È uscito il nuovo numero di Pambianco Magazine Wine&Food!
È uscito il nuovo numero di Pambianco Magazine Wine&Food. Il magazine si apre con l’editoriale del direttore David Pambianco, intitolato 'Dealcolati, anche l’Italia, seppure in ritardo, entra in campo'. L’articolo esplora il fenomeno dei vini dealcolati, che fanno finalmente il loro ingresso anche nel nostro Paese, con un significativo ritardo rispetto al resto d’Europa.
Con l’allineamento al Regolamento europeo, l’Italia apre le porte alla produzione e commercializzazione di vini dealcolati, una novità strategica che consentirà al settore di ridurre i costi, migliorare il controllo qualitativo e valorizzare il know-how nazionale. Questo passo risponde alla contrazione dei consumi di vino, influenzata dalle tendenze salutistiche e dalle normative più rigide sulla guida in stato d’ebbrezza. L’obiettivo non è sostituire il vino tradizionale, ma ampliare l’offerta, intercettando nuove fasce di consumatori. Si tratta di un’opportunità che coniuga tradizione e innovazione, offrendo nuove prospettive di crescita per il settore.
Il magazine prosegue con un approfondimento sul crowdfunding nel settore food & beverage nel 2024. Meno operazioni, ma più valore: la raccolta media e le valutazioni pre-money delle startup crescono, segnalando la maturazione di questo strumento. Il crowdfunding si consolida così come una leva strategica per aziende e investitori, contribuendo allo sviluppo del settore.
Il dossier di questo numero affronta il tema del vino in fusto con l’articolo 'Vino in fusto: sì o no?'. Il mondo del keg wine, che si affida agli impianti di spillatura e si concentra soprattutto sui vini frizzanti, offre interessanti vantaggi, con la sostenibilità come punto di forza. Tuttavia, in Italia, il percorso di affermazione di questa modalità è ancora ostacolato da sfide logistiche e resistenze culturali.
Tra gli altri temi centrali del magazine, spicca un’analisi sul caro-cacao. Prezzi ai massimi storici e calo della produzione rendono questa la crisi più complessa mai affrontata dal settore. Cambiamenti climatici, costi in aumento e nuove sfide spingono le aziende a reinventarsi per garantire qualità e a pianificare nuovi investimenti.
Infine, lo scenario 'Pantelleria al bivio' accende i riflettori su una viticoltura eroica sempre più in difficoltà. Tra il triplo delle ore di lavoro necessarie, il basso prezzo delle uve, l’assenza di ricambio generazionale e il calo del consumo di vini dolci, il contadino pantesco rischia di diventare una figura in via d’estinzione.
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