LA TUTELA DELL'IDENTITA' SESSUALE

LA TUTELA DELL'IDENTITA' SESSUALE

Ciò che riguarda la salute sessuale in senso strettamente fisico può essere fonte di minaccia alla parte più identitaria di sé, che ha a che fare con una percezione di potenza e virilità. Questo è uno dei motivi per cui, in prossimità e a seguito di un intervento alla prostata, diviene necessario discutere con il professionista di tutte le risorse che tutelano l’identità sessuale.

IL DIRITTO ALLA SESSUALITÀ

Ogni volta che si fa riferimento al paziente oncologico si pensa a una persona, uomo o donna, che improvvisamente perde alcuni diritti entrando all’interno della cerchia della disabilità, intesa in senso ampio: mi riferisco in particolare ad uno dei diritti inviolabili dell’essere umano, ovvero il diritto alla sessualità. Lo dice la nostra Costituzione, lo ribadisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ce lo conferma addirittura il nostro corpo, che fin dalla nascita ci dà dei segnali chiari legati alla scoperta, al piacere e all’istinto, eppure la maggior parte delle persone non se lo riconosce e, purtroppo, in campo sanitario molti professionisti lo mettono in secondo piano.

SALUTE FISICA E PSICOLOGICA

Questo accade perché esiste un mito intorno al tema della salute fisica: laddove c’è un problema organico, tutto quello che è legato al piacere deve essere messo in sordina per dare priorità alle pratiche per la sopravvivenza. Siamo chiaramente tutti d’accordo su questo ma, una volta garantita la sicurezza, tutti sappiamo quanto tornano ad essere prioritari dei piani di vita che in realtà pervadono la nostra quotidianità e la cui disfunzione può essere causa di ulteriore malessere: mi riferisco alla sfera sessuale, a quella delle relazioni familiari e delle relazioni sociali, che insieme contribuiscono alla salute psicologica. Per l’OMS la salute è infatti definita come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”.

EDUCAZIONE ALLA SESSUALITÀ POST INTERVENTO

Quando l’uomo ha la sensazione che qualcosa stia cambiando nella propria sessualità, può diventare difficile parlarne con il proprio medico perché verbalizzare le emozioni ci fa sentire maggiormente nella minaccia percepita. Quello che reputo fondamentale è però una giusta educazione alla sessualità e al nuovo stile di vita quando si programma un intervento post diagnosi, lo ritengo un diritto per il paziente ma un dovere da parte del professionista. Infatti, se prima dell’intervento molteplici sono i fattori psicologi che possono causare malessere, tristezza, paura, nel post intervento ci potranno essere evidenti cambiamenti della propria funzionalità, quindi conseguenze sessuali e organiche, che andranno a incidere in maniera più o meno manifesta anche sul piano psicologico e sociale.

L’INFLUENZA DEGLI ASPETTI PSICOLOGICI

Conseguenze organiche come la riduzione del desiderio sessuale dipendente dalla farmacoterapia, la probabile disfunzione erettile e l’incontinenza sono influenzate da aspetti psicologici che fanno da corollario e potrebbero mantenere il quadro sintomatologico: mi riferisco, ad esempio, alla mancanza di accettazione della patologia e alla sensazione di non essere compresi dagli altri nelle proprie paure; al cambiamento dell’immagine di sé che può risultare alterata con segni visibili come cicatrici o stoma; alla modificazione della percezione di sé, del proprio ruolo “maschile” e quindi anche del proprio ruolo sociale, che spesso cambia per un mutamento dell’atteggiamento altrui, non richiesto; alla percezione della propria sessualità, che diventa una sessualità “debole”, davanti alla quale ci si sente impotenti o confusi. Tutte le emozioni provate contestualmente all’intervento (vergogna, umiliazione, tristezza, rabbia) possono incidere notevolmente sui nuovi comportamenti, tra cui il ritiro sociale e l’evitamento della sessualità.

A noi professionisti del benessere sessuale piace invece proporre e promuovere la riscoperta di una sessualità nuova attraverso la discussione attenta, fin dalle prime tappe dell’iter diagnostico, di quelle che possono essere le strategie per conservare, tutelare, sostenere e incoraggiare la buona sessualità, sia nel singolo che nella coppia.

Azzurra Carrozzo Psicoterapeuta Sessuologa a indirizzo cognitivocomportamentale

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