🇪🇺🗳️ Le elezioni europee si avvicinano e l'Europa si prepara a fare sentire la propria voce! Con circa 359 milioni di cittadini aventi diritto di voto, tra cui più di 23 milioni che voteranno per la prima volta, siamo di fronte a un'opportunità unica per plasmare il futuro dell'Unione. Nel 2019 abbiamo assistito a un aumento significativo della partecipazione, trainata soprattutto dai giovani, con un aumento del 14% tra gli under 25 e del 12% tra i 25-39 anni rispetto al 2014. Questo trend positivo ci spinge a sperare che nel 2024 si confermi, soprattutto considerando l'importanza del voto giovanile. Tuttavia, c'è ancora molto da fare per coinvolgere pienamente i giovani nel processo politico. Secondo i risultati della European Parliament Youth Survey del 2021, i giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni si informano in egual misura sui social media e sui siti web di informazione (entrambi al 41%). L'Euca - che rappresenta oltre 18 mila studenti in 17 Paesi dell'Ue - ha constatato che esistono ancora alcuni ostacoli all'impegno dei giovani. In un'epoca in cui i social media dominano il modo in cui le persone ricevono le notizie, la campagna Gen Z Votes si concentra sulla lotta alla disinformazione, dando la possibilità ai giovani elettori di partecipare attivamente alla creazione di contenuti promozionali per le votazioni. L'obiettivo è rendere la fascia più giovane uno dei blocchi demografici più forti alle prossime elezioni del Parlamento europeo. Le elezioni europee sono un momento importante per esprimere le proprie opinioni e plasmare il futuro dell'Europa. È fondamentale informarsi e votare consapevolmente per un'Unione più democratica e attenta alle esigenze dei cittadini, specialmente delle generazioni future. 🌍💬 #ElezioniEuropee #VotoGiovanile #CambiamentoClimatico #DemocraziaEU
Post di Valentina Sole
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Le elezioni Europee si avvicinano! Tra 18 giorni cittadine e cittadini italiani che hanno compiuto 18 anni potranno recarsi ai seggi ed eleggere il nuovo Parlamento europeo. L’età di voto, però, non è la stessa in tutta l’Unione europea, ma, al contrario, può variare da uno Stato all’altro. Sebbene, ad oggi, nella maggior parte dei Paesi l’età minima sia di 18 anni, ci sono alcune eccezioni: in Grecia, per esempio, potranno votare i 17enni, mentre in Germania, Belgio, Malta e Austria è possibile votare già a 16 anni. Un discorso simile vale per l’età minima prevista per poter essere eletti. Secondo il regolamento del Parlamento europeo occorre aver compiuto 18 anni; nella maggior parte dei Paesi dell’Unione europea l’età minima richiesta per candidarsi al Parlamento europeo è 18 o 21 anni. Solo 3 Paesi fanno eccezione: la Romania, dove può essere eletta ed eletto chi ha compiuto 23 anni; la Grecia e l’Italia che, con un’età minima di 25 anni, sono i Paesi UE con l’età di elettorato passivo più alta dell’UE! Nonostante candidate e candidati parlino spesso di giovani, alla fine viene loro negata la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica. Questo significativo divario tra le aspettative dei giovani elettori e la realtà politica mina la fiducia nelle istituzioni democratiche. Per colmare questa distanza e garantire una rappresentanza equa e inclusiva è cruciale adottare politiche che riducano l’età minima per candidarsi e incentivare la partecipazione giovanile. Solo così potremo costruire un'Europa che rispecchi realmente la diversità e le aspirazioni di tutti i cittadini. Nel frattempo, vi consigliamo di leggere il nostro report “Verso le elezioni Europee 2024”, un’utile guida per conoscere tutte le opportunità per incidere sulle politiche dell’Unione europea. Anche, e soprattutto, se non avete ancora compiuto 25 anni, questa può essere l’occasione giusta per scoprire come avere un impatto significativo sulle decisioni che riguarderanno le istituzioni europee per i prossimi 5 anni! Lo trovate qui: https://lnkd.in/dXTVgWSH #elezioni #Europee24 #politica #politicaitaliana #UE #advocacy #lobbyingcivico #Europa #voto #votare
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In Italia l’affluenza alle elezioni europee è un problema (e ciò che preoccupa di più è il trend)👇🏻 Nelle elezioni del 2019, infatti, poco più di un italiano su due è andato a votare (54,5%), rispetto all’87% degli aventi diritto di voto nel 1979. E secondo alcuni, il dato potrebbe essere ancora più basso per le elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Ma come mai l’affluenza è scesa così tanto durante gli ultimi anni? Parte del motivo è da ricercare nel fatto che, nonostante una buona considerazione del Parlamento europeo da parte dell'86% degli italiani, ben 7 italiani su 10 ritengono che la loro voce non venga ascoltata all'interno dell'Unione Europea. E questo senso di disillusione è accentuato dal fatto che il dialogo politico entra nella vita quotidiana degli italiani solo 'occasionalmente' (per il 60% degli italiani la politica è poche volte argomento di conversazione). Se andiamo a vedere a livello europeo, va sottolineato invece come le elezioni del 2019 abbiano in realtà avuto un'affluenza generale in controtendenza al passato, visto che è il dato più alto registrato dal 1999 (affluenza al 50,6%), e questo soprattutto grazie all’alta affluenza della parte di popolazione più giovane. In particolare, nel 2019, l’affluenza nei grandi paesi UE è stata: 🇧🇪 Belgio: 88% (obbligo di votare) 🇩🇪 Germania: 61% 🇪🇸 Spagna: 61% 🇮🇹 Italia: 55% 🇫🇷 Francia: 50% Il punto è che votare è importantissimo, perché è solo grazie al voto che: - Si può provare a cambiare il mondo in cui si vive - Si possono affrontare le sfide globali - Si sostiene la democrazia Spesso è difficile andare a votare, perché non ci sono candidati o partiti che ci rappresentano o perché abbiamo nel tempo sviluppato una sorta di disillusione verso la politica. Ma votare è importante, è un diritto che abbiamo acquisito e che dobbiamo esercitare ogni volta che ne abbiamo l'occasione, perché è al centro della capacità di ognuno di noi di dire la propria e di far sentire la propria voce. Tu andrai a votare per le elezioni europee? #UE #italia #elezioni #democrazia #europee
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Le elezioni europee 2024 saranno l’occasione per molti giovani di poter esercitare il diritto di voto per la prima volta. Tra i paesi con la più alta percentuale di votanti per la prima volta sul totale degli aventi diritto al voto vi sono Belgio, Francia e Cipro, rispettivamente con 9,8, 9,0 e 8,7 per cento. Tra i paesi con la minor percentuale vi sono Lituania, Slovenia e Bulgaria, rispettivamente con 4,5, 5,6 e 5,7 per cento. L’Italia registra una percentuale di aventi diritto al voto per la prima volta di 5,9, al di sotto della media europea del 6,4 per cento. Su queste percentuali incide, tra le altre cose, l’invecchiamento della popolazione e l’età minima a cui si può votare per la prima volta, che non è uguale in tutti i paesi dell’Unione europea. In Belgio, Germania, Malta e Austria si acquisisce il diritto di elettorato attivo alle elezioni europee a 16 anni, in Grecia a 17 e in tutti gli altri stati dell’Unione a 18 anni, compresa l’Italia. La percentuale degli aventi diritto di voto per la prima volta dovrà comunque essere confrontata con la percentuale dei giovani che eserciteranno questo diritto. Tutti i nostri grafici sono ne la rubrica #LaParolaAiGrafici sul sito! 📊
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Una #buonanotizia che si allarghi in #Europa la platea dei #votanti con Germania e Belgio che aprono le elezioni ai #sedicenni. Del resto il futuro dell’Europa è per i giovani! #NextGenerationEu
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Precarie compie un anno ed esce con uno speciale sulle elezioni europee - ecco a voi il nostro lavoro con l'analisi delle varie proposte partitiche. Correte a leggere e iscrivetevi alla newsletter! 🇪🇺🌱
🇪🇺 un anno di precarie e otto giorni alle elezioni europee | maggio 2024 Questa è un'edizione molto speciale: precarie spegne la sua prima candelina! 🎂 In questa edizione ti raccontiamo 👇 1️⃣ Cos'è successo in questi 5 anni di legislatura dal 2019 ad oggi 2️⃣ Giovani, diritti civili e lavoro. Cosa dicono i programmi dei partiti per le prossime europee? 3️⃣ Nel 2024, il numero di giovani votanti è sempre più alto. In Italia votano per la prima volta 2,4 milioni di giovani. 📫 Ci sarà un box speciale con tutti i contenuti utili per prendere una decisione informata alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Leggila qui 👉 https://lnkd.in/df96sHzN #europiamo #precarie #politichegiovanili #europee2024 #usailtuovoto
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Ciao rete, vorrei condividere con voi una breve riflessione sull’affluenza delle ultime elezioni europee. Il dato lo sappiamo tutti, in Italia l’affluenza si è fermata sotto il 50%, registrando un record negativo nella storia della Repubblica. Nella settimana trascorsa, sui social e sui media tradizionali, si sono susseguiti numerosi commenti che hanno “stigmatizzato” chi non è andato a votare. L’Italia non è, tuttavia, una pecora nera. Infatti, in ben 16 paesi su 27 l’affluenza è scesa sotto il 50%, e in 6 addirittura sotto il 35%. Sono solo 4 gli Stati che hanno superato il 60%, e in 2 di questi (Belgio e Lussemburgo) il voto è obbligatorio. Di fronte a questa spiegazione è spesso affermato che vi sia una disaffezione generale dal meccanismo democratico. Chi sostiene questo argomento, usa come dimostrazione il fatto che nel corso degli anni la partecipazione ai momenti elettorali sia gradualmente, ma inesorabilmente, calata. Tuttavia, se questo dato è vero per il nostro Paese, non lo è per altri. Prendiamo ad esempio la Polonia, dove alle elezioni politiche di ottobre 2023 l’affluenza ha raggiunto il dato record del 74.4%. Tuttavia, alle elezioni europee di pochi mesi dopo, il dato sull’affluenza in Polonia è stato di circa il 40%. Ancora, in occasione delle elezioni spagnole del 2023 l’affluenza si è attestata al 66.6% (in crescita rispetto alle elezioni precedenti), mentre per le elezioni europee in Spagna il dato si è fermato intorno al 49%. Per citare un ultimo esempio, nelle elezioni politiche finlandesi del 2023 l’affluenza si è attestata al 72.6%, mentre lo scorso fine settimana la partecipazione finlandese al voto europeo non è andata oltre il 40%. Sembra, quindi, poco possibile affermare che le elezioni europee del 2024 siano l’indicazione di una generale disaffezione dalla democrazia. Piuttosto, credo sia ragionevole affermare che la forbice così ampia tra i dati dell’affluenza in occasione delle elezioni politiche nazionali e i dati sull’affluenza alle elezioni europee indichi che la cittadinanza europea è poco interessata alla politica europeo, oppure poco informata sulla stessa. Queste elezioni europee hanno, in definitiva, messo in luce il diffuso disinteresse della popolazione europea per il processo decisionale comunitario. Questo è il tema su cui chi crede che l’integrazione europea sia qualcosa di positivo, tra cui chi scrive, dovrebbe concentrarsi, abbandonando la retorica del: “è necessario votare ad ogni costo” e approcciando chi non ha espresso il proprio diritto di voto con la volontà di spiegare che come funziona l’Unione Europea, cosa fa e perché dovremmo interessarci di chi siede in quelle istituzioni, sottolineando che queste persone hanno la capacità di prendere decisioni in grado di impattare le nostre vite.
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#UsaIlTuoVoto per #preservare la #democrazia! Allagrande Da oggi al 9 giugno 2024, più di 370 milioni di cittadini nei 27 paesi membri saranno chiamati alle urne per le elezioni europee. Continua a sensibilizzare ed incoraggiare quanti più elettori a votare: "Usa il tuo voto, non lasciare che gli altri decidano per te" Vota chi vuoi, perchè ogni singola scelta è importante per la democrazia anche per le prossime generazioni che possano vivere in pace, sottolineando come questo diritto non vada mai dato per scontato. La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha dichiarato: "La democrazia dell'Unione europea è oggi più importante che mai. Il vostro voto deciderà quale direzione prenderà l'Europa nei prossimi cinque anni. Deciderà l'Europa in cui vivremo. Non lasciate che gli altri scelgano per voi. Il 6-9 giugno 2024, andate a votare. Ogni voto è importante". Nel 2019 l'affluenza degli elettori europei alle urne è stata superiore al 50% (50,6%). Quest'anno, secondo il sondaggio Eurobarometro della primavera 2024 condotto dal Parlamento europeo e che ha coinvolto più di 26.000 cittadini in tutti i paesi dell'UE, il 60% degli intervistati ha mostrato interesse nelle elezioni del 6-9 giugno 2024. Si tratta di un aumento di 11 punti percentuali rispetto alla primavera del 2019 (tre mesi prima delle ultime elezioni europee). Inoltre, il 71% degli intervistati si è detto incline a votare, anche in questo caso registrando un aumento di 10 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2019. Dal sondaggio emerge anche che quattro europei su cinque sono d'accordo nel dire che "votare è importante per mantenere viva la democrazia" (81%) e che "votare è importante per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni" (84%). Più di otto europei su 10 (81%) pensano anche che votare sia ancora più importante data l'attuale situazione geopolitica. p.s. selfie con la bandiera dell'Europa davanti a Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri
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In un mondo in continuo cambiamento, il diritto di voto è uno dei nostri strumenti più potenti per influenzare il futuro. Ogni elezione è un'opportunità per esprimere le nostre opinioni, sostenere le cause a cui teniamo e contribuire al progresso della nostra società. Ecco perché è fondamentale andare a votare: 1. Votare è il pilastro della democrazia. È il modo più diretto per partecipare al processo decisionale e assicurarsi che i nostri leader rappresentino veramente i nostri interessi. 2. Il voto è un dovere civico che ci permette di influenzare le politiche pubbliche, l'istruzione, la sanità e molto altro. 3. Ogni voto conta. Le elezioni spesso si decidono con margini molto stretti e il nostro voto potrebbe essere quello determinante. 4. Attraverso il voto, possiamo sostenere candidati e iniziative che promuovono il cambiamento positivo e l'innovazione. 5. Informarsi sulle questioni e sui candidati elettorali ci rende cittadini più consapevoli e partecipi della comunità. Partecipare alle elezioni è un atto di responsabilità e amore verso la nostra comunità e il nostro Paese. La democrazia vive grazie alla partecipazione di tutti. #Votare #Democrazia #PartecipazioneCivica #Responsabilità #Futuro #elezionieuropee2024 #europa #elezionieuropa2024
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Partecipare alle elezioni significa reclamare il nostro posto nella società, assumere la responsabilità delle nostre comunità e lavorare per un futuro che rispecchi le nostre aspirazioni. Ogni voto conta e contribuisce a costruire un sistema che riflette i valori e le priorità di tutti i cittadini, non solo di una parte di essi. Spesso ci troviamo a criticare le scelte politiche, le decisioni economiche, le politiche ambientali e sociali, ma dobbiamo chiederci: quanto facciamo realmente per influenzare queste decisioni? Lamentarsi senza agire è un esercizio sterile. Il cambiamento richiede impegno, e l'impegno inizia con il voto. In Italia, la composizione del corpo elettorale riflette una realtà demografica in cui le voci dei giovani sono spesso sovrastate da quelle delle generazioni più anziane. Con 27 milioni di elettori over 50 e solo 10 milioni under 35, i giovani rischiano di essere ignorati se non si mobilitano in massa. Questa disparità può far sentire i giovani disillusi, ma è proprio questa sfida che deve essere trasformata in un’opportunità per dimostrare il loro potere collettivo. La democrazia si nutre della partecipazione attiva dei suoi cittadini. Quando ci asteniamo, cediamo il nostro potere decisionale e permettiamo che altri scelgano per noi. Il mondo non cambia da solo; è modellato dalle azioni di coloro che vi partecipano. Se vogliamo vedere un cambiamento positivo, dobbiamo essere disposti a fare la nostra parte, iniziando dal voto. Quindi, l'8 e il 9 giugno, andiamo tutti a votare. Facciamo sentire la nostra voce. Costruiamo insieme un'Europa che rifletta le aspirazioni e i sogni della nostra generazione. #Vota #ElezioniEuropee2024 #IlTuoVotoConta
Per i giovani è difficile farsi ascoltare dalla politica. Il motivo è principalmente uno: la composizione del corpo elettorale in Italia, cioè i cittadini che hanno diritto di voto, è nettamente sproporzionata a favore delle generazioni più anziane. L'elettorato potenziale degli under 35 è di circa 10 milioni di persone, mentre quello degli over 50 è di circa 27 milioni di persone, senza contare i residenti all'estero. Quindi i partiti guardano lì dove si trova la fetta più grande di elettorato. Ma esiste un'alternativa a tutto questo? Non c'è una risposta precisa a questa domanda, ma l'unica vera strada percorribile è partecipare. La nostra generazione non può permettersi di restare a casa: deve andare a votare se vuole far sentire la propria voce alle prossime elezioni europee. 🚨 L'8 e il 9 giugno in Italia si vota per rinnovare il Parlamento europeo, l'organo che rappresenta tutti noi cittadini e cittadine e da cui passano molte di queste decisioni con un impatto diretto sulla nostra vita a livello personale e collettivo. Questo contenuto è finanziato dall'Unione Europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, ai soli autori che hanno scritto e partecipato a questo progetto, e non riflettono necessariamente le opinioni dell'UE. European Parliament #elezionieuropee2024 #usailtuovoto
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