All'assemblea dell'ANCI
Lo scorso 21 grazie a Safety21 S.p.A. ho avuto la possibilità di un mio piccolo intervento insieme a tanti sindaci all’assemblea nazionale dell’ANCI. I punti principali sono stati questi: - La mia vita è saltata in un'altra dimensione quando hanno ucciso Lorenzo in un omicidio stradale. Da allora mi sono accorto di quanto “insicura” fosse la mobilità stradale - Affinché un sistema di mobilità diventi intrinsecamente sicuro, come lo sono la mobilità su rotaie, su acqua e aerea, le infrastrutture hanno un ruolo molto importante. Le infrastrutture non sono solo calcestruzzo e ferro ma anche e oggi sempre di più, tecnologie e dati - Purtroppo, in Italia questo non è molto compreso. Ad esempio, nel codice della strada non si facilita in nessun modo la rilevazione delle infrazioni attraverso telecamere. Installare autovelox ha una norma complessa di 30 pagine (contro le zero pagine di UK) limitandone così fortemente l’uso. Con le telecamere non si possono rilevare infrazioni su cinture e uso del telefonino. La mancata assicurazione non è sanzionabile in maniera differita (si attende dal 2010 una norma) - Oltre a questo, non si investe. Non investe il governo centrale e neanche i comuni che usano solo il 3% dei proventi delle multe per tecnologia e dati per la sicurezza stradale. Il titolo dell’evento era “Per Francesco, un’Italia che arriva in tempo”. Credo che sarebbe opportuno modificarlo “Per Francesco, un’Italia dove si arriva vivi e in tempo”