Una pubblicazione di quattro ricercatori dell'Università degli Studi di Pavia è stata selezionata dalla rivista «Nature» per la raccolta retrospettiva dedicata al tema vincitore del Nobel per la Fisica 2024. Ogni anno, in occasione dell'annuncio dei premi Nobel, la rivista «Nature» organizza raccolte retrospettive tra le riviste del proprio gruppo editoriale per evidenziare articoli di particolare rilevanza per i temi dei premi appena assegnati. In occasione del premio Nobel per la Fisica 2024, una pubblicazione di quattro ricercatori dell’Università di Pavia è stata selezionata per far parte di tale prestigiosa raccolta. Il Nobel per la Fisica è stato attribuito nel 2024 a John J. Hopfield e a Geoffrey E. Hinton per aver applicato gli strumenti della Fisica per sviluppare tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning. L’articolo selezionato https://lnkd.in/dyx2bgH4 , “An artificial neuron implemented on an actual quantum processor”, è stato pubblicato sulla rivista «npj Quantum Information» da Francesco Tacchino, oggi research scientist presso i laboratori IBM Research a Zurigo, Chiara Macchiavello e Dario Gerace del Dipartimento di Fisica e da Daniele Bajoni del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università degli Studi di Pavia. I computer quantistici, considerati a lungo come una tecnologia del futuro, stanno diventando una realtà sempre più concreta. Questo ha portato le maggiori aziende informatiche a livello globale a investire capitali importanti in ricerca e sviluppo, con lo scopo di realizzare veri e propri processori basati su nanotecnologie quantistiche. I primi prototipi, costruiti con decine o, in alcuni casi, centinaia di bit quantistici (o qubits) sono già operativi da qualche anno. Questo nuovo paradigma di computazione potrebbe offrire vantaggi esponenziali rispetto ai microprocessori classici in diversi ambiti di grande importanza pratica, incluse la chimica computazionale, le scienze dei materiali e la crittografia. Tra le possibili applicazioni che potrebbero notevolmente beneficiare delle possibilità offerte dai futuri computer quantistici vi sono proprio l’intelligenza artificiale e le reti neurali. Nel loro lavoro i ricercatori pavesi dimostrarono per la prima volta che l’elemento fondamentale di una rete neurale, un neurone artificiale, può essere implementato con successo su uno dei processori quantistici messi a disposizione da IBM tramite la sua piattaforma di cloud quantum computing, suggerendo che il processore quantistico possa effettivamente offrire un vantaggio sul corrispondente algoritmo classico, in particolare in termini di memoria di elaborazione. Questo campo di ricerca di grande attualità vede l'Università di Pavia tra i poli all'avanguardia a livello internazionale.
Grandissimi!!!
Complimenti !!
Fulbright Scholar @ MagLab; 2024/10 - 2025/03; NHMFL-B117; Mobile: (850) 570 0926
3 mesiWell done Pietro - I've always liked the U Pavia :)