Tra i tanti articoli e storie che leggiamo quotidianamente, oggi vogliamo condividere con la nostra #community un progetto che ci ha profondamente ispirato. Un'iniziativa che ci dimostra come, a volte, le soluzioni più innovative nascano dalla #semplicità di un #incontro, quello tra due #generazioni apparentemente distanti. Dimenticate le statistiche sull’invecchiamento della popolazione italiana: a Piacenza, presso il centro Chronos, bambini e anziani condividono ormai da un decennio un percorso di vita comune, fatto di giochi, racconti, complicità e reciproco arricchimento. Un modello virtuoso di coabitazione intergenerazionale che ci ricorda l'importanza di rallentare, di ascoltare e di riscoprire il valore dell’#umanità. Qui, tra risate spontanee e racconti densi di saggezza, si intrecciano due generazioni agli antipodi, ma unite da un bisogno profondo: sentirsi parte di una #comunità. Mentre i più piccoli riscoprono il piacere di ascoltare, di imparare con calma e di prendersi cura delle cose importanti, i “nonni” ritrovano il sorriso, il contatto e quel pizzico di spensieratezza che solo i bambini sanno regalare. Chronos è molto più di un semplice progetto: è la dimostrazione che un altro #futuro è possibile. Il loro successo ci invita a riflettere: quanto è importante, oggi, saper ascoltare le esigenze di un territorio e costruire risposte capaci di generare valore per tutti? E i #brand? Anche per loro è fondamentale cogliere questo messaggio: aprirsi al dialogo, comprendere i bisogni delle comunità e costruire un futuro più inclusivo e a misura di persona. Perché è proprio da questo ascolto attento che nascono le storie più belle e genuine, quelle capaci di generare un impatto positivo e duraturo. #LaRepubblica #Curiosità #Innovazione #Comunicazione #Gen #Generazioni #Projects #InnovazioneSociale #Coesione #Comunità #Futuro #Persone #Ascolto #SocialImpact
Post di First Class PR
Altri post rilevanti
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Questo è il tema che avevo affrontato nella mia tesi di laurea nel 1976
Scrivo sul Sole24Ore | Dirigo StartupItalia | Transmedia Content Manager per Sella | Inviato per XXI Secolo su Raiuno
Da tempo nel marketing (ma non solo) si ragiona di come non abbia più senso parlare di cluster generazionali, ossia di silos chiusi e autoreferenziali. Oggi il dialogo tra le generazioni fa nascere un nuovo "esperanto" che forse risponde in modo inequivocabile alla necessità di rafforzare i legami, intrattenere relazioni, tessere conversazioni senza fine. E allora che meraviglia questa notizia rimbalzata sulla stampa italiana. A Piacenza c'è un progetto quasi unico al mondo: nello stesso edificio il nido d’infanzia con i suoi 43 bambini tra 1 e 4 anni, i 54 anziani della casa di riposo e i 25 del centro diurno. Nel centro intergenerazionale Abi, cioè “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti. Qui la notizia su Repubblica: https://lnkd.in/dPPwxZBP #rassegna #generazioni
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Progetti che fanno bene a tutti.
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Da tempo nel marketing (ma non solo) si ragiona di come non abbia più senso parlare di cluster generazionali, ossia di silos chiusi e autoreferenziali. Oggi il dialogo tra le generazioni fa nascere un nuovo "esperanto" che forse risponde in modo inequivocabile alla necessità di rafforzare i legami, intrattenere relazioni, tessere conversazioni senza fine. E allora che meraviglia questa notizia rimbalzata sulla stampa italiana. A Piacenza c'è un progetto quasi unico al mondo: nello stesso edificio il nido d’infanzia con i suoi 43 bambini tra 1 e 4 anni, i 54 anziani della casa di riposo e i 25 del centro diurno. Nel centro intergenerazionale Abi, cioè “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti. Qui la notizia su Repubblica: https://lnkd.in/dPPwxZBP #rassegna #generazioni
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Queste iniziative fanno bene al mondo in cui viviamo
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Da tempo nel marketing (ma non solo) si ragiona di come non abbia più senso parlare di cluster generazionali, ossia di silos chiusi e autoreferenziali. Oggi il dialogo tra le generazioni fa nascere un nuovo "esperanto" che forse risponde in modo inequivocabile alla necessità di rafforzare i legami, intrattenere relazioni, tessere conversazioni senza fine. E allora che meraviglia questa notizia rimbalzata sulla stampa italiana. A Piacenza c'è un progetto quasi unico al mondo: nello stesso edificio il nido d’infanzia con i suoi 43 bambini tra 1 e 4 anni, i 54 anziani della casa di riposo e i 25 del centro diurno. Nel centro intergenerazionale Abi, cioè “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti. Qui la notizia su Repubblica: https://lnkd.in/dPPwxZBP #rassegna #generazioni
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Un progetto in cui credo da sempre! E' un modello di comunicazione e relazione intergenerazionale che stimola apprendimento, gioco e intelligenza emotiva. E cura.
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Da tempo nel marketing (ma non solo) si ragiona di come non abbia più senso parlare di cluster generazionali, ossia di silos chiusi e autoreferenziali. Oggi il dialogo tra le generazioni fa nascere un nuovo "esperanto" che forse risponde in modo inequivocabile alla necessità di rafforzare i legami, intrattenere relazioni, tessere conversazioni senza fine. E allora che meraviglia questa notizia rimbalzata sulla stampa italiana. A Piacenza c'è un progetto quasi unico al mondo: nello stesso edificio il nido d’infanzia con i suoi 43 bambini tra 1 e 4 anni, i 54 anziani della casa di riposo e i 25 del centro diurno. Nel centro intergenerazionale Abi, cioè “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti. Qui la notizia su Repubblica: https://lnkd.in/dPPwxZBP #rassegna #generazioni
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Servono più progetti come questo: degli spazi per esperienze transgenerazionali che hanno un impatto sociale, psicologico e di benessere per la nostra società. Persone anziane che non si sentono abbandonate e inutili. Bambini che possono stare in contesti di crescita come quelli di un asilo nido, ma che includono anche esperienze affettive costruttive come quelle con gli anziani. Non è pura immaginazione, si può fare: servono competenze, volontà e capacità di investire fondi pubblici (europei e nazionali) e privati per la creazione di queste realtà in ogni provincia di Italia 🇮🇹🇪🇺
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Da tempo nel marketing (ma non solo) si ragiona di come non abbia più senso parlare di cluster generazionali, ossia di silos chiusi e autoreferenziali. Oggi il dialogo tra le generazioni fa nascere un nuovo "esperanto" che forse risponde in modo inequivocabile alla necessità di rafforzare i legami, intrattenere relazioni, tessere conversazioni senza fine. E allora che meraviglia questa notizia rimbalzata sulla stampa italiana. A Piacenza c'è un progetto quasi unico al mondo: nello stesso edificio il nido d’infanzia con i suoi 43 bambini tra 1 e 4 anni, i 54 anziani della casa di riposo e i 25 del centro diurno. Nel centro intergenerazionale Abi, cioè “Anziani e Bambini Insieme”, non ci sono in realtà né anziani né bambini, perché tutti si chiamano nonni e nipoti. Qui la notizia su Repubblica: https://lnkd.in/dPPwxZBP #rassegna #generazioni
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Fra i tanti risvolti presenti nel fare #cooperazioneinternazionale, abbiamo scelto quello che passa per il rapporto con le comunità locali in termini di formazione e acquisizione di autonomia e #indipendenza. E' una gioia infatti assistere ogni giorno a piccoli e grandi successi. Come vedere un bimbo o una bimba con #disabilità che camminano per qualche metro o che riescono a prendere una pallina. Come vedere una mamma che ha imparato a cucire e produrre oggetti e vestiario che le portano reddito. Come vedere lo staff medico e sanitario dei centri acquisire competenze e riuscire a dare risposte ai bisogni dei piccoli pazienti. Come vedere le istituzioni locali che fanno proprie le conoscenze per una gestione futura indipendente. Come vedere l'intera comunità locale che grazie ad un'opera di sensibilizzazione, acquisisce sempre più consapevolezza dei propri diritti. Davvero gioia è... essere autonomi. Questi progressi sono resi possibili anche dalla scelta di destinare a Comunità Solidali nel Mondo il 5x1000 nella Dichiarazione dei Redditi. Un gesto semplice, facile e perfino gratuito che conduce verso piccoli e grandi traguardi di autonomia e indipendenza.
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𝐎𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐂𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞. 💚Il cuore delle Aziende è la responsabilità. L’impegno per cause sociali, il comportamento etico e la solidarietà. 🎯𝐋𝐞 𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢ù 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢, investono in campagne di sensibilizzazione su tematiche culturali, sposano idee green o attivano collaborazioni con realtà del Terzo Settore. È una tendenza inarrestabile. Inevitabile, bella…estremamente efficace. Accende l’interesse, genera consenso. 𝐔𝐧𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐟𝐢𝐝𝐞𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚. 👉Edo’s SMAile elabora programmi specifici e realizza attività importanti nell’ambito delle disabilità infantili con risultati di grande impatto per le Aziende che scelgono di aiutarci. Il nostro è il territorio ideale per grandi azioni. Tu e la tua Azienda volete saperne di più? Avete mai pensato a quale forza potreste trovare in una realtà speciale come quella di un’Associazione che porta terapie domiciliari gratuite a bambine e bambine con disabilità gravi e malattie rare?
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Non basta essere Buoni bisogna essere anche Bravi! Sabato scorso Alberto Balestrazzi, CEO di auticon Italy, nel suo intervento al tavolo delle Best Practice "LA LOBBY DEI BUONI E I PROGETTI PER L’INCLUSIONE” di In&Aut Festival, ha sottolineato l'importanza degli investimenti e supporti che la pubblica amministrazione dovrebbe fornire alle imprese per metterle nelle condizioni di creare un ambiente inclusivo per le persone autistiche. Questa è l'unica strategia di lungo periodo sostenibile per poter garantire continuità lavorativa con un impiego stabile e duraturo, sostiene Alberto. I sussidi e gli aiuti alle persone neurodivergenti sono importanti, ma non sono utili alle aziende per incentivarle all’inclusione. Alcune nazioni del nord Europa sostengono i costi del job coach nelle aziende. La missione di auticon consiste nell'affrontare le disuguaglianze nell’occupazione delle persone neurodivergenti e mostrare alla società i punti di forza della neurodiversità. Per sostenere questa missione con continuità fa affidamento sul suo profitto, in questo modo può continuare ad aiutare le persone autistiche a crescere e creare carriere di successo. #neuroinclusione #lavoroinclusivo #innovazione #mission #autismo #dignità #successo #carriere
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Un'occasione importante per approfondire gli strumenti posti dalla #L112/2016 sul #DOPOdiNoi e conoscere alcuni dei progetti (best practice) già realizzati sul territorio
Il tema del #Dopo_di_Noi riguarda un vasto panorama di persone che affrontano ogni giorno le sfide legate alla disabilità. I webinar proposti dall’Associazione xVivaio, nell’ambito del progetto TUTTI INCLUSI! sostenuto da Regione Lombardia in partnership con Fondazione La Comune e Associazione DIESIS a.p.s., si rivolgono a famiglie, operatori del sociale, persone disabili e a tutti gli stakeholder che sono interessati ad approfondire i contenuti della Legge n. 112/2016, conosciuta come Legge Dopo di Noi. Nel secondo incontro del 16 aprile pv, la D.ssa Cristiana P., impegnata da anni nell’attività di ricerca e monitoraggio dei progetti per il #Dopo_di_Noi racconterà le esperienze più significative ad oggi realizzate sul territorio (best practices), legate a progetti attuati coi fondi messi a disposizione dalla Legge. Nel corso dell'appuntamento, coordinato da Paola Baldini, è messo in risalto il significato e il valore del Progetto di Vita, vero caposaldo di ogni percorso per il Dopo di Noi. Per registrarsi al webinar inviare una email a: progetti@la-comune.com #Dopodinoi #inclusion #progettodivita
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🟠 Possiamo forse sintetizzare così l’intento culturale e politico dell’AGORÀ DELLE COOPERATIVE SOCIALI E DELLE PROFESSIONI CHE VI LAVORANO: suscitare una presa di consapevolezza ampia e collettiva che promuova #alleanze di prospettiva, non #contrapposizioni distruttive che lasciano sul campo solo vinti. Perché è del tutto evidente che si finirà sempre più per confliggere tra #poveri e #precari se non si modificheranno le regole del gioco che costringono #lavoratori/trici del sociale e #organizzazioni a stare in recinti sempre più stretti. In questo senso l’Agorà di quest’anno si pone in continuità con l’Agorà dello scorso anno, dedicata a tematizzare la fuga di educatrici ed #educatoriprofessionali dalle #cooperativesociali e a rilanciare la dignità del #lavoroeducativo e di chi lo svolge. --- 📜 Leggi il #programma delle tre giornate (13-15 giugno) >> https://lnkd.in/dEEKuACh 🪑 Prenota il tuo posto. Speciali #condizioni per le organizzazioni >> https://lnkd.in/dEEKuACh 🎟️ La partecipazione è in regalo con l’abbonamento alla rivista Animazione Sociale >> https://lnkd.in/dKqvHapm
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