Gattofilia
Ci dev'essere un motivo etologico per cui alcuni umani preferiscono i cani e altri i gatti. O è una predisposizione genetica inserita in qualche cromosoma.
Analizziamo per punti.
1)Lo stile di attaccamento uomo-animale.
Se scegli di avere un cane, hai uno stile di attaccamento sicuro o te lo insegnerà il cane.
Un gatto invece, a prescindere dal tuo stile di attaccamento di partenza, ti tiene da subito sotto Strange Situation.
Con il gatto provi l’intera gamma di modalità insicura: quella evitante, quella ambivalente e quella disorganizzata fino alla morte(sua o tua).
Per lui sei sempre un estraneo tranne quando gli dai da mangiare o gli pulisci la lettiera. In pratica è come vivere una relazione stretta con un disturbo borderline di personalità umorale ,a tratti antisociale e a tratti istrionico, che fa miao e ha i baffi.
2)Il nome.
Al cane dai un nome e rimane quello vita natural durante.
Al gatto il nome dura 5 minuti poi diventa Scendigiùdaltavolochetammazzo o Pisciaingirocheticastro o Macheseiscemo? o Coshaipresoinbocca?
3)Il superpotere.
Il cane non è magico. Lo vedi, lo senti e lo tocchi. C’è sempre. Non fa agguati.
Il gatto sparisce. O si materializza da un buco nero del pavimento. Ti fissa dalla cima di un mobile ma in contemporanea è anche nascosto sotto i panni della lavanderia. Dal momento in cui entra in casa, figuriamoci quando lo porti in vacanza, capisci il motivo perché nel Medioevo lo bruciavano sul rogo con le streghe.
4) Gli standard di razza.
Di qualunque razza sia il cane, anche meticcio, abbaia, scodinzola e ti ama.
Se si scompensa o si umanizza è colpa del padrone, si sa.
I gatti invece si dividono in gratuiti o in molto costosi con la differenza che i gratuiti te la faranno pagare perché non hai pagato per comprarli e i molto costosi te la faranno pagare perché a loro piace così.
Che siano prodotti in serie da consanguinei o no, sono mentalmente instabili.
I gratuiti vivono di disagio e il disagio sei tu .
I molto costosi soffrono generalmente di deliri narcisistici e tu sei lo schiavo.
5) Addestramento.
I cani sanno fare un sacco di cose: imparano a portarti il giornale e la pallina, capiscono i comandi, salvano vite, si accucciano ai tuoi piedi in attesa e se sono abbastanza piccoli, stanno buoni buoni nella borsetta.
Prova a mettere un gatto nella borsetta.
Basta solo l’esperienza Trasportino.
Ti trovi- se la becchi al volo- una roba posseduta e soffiante tra le mani che si inarca e si storce come se la spina dorsale fosse fatta da pezzi e lame rotanti.
Fai prima ad esercitarti ficcando le mani nel frullatore acceso.
Se il gatto entra tranquillo nel trasportino ,è per vomitarci dentro ma aspetta a farlo nel momento in cui imbocchi l’autostrada intasata dal traffico di agosto.
6) Malattia grave.
Il cane se si ammala muore.
Il gatto ha sette vite e le consuma tutte, lentamente e con disturbi di origine criptica. Questo significa che se hai un gatto paghi il veterinario x alla 7 e x è la fattura.
7) Antibiotico.
Il cane prende le medicine.
Il gatto no.
A Parigi esiste una statua di Rodin intitolata "Homme qui essaie avec le chat": Uomo e Bestia sono rappresentati in un agglomerato di carne e sangue in cui il sangue è dell’Uomo.
In conclusione si deduce che chi sceglie un cane ha dentro la spinta dell’educatore e vuole ballare coi lupi.
Ovvero agisce la contraddittoria tensione umana di essere parte della natura e di plasmarla a suo bisogno.
Chi sceglie un gatto, ha la tensione vulcaniana del minimo sforzo massima resa.
E il gatto lo frega nella finzione della pace e prosperità felina.