Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, vogliamo celebrare non solo l'insegnamento, ma il vero spirito che lo anima. Ecco perché abbiamo chiesto ai nostri docenti: “Tu insegni ai ragazzi, ma cosa hai imparato da loro?” Le risposte fornite sono un riflesso della passione, della dedizione e della professionalità messe in campo in ogni lezione. Il nostro impegno, infatti, va ben oltre la preparazione per i test medico-sanitari. Crediamo nel potenziale di ogni singola persona che entra a far parte della nostra scuola. Ogni sogno che alimentiamo è anche un passo verso il nostro stesso miglioramento. Insieme, ogni giorno, lavoriamo per far crescere le capacità, la consapevolezza e la determinazione di chi ci sceglie, affinché possa realizzare il proprio sogno. Perché, se loro crescono, cresciamo tutti insieme. 🔹 Un obiettivo, un percorso, la nostra missione: “Attraverso il nostro esempio diamo loro un contributo in termini di miglioramento di performance e, facendo crescere ognuno di loro, eleviamo nella conoscenza e nella coscienza noi stessi”. Scopri i dettagli su: cordua.org #giornatainternazionaledelleducazione
Post di FRANCESCO CORDUA
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Un tema cruciale tanto per gli educatori e i formatori quanto per i comunicatori, quello toccato da Alessandra Mazzei in questa InterSvista con Lorenzo Brufani: la cultura dell'errore. Qualcosa su cui davvero riflettere...
Come trattare l'errore nella formazione dei giovani? E' un'opportunità di apprendimento e di crescita, non misura il valore della persona ma solo il risultato di un'azione circoscritta. Di questo abbiamo parlato con Lorenzo Brufani nella serie RepTalks che è possibile vedere qui :https://lnkd.in/d9fhBznu La competitività che a volte viene indicata come una caratteristica dei contesti di formazione universitaria è in larga parte una idea da rivedere: solo in alcuni specifici contesti viene proposta una competizione tra studenti. In realtà la filosofia di formazione del sistema universitario italiano è inclusiva, dà spazio a tutti, tutti possono conseguire il massimo dei risultati. Possiamo essere orgogliosi di un sistema universitario che contribuisce all'equità di opportunità per tutti i giovani. Eugenio Lanzetta Alfonsa Butera Silvia Ravazzani Chiara Fisichella Sara Conti
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Un mio #commento a "Cambiare la scuola" di R. Massa. Un testo che risale alla fine degli anni '90 del millennio scorso, ma che non ha smesso di porre domande alla #Scuola di oggi. Lo trovate, insieme ad altri contenuti di riflessione filosofica sulla contemporaneità, nella sezione #mosaico di Lineafilosofica. https://lnkd.in/dgXReeEp
I-Commenti_Verso-il-cambiamento-per-la-scuola.pdf
files.elfsightcdn.com
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Non sono un'esperta di educazione scolastica, ma ho toccato con mano - anche con un progetto portato avanti da poco in una scuola media - che i ragazzi hanno tanto di bisogno di #ascolto e #relazioni. Come tutti del resto... Sarebbe opportuno accanto alla #formazione tradizionale, sviluppare delle competenze che diano loro la possibilità di stare nel mondo, come #identitàrelazionali... #scuola, #intelligenzaemotiva, #emozioni, #corporatefamlyresponsibility, #welfareaziendale, #conciliazionefamiglialavoro
"La scuola deve farsi carico dello sviluppo umano degli studenti – che è nozione ben più ampia della sola educazione alla affettività e alle relazioni – e ciò richiede di inscrivere le competenze a ciò necessarie (le competenze per la vita) tra gli obiettivi del sistema scolastico". Ma come è possibile attuare tutto questo? Raffaella Briani prova a dare alcune possibili nel suo contributo all'ultimo Quaderno #Donneerelazioni. Scarica qui l'intero Quaderno: https://lc.cx/DkUsi5 La pubblicazione affronta il tema della #formazione sul piano affettivo per riconoscere le #relazioni tossiche ed evitare i rapporti abusanti, con l’intento di promuovere identità relazionali capaci di #leadership sia in ambito privato che pubblico. #Famiglia, #scuola e #lavoro devono entrare in #dialogo su questi temi per educare e per educarsi all’#inclusione e alla #paritàdigenere mediante una formazione che permetta ai #giovani di sperimentare il rispetto per la #persona, la conoscenza delle #differenze e la valorizzazione di sé in rapporto con l’altro e dell’altro in rapporto con sé. Grazie a chi ha partecipato a questa pubblicazione: Ilaria Vigorelli, Franca Zacco, Annamaria Nicolò, Marco Scicchitano, Lorenzo Fariselli, Valeria Bonilauri, Valerie Schena Ehrenberger. E a tutti i membri del comitato scientifico dei Quaderni e di FMV: Isabella Crespi, Vittorio Coda, Giacomo Vigorelli, Maria Novella Bugetti, Guglielmo Faldetta, Alessandra Lazazzara, Franca Maino, Anna Maria Minetti, Riccardo Tosi, Laura Tucci, Simona Sandrini, Alberto Vigorelli, Guido Vigorelli, Tiziana De Marino, Rosamaria Loiacono. #corporatefamilyresponsibility, #welfareaziendale, #conciliazionefamiglialavoro, #worklifebalance
Scuola e relazioni
quaderni.marcovigorelli.org
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Nella formazione dei giovani, è essenziale rivedere il modo in cui affrontiamo gli errori. Alessandra Mazzei, durante la sua #interSvista pubblicata sul canale www.reptalks.it, ci ha illuminato su un punto fondamentale: gli errori sono opportunità di crescita, non indicatori del valore di una persona. Nel sistema formativo attuale ma in generale in ogni contesto, dovremmo adottare sempre un approccio #inclusivo e #equo, che permetta a ciascuno di esprimere il proprio potenziale. Una cultura che incoraggi la #sperimentazione, l'#innovazione e la #diversità di prospettive. Solo offrendo spazi di #libertà e accettando gli #errori come parte integrante del processo di apprendimento, possiamo veramente favorire la crescita piena dei giovani e consentire loro di sviluppare appieno il proprio #potenziale. Lorenzo Brufani Alfonsa Butera Silvia Ravazzani Chiara Fisichella Sara Conti #errore #educazione #fallimento #comunicazione #crescita Competence Communication
Come trattare l'errore nella formazione dei giovani? E' un'opportunità di apprendimento e di crescita, non misura il valore della persona ma solo il risultato di un'azione circoscritta. Di questo abbiamo parlato con Lorenzo Brufani nella serie RepTalks che è possibile vedere qui :https://lnkd.in/d9fhBznu La competitività che a volte viene indicata come una caratteristica dei contesti di formazione universitaria è in larga parte una idea da rivedere: solo in alcuni specifici contesti viene proposta una competizione tra studenti. In realtà la filosofia di formazione del sistema universitario italiano è inclusiva, dà spazio a tutti, tutti possono conseguire il massimo dei risultati. Possiamo essere orgogliosi di un sistema universitario che contribuisce all'equità di opportunità per tutti i giovani. Eugenio Lanzetta Alfonsa Butera Silvia Ravazzani Chiara Fisichella Sara Conti
Alessandra Mazzei (Università IULM): accanto ai giovani contro la paura di sbagliare
https://www.reptalks.it
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Il sistema di valutazione della scuola italiana è profondamente inadeguato. Non mette in discussione il ruolo degli insegnanti, che spesso non riescono a trasformarsi in educatori e rimangono legati a metodologie didattiche obsolete, prive di coinvolgimento emotivo e motivazionale. Questi "cattedratici", che parlano solo a sé stessi, non si mettono in discussione, rifiutando di apprendere nuovi strumenti e metodi didattici attivi, capaci di stimolare curiosità e creatività. Insegnano con distacco, privi di passione, e trasmettono agli studenti una visione arida del sapere. Prima della materia che insegnano, sembra che amino soprattutto sé stessi, alimentando un ego che soffoca l'entusiasmo e il potenziale dei giovani. Questo atteggiamento egoico danneggia le nuove generazioni, che finiscono per sentirsi demotivate, incapaci di trovare nella scuola un luogo di crescita personale e intellettuale. La scuola dovrebbe essere uno spazio dove si coltiva la passione per il sapere, dove gli insegnanti si pongono come guide e modelli ispiratori, pronti ad adattarsi e a rinnovarsi continuamente per rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione. È necessario ripensare il ruolo dell'insegnante, promuovendo una formazione continua che non si limiti alla trasmissione di contenuti, ma che aiuti gli educatori a diventare agenti di cambiamento. Solo così potremo costruire una scuola che non distrugga, ma che stimoli, che non reprima, ma che valorizzi le potenzialità di ogni studente, rendendolo protagonista del proprio percorso di crescita.
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La Dott.ssa Maria Antonietta La Torre in questo contributo tratta l’argomento: “Modelli alternativi di scuola: si può iniziare dalla fine?” dove analizza la grande difficoltà di inserire in classe una #didattica innovativa se non si riforma il modo di fare #scuola e la relativa valutazione a partire dalla primaria.
Modelli alternativi di scuola: si può iniziare dalla fine?
https://scuola.psbconsulting.it
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❓Che cos'è la #progettazionedidattica❓ Scoprilo con il #glossario di Fondazione Patrizio Paoletti. ➡ https://lnkd.in/d5vppg6i La progettazione didattica è un processo chiave nell’ambito dell’istruzione e svolge un ruolo cruciale nel plasmare l’apprendimento degli studenti. In questa voce esploriamo cosa s’intende per progettazione didattica, perché è importante, chi ne è responsabile, le fasi principali coinvolte, le differenze tra programmazione e progettazione didattica, nonché il ruolo degli strumenti digitali in questo contesto. Fondazione Patrizio Paoletti è un Ente accreditato e qualificato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la formazione e l’aggiornamento pedagogico degli insegnanti della scuola dell’obbligo e supporta la progettazione didattica delle scuole italiane attraverso progetti come Prefigurare il Futuro, un percorso formativo dedicato a docenti, personale scolastico, genitori e studenti, volto a conoscere e utilizzare al meglio le potenzialità della mente, imparare ad affrontare sfide e imprevisti in maniera costruttiva, trasformando le difficoltà in forza e determinazione. #educazione
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Scrivo questo post per aiutare la diffusione e la conoscenza di un vero modello organizzativo dell'educazione a cui tutti i genitori ed insegnanti scolastici dovrebbero appoggiarsi.....viviamo in un periodo storico in cui continuiamo a più riprese a sottolineare come l'educazione dei più piccoli e dei giovani non sia più quella di una volta ed in cui si sono persi valori come il rispetto dei ruoli verso genitori ed insegnanti....la risposta è tutta in queste letture del Dott. Daniele Novara, docente all'Università Cattolica di Milano, che ha fondato il CPP (Centro PsicoPedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti). In Italia abbiamo avuto la Montessori come una delle più grandi innovatrici del sistema educativo e riconosciuta a livello mondiale per i suoi studi ed i suoi insegnamenti sull'educazione...nonostante questo l'Italia non ha mai fatto proprio questo modello ed adotta ancora oggi un sistema organizzativo delle scuole e dell'educazione "sideralmente" distante dalle teorie di Maria. Oggi Daniele aggiunge un ulteriore tassello fondamentale di cui tutto il mondo genitoriale e scolastico dovrebbe prendersi cura e far proprio. Il nostro paese è ancora oggi ancorato alla convinzione che la competenza tecnica sia la leva ed il modello fondamentale per poter ricoprire ruoli di leadership...così viene naturale pensare che un genitore ben scolarizzato e con buono status sociale abbia ciò che gli serve per far crescere un figlio, un manager aziendale con profonda conoscenza tecnica del proprio perimetro sia assolutamente in grado di gestire e guidare un team multigenerazionale ed un insegnante con ottimo percorso di studi e ben posizionata in graduatoria abbia la competenza per insegnare in una scuola....forse sarebbe ora che con molta umiltà ci si rendesse conto che in un mondo complesso in cui persone, culture e società cambiano in anni e non più in secoli, sia fondamentale e differenziale conoscere come educare riportando al centro vero della discussione i veri clienti di questo processo ovvero i bambini ed i ragazzi che saranno i leader di domani...dovremmo avere ministeri dell'istruzione che affrontano il tema scuola domandosi se il modello organizzativo, l'approccio educativo, lo stile di insegnamento siano ancora quelli corretti....interrogarsi su come formare meglio genitori (istruire non vuol dire solo "scuola" ma anche "famiglia"), educatori, insegnanti, professori....forse questo aiuterebbe anche a vivere più serenamente l'idea di avere più figli. Your Edu Action #leadership #training #management #learning #innovation #education Buona lettura!
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“Si è sempre fatto così” è il mantra della scuola italiana, ma spesso ciò limita le potenzialità e impedisce di creare un ambiente positivo e valorizzante per studenti, insegnanti e tutta la comunità scolastica. Tuttavia, esistono iniziative creative e non convenzionali che stanno cambiando il panorama educativo. Leggi l’articolo per scoprire esempi virtuosi di autonomia scolastica e strategie innovative per cambiare la scuola e promuovere il benessere di tutta la comunità. #scuola #ricerca #didattica
Come cambiare la scuola: servono creatività e condivisione - Bicocca Research Magazine
https://bicoccaresearch.unimib.it
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#orientamento a chiare lettere come standard professionale dei docenti! il Dpcm per il nuovo docente abilitato sostiene che vi sono 3 presupposti fondamentali per un insegnante: 1motivazione professionale: Il docente deve essere mosso da una sincera passione per la sua professione, capace di instaurare relazioni educative positive con gli studenti, ognuno nella sua unicità. 2riflessione e aggiornamento: per il dicente la crescita professionale si ottiene esercitando le competenze in contesti reali e con il confronto con colleghi più esperti. 3 inclusione e #orientamento: L’obiettivo è far scoprire ad ogni studente i propri #talenti e potenzialità, senza esclusioni. si dico proprio #talenti...... ASNOR Associazione Nazionale Orientatori Cepiss cooperativa per il sociale Peppino Franco Endrina Brito
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