remunerazione”. Anche per l’altra grande DOP a pasta dura del Made in Italy, il Parmigiano Reggiano, precisa Cortesi, “abbiamo prospettive di prezzi elevati per il 2024 e per il 2025, con risultati di grande soddisfazione sia per chi conferisce il latte per la trasformazione industriale sia per chi è socio delle Cooperative”. Doppia velocità per i costi alla stalla. “Se da un punto di vista della razione alimentare non sono aumentati, mantenendosi in linea con l’andamento dell’anno scorso così come i costi energetici, stanno invece incidendo molto tutti i costi accessori, come l’acquisto di mezzi tecnici, di macchinari, le manutenzioni, mantenendo così il costo di produzione elevato del latte alla stalla che potrebbe, altrimenti, essere più competitivo”. Dati che, sottolinea il Presidente Cortesi, “si possono facilmente trovare sui siti di Clal e di Teseo, che hanno la capacità di raccogliere ed elaborare dati oggettivi”. https://lnkd.in/dRarx4Gr Buona Domenica da Mirco De Vincenzi
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Fusione Italica in ambito Salumi , sfide grandi in epoca complicata.
Dopo mesi di lavoro e pianificazione strategica comune, è per me un orgoglio annunciare l'unione tra Parmacotto S.p.A. e Salumifici GranTerre S.p.A., il punto di partenza di un piano industriale ambizioso che fa nascere un polo d’eccellenza nel settore dei salumi e prosciutti cotti e proietta le nostre realtà verso una crescita significativa. In un contesto di mercato sfidante, l’unione tra una visione strategica di marca e una solida presenza produttiva ci permette di affrontare i mercati internazionali con maggiore forza, sfruttando il valore del Made in Italy, da sempre sinonimo di qualità e autenticità. L’operazione darà vita ad un’entità con ricavi superiori a 1,1 Mld €, 2.500 dipendenti e ben 20 stabilimenti (14 Salumifici GranTerre e 6 Parmacotto) con la capacità di espandersi esponenzialmente in tutti i mercati dove le due società sono già presenti (Stati Uniti e i principali mercati UE) e di raggiungere nuovi mercati strategici. Questo progetto nasce da una visione condivisa di qualità, responsabilità e legame con il territorio. Parmacotto e GranTerre sono radicate in una terra che rappresenta il cuore pulsante della Food Valley italiana, l’Emilia, e siamo pronti a cogliere insieme le opportunità internazionali mantenendo fede a questo legame con il territorio e con le sue eccellenze. Il mio pensiero va anche a tutte le persone di Parmacotto Group, che grazie a questo accordo entreranno a far parte di una realtà ancora più solida, con ulteriori opportunità di crescita e sviluppo professionale. Il loro impegno sarà la chiave per costruire un futuro di successo insieme.
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Grazie Italia a Tavola per l'analisi precisa e puntuale delle strategie e delle idiosincrasie del sistema vino Italiano. Particolarmente interessante notare che il presidente nazionale di confcoperative sia Maurizio Gardini, il Presidente di Conserve Italia, una eccellenza italiana strutturata come cooperativa gerarchica la cui holding che raggruppa infatti 48 cooperative di primo grado con 14.000 produttori agricoli associati e SPA operative sotto divise per linee di prodotto. Un gruppo da 1.5 mld di euro di fatturato. Questa struttura, così come quella di GranTerre o di Mezzacorona Group, entrambi associati di Confcooperative, sono i modelli adottati per il rilancio di TDO. https://lnkd.in/dpuiweJr
Callegari: la nuova Spa controllata dalla cooperativa farà crescere Terre d'Oltrepò e il territorio
italiaatavola.net
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14 Dicembre 2024 - “Il mercato lattiero caseario è molto diversificato e sta mettendo a segno record storici per le Cooperative del Grana Padano; abbiamo poi altre Cooperative, che fanno in parte Grana Padano e in parte altri prodotti; abbiamo infine la vendita del latte all’industria, che è un mondo altrettanto diversificato, all’interno del quale i produttori di Grana Padano riescono a pagare qualche centesimo di euro in più al litro”. Così il Presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto CORTESI, Allevatore di Roncoferraro con 350 capi in lattazione e 180 ettari coltivati, descrive l’attuale scenario di mercato del latte, “partendo dal presupposto che siamo di fronte a una situazione che è positiva per tutti, anche se il prezzo eccezionale raggiunto dal Grana Padano fa apparire relativamente basse le altre formule di remunerazione”. Anche per l’altra grande DOP a pasta dura del Made in Italy, il Parmigiano Reggiano, precisa Cortesi, “abbiamo prospettive di prezzi elevati per il 2024 e per il 2025, con risultati di grande soddisfazione sia per chi conferisce il latte per la trasformazione industriale sia per chi è socio delle Cooperative”. Doppia velocità per i costi alla stalla. “Se da un punto di vista della razione alimentare non sono aumentati, mantenendosi in linea con l’andamento dell’anno scorso così come i costi energetici, stanno invece incidendo molto tutti i costi accessori, come l’acquisto di mezzi tecnici, di macchinari, le manutenzioni, mantenendo così il costo di produzione elevato del latte alla stalla che potrebbe, altrimenti, essere più competitivo”. Dati che, sottolinea il Presidente Cortesi, “si possono facilmente trovare sui siti di Clal e di Teseo, che hanno la capacità di raccogliere ed elaborare dati oggettivi”. https://lnkd.in/dKJCKRfM Buona Domenica da Mirco De Vincenzi
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Imprenditore, manager, amante della tecnologia e della qualità.
3 mesiI ringraziamenti sono tutti per voi Conserve Italia, per l’accoglienza e sopratutto per l’attenzione che dedicate al nostro settore!