L'innovazione digitale è innovazione sociale

L'innovazione digitale è innovazione sociale

Ultimamente mi capita di ripeterlo spesso: l'innovazione o è - anche e soprattutto - sociale oppure non è innovazione.

Il digitale, la rete, le connessioni, l'intelligenza artificale devono avere degli impatti positivi sulla società, sulle comunità, sul nostro modo di vivere la vita. Insomma devono farci stare meglio, non nel senso di bene - perché altrimenti entriamo in un'altra sfera, personale, soggettiva - ma meglio di come staremmo senza.

Ovvio, direte voi. Ma ovvio non lo è per niente. Basta guardarsi intorno per vedere quante sciocchezze vengono spacciate per idee rivoluzionarie, quante startup si basano sul nulla cosmico, quanti pseudo-imprenditori provano solo a fare il colpo della vita e a guadagnare una paccata di soldi.

Non c'è nulla di male, eh. Metto le mani avanti. Ognuno è libero di fare un po' ciò che vuole, ma non permettetevi di chiamare innovazione l'App che cambia la faccia e la trasforma in un lemure. Fa molto ridere (per circa 3 secondi), ma NON È INNOVAZIONE.

D'altra parte si potrebbe obiettare che anche tanti servizi che usiamo ogni giorno non hanno evidenti effetti positivi sulle comunità, anzi all'opposto aumentano le diseguaglianze, disgregano il tessuto imprenditoriale facendo concorrenza sleale, modificano la struttura delle nostre città. E non ho citato cose a caso, queste ultime sono esattamente le motivazioni che spingono molti a dire che Airbnb - il portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio - sia un fenomeno da combattere. Sui pro e contro potremmo stare qui a discutere per ore, ma limitiamoci a dire che nonostante i Pro ci sono davvero tanti Contro.

Ma ecco che l'emergenza, la necessità, l'intelligenza colletiva messa in rete creano il capolavoro e vi spiego come.

Il 24 febbraio 2022 la Russia ha deciso di attaccare l’Ucraina scatenando una sanguinaria guerra di invasione. Le principali città ucraine sono sotto bombardamento continuo. Per sostenere le popolazioni colpite, alcuni utenti hanno deciso di mettere in campo la loro creatività e sfruttare l’applicazione Airbnb per un’azione concreta prenotando case a Kiev e in tutto il paese, ovviamente non per pernottarci, ma per inviare denaro agli host locali e fornire supporto immediato. L'ho fatto anche io.

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Il fenomeno ha preso così tanto piede che la stessa Airbnb ha deciso di scendere in campo per aiutare l'Ucraina:

  • chiedendo agli host dei Paesi limitrofi di offrire ospitalità temporanea ai rifugiati
  • chiudendo tutte le proprie attività in Russia
  • eliminando le commissioni per gli host ucraini

Questa è vera innovazione sociale che è possibile definire come:

"lo sviluppo e l’implementazione di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) in grado di rispondere ai bisogni sociali e di creare nuove relazioni sociali o collaborazioni. Si tratta di nuove risposte a istanze sociali particolarmente urgenti in grado di influenzare i processi di interazione sociale. L’innovazione sociale ha l’obiettivo di accrescere il benessere sociale. Le innovazioni sociali sono innovazioni che sono sociali sia nei fini che nei mezzi" (European Commission, 2013a - p. 6).

Persino Brian Chescky, fondatore di Airbnb, è rimasto sorpreso da come la comunità dei suoi utenti sia stata in grado di creare un flusso virtuoso di energie, idee e soldi.

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Ed io trovo tutto questo davvero meraviglioso!

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