“La mia casa lontano da casa”
Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana che appartiene al corpo astronauti dell’Agenzia spaziale europea dal 2009, prima donna di nazionalità italiana a effettuare un volo spaziale, potrà ripetere questa entusiasmante impresa una seconda volta nel 2022.
Tanti sono gli aspetti di questo nuovo progetto da cui si potrebbero prendere spunti interessanti su cui discutere:
il fatto che probabilmente Samantha raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale con un veicolo di SpaceX, l’azienda di Elon Musk; l’esempio e il modello che la Cristoforetti continua a rappresentare e a cui molte bambine e adolescenti, possono ispirarsi per imparare a sognare in grande; il fatto che, a proposito di alzare costantemente l’asticella, questo secondo volo e tutto ciò che ne conseguirà, avrà come obiettivo la realizzazione di un’infrastruttura umana permanente nell’orbita lunare.
Quello che però mi ha colpito maggiormente dell’intervista a Samantha Cristoforetti, sono state queste sue parole:
“…sono emozionata e onorata di tornare sulla Stazione Spaziale Internazionale, la mia casa lontano da casa».
Nel sentire queste parole, qualcosa dentro di me si è mosso… dentro ogni singola parola di questa frase c’è un senso pieno di ambizione, motivazione, sacrificio, vocazione, rispetto, cooperazione, umanità.
C’è la voglia di partecipare a qualcosa di unico, di avveniristico. C’è il desiderio ardente di essere parte di un qualcosa che già nel suo essere semplicemente un’idea, risuona all’unisono con la propria anima, tanto che il luogo che ne custodisce le testimonianze anticipatrici è definito “casa”.
Come spesso mi è capitato di dire, questo tipo di vocazione può essere presente nella vita di ognuno di noi. Non bisogna necessariamente essere Samantha Cristoforetti, Steve Jobs, Elon Musk o Cristiano Ronaldo. L’unica cosa che serve è avere il coraggio di guardarsi allo specchio e di riconoscersi.
Per quanto mi riguarda la mia immagine è sempre più chiara e in essa rivedo la mia vocazione: costruire una struttura in cui, chi ha la mia stessa passione, lo stesso desiderio ardente, possa sentirsi a “casa”: un luogo dove poter realizzare sé stessi e far parte di un gruppo di folli visionari che non hanno paura di superare le Colonne d’Ercole, di rubare il fuoco agli Dei o di volare verso il Sole con le ali di cera.
Bene…ora alzati…guardati allo specchio…se sei curioso/a di scoprire quello che veramente puoi realizzare…attraversa lo specchio segui il BianConiglio :)
Assistente tecnico help desk per le commessa Infostrada WindTre servizi internet e telefono;
3 anniOttimi spunti di riflessione partendo dalla storia di un'Italiana doc. Grazie Peppe 😉