Una volta compreso a livello macro il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, diviene fondamentale approfondire le figure chiave che lo rendono, nell'operativo, capillare sul territorio: facciamo chiarezza su medico di base, continuità assistenziale e assistenza ospedaliera via #PensionieLavoro
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In qualità di Vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria Roma - Frosinone - Latina - Rieti - Viterbo, desidero porre l’attenzione sulle nuove tariffe emanate dal Ministero della Salute per le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Intervenendo alla conferenza stampa indetta da U.A.P. presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" ho voluto ribadire un punto essenziale: le nuove tariffe stabilite dal Ministero della Salute per le prestazioni del SSN rischiano di essere insostenibili. Queste tariffe infatti, se applicate senza adeguati correttivi, rischiano di diventare insostenibili per le strutture sanitarie e di compromettere la qualità delle cure erogate ai cittadini italiani per l'ulteriore aggravamento delle liste d’attesa. Inoltre, potrebbe slittare l’entrata in vigore di nuove prestazioni molto attese dagli italiani, come la procreazione assistita, nuovi test genetici e terapie oncologiche avanzate. Anche i #LEA, cure fondamentali che il #SSN deve garantire ai cittadini italiani, sono a rischio per la stessa problematica. Credevamo che dopo sette anni in cui oltre 3.000 prestazioni ambulatoriali sono rimaste in attesa di essere aggiornate, fosse finalmente giunto il momento. Tariffe troppo basse rischiano di aggravare non solo la sanità privata ma anche ospedali pubblici e ASL e i deficit economici di entrambe le realtà, compromettendo la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso. La tariffa delle visite specialistiche è fissata a 25 euro cifra che non può coprire i costi necessari come compenso del medico, assistenza infermieristica, materiali, tecnologia e infrastrutture. Unindustria invita pertanto il Ministero della Salute a rivedere urgentemente le nuove tariffe per evitare che siano i cittadini a pagarne le conseguenze. https://lnkd.in/dpmJZ8U4 #tariffe #MinisterodellaSalute #nomenclatore #esamispecialistici
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Il nostro Amministratore Unico, Dr. Luca Marino, è intervenuto, in qualità di Vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria Roma - Frosinone - Latina - Rieti - Viterbo, alla conferenza stampa indetta da U.A.P. presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" per ribadire che le nuove tariffe stabilite dal Ministero della Salute per le prestazioni del Ssn rischiano di essere insostenibili. Potete approfondire la sua analisi nel post qui sotto. #ssn #salute #sanità
In qualità di Vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria Roma - Frosinone - Latina - Rieti - Viterbo, desidero porre l’attenzione sulle nuove tariffe emanate dal Ministero della Salute per le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Intervenendo alla conferenza stampa indetta da U.A.P. presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" ho voluto ribadire un punto essenziale: le nuove tariffe stabilite dal Ministero della Salute per le prestazioni del SSN rischiano di essere insostenibili. Queste tariffe infatti, se applicate senza adeguati correttivi, rischiano di diventare insostenibili per le strutture sanitarie e di compromettere la qualità delle cure erogate ai cittadini italiani per l'ulteriore aggravamento delle liste d’attesa. Inoltre, potrebbe slittare l’entrata in vigore di nuove prestazioni molto attese dagli italiani, come la procreazione assistita, nuovi test genetici e terapie oncologiche avanzate. Anche i #LEA, cure fondamentali che il #SSN deve garantire ai cittadini italiani, sono a rischio per la stessa problematica. Credevamo che dopo sette anni in cui oltre 3.000 prestazioni ambulatoriali sono rimaste in attesa di essere aggiornate, fosse finalmente giunto il momento. Tariffe troppo basse rischiano di aggravare non solo la sanità privata ma anche ospedali pubblici e ASL e i deficit economici di entrambe le realtà, compromettendo la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso. La tariffa delle visite specialistiche è fissata a 25 euro cifra che non può coprire i costi necessari come compenso del medico, assistenza infermieristica, materiali, tecnologia e infrastrutture. Unindustria invita pertanto il Ministero della Salute a rivedere urgentemente le nuove tariffe per evitare che siano i cittadini a pagarne le conseguenze. https://lnkd.in/dpmJZ8U4 #tariffe #MinisterodellaSalute #nomenclatore #esamispecialistici
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Una Sanità pubblica che funziona male e che , in alcuni casi,è del tutto assente, è foriera di gravi rischi per la salute e l’incolumità dei cittadini e richiede l’investimento di ingenti somme di danaro per potersi curare nel privato che non tutti hanno. Si, è proprio così perché Curarsi costa caro. Molteplici sono, infatti, le problematiche che affliggono il sistema sanitario nazionale.
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Il mio contributo nel webinar organizzato da Consulcesi dedicato ai professionisti della sanità alla luce della normativa sulla deroga del vincolo di esclusività per i lavoratori del SSN. Articolo pubblicato da ADN Kronos. Buona lettura
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Liste di attesa nel SSN: tempi massimi, regole e diritti dei cittadini. 👉La normativa che stabilisce l’obbligo di dichiarare i tempi di attesa delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è il Decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2024, che introduce misure per la riduzione dei tempi di attesa e prevede l’istituzione della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa, per migliorare la trasparenza e l’accessibilità delle informazioni sui tempi. 👉Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021 stabilisce alcune regole fondamentali per le prestazioni. ⏱️Tempi massimi garantiti: ogni prestazione deve essere erogata entro termini stabiliti: #️⃣Classe U (Urgente): entro 72 ore; #️⃣Classe B (Breve): entro 10 giorni; #️⃣Classe D (Differibile): entro 30 giorni per visite e 60 giorni per accertamenti diagnostici; #️⃣Classe P (Programmata): entro 180 giorni. 🛡️ Percorsi di tutela: i cittadini possono accedere a percorsi alternativi nel caso di superamento dei tempi di attesa. Nonostante queste misure, il Rapporto di Cittadinanzattiva evidenzia ritardi significativi. Le cinque prestazioni con le attese più lunghe sono: 🔴Visita oculistica; 🔴Risonanza magnetica; 🔴Visita cardiologica; 🔴Ecografia dell’addome; 🔴Visita ortopedica. 📣Una norma rilevante in questo contesto è il Decreto Legislativo 29 aprile 1998, n. 124, che prevede (articolo 3, comma 13) che il cittadino ha diritto a ottenere la prestazione in regime di attività libero-professionale intramuraria (ALPI), pagando solo il ticket, se i tempi di attesa superano quelli garantiti. Tuttavia, questa disposizione non è mai stata pienamente applicata. 🟩L’attivazione del diritto richiede l’intervento dell’azienda sanitaria locale, attraverso il cosiddetto “Percorso Tutela”. 📣 Un’altra norma poco conosciuta e ignorata dalle Regioni è la legge 266/2005, è vietata la sospensione o chiusura delle attività di prenotazione con l’invito al cittadino di chiamare in un secondo momento. ☝️Molti cittadini incontrano difficoltà nell’esercitare tale diritto o ne ignorano l’esistenza.
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Le liste di attesa per le prestazioni sanitarie erogate dal Servizio sanitario nazionale saranno finalmente più brevi
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Il Ministero della Salute sottolinea che l'entrata in vigore del #decretotariffe è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza https://lnkd.in/dEszhg9T #lea #politicasanitaria Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Ministero dell'Economia e delle Finanze
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Finche si penserà che i medici di famiglia debbano dialogare con ospedali e strutture sanitarie sarà sempre un bagno di sangue. Sono i medici che erogano i servizi, sono gli unici abilitati a farlo! Quando si capira che i MMG devono dialogare con gli specialisti che erogano il servizio presso queste strutture allora ci sarà si risparmio, ma soprattutto il paziente avrà una presa in carico adattata alla sua patologia. Alcuni punti devono essere analizzati: Superare lo scoglio tra specialisti convenzionati e non convenzionati (odioso vedere che esistono medici di serie A e di serie B). Far si che i medici specialisti che lavorano con e per il SSN abbiano un contratto collettivo simile sia che lavorano in strutture ospedaliere. Rimuovere l obbligo del secondo operatore in sala operatoria e rendere obbligatoria la presenza di un secondo operatore nella struttura (oggi molti interventi necessitano di un solo operatore e questo permetterebbe al 2° medico di svolgere attività ambulatoriali e di reparto, aumentando di fatto la disponibilità del personale e dei servizi al cittadino) Obbligare tutti i medici ad avere una comunicazione scritta, esaustiva e tracciabile riguardante la presa in carico (che lo stato deve supervisionare - la pec degl ordini professionali, tra l altro gratuita, si adatterebbe a queste comunicazioni tracciabili) Forse a questo punto, con il dossier medico centralizzato, il paziente sarà al centro del suo percorso clinico terapeutico! ....e la spesa pubblica forse non abbattuta completamente, ma quantomeno tracciabile per quanto riguarda l appropriatezza.... Colpevolizzare medici e strutture quando il problema riguarda l organizzazione dello stato circa l erogazione dei servizi e l organizzazione strutturale della categoria medica e di altri operatori sanitari, mi sembra ingiusto! Adiuvantibus
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Il Servizio Sanitario Nazionale è in emergenza? Secondo l’ultimo rapporto GIMBE, cresce il numero degli italiani che pagano le prestazioni sanitarie di tasca propria o che rinunciano a curarsi (4,5 milioni di concittadini). Dall’altro lato, cresce il bisogno di medici e soprattutto di infermieri, nonostante la spesa sanitaria complessiva sia salita a 134 miliardi di euro. Contattami per sapere come costruire la tua sanità integrativa che si affianchi a quella pubblica. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/dvNNx7XR
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Consulente previdenziale specializzato sulle pensioni del medico. Aiuto il medico ad acquisire la consapevolezza che può svolgere un ruolo attivo per il suo futuro previdenziale.
8 mesiComplimenti articolo chiarificatore e preciso