Uno sguardo ai cambiamenti in corso sulle abitudini e proiezioni future nel mercato. Un focus interessante socio-economico a medio e lungo termine.
Post di Filippo Di Meglio
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La ricerca di YouGov sulle abitudini di consumo certifica che i tagli si concentrano su svaghi e intrattenimento. Siamo tra i più “aperti” ad adottare uno stile sostenibile per la salute e il pianeta
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I CONSUMI TRA REALTA' E PERCEZIONE E QUEL FENOMENO CHIAMATO "VIBECESSION". NE SCRIVO OGGI SUL SOLE24ORE Oggi il 55% degli americani ritiene che l’economia sia in contrazione sebbene il Pil sia in crescita. Lo stesso accade in Italia: il delta tra inflazione percepita e misurata nel 2024 potrebbe aggirarsi sui 9 punti percentuali. È come se i consumatori italiani avessero perso in un solo anno 3.600 euro per ogni nucleo familiare. In America lo hanno soprannominato vibecession: si tratta del divario tra la realtà dei dati e il percepito dei consumatori che si basa su valutazioni emotive, vibrazioni appunto. In generale più della metà dei consumatori pensa erroneamente che l’economia stia peggiorando, anche se così non è. Una percezione della realtà che finisce per ribaltarla, ha scritto il New York Times. «Nella dimensione gassosa tutto diventa vibrazione, spostamento d’aria, sospensione o esplosione improvvisa. Nei consumi le scelte di pancia prevalgono perché si dimostrano le più semplici da elaborare in una dimensione aleatoria in cui la razionalità è in capo agli algoritmi, non sempre a vantaggio dei consumatori. In questo scenario di incertezza per i brand da evitare assolutamente sono i tradimenti delle eventuali promesse, le furbizie troppo commerciali e le scorciatoie valoriali». Così afferma Francesco Morace, sociologo attualmente in libreria con "Modernità Gassosa" per EgeaEditore. In pagina la testimonianza di sei manager di aziende d'eccellenza che ci racconta la relazione con i clienti tra autenticità e trasparenza: Anita Carra, Sara Menegale, Alberto Federici, Ilaria Lodigiani, Paola Scandola, Alessandro Chiarmasso. Ancora una volta per marketer e comunicatori quell’assioma legato alle 99 tesi del Cluetrain Manifesto, coniato a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo, torna a essere centrale: i mercati sono conversazioni. Di tutto questo ne scrivo oggi sul Sole24Ore insieme a Fabio Grattagliano. Buona lettura #sole24ore #marketing #vibecession
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📉 Negli ultimi anni, il panorama dei consumi in Italia ha subito un profondo cambiamento. La stagnazione dei salari, l'inverno demografico e una diminuzione del potere d'acquisto (-7,3%) stanno ridisegnando il comportamento di spesa delle famiglie italiane. Questo fenomeno colpisce particolarmente le famiglie con figli, che registrano una flessione dei consumi fino all'11,9%. 👵 In questo scenario emerge con forza la 𝘀𝗶𝗹𝘃𝗲𝗿 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝘆, con un ruolo crescente dei consumatori 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝟰𝟱 𝗲 𝗶 𝟱𝟰 𝗮𝗻𝗻𝗶, spesso i principali decisori d'acquisto anche per i prodotti destinati all'infanzia. 💡 Questo cambiamento di scenario invita tutti i professionisti del settore Prima Infanzia a riflettere su nuove domande, sulle quali anche noi ci soffermiamo ogni giorno: 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘮𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘵𝘪𝘱𝘰? 𝘘𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘦𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦? 𝘘𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘵𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘢𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘵𝘢𝘳𝘨𝘦𝘵? 𝘊𝘩𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘨𝘪? Nuove sfide, da accogliere ogni giorno come linfa vitale per calibrare strategie e azioni destinate al B2C e al B2B, con la certezza che solo ascoltando il mercato nella multicanalità che abbiamo a disposizione, possiamo interpretarlo e coglierne le sfumature più feconde. #SilverEconomy #MercatoInfanzia #PotereDAcquisto #FamiglieItaliane #TrendConsumi #PrimaInfanzia
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NUOVI CONSUMATORI PER NUOVI MERCATI “Consumer is king” è un motto ben conosciuto da tutti gli operatori di mercato e di comprovata validità. Probabilmente è arrivato il momento di aggiornarlo a “New consumer is king”. Sul mercato alimentare, e non solo, sta arrivando, anzi è già arrivata, la nuova generazione, battezzata Generazione Alfa. Dopo i Millenials, o Generazione Y, nati nell’ultimo ventennio del secolo scorso, e la Generazione Z, giunta a cavallo del XXI secolo, ecco coloro che sono nati interamente nel secondo millennio. Oggi sono bambini e adolescenti, e attorno al 2030, anno fatidico per gli obiettivi del Green Deal e dell’ONU in tema di ambiente e alimentazione, saranno adulti. I ragazzi dell’ultima generazione sono chiamati anche screenagers, neologismo che ben rappresenta la loro assoluta e naturale dimestichezza con gli schermi di telefoni smart, tablet e pc, con cui vivono una sorta di perpetua simbiosi, almeno per quanto riguarda i Paesi ad economia più sviluppata. Da questo stile di vita deriva anche una serie di possibili conseguenze sulla salute fisica, come obesità e allergie, mentre eventi come il Covid e i conflitti in corso hanno in varia misura causato traumi psicologici. Continua a leggere l'articolo su https://lnkd.in/diJAMZe9
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In un contesto di continua evoluzione dei comportamenti di acquisto e delle esigenze dei consumatori, il nostro settore deve affrontare sfide e opportunità senza precedenti. Moderna 2020, nel panorama della distribuzione nel Sud Italia, è impegnata a rispondere a queste dinamiche emergenti. L'articolo che con piacere condivido evidenzia la trasformazione dei modelli di consumo, l'importanza di un approccio innovativo e flessibile e propone un’analisi approfondita dei nuovi profili dei consumatori, delle famiglie e delle loro preferenze. La nostra missione è creare soluzioni che non solo soddisfino le necessità attuali dei consumatori, ma che anticipino anche quelle future permettendoci di sviluppare offerte personalizzate capaci di rispondere alle loro esigenze e di contribuire alla crescita sostenibile del mercato. Questo ci consente di sviluppare offerte personalizzate che rispondano alle loro esigenze e che contribuiscano a una crescita sostenibile del mercato.
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👵🏻FOCUS Silver Economy, uno dei focus più importanti per le aziende oggi e domani 👴🏻la popolazione è ormai cambiata e beni e servizi devono essere rivisti insieme alla comunicazione per soddisfare i bisogni di una generazione sempre più rilevante nella spesa di LARGO CONSUMO Consumer Panel Services GfK | YouGov ha attivato una indagine multiclient che descrive i comportamenti di acquisto delle famiglie con RA di 55 anni ed oltre in Italia e le realtà distinte che compongono questo target, fornendo informazioni su: ✔️KPI di acquisto in ambito FMCG, categorie, canali, tipo di spesa ✔️Stili di vita, atteggiamenti, orientamenti, driver di acquisto, ✔️Composizione familiare, contributo alla spesa FMCG dei nuclei familiari non conviventi di figli e nipoti. ❓vuoi saperne di più? contatta il tuo account Consumer Panel GfK | Yougov oppure scrivi a consumerpanelinsight.italy@gfk-cps.com
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Gli acquisti di seconda mano sono ormai un trend. Un comportamento consolidato nelle abitudini di consumo degli italiani, che emerge dall’ Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito , giunto alla sua decima edizione. Se nel 2014 l’usato era ancora vissuto con pregiudizio dagli italiani che la praticavano in caso di necessità, nel 2023 si è affermato definitivamente come comportamento di acquisto consolidato per il 61% di chi la pratica .
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Più risparmio, meno spesa in tecnologia. Gli italiani si sono stufati di cambiare smartphone e computer ogni anno: la spesa per la tecnologia è crollata del 7% negli ultimi dodici mesi, ferma a 15,66 miliardi di euro. Si sono venduti 1 milione di smartphone e di televisori in meno, con un calo del 20% degli acquisti di pc e un tonfo del 40% per i sistemi audio per la casa. Ma l’amore per l’innovazione non è per niente svanito: il 37% di chi vive nel Paese è pronto a farsi impiantare un microchip per piccole azioni quotidiane e, da inguaribili romantici, più del 30% degli italiani pensa (o forse auspica) di poter sviluppare in futuro un legame affettivo con un umanoide digitale o un sistema operativo. A scandagliare sentimenti, passioni e paure del Paese è il rapporto Coop 2024, dal quale emerge la forte “inquietudine” che si respira in Italia, anche a causa degli angoscianti venti di guerra e del cambiamento climatico che non smette di spaventare. La parola chiave con cui gli italiani si sono approcciati ai consumi, si legge nel rapporto, “è risparmio, di gran lunga il primo criterio di scelta negli acquisti (lo dice il 75% del campione)”. Si fa una vita a basso impatto dove l’essenziale diventa centrale e il superfluo viene drasticamente ridotto, anche se il potere d’acquisto ha recuperato i livelli pre-pandemia grazie allo stakanovismo degli italiani che nel 2023 hanno lavorato 1,5 miliardi di ore in più per combattere l’effetto-inflazione e ottenere redditi reali di poco superiori a quelli di 5 anni fa. “È un Paese a due velocità, dove permangono ampie sacche di difficoltà con la stagione del consumismo legato alle apparenze che può essere considerata ormai alle nostre spalle”, mette in luce Marco Pedroni, presidente dell'Associazione nazionale cooperative di consumatori- Coop (Ancc-Coop). Tanto che nel rapporto si parla di “uno strisciante de-consumismo che viaggia di pari passo con la ricerca del benessere personale fino a fare della cura del proprio corpo un vero e proprio culto”, con gli acquisti per i cosmetici negli ultimi cinque anni sono balzati del 29% e i comportamenti disfunzionali in ascesa, con 8,6 milioni gli italiani che assumono (o vogliono assumere) farmaci per il diabete per dimagrire. #economia #consumismo #economy
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𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐨𝐨𝐩, 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟓 La "winter edition" del #RapportoCoop2024 ha indagato le previsioni dei consumi per il 2025. Emerge un sentiment diviso e contrastato in cui regna tanto la preoccupazione quanto la curiosità. In generale, a esprimere aspettative in qualche modo positive per il nuovo anno è solo il 52% dei consumatori. Non sorprende, quindi, che l'attesa sia per un aumento dei consumi domestici a discapito del #fuoricasa, appannaggio delle fette più abbienti della popolazione. (via Distribuzione Moderna News) Leggi qui l'articolo completo --> https://lnkd.in/eUWxf68D
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Hot deals VS Qualità: la dicotomia dei consumi italiani --- Durante l'evento "Linkontro 2024" tenutosi lo scorso maggio in Sardegna, è stata presentata l'indagine “Un viaggio nei consumatori del nostro tempo”, che illustra le sfide affrontate dalla società italiana negli ultimi anni e i cambiamenti nelle priorità di consumo. La doverosa premessa - prima di parlare di consumi - è per le previsioni demografiche relative al nostro paese: si prevede che le famiglie con figli diminuiranno del 11% nei prossimi dieci anni, mentre le famiglie senza figli aumenteranno del 17%. In termini invece di scelte di consumo, si evidenza come queste si presentino sempre più polarizzate: alcuni italiani puntano al risparmio, aumentando gli acquisti nei discount (+1,9% 2024 vs 2021) e riducendo la varietà dei prodotti, mentre altri preferiscono prodotti di qualità e salutari, dedicando quote più consistenti del proprio budget familiare (+20% 2024 vs 2029). Questa polarizzazione riflette diverse percezioni del futuro e bisogni economici: in estrema sintesi e semplificando, le famiglie con figli - preoccupate per il futuro - tendono a ottimizzare da un lato i budget e dall'altro a preferire cibi consolatori a basso costo, mentre quelle senza figli privilegiano alimenti a maggiore tasso di qualità e capaci di garantire benessere fisico. Qualche dettaglio in questo articolo: https://lnkd.in/dQjY8Dsk
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