Anche quest’anno si rinnova l'appuntamento per presentare le attività e i risultati del Fondo: una riflessione sul futuro della sanità integrativa, un confronto sulla sinergia con la sanità pubblica. Ci siamo ritrovati per il secondo anno consecutivo alla Filanda Motta di Mogliano Veneto, nella mattinata di oggi, 30 Ottobre 2024. Dai un’occhiata al nostro quinto Bilancio Sociale: https://shorturl.at/IQuRW #SaniInVeneto #EssereSociale #BilancioSociale #BilancioSociale2023 #Veneto
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𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞? “I princìpi fondanti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), universalità, uguaglianza, equità sono stati traditi.” Ha dichiarato Nino Cartabellotta – Presidente Fondazione GIMBE “La crisi di sostenibilità del SSN oggi condiziona la vita quotidiana delle persone, in particolare quelle meno abbienti e spesso rende inesigibile il diritto fondamentale alla tutela della salute: interminabili tempi di attesa per una prestazione sanitaria o una visita specialistica, necessità di pagare di tasca propria le spese per la salute sino all’impoverimento delle famiglie e alla rinuncia alle cure, pronto soccorso affollatissimi, impossibilità di trovare un medico o un pediatra di famiglia vicino casa, enormi diseguaglianze regionali e locali sino alla migrazione sanitaria” “Da oltre 15 anni il Paese sta scivolando da un SSN fondato sulla tutela di un diritto costituzionale a 21 sistemi sanitari regionali regolati dalle leggi del libero mercato. Con una frattura strutturale Nord-Sud che sta per essere normativamente legittimata dall’autonomia differenziata. A 45 anni dalla legge 833 del 1978 istitutiva del SSN urge un patto politico e sociale che, prescindendo da ideologie partitiche e avvicendamenti di Governi, rilanci quel modello di sanità pubblica, equa e universalistica, pilastro della nostra democrazia, conquista sociale irrinunciabile e grande leva per lo sviluppo economico.” 5 Giugno - 18.15 – 19.00 Sala Plenaria – Ex Gam Bologna Congress Center LETTURA INAUGURALE SNO - Scienze Neurologiche Ospedaliere Quale futuro per il Servizio Sanitario Nazionale? - Nino Cartabellotta (Bologna) #sno2024bologna #neuroscience #sanità #salute #ssn #Bologna
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I servizi integrati, in particolare attraverso la rete dell’assistenza territoriale, per soddisfare al meglio il “diverso” bisogno di tutela della salute. Leggiamo questo interessante articolo scritto da una delle maggiori esperte nel campo dell’organizzazione sanitaria Marinella D'Innocenzo
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Il mio intervento di oggi a #Pomeriggio 24, approfondimento di #RaiNews. 📺 Oggi abbiamo bisogno di soluzioni, che al momento non sono state pienamente individuate. Bisogna ripensare il sistema anche in base al personale perché quando si parla di Sanità si parla di persone che assistono altre persone. 👨⚕️ 👩🔬 Bisogna ripartire dalle risorse umane con una progettazione anche un po' diversa che tenga presente il territorio e anche risorse socio-sanitarie. Bisogna costruire il cosiddetto sistema territoriale, basato sulla Medicina Generale sulla Farmacia dei Servizi su tutta l’assistenza primaria domiciliare e residenziale, che dovrebbe crescere in questo Paese. C’è un’opportunità che è ancora in essere che è quella del PNRR, che finanzia questi livelli essenziali di assistenza. Dobbiamo ripensare il nostro #SSN tutelandone le caratteristiche quindi l’universalità, la gratuità, l’accessibilità, però dobbiamo ripensarlo in un potenziamento del sistema territoriale. Oggi ci sono 40.000 Medici di Famiglia ne mancano circa 5.000, mancano i Pediatri di Base, per cui bisogna sostanzialmente rivedere e rafforzare questo Sistema anche con le forze sussidiarie al SSN stesso. #SSN #CONFCOOPERATIVESANITA' #OSA
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I divari nelle cure tra #Nord e #Sud sono ormai palesemente evidenti e a confermarlo sono i recenti rapporti dell'Agenas e dello SVIMEZ - Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. Il primo stilando una lista delle #Asl più performanti che vede quelle del #Mezzogiorno in fondo alla classifica, il secondo sottolineando che, come a livello nazionale, nel Sud la sanità pubblica arranca e non riesce più ad assicurare la necessaria #assistenza e copertura ai bisogni dei cittadini a causa di un finanziamento della spesa del tutto insufficiente e di un riparto regionale delle risorse per il comparto che, secondo l'analisi dello Svimez, escludendo i criteri di allocazione dei fattori #socioeconomici che impattano sui fabbisogni di #cura e assistenza, penalizza i cittadini delle regioni del Mezzogiorno.
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Il Rapporto della Fondazione Gimbe mette solo nero su bianco quello che si sa già da tempo, ovvero che il continuo definanziamento al #SSN da parte dei vari Governi, unito al disastro pandemico del 2020, ha messo in ginocchio le famiglie, costrette a un aumento della spesa out of pocket del 10% in un solo anno. I numeri più impressionanti sono due: -4,5 milioni di persone che hanno rinunciato alle cure nel 2023 -2,5 milioni di persone che lo hanno fatto per motivi economici La #mutualità può aiutare tante persone, anche lavorando di concerto con i vari ETS sparsi nel territorio che operano in campo socioassistenziale e sanitario: oggi più che mai è necessario ribadire con forza che la #sanitaintegrativa è necessaria. E' anche sufficiente? No, ma una sempre più intensa, profonda e radicata nel territorio collaborazione tra mutue, istituzioni e organizzazioni no profit, potrebbe portare sollievo a tanti, riaffermando il diritto alle cure che l'art. 32 della Costituzione sancisce e che troppo spesso viene calpestato.
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Superare la visione per costi intermedi con una visione PATIENCE CENTERED si traduce nell'incremento dei tassi di aderenza alla terapia. Ovviamente è necessario investire: per esempio, investire nell'assunzione di risorse che affianchino il sistema di reti fra ospedale e territorio evita il rimpallo del paziente, i tempi di attesa, il ricorso eccessivo al pronto soccorso quindi l'eccesso di ospedalizzazione Ne parliamo Enrico Desideri Esperto del Ministro Ministero della Salute, nonché redattore del PNRR. L'intervista è stata realizzata da Alessandro Palumbo durante la tavola rotonda "GLI OVER 65 NEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. TUTELA E VALORE" organizzata da WELFARE I CARE. La tavola rotonda ha messo al centro il modello organizzativo attuale e futuro per erogare i servizi agli anziani di oggi e di domani. Un grande ringraziamento ai nostri speaker: @Marilena Argentieri - CNEC Presidente Armando Cancelli - Medihospes Dir. Sanitario Marilena Coppa - Medihospes Serv Socio San. @Enrico Desideri- Ministero della Salute Esperto del Ministro Patrizia Gabellone - @AEPI Vice Presidente Ignazio Ganga - @CISL Segretario Confederale e reggente Cisl Medici Lazio Marcello Guerra - Ministero della Salute Funzionario @Franco Massi - Uneba Presidente Nazionale Vittoriana Portelli - Medihospes Area Svil. Prog. Sociali Giuseppe Quintavalle - ASL Roma 1 Commissario Straordinario Federico Spandonaro - C.R.E.A. Sanità - Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità- Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità Pres. Com. Scientifico Domenico Donato WELFARE I CARE - Co-Founder
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Le riforme territoriali vanno finanziate, sostenute e protette perché sono quelle che servono al Paese. Un'affermazione che credo trovi accordo abbastanza esteso. MA, paradossalmente, a mio avviso, sono difficili da sostenere e proteggere. Perché? 1) Arrivano comunque tardi anche in Regioni come la mia che hanno investito da tempo nella sanità territoriale, se consideriamo che l'oms auspicava un cambio di paradigma sulla salute già negli anni 80. Eppure oggi si pretende che le riforme territoriali svuotino gli ospedali e interecettino tutti i bisogni inespressi come avessero la bachetta magica quando per decenni e decenni abbiamo coltivato una cultura ospedalocentrica. Questa urgenza tardiva rischia di creare frustrazione e arrendevolezza. Non ci possiamo infatti dimenticare che 2) Manca ancora una formazione strutturata in ambito universitario sul versante territoriale. È iniziata ma deve ancora prendere piede. E questo si riflette in una mancata cultura sanitaria e della popolazione. Se prendo il primo passante e chiedo a cosa serve il 118 una risposta la avrò. Non accade la stessa cosa se chiedo a cosa serve il PUA. E questo vale anche per molti, moltissimi, professionisti della salute. Lo vedo quotidianamente: il mondo territoriale semplicemente non è ancora (ri)conosciuto nei servizi che pure esistono. 3) i sistemi territoriali sono terribilmente complessi e questo incide sui punti 1 e 2. Richiedono connessioni ramificate tra tanti professionisti molto diversi tra loro, in logiche governate da i così detti determinanti di salute di natura sociale, economica, sanitaria, urbanistica etc etc. In più non producono esiti facilmente rendicontabili. Sicuramente è più facile mapparne i processi. Ma gli esiti di salute, quelli veri, si vedranno a distanza di anni e anni e non necessariamente sugli aspetti clinici. Per tutto questo motivo sostenere le riforme territoriale richiede passione, fiducia, impegno ma soprattutto richiede di evitare contrapposizioni perché siamo tutti nella stessa barca, ricordando a noi tutti che siamo chiamati a correre per far funzionare le cose. Ma ricordando anche che è una corsa partita tardi in un contesto culturale che si è svegliato tardissimo e che va riformato tutto. Non per alibi, ma per pretendere sostegno sociale, politico e pubblico trasversale. #riflessioni a margine di un bel convegno organizzato dalla CISL FP di Grosseto.
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Sono oltre 134 i miliardi di euro sul piatto della #sanità pubblica per il 2024. Lo stabilisce il #riparto fra le #Regioni e le Province Autonome approvato questo pomeriggio a Palazzo Chigi, dopo l’intesa in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 28 novembre. “Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al #Ssn, con un delta positivo rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro”, ha sintetizzato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, ricordando che la #Manovra2025 “prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026”. I dettagli su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics #fondosanitario #malattierare #listedattesa #personale Ministero della Salute
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Pesa la scelta di #strutture di qualità ma anche le #liste di attesa, contro le quali si è insediato il tavolo #Ministero-Regioni per l'applicazione delle legge Nel 2023 un fiume di cittadini si è spostato dalla propria Regione di residenza a un'altra per curarsi. Sono stati infatti circa 670 mila i ricoveri effettuati fuori Regione, con un flusso di quasi #2,9 miliardi di euro di #rimborsi che è andato per la gran parte dalle Regioni del Sud verso quelle del Centro-Nord. Le malattie per cui i cittadini si spostano di più sono soprattutto quelle osteoarticolari - in particolare le #protesi -, i #tumori e, poi, gli interventi ad alta complessità. Sono questi i trend principali che emergono dall'analisi dei dati sulla mobilità sanitaria presentata oggi dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Pesa la scelta di strutture di qualità ma anche le liste di attesa, contro le quali si è insediato il tavolo Ministero-Regioni per l'applicazione delle legge. Intanto i due dati importanti che emergono dall'analisi di quest'anno sono che il livello della mobilità è tornato ai livelli del 2018 ed è ancora in crescita, "anche se vediamo importanti segni di miglioramento in alcune Regioni come Lazio e Campania. Il secondo è che la Lombardia non è più la prima Regione per attrazione ed è stata superata dall'Emilia-Romagna", dice il direttore generale di Agenas Domenico Mantoan. Il quadro che emerge dai dati Agenas è molto articolato. Nel complesso, si assiste a uno spostamento di risorse (e cittadini) dal Sud verso il Nord, ma esiste una forte variabilità tra le diverse Regioni." https://lnkd.in/d-v8ivFk. #carletto #linkedin #vita #salute #sanita #donna #uomo #pharma
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Salute e Legge di Bilancio 2025: l'evento promosso dalla Fondazione Mesit per discutere, insieme ad alcuni dei principali rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e associazionistico, dei provvedimenti della Legge di Bilancio 2025 che impatteranno sul settore sanitario. L'incontro si terrà martedì 22 ottobre ore 11, in Sala d'Amico (Confitarma), Roma. #Mesit #Salute #Sanità #Bilancio
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