Nei mesi estivi si registrano più frequentemente esperienze positive che partono - nella maggior parte dei casi - da bisogni di conciliazione, ma si rivelano poi occasioni di incontro, inclusione e crescita a vari livelli. È il caso dei più piccoli che trovano offerte educative e ricreative di qualità, degli adolescenti che svolgono il servizio di animatori e vedono corrisposto il loro desiderio di socialità, delle famiglie che capiscono come equilibrare le diverse esigenze organizzative, ma anche di persone, spesso anziane, che donando il proprio tempo come volontari per far funzionare la macchina dell’oratorio. Insieme a Don Stefano Guidi, direttore della Fondazione Oratori Milanesi - FOM, abbiamo cercato di capire meglio cosa contraddistingue oggi i cosiddetti GREST e i motivi per cui, negli ultimi anni, stanno diventando la prima scelta di molte famiglie. C’entrano i bisogni crescenti di conciliazione, la convenienza economica e la qualità di un’offerta educativa aperta a tutte le persone. #oratori #grest #conciliazione #servizi #welfare
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Un'interessante inchiesta di VITA sui bisogni, i desideri e gli spazi che le nostre città (talvolta) pensano e dedicano agli e alle adolescenti. All'interno del primo articolo alcune riflessioni anche della nostra presidente Roberta Franceschinelli sul tema e su come i nuovi spazi ibridi possano anche essere spazi giovanili.
Il muretto, il centro commerciale, il campetto: e poi? Quali spazi dedicano le nostre città ai ragazzi? Dove possono incontrarsi in maniera informale? E perché gli spazi di aggregazione di una volta non funzionano più? Un'inchiesta utile e interessante di VITA tra i bisogni degli e delle adolescenti e alcune buone pratiche. Grazie a Rossana Certini per il coinvolgimento nell'articolo e la possibilità ti toccare alcune delle riflessioni che stiamo sviluppando sul tema degli spazi giovanili dentro Lo Stato dei Luoghi.
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Buona festa delle mamme alle equilibriste che, ogni giorno, bilanciano lavoro, bambini, casa e cucina. A noi che sentiamo il peso delle responsabilità e che oscilliamo tra i sensi di colpa per il troppo tempo dedicato al lavoro e la frustrazione per i momenti mancati con i nostri figli. A noi che proviamo ansia all'idea di negoziare un giorno in più di smart working, quando un figlio non sta bene. A noi mamme che proviamo frustrazione quando lasciamo i bambini nei campi scuola estivi a giocare sull'asfalto sotto il sole, nonostante le spese siano paragonabili a quelle di una vacanza ad Ibiza per quattro persone! Noi che cerchiamo di essere presenti in ogni situazione, dimostrando al mondo, e soprattutto a noi stesse, di poter gestire tutto al meglio. Che abilmente organizziamo il nostro calendario per incastrare riunioni di lavoro e partite di calcetto, workshop e saggi di danza, pranzi in ufficio e pizzate di fine anno scolastico. Mentre riflettiamo su queste realtà, comprendiamo quanto sia fondamentale avanzare verso un futuro in cui il lavoro e la vita familiare possano essere gestiti con equilibrio e rispetto. Speriamo che il nostro Paese riconosca l'importanza di supportare le mamme lavoratrici, contribuendo così alla costruzione di una società più inclusiva e equa per tutti.
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LA CADUTA DEI GIGANTI Lo spazio bimbi del tuo negozio di riferimento non sarà più operativo per un nuovo impiego dell’area. Ci scusiamo per il disagio. Questo è il messaggio che qualche ora fa è arrivato a me e a tanti altri genitori che come me usufruivano di un servizio gratuito prezioso all’interno di un’attività di grande distribuzione (GDO). Stanno cadendo anche i giganti del settore privato che garantivano servizi per i bambini. Se a questo aggiungiamo: · l’insufficienza degli asili nido rapportato agli aventi diritto, · gli orari delle attività sportive sempre rimaste ad orari di primo pomeriggio mi dite come possiamo invertire il trend del calo delle nascite se entrambi i genitori devono lavorare? Messaggi come questo mi fanno pensare che è inutile che in Italia ci si affanni a fare riforme per la genitorialità, perché tanto i bambini non saranno mai la priorità della nostra nazione. 👩👩👧👦 E di sicuro quei pochi euro al mese rapportati all’ISEE che vengono erogati ai genitori non fanno e non faranno mai la differenza. 👉 Si parla tanto su questo social di #diversità ed #inclusione rispetto alla parità di genere; Ma anche i Bambini, essendo tali hanno esigenze diverse dagli adulti e hanno bisogno che le città e i servizi siano anche a loro misura per consentire una loro inclusione nella comunità. 👉 Molti genitori non si sentono inclusi nella comunità se devono cercare un asilo nido privato a 10 km da casa, e di sicuro si sentiranno diversi rispetto ai propri pari nord-europei dove i bambini sono al centro delle loro comunità e servizi. Che messaggio e che esempio stiamo dando alle nostre generazioni future? Servono i servizi e soprattutto i servizi di quartiere. Serve più responsabilità sociale. Serve che iniziamo a cambiare le cose partendo dal nostro quartiere. Parentsmile voi cosa ne pensate dell’attuale stato di salute dei servizi a sostegno della genitorialità? Secondo voi cosa si potrebbe fare per cambiare le cose? #j’accuse #genitorialità
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Parlare di #reti è tanto affascinante quanto complesso e stabilirne delle regole fisse quasi impossibile, considerato che i bisogni, le risorse e le peculiarità di ogni #comunità – e certamente di ogni organizzazione e/o ambito- sono differenti; per fare in modo che un lavoro di rete funzioni è fondamentale tenerne conto. Il Centro per la Salute del Bambino già da molto tempo sente la responsabilità di assumere un ruolo attivo all’interno della leadership sociale nazionale e di provare a connettere i nodi attorno a un argomento di cui è uno dei principali promotori in Italia e che mette al centro i #bambini, le #bambine e i #genitori fin dalla gravidanza e il loro sostegno, in termini di sviluppo, competenze e qualità dei servizi. Ne parlo in questo articolo pubblicato da Percorsi di secondo welfare 📍
Il Centro per la Salute del Bambino negli ultimi anni ha sviluppato diversi progetti legati alla dimensione della #lettura che ben esemplificano l’importanza di creare nuove sinergie tra attori profit e non profit per affrontare varie sfide sociali che riguardano i più piccoli e le loro comunità. Antonella Provenzano ci ha raccontato alcune di queste iniziative, che dimostrano come la collaborazione intersettoriale possa promuovere il cambiamento sociale. In questo senso, il #TerzoSettore si conferma centrale nel costruire #reti e connessioni per il benessere collettivo. 📚 https://lnkd.in/dAteHtwB
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Discuteremo di un tema molto interessante con relatori di spicco. Se anche tu vuoi trovare delle soluzioni al problema dell'Aging e al gap generazionale, iscriviti!
Il 26 settembre ci troviamo in Rhoss SpA per parlare di squilibri intergenerazionali, che sono presenti nella nostra società e di conseguenza nelle nostre aziende, da cui derivano diversi fattori come l’allungamento del periodo di scolarizzazione dei giovani, l’aumento dell’aspettativa di vita, la riduzione della natalità e i cambiamenti normativi in tema di età pensionabile. Le strategie aziendali non possono più far finta che questo problema non esista, devono tener conto di questo nuovo scenario e devono mettere in campo delle azioni concrete volte a favorire la convivenza delle diverse generazioni all’interno del sistema azienda, valorizzando le peculiarità di ciascuna generazione. L’academy è uno degli strumenti che l’azienda può utilizzare per supportare e facilitare il passaggio del testimone tra le generazioni. Vi aspettiamo giovedì 26 settembre alle ore 16.45 presso l’azienda Rhoss SpA in Via Oltre Ferrovia, 32 - Codroipo (UD) Per iscriversi clicca qui https://lnkd.in/dUZ4b7M8 #AIDPVENETFRIULIVENEZIAGIULIA #SVILUPPOASSOCIATIVO #NETWORKING
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PIÙ SERVIZI ALLE FAMIGLIE PER FAVORIRE LA NATALITÀ Una parte importante del nostro programma è dedicata ad un sostanziale potenziamento e cambio di paradigma dei servizi alla #famiglie, con un'idea di fondo: evitare che la nascita di un #figlio debba significare automaticamente smettere di lavorare per un #genitore, per un periodo più o meno lungo. Oggi infatti, per come sono strutturati i #servizi, se non ci sono i #nonni a disposizione è impossibile gestire un figlio senza allontanarsi dal proprio lavoro. Questo di certo non favorisce la #natalità perché sempre meno persone possono/vogliono rinunciare a un #reddito o di vedere pregiudicata la propria crescita professionale. E allora proponiamo di agire su costi e/o fruibilità dei servizi: 1️⃣ #Asilo nido gratuito (almeno per chi ha livelli di Icee più bassi) 2️⃣ Incentivi alla nascita di asili nido aziendali (per consentire di conciliare lavoro e cura del figlio) 3️⃣ Regolamentazione della figura del/della #babysitter, per dargli obblighi e formazione adeguata 4️⃣ Ridurre i costi dei centri estivi alla sola #refezione (anche qui legato all'Icee) 5️⃣ Spingere sul #welfareaziendale, con forme di detassazione, per fare si che le #aziende abbiano convenienza a mettere a disposizione servizi alle famiglie 6️⃣ Favorire #smartworking e flessibilità oraria con forme di sgravio contributivo 7️⃣ Attività formative pomeridiane post-scolastiche per i #bambini in età di scuola dell’obbligo 8️⃣ Miglioramento dei #trasporti per lo svolgimento di attività sportive pomeridiane #SanMarino
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Cisv, associazione internazionale indipendente, senza scopo di lucro, affiliata all'Unesco, offre diversi programmi educativi con attività locali, campi nazionali e internazionali, scambi in famiglia e progetti sul territorio svolti in sinergia con organizzazioni che condividono obiettivi simili. Tutti i programmi sono costruiti con cura attorno a quattro principi educativi e aiutano a comprendere come ciascuno di noi possa giocare un ruolo fondamentale nell'educazione alla pace. Ogni programma è pensato ad hoc per un determinato target e numero di persone. Tutti i campus Cisv sono studiati per far incontrare ragazzi (a partire dagli 11 anni) da decine di Paesi nel mondo. Si parte senza smartphone. Solo il leader può utilizzare il cellulare per aggiornare le famiglie al fine di facilitare la partecipazione attiva dei ragazzi alle attività, la buona riuscita dell'esperienza e la creazione di relazioni: "Uno degli aspetti più incredibili dei nostri programmi, soprattutto quando si guarda ai ragazzi più piccoli di undici anni, è la curiosità, se non il coraggio, che li porta a partire e lasciare le loro famiglie. Per tutta la durata dell'esperienza, i ragazzi e le famiglie comunicano indirettamente tramite gli educatori o via lettera. Questo rafforza la loro capacità di adattarsi e affrontare nuove sfide senza l'intervento diretto dei genitori, promuovendo così la loro autonomia e fiducia in se stessi. Vivono e imparano con coetanei provenienti da tutto il mondo, acquisendo una profonda comprensione di se stessi e accettazione di culture e prospettive diverse. Nel mondo iper-connesso di oggi, è un'occasione rara per i ragazzi disconnettersi dai cellulari o altri dispositivi elettronici e di mettersi alla prova in relazioni reali, ovvero non intermediate, con gli altri attraverso interazioni al contempo stimolanti e impegnative", commenta Pietro Giovanni Bizzaro, presidente di CISV Italia APS. E conclude: "In un contesto internazionale sempre più caratterizzato dal conflitto, Cisv si propone di educare e ispirare i giovani a costruire relazioni e amicizie che superino i confini, dove il conflitto interpersonale è uno strumento di crescita e non un punto di arrivo. Crediamo infatti che il dialogo e il gioco offrano ai ragazzi che partecipano ai nostri programmi le chiavi per affrontare i disaccordi tra loro e le conflittualità esterne, con cui crescendo sono tenuti a confrontarsi". DIVENTARE GENITORI DIGITALI Jonathan Haidt: "Una generazione ansiosa per colpa di smartphone e genitori iperprotettivi" di Giulia Cimpanelli 13 Aprile 2024 https://lnkd.in/dhSTEjGN #peaceeducation
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Tra i tanti articoli e storie che leggiamo quotidianamente, oggi vogliamo condividere con la nostra #community un progetto che ci ha profondamente ispirato. Un'iniziativa che ci dimostra come, a volte, le soluzioni più innovative nascano dalla #semplicità di un #incontro, quello tra due #generazioni apparentemente distanti. Dimenticate le statistiche sull’invecchiamento della popolazione italiana: a Piacenza, presso il centro Chronos, bambini e anziani condividono ormai da un decennio un percorso di vita comune, fatto di giochi, racconti, complicità e reciproco arricchimento. Un modello virtuoso di coabitazione intergenerazionale che ci ricorda l'importanza di rallentare, di ascoltare e di riscoprire il valore dell’#umanità. Qui, tra risate spontanee e racconti densi di saggezza, si intrecciano due generazioni agli antipodi, ma unite da un bisogno profondo: sentirsi parte di una #comunità. Mentre i più piccoli riscoprono il piacere di ascoltare, di imparare con calma e di prendersi cura delle cose importanti, i “nonni” ritrovano il sorriso, il contatto e quel pizzico di spensieratezza che solo i bambini sanno regalare. Chronos è molto più di un semplice progetto: è la dimostrazione che un altro #futuro è possibile. Il loro successo ci invita a riflettere: quanto è importante, oggi, saper ascoltare le esigenze di un territorio e costruire risposte capaci di generare valore per tutti? E i #brand? Anche per loro è fondamentale cogliere questo messaggio: aprirsi al dialogo, comprendere i bisogni delle comunità e costruire un futuro più inclusivo e a misura di persona. Perché è proprio da questo ascolto attento che nascono le storie più belle e genuine, quelle capaci di generare un impatto positivo e duraturo. #LaRepubblica #Curiosità #Innovazione #Comunicazione #Gen #Generazioni #Projects #InnovazioneSociale #Coesione #Comunità #Futuro #Persone #Ascolto #SocialImpact
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I fattori che incidono sul crollo delle #nascite sono molteplici, ma il dato che sta all’origine di tutto resta quello #economico. I costi e la scarsità dei posti disponibili negli asili nido costringono molte #mamme italiane a rinunciare alla propria carriera o a ridurre significativamente le ore lavorative per potersi occupare dei figli. L'analisi di Ilaria Marciano su #ultimabozza ⬇️
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#smartworking e #genitorialità: lo stato stava appena muovendo i primi passi nella direzione dei servizi educativi gratuiti per la prima infanzia... già le esigenze delle famiglie stanno mutando, perché l'aumento del lavoro da casa e telelavoro spinge sempre più genitori a evitare i costi di un asilo nido, nonché lo stress di tenere i piccoli fuori casa tante ore al giorno. Ma in questo modo, nasce l'esigenza di dedicare tempo di qualità ai propri figli, a notebook spento, oltre quella di trovare modi per socializzare e confrontarsi. Ecco la necessità di luoghi educativi flessibili, che non abbiano funzione di parcheggio, ma spazi di scambio, di attività mirate, di stare insieme per condividere gioco e crescita. Cosa ne pensi? #spaziogioco #laboratoriperbambini #genitoriimperfetti
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