Il 25 gennaio, Tenuta Gorghi Tondi vi invita al prestigioso appuntamento con la "Guida ai Vini di Sicilia 2025". Un’occasione imperdibile per degustare, scoprire e lasciarvi ispirare dalla ricchezza enologica della nostra isola. Saremo al Poggio del Sole Hotel, a Ragusa, con una selezione dei nostri vini più iconici: - Kheirè Grillo Riserva - Metodo Classico Rosé Millesimato da Pinot Nero - Midor Catarratto - Dumè Frappato - Grillodoro vendemmia tardiva, unico vino muffato prodotto in Sicilia All'evento potrete partecipare a: 🔹 Masterclass e approfondimenti: esplorare il mondo del vino con esperti e produttori; 🔹 Banchi d’assaggio: un incontro diretto con le nostre etichette e la nostra storia; 🔹 Premiazioni e celebrazioni delle eccellenze enologiche siciliane; 📅 Quando: Sabato 25 gennaio 2025, dalle 10:00 📍 Dove: Hotel Poggio del Sole - Ragusa E per vivere l’esperienza al massimo, l'evento prevede altre due giornate di appuntamenti: ➡️ 24 gennaio: masterclass di apertura ➡️ 26 gennaio: chiusura con degustazione speciale 📌 Partecipate e scoprite la magia della Sicilia che si racconta attraverso i suoi vini. Prenotate il vostro posto e condividete con chi ama il vino! 📢 #gorghitondi #vinipernatura #gorghitondiintour #storiedivitae
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Online la Guida ai migliori vini della Sardegna di Vinodabere Scopri la Guida di Vinodabere: I migliori vini della Sardegna che conquistano con 100/100 La Guida ai migliori vini della Sardegna di Vinodabere è finalmente disponibile online, rivelando un’accurata selezione delle eccellenze vinicole dell’isola. Tra i protagonisti di questa edizione, spiccano otto vini che hanno ottenuto il punteggio perfetto di 100/100, sottolineando l’alta qualità delle produzioni sarde. Mandrolisai emerge come una delle sorprese più interessanti di questa guida, confermando la sua ascesa nel panorama enologico. Il portale Vinodabere, da anni punto di riferimento per gli appassionati di vino, continua a offrire recensioni dettagliate e guide utili per gli estimatori del buon bere. Otto vini sardi premiati con 100/100: un riconoscimento al terroir dell’isola La Guida di Vinodabere mette in evidenza l’importanza crescente del terroir sardo nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. Tra i vini premiati, spiccano etichette che rappresentano diverse aree della Sardegna, dimostrando la ricchezza e la varietà del territorio. LEGGI LA NOTIZIA COMPLETA
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𝐁𝐞𝐚𝐮𝐣𝐨𝐥𝐚𝐢𝐬 In Borgogna, tra Domaine dalla storia secolare ed espressioni enologiche riconosciute in tutto il mondo per l’incredibile eleganza, si nasconde un piccolo tesoro: la zona vinicola del 𝐁𝐞𝐚𝐮𝐣𝐨𝐥𝐚𝐢𝐬. Nella regione compresa tra il Rodano, la Saona e la Loira, i vini della côte beaujolaise si articolano in dodici denominazioni: Beaujolais, a cui appartengono i vini più giovani, succosi ed accessibili della regione, 𝐁𝐞𝐚𝐮𝐣𝐨𝐥𝐚𝐢𝐬-𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚𝐠𝐞𝐬, a cui appartengono vini leggermente più complessi ed eleganti, prodotti da uve coltivate in 39 villaggi designati, e i 𝟏𝟎 𝐜𝐫𝐮 𝐝𝐞𝐥 𝐁𝐞𝐚𝐮𝐣𝐨𝐥𝐚𝐢𝐬, dove nascono le espressioni più fini e sofisticate di Gamay. Nella regione, infatti, 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐢𝐥 𝟗𝟕% 𝐝𝐞𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐛𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐆𝐚𝐦𝐚𝐲, vitigno autoctono della zona diventato celebre proprio grazie al Beaujolais, dove spesso viene vinificato con macerazione carbonica o semi-carbonica per ammorbidirne l’acidità ed esaltarne il carattere fragrante e fruttato. Il Beaujolais è noto tra gli appassionati di vino proprio per una festa che ruota attorno ad esso: ogni anno a fine novembre il Beaujolais Nouveau è pronto per essere bevuto, e produttori, amatori e curiosi in Francia e in tutto il mondo si trovano per gustare la nuova annata e celebrare insieme le ricchezze della vendemmia. Il Beaujolais, proprio per le 𝐬𝐮𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞, è un vino che si racconta in tutta la sua genuinità, senza prendersi troppo sul serio. È per questo motivo che la zona si sta popolando di cantine gestite da vignaioli giovani e avanguardisti, che lavorano la terra con attenzione e rispetto, e producono un vino che sa riflettere a pieno il loro modo di vedere e vivere il mondo del vino. Una di queste è 𝐃𝐨𝐦𝐚𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐬 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐢𝐥𝐥𝐞𝐬, cantina del sud del Beaujolais, che lavora in biodinamica e offre espressioni dinamiche e divertenti di Beaujolais, regalando anche qualche insolito vino rosato. Scopri di più qui 👉 https://lnkd.in/dhUy-96C
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🔍 Conosciamo la Verdeca: Un Vitigno Autoctono della Puglia 🍇 La Verdeca è un esempio perfetto di come i vitigni autoctoni possano offrire vini unici e di alta qualità. Originaria della Puglia, questa varietà di uva è apprezzata per la sua freschezza e complessità aromatica. I vini ottenuti da Verdeca si distinguono per il loro colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, e per i profumi di agrumi e fiori bianchi. Punti Chiave della Verdeca: 👉 Origine: Puglia, Italia 👉 Aroma: Agrumi, fiori bianchi, note erbacee 👉 Palato: Fresco, equilibrato, con un tocco minerale La Verdeca rappresenta una scelta eccellente per coloro che cercano un vino bianco versatile, ideale per abbinamenti con piatti di pesce e frutti di mare. È un vitigno che riflette la ricchezza e la diversità del patrimonio vinicolo italiano. #Verdeca #WineIndustry #ItalianWine #Viticulture
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🍇 Il Piemonte è una delle regioni d'Italia più note per la produzione di vino. 🍷 Tra le varie aree vinicole piemontesi, il Roero si distingue per la sua unicità e la qualità dei suoi vini. Ma cosa rende i vini del Roero diversi dagli altri vini piemontesi? ✨ Scopri le differenze tra i vini del Roero e quelli delle altre regioni vinicole, come Langhe e Monferrato. Leggi l'articolo sul blog 👇🏼 #brunofranco #aziendavinicola #vinipiemontesi #vinidoc #vinidocg
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I vini passiti In Svizzera esistono vini passiti di grande qualità, che riflettono una tradizione vitivinicola unica legata al territorio montano del Paese. Questi vini sono ottenuti attraverso la tecnica dell'appassimento, un metodo che prevede la disidratazione delle uve dopo la vendemmia, lasciandole ad asciugare in ambienti ben ventilati. Questo processo consente di concentrare zuccheri e aromi, dando vita a vini ricchi e complessi, caratterizzati da una dolcezza naturale e da una struttura densa e armoniosa. Uno dei più celebri esempi di vino passito svizzero proviene dal Vallese, una delle principali regioni vinicole del Paese. Qui troviamo vini dolci come il "Vin de Glacier" e il "Malvoisie flétri", quest'ultimo prodotto con uve di Pinot Grigio. Il "Malvoisie flétri", in particolare, è apprezzato per la sua dolcezza raffinata e per la ricchezza delle sue note aromatiche, che includono sentori di frutta matura, miele e spezie. L'appassimento delle uve in Vallese permette di ottenere vini di straordinaria complessità, in cui la concentrazione di zuccheri e aromi genera una profondità gustativa che si esprime con eleganza. Un altro esempio rilevante di vino passito svizzero è rappresentato dai cosiddetti "vini flétris", prodotti principalmente nelle regioni francofone della Svizzera, come il Cantone Vaud e ancora il Vallese. Il termine "flétri" indica appunto un vino prodotto con uve lasciate appassire, spesso su graticci o in cantine ben areate. Questi vini possono essere sia bianchi che rossi e si distinguono per una straordinaria complessità aromatica. Le note di frutta secca, di spezie e talvolta di caramello, unite a una struttura piena e vellutata, li rendono ideali come accompagnamento ai dessert, ma sono anche ottimi vini da meditazione. I vini passiti svizzeri stanno guadagnando sempre più attenzione e riconoscimenti. La loro unicità deriva in gran parte dal terroir alpino, che dona alle uve caratteristiche distintive, grazie a condizioni climatiche che combinano giornate soleggiate e notti fresche. Articolo a cura di Alberto Bresesti per www.bkn.digital, Web Media Agency svizzera. #vini #passiti #pinot #svizzera
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Il Sassicaia 2015 è uno dei vini più celebrati e apprezzati della Tenuta San Guido e un’annata eccezionale per questa icona del vino italiano. La stagione 2015 è stata caratterizzata da un clima molto favorevole: una primavera mite seguita da un’estate calda e secca con piogge ben distribuite, che hanno permesso alle uve di maturare perfettamente. Caratteristiche del Sassicaia 2015: • Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon e 15% Cabernet Franc, un blend che dà complessità, profondità e struttura. • Colore: Rosso rubino intenso con riflessi granati. • Aroma: Note di frutti rossi maturi, come ciliegia e ribes, accompagnate da sentori di erbe mediterranee, spezie dolci, e leggere sfumature di tabacco e cacao. • Palato: Equilibrato e profondo, con tannini setosi e ben integrati, una freschezza vibrante e un finale lungo e persistente. La struttura è solida, e la sua eleganza emerge sia nella potenza che nell’equilibrio delle componenti aromatiche. • Potenziale di invecchiamento: Anche se può essere apprezzato già ora, il Sassicaia 2015 ha un potenziale di invecchiamento straordinario (20-30 anni), durante il quale evolverà e acquisterà ulteriori complessità. Riconoscimenti Il Sassicaia 2015 ha ricevuto altissimi punteggi dai principali critici enologici. Tra i riconoscimenti più importanti: • 100 punti da Wine Advocate • 97 punti da Wine Spectator • 100 punti da James Suckling Abbinamenti consigliati Perfetto con carni rosse alla griglia, brasati e selvaggina. Si sposa bene anche con formaggi stagionati e piatti a base di tartufo. Questa annata, considerata una delle migliori di sempre per il Sassicaia, ha consolidato il vino come uno dei simboli del vino italiano e mondiale, capace di emozionare e raccontare al meglio il terroir di Bolgheri.
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PIWI WINE AWARD INTERNATIONAL 2024: il Successo dei Vini Resistenti. Un’edizione ricca di innovazione e qualità premia i migliori vini PIWI da tutto il mondo. L’Italia brilla con riconoscimenti all’Alto Adige, Lombardia e Veneto Al PIWI WINE AWARD INTERNATIONAL di quest’autunno, 20 dei 145 vini in concorso hanno conquistato il Grand Gold, dimostrando che il binomio tra innovazione e maestria può produrre risultati eccellenti. La giuria ha valutato attentamente criteri specifici come l’ossidazione, la fermentazione acida biologica e l’utilizzo di solfiti, elementi cruciali nella produzione di vini PIWI. I PIWI: Pionieri della Viticoltura Sostenibile I vini PIWI, ottenuti da varietà resistenti ai funghi, si stanno affermando sempre più nel panorama enologico internazionale grazie alla loro resilienza alle avversità climatiche e alla possibilità di ridurre l’uso di pesticidi. Questo tipo di viticoltura è la risposta sostenibile che il settore vinicolo stava aspettando, e i risultati al PIWI WINE AWARD lo confermano. Successo Italiano: Alto Adige, Lombardia e Veneto sul Podio L’Italia ha ottenuto ottimi punteggi in diverse categorie. Tra i migliori risultati troviamo la Cuvée Bianco 2023 (Bronner e Souvignier Gris) di Edmund Pomella dall’Alto Adige, che ha raggiunto i 96 punti e il Grand Gold. Sempre dall’Alto Adige, il Rosso 2023 (Prior) di Pomella ha conquistato 95 punti e la medaglia d’oro. In Lombardia, il vino da dessert THEIA 2023 della cantina Nove Lune ha ottenuto 92 punti e l’oro, mentre in Veneto il rosato MARIA PIA VIARO 2023 di Ca’ da Roman Società Agricola s.s. ha raggiunto l’argento con 89 punti. La Rilevanza del Controllo Qualità: PAR® come Valore Aggiunto I vini premiati al PIWI WINE AWARD traggono vantaggio da un controllo qualità rigoroso, garantito dalle schede di valutazione PAR® di WINE SYSTEM. Questi strumenti offrono feedback dettagliati ai produttori, aiutandoli a migliorare i propri vini e affrontare le sfide del cambiamento climatico attraverso l’adattamento nel vigneto e tecniche enologiche mirate. PAR® e Innovazione per Affrontare il Futuro Il PIWI WINE AWARD conferma che i produttori più attenti utilizzano le schede sensoriali PAR® per fare scelte strategiche nella gestione delle uve e nella vinificazione, con un impatto positivo sulla qualità dei vini. Tra le tecniche di successo troviamo il controllo preciso dei tempi di ammostamento, l’aggiunta ottimale di solfiti, l’uso di serbatoi misti e la creazione di cuvée elaborate. Questi approcci non solo migliorano la qualità ma aiutano anche i produttori ad adattarsi ai cambiamenti climatici, producendo vini innovativi e sostenibili. https://lnkd.in/dha-JZty
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#WineSicily2024: un viaggio tra i sapori unici delle cantine siciliane. Scopri le eccellenze vinicole e le tradizioni di una terra ricca di #storia e passione:
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I vini ottenuti con le varietà PIWI sono tutti da conoscere, se avete occasione e nella vostra regione ci sono eventi di presentazione e degustazione andate a scoprirli, ricordando che nelle varietà resistenti di ultima generazione la ricerca italiana sta scrivendo una pagina importante.
Vini tipici e atipici
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Suvereto: la denominazione DOCG che celebra la Val di Cornia. Un territorio unico che produce vini rossi di alta qualità, espressione autentica della Val di Cornia La DOCG Suvereto, situata nell’omonimo comune in provincia di Livorno, rappresenta una delle realtà enologiche più importanti della Toscana.Originariamente sottozona della DOC Val di Cornia, Suvereto ha ottenuto il prestigioso riconoscimento come DOCG autonoma nel 2011, grazie all’elevata qualità dei suoi vini e al lavoro di valorizzazione dei produttori locali. Questo traguardo non solo sottolinea l’importanza del territorio, ma anche l’impegno dei vignaioli nel rispettare i disciplinari che regolano la denominazione. Caratteristiche del territorio e dei vitigni Il territorio è caratterizzato da un clima mediterraneo caldo e ventilato, con terreni ricchi di minerali, ideali per la coltivazione di viti da vino rosso.Tra i vitigni principali spiccano: Cabernet Sauvignon e Merlot, utilizzati per i blend o in purezza. Sangiovese, che aggiunge un tocco di tradizione ai vini della denominazione. La combinazione di questi elementi crea vini dal profilo intenso e strutturato, con aromi complessi e una lunga persistenza al palato. Le tipologie di vino La DOCG Suvereto comprende diverse tipologie di vini rossi, ciascuna con caratteristiche uniche: Suvereto Rosso DOCG: ottenuto da Cabernet Sauvignon e Merlot, da soli o in blend. Suvereto Sangiovese DOCG: prodotto prevalentemente con il vitigno Sangiovese, che regala eleganza e freschezza. Suvereto DOCG Riserva: affinato per periodi più lunghi, ideale per chi cerca un vino dal grande potenziale evolutivo. Ogni tipologia è espressione dell’equilibrio tra la tradizione locale e l’influenza di vitigni internazionali, che trovano in questo terroir un habitat ideale. Suvereto e il futuro della viticoltura toscana La DOCG Suvereto è un esempio di come la Toscana continui a innovare e affermarsi nel panorama vinicolo internazionale. Grazie al lavoro dei produttori locali e al rispetto delle caratteristiche del territorio, questi vini si distinguono per qualità e autenticità. Per gli appassionati di vini rossi strutturati e longevi, Suvereto rappresenta una meta imperdibile, capace di raccontare la ricchezza enologica di un angolo unico della Val di Cornia. https://lnkd.in/dBxqvwpX
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