Il futuro di umani e intelligenze artificiali: alleati o competitor? - Un punto di vista
Ciao a tutti,
oggi, seguendo la live audio di Le voci del mattino si è parlato del concetto dell'interazione tra umani e intelligenza artificiale .
Il titolo dell'evento era "Il futuro di umani e intelligenze artificiali: alleati o competitor?".
Introduzione
Ogni generazione ha avuto la sua prospettiva di futuro, e la cinematografia ne dà diverse versioni, sia in termini di utilità pratica "giornaliera" come le machine volanti di "Ritorno al futuro" o a interazioni uomo-macchina in una continua sfida tra intelligenza, collaborazione e competizione, ne sono esempi:
In ambito letterario mi vengono in mente Isaac Asimov e Philp K. Dick, solo per citarne alcuni, in cui le interazioni uomo-macchina hanno sempre un che di affascinante poichè di base c'è l'incontro tra due "specie diverse" che provano a relazionarsi, e l'impatto di questa relazione dal punto di vista emotivo ed etico ci ha sempre affascinato.
Nella continua evoluzione, della scienza e della tecnologia, il divario tra "fantasia" e "realtà" va man mano assottigliandosi, ed oggi siamo agli arbori dell'intelligenza artificiale, l'implementazione e l'utilizzo c'è ma, per ora, ancora non in uso massivo ed intensivo nella nostra quotidianità, in campo personale siamo spinti dalla curiosità che nasce dal "nuovo" che la società scientifica ha da offrirci.
Le dimensioni dell'uso dell'IA: personale e sistemica
Come ogni tecnologia, quando essa diventa di facile accessibilità ed utilizzo, inizia la sua diffusione di massa. A mio avviso possiamo identificare due grandi dimensioni d'uso in cui ricade l'IA:
Un punto di vista sulla dimensione personale
Nel contesto personale, riuscire ad avere un'aiutante digitale, che possa generare immagini, testi, strutture di presentazioni può ingolosire, con l'ottica del "guadagnare tempo" per dedicarsi a cose più importanti, cioè la parte creativa dei processi, cosa necessaria quasi in ogni lavoro.
Ma cosa sappiamo in generale sull'uomo?
Quando riusciamo a trovare qualcosa che ci permette di fare le cose con il minimo sforzo, saremmo sempre tentati di "usare la scorciatoia", piuttosto che dedicare il tempo necessario. La noia di attività ripetitive, o a poco "valore aggiunto" per la nostra mente, rappresentano quelle attività che si tendono ad evitare.
Inoltre, la capacità di essere autonomi e ridurre i costi, può rappresentare un fattore importante, magari "rinunciando ad un grafico esperto", di un consulente ad-hoc, dall'altro lato può permettere di far iniziare un progetto lavorativo proprio facendo leva sullo spostamento delle risorse economica su un area a "più valore".
Riuscire a trovare il giusto equilibrio tra motivazione, apprendimento della materia o del tema che si tratta, mantenere attivo "l'interesse mentale" e non cadere nella "pigrizia della facilità e della semplicità" è sicuramente un punto da tener presente.
Un punto di vista sulla dimensione sistemica
All'interno del conteso sistemico, cioè l'impatto che l'uso della tecnologia ha sulla società, uno dei contesti traino è sicuramente rappresentato dalla capacità di rendere "economicamente remunerativo" una data tecnologia.
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Lo sviluppo di tecnologie nasce essenzialmente all'interno di aziende, che hanno una finalità di "produrre fatturato", questo implica che persone si dedichino a quell'area con determinazione, interesse e passione, al fine sia di "aumentare il fatturato", ma anche di essere riconosciute esperte nel settore, dare cioè quel contributo che le porta ad essere un punto di riferimento in quell'area. La passione è tutto, anche nel lavoro e questo spinge al miglioramento continuo del prodotto, che vale anche per il "prodotto IA".
Come sappiamo, il divario tra politica e mondo economico è molto ampio, spesso le aziende sono avanti anni luce rispetto alle macchine burocratiche "paese", e questo comporta che in molti ambiti, la regolamentazione arrivi "dopo" l'esplosione della tecnologia stessa, basti pensare alla gestione dei social, che solo dopo la loro esplosione, hanno portato le istituzioni a ragionare sui regolamenti sulla privacy, sul trattamento che i privati (le aziende che hanno inventato) devono fare dei dati, e la gestione dell'impatto sociale come la gestione delle politiche del cyberbullismo e così via.
Con una tecnologia come l'AI, facilmente accessibile, che svolge con un grado di soddisfazione per lo più "accettabile" di lavoro, riduzione dei costi dal punto di vista del personale, è chiaro che in un ambito lavorativo, questi aspetti possano essere viste dalle aziende come un punto su cui investire, cercando di minimizzare i costi e massimizzare i guadagni.
Non a caso, vale la pena citare la rivolta degli sceneggiatori in America, di cui l'uso della AI era un punto chiave nello sciopero che hanno messo in atto.
L'impiego dell'AI per il suo impatto, non lascia settori esenti, inoltre se l'AI viene poi inserita sui robot, ecco che, la quantità di lavori disponibili, diminuisce ancor di più.
Conclusione
La tecnologia e la scienza in generale, è una forza che và "sempre in avanti" e di solito un metodo, una scoperta tecnica o scientifica, cambia per sempre il modo di interagire nell'area di settore o rappresentano veri e propri spartiacque, come il fuoco, la scoperta del motore (a vapore, a combustione) che hanno avuto impatti globali e tra queste in tempi futuri, potremmo sicuramente citare l'impatto e la gestione dell'evoluzione dell'AI.
Il fattore economico su questo tema ha un fattore di crescita esponenziale, difficilmente arginabile da un sistema burocratico che soffre di lentezza nella percezione, gestione e regolamentazione della tecnologia e del mercato e delle implicazioni etiche e sociali correlate.
Se ai tempi, gli scienziati sono stati in grado con la sola matematica di "vedere" l'atomo, la sua energia, le relazioni della fisica, figuriamoci cosa può accadere in un campo del "visibile" e a feedback quasi istantaneo?
La collaborazione tra umano ed AI è data dall'equilibrio che si riesce a creare a livello sistemico, altrimenti inizia il gioco della competizione, nato dal concetto di "sostituire" l'umano con la macchina e in questa dinamica la legislazione sia a livello globale in termini di etica, ma anche in termini economici, deve essere più lungimirante e veloce, poichè il peso sociale sopratutto nel sistema lavoro così come concepito ora, senza un'adeguata ristrutturazione che tenga in considerazione:
può segnare un punto di non ritorno nella nostra evoluzione, per non diventare dei meri "creatori di prompt", ma essere ancora parte attiva e fondante dei processi creativi e decisionali.
Non posso non concludere con alcune frasi di Isaac Asimov:
"Se la conoscenza può creare dei problemi, non è tramite l'ignoranza che possiamo risolverli."
"C'è una singola luce scientifica, e dovunque si accenda significa accenderla ovunque."
"Parte della disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta."
Certificato Scrum in Metodologie Agile (PSM1, PSPO1, SPS, PSFS,PAL1) | Project Manager Certificato (PRINCE2) | Architettura IT e Sviluppo Software | Mindset orientato alla crescita
8 mesiRiferimento immagine: <a href="https://it.freepik.com/foto-gratuito/tecnologia-di-fondo-del-tocco-umano-remake-moderno-di-la-creazione-di-adamo_17851045.htm#fromView=search&page=1&position=21&uuid=9ae364ab-9573-4c80-af9b-dfa4d403ab0f">Immagine di rawpixel.com su Freepik</a>