Quare id faciam..nescio sed fieri sentio
Al liceo eravamo divisi in specie e sottospecie.
Non era una cosa decisa formalmente ma sapevamo che era così.
Per gli insegnanti c’erano tre gruppi: le Bestie, i Subumani e il Genio.
Le Bestie erano suddivisi a loro volta nei personaggi simili a Pig Pen dei Peanuts, cioè quelli che venivano a scuola già sporchi , stropicciati e inutilmente svegli di primo mattino, e in quelli per cui l’istruzione superiore era distribuita in due zone: il parcheggio dove mettere i motorini e la classe dove fare cabaret. Era un gruppo di pochi elementi, facilmente eliminabile coi raggi spaziali delle interrogazioni a sorpresa di greco e di latino : erano gli unici che riuscivano a beccarsi lo zero assoluto con i complimenti della termodinamica. Nessuno è arrivato alla maturità, estinti lungo la strada dei primi due anni. Un peccato, perché erano l’anima della festa in un mondo scolastico dove c’era poco da festeggiare e tanto da studiare.
I Subumani eravamo la maggior parte della classe che aveva superato lo scoglio del biennio del ginnasio. Mancando le Bestie, noi Subumani avevamo dovuto organizzarci con la tipica resilienza oppositiva-provocatoria degli adolescenti che alla fine fa esattamente quello che gli adulti si aspettano.
Abbiamo attivato in autonomia le sottospecie ma in maniera fluida a seconda di come ci si rivedeva dopo le vacanze o dopo una verifica.
Le SS: secchione sfigate.
I SSC: secchioni sfigati cessi (il genere non era importante).
I Lisciatori: quelli che all’intervallo andavano alla cattedra a tediare i professori con domande filosofiche esistenziali e /o, cosa più intollerabile, a complimentarsi per la lezione come avessero assistito ad uno spettacolo di Gigi Proietti.
Gli Improvvisatori: gli interrogati a sorpresa che non avevano aperto libro dall’anno prima.
I Contestatori: i politicamente impegnati, utili per programmare le autogestioni o gli scioperi prima di un periodo intenso di verifiche.
I FB: i fighi e basta(maschi)
Le FB: come sopra ma femmine.
I Masimpatici: i cessi che però erano simpatici per carattere o perché avevano un rendimento scolastico tipo scosse dell’Irpinia. Anche qui il genere non era importante.
Gli adoratori del Genio e la setta antiGenio erano categorie ancora più fluide ed avevano un unico Oggetto a cui rivolgere l’attenzione: il Genio appunto.
E veniamo al Genio.
Il Genio era una coppia. Maschio e Femmina. Riuscivano in tutte le materie apparentemente senza sforzo. Ed erano pure simpatici. Abbacinanti nella loro brillanza. Potevi amarli o odiarli ma comunque dentro avresti voluto essere come loro.
Questa era la scuola. Questa è la scuola.
Un’esperienza faunistica che fa sopravvivere allo studio e una palestra di gerarchia sociale per il futuro.
Fantastico. L'adolescenza non può esserne privata.
NPI e psicoterapeuta minori ,adulti presso L'Arco Studio Medico Associato ;Direttrice Sanitaria e NPI AIAS ETS Milano.
3 anniGrazie, anche qui, Riccardo