Amministratore Delegato Finanziaria Regionale Abruzzo SpA Presidente Osservatorio Nazionale Infrastrutture di Confassociazioni PhD in Il Pensiero Politico nella storia moderna e contemporanea
🔴 Per capire chi è #Sinner, comprendere il suo rigore e la sua abnegazione, basta vedere questo video.
🔴 Vince nel 2013 il campionato italiano Under 12, che gli consentirà di rappresentare l'Italia ai Campionati mondiali di Miami, e come primo atto pulisce e rimette a posto il campo da tennis come se nulla fosse.
🔴 Oggi, grazie alla sua famiglia, Sinner è l'esempio più alto e più vero per spiegare ai nostri giovani che l'educazione, l'impegno, il senso di responsabilità e il comportamento corretto sono elementi imprescindibili per avere successo nella vita.
🔴 L'anomalia della leadership di Sinner è solo apparente, perchè oltre alle doti tecniche, sono proprio l'umiltà e l'empatia di chi conosce il valore del sacrificio (famiglia normale che ha sempre lavorato e che a 12 anni lo lascia andare via di casa per giocare a tennis) ad averlo fatto diventare negli anni una persona vincente.
🔴 Nella vita prima che nello sport.
Siamo al top nella #pallavolo femminile, nel tennis (e non lo eravamo mai stati), primi nel medagliere dell’#atletica agli europei (e non lo eravamo mai stati), nel #motomondiale sia come moto che come piloti, nello #sci (primi nel medagliere olimpico giovanile e non lo eravamo mai stati)..e potrei andare avanti…ma vuoi mettere il gusto di “lamentarsi per una sconfitta” di una squadra di #calcio agli europei (vinti peraltro solo 3 anni fa!)!
È vero, abbiamo giocato male, anzi malissimo e non solo nell’ultima partita giocata. È mancata #qualità, #organizzazione, #voglia di #vincere e predisposizione al #Sacrificio (parola che i guru della comunicazione di Team dicono non si dovrebbe mai “usare”…ma non mi trovano d’accordo).
Abbiamo #perso, vero, ma tutti i più vincenti hanno perso tantissimo, sbagliato ancora di più e hanno usato la #sconfitta non per #lamentarsi ma per migliorare e hanno “celebrato” le #vittorie, anche quelle di poco valore, perché erano la conferma che il percorso era quello giusto.
Ascoltate questi passaggi di Paolo Maldini, Roger Federer, Antetokounmpo tra i tanti altri esempi di grandi sportivi:
- https://lnkd.in/dAT2vtey
- https://lnkd.in/dE9J35iT (dal minuto 13.00)
- https://lnkd.in/dwdtpzVN
Facciamo pace con la #sconfitta, non lamentiamocene ma usiamola piuttosto come #lezione per diventare sempre più #resilienti e #vincenti!
E sopratutto, facciamo fare sport ai nostri figli, sopratutto sport di squadra e sport che richiedano “#Sacrificio” e avremo dato il nostro contributo allo sviluppo di quelle “soft skills” che saranno utili per diventare ottimi #professionisti in qualsiasi ambito si troveranno ad operare.
#interabilità è leadership. In questo post dove viene fatta un’analisi accurata di alcune fasi in questa partita, così come puoi leggere qui sotto, Riccardo Pittis, ci fa vedere un aspetto molto importante: la vera leadership.
Speaker motivazionale | Mental Coach | Corsi di Formazione | Team Growing
LEZIONI DI LEADERSHIP
Ieri la nazionale italiana di volley ha veramente fatto un capolavoro a livello mentale.
Una partita giocata male e praticamente persa, sotto 2 set a 0 e 24-21 nel terzo per un Giappone che fino a quel momento aveva dominato, è stata ribaltata e vinta al quinto set.
Bravissimi i ragazzi in campo perché non hanno mai mollato e ci hanno creduto fino alla fine.
Ancor più bravo Fefé De Giorgi, a mio modo di vedere colui che ha permesso che ciò accadesse.
Tecnicamente non posso fare commenti perché incompetente, ma alcune osservazioni sulla sua leadership le voglio condividere perché potenzialmente utili per tutti.
- quando la partita era praticamente persa e lo si poteva vedere anche negli sguardi e nel linguaggio del corpo di alcuni giocatori, De Giorgi esprimeva una calma ed una sicurezza molto più che olimpica, come se il punteggio fosse solo un'opinione e non un dato di fatto.
Nei momenti difficili, se sei un leader devi essere consapevole che diventi ancor più un punto di riferimento e quello che fai vedere diventa quello che poi faranno gli altri.
- ha chiamato dei time out e dei video challenge "geniali", nei momenti in cui doveva spezzare il ritmo dei giapponesi prima di giocate decisive più che per dare indicazioni ai suoi.
Nei momenti decisivi, un vero leader mantiene una lucidità ed una concentrazione assolute e utilizza tutti i mezzi a disposizione per portare a casa il risultato.
- quando le cose andavano male, non ha mai alzato la voce di mezzo tono. Quando l'inerzia è cambiata ed è tornata nelle mani dei suoi giocatori, ha iniziato ad un usare un tono molto più alto per motivarli ancor di più, concludendo con quella frase iconica : "Ragazzi, concentrati, non molliamo e andiamo a prenderci le cose che ci spettano".
Un vero leader è anche un ottimo comunicatore.
- Nei time out parlava con tutta la squadra, poi si metteva in disparte con capitan Giannelli e parlava solo a lui.
Se sei un leader, individua un co-leader all'interno della squadra a cui delegare alcuni aspetti che non puoi (e soprattutto non devi) controllare.
Tutti ottimi insegnamenti applicabili in ogni ambito in cui serva una vera ed efficace leadership.
Bravo Fefé e grazie.
#coaching#leadership#mindset#riccardopittis
LEZIONI DI LEADERSHIP
Ieri la nazionale italiana di volley ha veramente fatto un capolavoro a livello mentale.
Una partita giocata male e praticamente persa, sotto 2 set a 0 e 24-21 nel terzo per un Giappone che fino a quel momento aveva dominato, è stata ribaltata e vinta al quinto set.
Bravissimi i ragazzi in campo perché non hanno mai mollato e ci hanno creduto fino alla fine.
Ancor più bravo Fefé De Giorgi, a mio modo di vedere colui che ha permesso che ciò accadesse.
Tecnicamente non posso fare commenti perché incompetente, ma alcune osservazioni sulla sua leadership le voglio condividere perché potenzialmente utili per tutti.
- quando la partita era praticamente persa e lo si poteva vedere anche negli sguardi e nel linguaggio del corpo di alcuni giocatori, De Giorgi esprimeva una calma ed una sicurezza molto più che olimpica, come se il punteggio fosse solo un'opinione e non un dato di fatto.
Nei momenti difficili, se sei un leader devi essere consapevole che diventi ancor più un punto di riferimento e quello che fai vedere diventa quello che poi faranno gli altri.
- ha chiamato dei time out e dei video challenge "geniali", nei momenti in cui doveva spezzare il ritmo dei giapponesi prima di giocate decisive più che per dare indicazioni ai suoi.
Nei momenti decisivi, un vero leader mantiene una lucidità ed una concentrazione assolute e utilizza tutti i mezzi a disposizione per portare a casa il risultato.
- quando le cose andavano male, non ha mai alzato la voce di mezzo tono. Quando l'inerzia è cambiata ed è tornata nelle mani dei suoi giocatori, ha iniziato ad un usare un tono molto più alto per motivarli ancor di più, concludendo con quella frase iconica : "Ragazzi, concentrati, non molliamo e andiamo a prenderci le cose che ci spettano".
Un vero leader è anche un ottimo comunicatore.
- Nei time out parlava con tutta la squadra, poi si metteva in disparte con capitan Giannelli e parlava solo a lui.
Se sei un leader, individua un co-leader all'interno della squadra a cui delegare alcuni aspetti che non puoi (e soprattutto non devi) controllare.
Tutti ottimi insegnamenti applicabili in ogni ambito in cui serva una vera ed efficace leadership.
Bravo Fefé e grazie.
R. Pittis
#coaching#leadership#mindset#riccardopittis
LEZIONI DI LEADERSHIP
Ieri la nazionale italiana di volley ha veramente fatto un capolavoro a livello mentale.
Una partita giocata male e praticamente persa, sotto 2 set a 0 e 24-21 nel terzo per un Giappone che fino a quel momento aveva dominato, è stata ribaltata e vinta al quinto set.
Bravissimi i ragazzi in campo perché non hanno mai mollato e ci hanno creduto fino alla fine.
Ancor più bravo Fefé De Giorgi, a mio modo di vedere colui che ha permesso che ciò accadesse.
Tecnicamente non posso fare commenti perché incompetente, ma alcune osservazioni sulla sua leadership le voglio condividere perché potenzialmente utili per tutti.
- quando la partita era praticamente persa e lo si poteva vedere anche negli sguardi e nel linguaggio del corpo di alcuni giocatori, De Giorgi esprimeva una calma ed una sicurezza molto più che olimpica, come se il punteggio fosse solo un'opinione e non un dato di fatto.
Nei momenti difficili, se sei un leader devi essere consapevole che diventi ancor più un punto di riferimento e quello che fai vedere diventa quello che poi faranno gli altri.
- ha chiamato dei time out e dei video challenge "geniali", nei momenti in cui doveva spezzare il ritmo dei giapponesi prima di giocate decisive più che per dare indicazioni ai suoi.
Nei momenti decisivi, un vero leader mantiene una lucidità ed una concentrazione assolute e utilizza tutti i mezzi a disposizione per portare a casa il risultato.
- quando le cose andavano male, non ha mai alzato la voce di mezzo tono. Quando l'inerzia è cambiata ed è tornata nelle mani dei suoi giocatori, ha iniziato ad un usare un tono molto più alto per motivarli ancor di più, concludendo con quella frase iconica : "Ragazzi, concentrati, non molliamo e andiamo a prenderci le cose che ci spettano".
Un vero leader è anche un ottimo comunicatore.
- Nei time out parlava con tutta la squadra, poi si metteva in disparte con capitan Giannelli e parlava solo a lui.
Se sei un leader, individua un co-leader all'interno della squadra a cui delegare alcuni aspetti che non puoi (e soprattutto non devi) controllare.
Tutti ottimi insegnamenti applicabili in ogni ambito in cui serva una vera ed efficace leadership.
🎾📈[La straordinaria crescita del #tennisitaliano negli ultimi anni]📈🎾
Da dove è nata⁉️
Certo è un momento "fortunato" di grandi talenti che stanno crescendo, ma credo che sia altrettanto importante una #programmazioneefficace e una #mentalitàinnovativa che possono portare a risultati eccezionali, come abbiamo enfatizzato con Paolo Di Marco e gli altri colleghi della faculty durante l'Open Program di Sport Value Management di Bologna Business School - Università di Bologna.
Oggi, l'Italia può vantare 8 atleti nella top 100 ATP (5 nei primi 50), un risultato che sarebbe stato impensabile solo un decennio fa.
L'impulso decisivo è stato dato dalla #FITP e dai team privati, che hanno saputo creare sinergie e adottare un approccio moderno alla formazione degli atleti. L'intervento di figure chiave, come Filippo Volandri nel ruolo di Direttore Tecnico al centro di Tirrenia, ha portato a un cambio di paradigma, puntando non solo sul talento tecnico, ma anche sulla preparazione mentale e tattica.
L'esperienza di giovani promesse, che si allenano regolarmente al centro di Tirrenia con il supporto di allenatori e preparatori atletici di alto livello, dimostra l'importanza di un approccio integrato. La continuità dei risultati, infatti, si basa sulla capacità di mantenere un equilibrio e di #pianificare a #lungotermine.
Inoltre, l'analisi dei dati e delle statistiche è diventata una componente fondamentale per affinare le strategie di gioco. I migliori giocatori, come già evidenziato nel discorso di #RogerFederer che ho postato di recente, vincono solo poco più del 50% dei punti giocati, il che sottolinea quanto sia cruciale ogni singolo punto e la capacità di giocare in modo efficace nei momenti decisivi.
In sintesi, il successo del tennis italiano è il risultato di un lavoro di squadra, una visione strategica e una dedizione costante. Il futuro promette grandi soddisfazioni, grazie a una base solida su cui continuare a costruire.
Fra poco scenderà in campo #JannikSinner dopo la bellissima partita con #MatteoBerrettini.
Tutto si è deciso sui "dettagli" come sempre succede nelle partite di livello altissimo:
▶️ Punti vinti in risposta 36% (59/162) vs. JS 28% (38/135) MB
▶️ Vincenti 32 JS 65 MB
▶️ Errori non forzati 25 JS 48 MB
⭕ Punti totali vinti 156 JS vs 141 MB...
con il 52,5% dei punti totali Jannik si è portato a casa il match.
Usando le parole dello sconfitto, che secondo me tornerà a breve nella top10, auguriamo al nostro n. 1️⃣ di "andarsi a prendere Wimbledon"!!!
#performancedevelopment#sportmanagenent#sportvaluemanagement#sportbusiness
LEZIONI DI LEADERSHIP
Ieri la nazionale italiana di volley ha veramente fatto un capolavoro a livello mentale.
Una partita giocata male e praticamente persa, sotto 2 set a 0 e 24-21 nel terzo per un Giappone che fino a quel momento aveva dominato, è stata ribaltata e vinta al quinto set.
Bravissimi i ragazzi in campo perché non hanno mai mollato e ci hanno creduto fino alla fine.
Ancor più bravo Fefé De Giorgi, a mio modo di vedere colui che ha permesso che ciò accadesse.
Tecnicamente non posso fare commenti perché incompetente, ma alcune osservazioni sulla sua leadership le voglio condividere perché potenzialmente utili per tutti.
- quando la partita era praticamente persa e lo si poteva vedere anche negli sguardi e nel linguaggio del corpo di alcuni giocatori, De Giorgi esprimeva una calma ed una sicurezza molto più che olimpica, come se il punteggio fosse solo un'opinione e non un dato di fatto.
Nei momenti difficili, se sei un leader devi essere consapevole che diventi ancor più un punto di riferimento e quello che fai vedere diventa quello che poi faranno gli altri.
- ha chiamato dei time out e dei video challenge "geniali", nei momenti in cui doveva spezzare il ritmo dei giapponesi prima di giocate decisive più che per dare indicazioni ai suoi.
Nei momenti decisivi, un vero leader mantiene una lucidità ed una concentrazione assolute e utilizza tutti i mezzi a disposizione per portare a casa il risultato.
- quando le cose andavano male, non ha mai alzato la voce di mezzo tono. Quando l'inerzia è cambiata ed è tornata nelle mani dei suoi giocatori, ha iniziato ad un usare un tono molto più alto per motivarli ancor di più, concludendo con quella frase iconica : "Ragazzi, concentrati, non molliamo e andiamo a prenderci le cose che ci spettano".
Un vero leader è anche un ottimo comunicatore.
- Nei time out parlava con tutta la squadra, poi si metteva in disparte con capitan Giannelli e parlava solo a lui.
Se sei un leader, individua un co-leader all'interno della squadra a cui delegare alcuni aspetti che non puoi (e soprattutto non devi) controllare.
Tutti ottimi insegnamenti applicabili in ogni ambito in cui serva una vera ed efficace leadership.
Bravo Fefé e grazie.
#coaching#leadership#mindset#riccardopittis
Speaker motivazionale | Mental Coach | Corsi di Formazione | Team Growing
LEZIONI DI LEADERSHIP
Ieri la nazionale italiana di volley ha veramente fatto un capolavoro a livello mentale.
Una partita giocata male e praticamente persa, sotto 2 set a 0 e 24-21 nel terzo per un Giappone che fino a quel momento aveva dominato, è stata ribaltata e vinta al quinto set.
Bravissimi i ragazzi in campo perché non hanno mai mollato e ci hanno creduto fino alla fine.
Ancor più bravo Fefé De Giorgi, a mio modo di vedere colui che ha permesso che ciò accadesse.
Tecnicamente non posso fare commenti perché incompetente, ma alcune osservazioni sulla sua leadership le voglio condividere perché potenzialmente utili per tutti.
- quando la partita era praticamente persa e lo si poteva vedere anche negli sguardi e nel linguaggio del corpo di alcuni giocatori, De Giorgi esprimeva una calma ed una sicurezza molto più che olimpica, come se il punteggio fosse solo un'opinione e non un dato di fatto.
Nei momenti difficili, se sei un leader devi essere consapevole che diventi ancor più un punto di riferimento e quello che fai vedere diventa quello che poi faranno gli altri.
- ha chiamato dei time out e dei video challenge "geniali", nei momenti in cui doveva spezzare il ritmo dei giapponesi prima di giocate decisive più che per dare indicazioni ai suoi.
Nei momenti decisivi, un vero leader mantiene una lucidità ed una concentrazione assolute e utilizza tutti i mezzi a disposizione per portare a casa il risultato.
- quando le cose andavano male, non ha mai alzato la voce di mezzo tono. Quando l'inerzia è cambiata ed è tornata nelle mani dei suoi giocatori, ha iniziato ad un usare un tono molto più alto per motivarli ancor di più, concludendo con quella frase iconica : "Ragazzi, concentrati, non molliamo e andiamo a prenderci le cose che ci spettano".
Un vero leader è anche un ottimo comunicatore.
- Nei time out parlava con tutta la squadra, poi si metteva in disparte con capitan Giannelli e parlava solo a lui.
Se sei un leader, individua un co-leader all'interno della squadra a cui delegare alcuni aspetti che non puoi (e soprattutto non devi) controllare.
Tutti ottimi insegnamenti applicabili in ogni ambito in cui serva una vera ed efficace leadership.
Bravo Fefé e grazie.
#coaching#leadership#mindset#riccardopittis
Inarrestabili! Ieri ho seguito l'emozionante finale femminile del doppio di tennis, dove #Errani e #Paolini hanno conquistato un meritatissimo #oro.
Il giorno prima, #Musetti ha confermato tutto il suo potenziale, arrivando terzo posto e conquistando il #bronzo.
Le avversarie, della Paolini e della Errani, hanno dimostrato di essere molto brave e dopo aver vinto il primo set, ho pensato che fossero nettamente superiori.
Desidero evidenziare tre aspetti che, a mio avviso, in particolare nel doppio, sono stati particolarmente significativi per il lieto fine:
1 - Errani è di gran lunga la #tennista con maggiore #esperienza all'interno della
#squadra#femminile#italiana. Durante la partita, si è dimostrata una vera
#leader, offrendo esempi di #costanza e #perseveranza alla sua compagna più
#giovane durante i passaggi decisivi.
2 - Nel tennis, come nella vita, il percorso per raggiungere il successo non sempre è immediato. Bisogna credere nel proprio potenziale e persistere fino alla fine.
3 - La coppia Errani e Paolini rappresentano anche un elemento motivatore e di continuità per l'intero #movimento tennistico italiano: la prima ha 37 anni immagino che presto si dedicherà ad altro, la seconda 28, potrà essere di ispirazione ancora per diversi anni e continuare, col suo esempio, ad infondere fiducia all'intero settore tennistico italiano.
Anche se il #percorso può diventare complicato, l'esperienza delle persone più esperte, può contribuire alla crescita del movimento, #sportivo ma anche #lavorativo e portare risultati positivi, proprio come sta accadendo in questo momento in diversi movimenti #sportivi.
Tutti abbiamo bisogno di esempi positivi capaci di ispirare e motivare le persone nell'#arte che amano e in cui credono.