Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Servizi di ricerca

Milano, Italia 26.617 follower

A space for citizenship, where research meets people, arts find expression, ideas build future.

Chi siamo

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei di documentazione e ricerca nel campo delle scienze storiche, politiche, economiche e sociali. Nasce nel 1949, su iniziativa privata di Giangiacomo Feltrinelli, come Biblioteca specializzata nella raccolta e conservazione di materiale documentario sulla storia del movimento operaio per allargare ben presto i suoi orizzonti e ambiti di interesse. Trasformatasi prima in Istituto e successivamente in Fondazione, grazie al Decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1974, dal 25 marzo 1961 al 13 dicembre 2016 ha la sede in via Romagnosi 3, a Milano. Oggi si trova in viale Pasubio 5, nel nuovo spazio di cittadinanza progettato insieme allo studio Herzog & De Meuron che comprende 12 km lineari di archivio, la libreria Feltrinelli, il Babitonga Cafè, la Sala Polifunzionale, uffici e la Sala di Lettura, all’ultimo piano. La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli dispone di un patrimonio bibliotecario e archivistico che conserva circa 1,5 milioni di carte d’archivio, 250.000 volumi e 17.000 periodici. Il patrimonio è accessibile gratuitamente al pubblico ed è rivolto principalmente a consentire l’attività di studiosi, ricercatori e docenti. La Fondazione promuove seminari, convegni, colloqui internazionali, corsi, mostre, studi, ricerche e altre iniziative culturali con la partecipazione di studiosi italiani e internazionali e con una specifica attenzione alle tematiche inerenti la storia moderna e contemporanea, la storia politica, economica e sociale, la storia delle idee, delle culture politiche e dei movimenti democratici; indaga le problematiche legate alle scienze sociali, alla globalizzazione e al multiculturalismo secondo le linee stabilite dal Comitato Scientifico.

Sito Web
http://www.fondazionefeltrinelli.it
Settore
Servizi di ricerca
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milano, Italia
Tipo
Non profit
Data di fondazione
1949
Settori di competenza
Futuro del Lavoro, Cittadinanza europea, Storia moderna e contemporanea, Globalizzazione e Sostenibilità e Innovazione politica

Località

Dipendenti presso Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Aggiornamenti

  • In un mondo in cui la crisi climatica e le politiche di sostenibilità plasmano il mercato del lavoro, le donne continuano a subire forme di marginalizzazione e discriminazione. L’ebook “Green Jobs / Gender Gaps” esplora il complesso intreccio tra giustizia sociale, lavoro femminile e transizione ecologica. Nel volume - Alessia Consiglio, Ph.D, vincitrice della borsa Pansa 2024 - analizza i nodi strutturali di genere che persistono nel diritto del lavoro, svelando come i cosiddetti “green jobs” rischino di replicare modelli di esclusione tradizionali. Tra dati allarmanti e riflessioni critiche, emerge una proposta di cambiamento: per una transizione veramente inclusiva, il lavoro deve diventare un diritto universale, capace di riconoscere e valorizzare ogni forma di contributo, produttivo e riproduttivo. Di questo e molto altro parleremo oggi durante l’Alessandro Pansa Lecture. Giovedì 30 gennaio, ore 16.30 Viale Romania 32 – Roma (Luiss Loft) Scarica gratis l’ebook “Green Jobs / Gender Gaps” di Alessia Consiglio, Ph.D https://lnkd.in/djx2DXmS L’incontro si inserisce nell’ambito della quinta edizione del Premio intitolato ad Alessandro Pansa, promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Luiss Guido Carli University, Scuola di Politiche (SdP) con il sostegno di Leonardo, per sostenere i percorsi di ricerca di giovani ricercatori e ricercatrici nel campo delle discipline economiche e della sociologia del lavoro. #AlessandroPansa #FGF25

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  • La Casa Bianca afferma che i soldi del governo non dovrebbero "promuovere l'equità marxista, transgenderismo e il Green New Deal”. Dietro questa dichiarazione si manifesta una strategia chiara: ridefinire le priorità federali secondo un’agenda conservatrice che fa cadere una scure su educazione, ambiente, gender, stato sociale. Trump ha già firmato un ordine esecutivo che vieta le transizioni di genere per gli under 19 e ha congelato miliardi di dollari destinati a programmi federali, sollevando dubbi sulla costituzionalità di queste misure. Un giudice federale, infatti, ha bloccato temporaneamente lo stop ai finanziamenti, ma la battaglia legale è solo all’inizio. Queste decisioni non sono isolate: fanno parte di un più ampio progetto di ridefinizione del ruolo dello Stato, con meno tutele per le minoranze, meno investimenti nella sostenibilità e più spazio a un modello di società escludente, omofoba e xenofoba. Il futuro di milioni di persone dipende da scelte che sembrano voler cancellare diritti e pari opportunità. Resta l’arbitrio della legge del più forte. #Trump 

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  • Guerre, cambiamento climatico, pesca intensiva. Abbiamo selezionato la cinquina finalista del Premio Inge Feltrinelli nella categoria riservata a inchieste e reportage. Cinque inchieste giornalistiche che mettono nero su bianco storture e ingiustizie di un tempo in cui i diritti umani non reggono l’urto della brutalità e le contraddizioni di un mondo sempre più instabile. I lavori, a firma femminile, combinano reporting documentario in forma scritta e reportage fotografico. Sono in grado di portarci, con coraggio e in modo documentato, che interrogano la nostra coscienza civile e che faticano a trovare il giusto spazio nei media mainstream. La cinquina finalista della categoria Inchieste e Reportage comprende: - An ode to my school, destroyed by Israel di Ruwaida Kamal Amer, +972 Magazine La distruzione di una scuola a Gaza raccontata da chi la viveva. - A Toxic Legacy: What America Left Behind In Afghanistan di Lynzy Billing, Undark Magazine
 L’impatto ambientale delle forze USA in Afghanistan. - Coming to America di Rhana Natour ed Eman Mohammed, The Atavist Magazine
 La storia di una giovane sopravvissuta di Gaza in cerca di cura. - Soudan, la descente aux enfers di Isolda Agazzi, Le Courrier 
Il racconto della guerra civile in Sudan. - Deadly Harvest: The Hidden Costs Of Your Filet-O-Fish di Lois Parshley, The Lever
 Un’inchiesta sulla pesca intensiva e i suoi effetti ambientali. Fondazione G. Feltrinelli e Gruppo Feltrinelli invitano tutti coloro che ci seguono e che hanno a cuore la tutela dei diritti umani a partecipare alla premiazione della terza edizione del Premio Inge Feltrinelli che si terrà il 31 marzo, in Viale Pasubio 5. Scopri le inchieste finaliste ➤ https://lnkd.in/dRgbe3ts Giangiacomo Feltrinelli Editore Librerie Feltrinelli #FGF24 #FondazioneFeltrinelli #FGF #IngeFeltrinelli

  • Alessandro Pansa Lecture: un incontro per esplorare le connessioni tra digitalizzazione, giustizia sociale e mitigazione del cambiamento climatico, riflettendo su sinergie e compromessi in questo complesso panorama globale. Giovedì 30 gennaio, dalle 16.30 presso il Luiss Institute for European Analysis and Policy – Jean Monnet Centre of Excellence della LUISS Guido Carli. L’incontro si inserisce nell’ambito della quinta edizione del Premio intitolato ad Alessandro Pansa, promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Luiss Guido Carli University, Scuola di Politiche (SdP) con il sostegno di Leonardo, per sostenere i percorsi di ricerca di giovani ricercatori e ricercatrici nel campo delle discipline economiche e della sociologia del lavoro. Digitalization, climate change mitigation and justice: synergies and trade-offs Giovedì 30 gennaio, ore 16.30 Viale Romania 32 – Roma (Luiss Loft) Saluti istituzionali: - Paolo Boccardelli, Rettore Luiss Guido Carli University - Maria Savona, Coordinatrice dell’area politiche industriali Luiss Guido Carli University for European Analysis and Policy Lecture: - Elena Verdolini, Professoressa ordinaria di Economia Politica, Università degli Studi di Brescia Con: - Roberto Zoboli, Università Cattolica del Sacro Cuore - Livio Romano, Responsabile dei progetti industriali e delle iniziative internazionali, CDP Cassa Depositi e Prestiti - Renata Mele Responsabile Stakeholder Engagement, Sustainability Projects and Reporting, Leonardo - Giovanna Vallanti Professoressa di economia politica, Luiss Guido Carli University - Linnea Nelli e Alessia Consiglio, Ph.D presentano l’esito del loro percorso di ricerca nell’ambito della V edizione del Premio Alessandro Pansa Dopo la conferenza, dalle 17:50 si svolge la Cerimonia di assegnazione del Premio Alessandro Pansa (V Edizione) e a seguire la presentazione dei nuovi borsisti della VI Edizione. Registrati gratuitamente 👉 https://lnkd.in/dDnKQDfp #FGF25

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  • Una giornata intensa e partecipata oggi a Taranto per There is a Plan B. Scambi ricchi di idee, esperienze e visioni hanno animato il workshop internazionale dedicato ai territori fragili. I tavoli di lavoro hanno portato alla luce proposte concrete per affrontare la sfida della transizione ecologica, bilanciando sostenibilità e sviluppo. Un confronto aperto tra esperti, istituzioni, associazioni e imprese ha dimostrato che un futuro diverso è possibile, anche per le aree segnate da deindustrializzazione e fragilità socio-ambientali. Un Piano B esiste: per Taranto e per tutte le zone di sacrificio. #Taranto PHOENIX_H2020 Università degli Studi di Bari Dipartimento Jonico Taranto Fondazione IU Rusconi Ghigi URBiNAT

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  • Quando una città muore, il mondo perde un pezzo di sé. Come racconta Marzio G. Mian nell’ultimo numero della newsletter Pubblico, le città non spariscono solo sotto i colpi della crisi economica o della deindustrializzazione: muoiono quando il legame con i propri cittadini si spezza, quando il territorio non è più in grado di immaginare un futuro possibile. Ma è proprio dalle macerie che può nascere un nuovo modo di pensare, vivere, costruire. Città come Taranto, segnate da ferite profonde, possono trasformarsi in modelli di resilienza. La sfida non è solo sopravvivere, ma creare un futuro più giusto ed equilibrato, per loro e per tutti noi. A Taranto, ci interroghiamo su questo: There is a Plan B è una giornata di riflessione e azione che mette al centro i territori fragili e il loro potenziale di rinascita. Con esperti internazionali, istituzioni locali, associazioni e imprese, il workshop esplora strategie per bilanciare sostenibilità e sviluppo, offrendo spunti concreti per affrontare le sfide della transizione ecologica. Oggi, al Dipartimento Jonico dell’Università di Bari (a Taranto) proviamo a immaginare la rinascita, ripensando - con studiosi ed esperti - a una città nuova. Perché ripensare una città significa ripensare il nostro mondo. Leggi l’articolo di Marzio Mian https://lnkd.in/d699nPe3 #Taranto #Pubblico #ThereisaPlanB #FGF25 

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  • A pochi giorni dall’insediamento di Trump, la politica migratoria ha già assunto tratti sempre più duri. La recente tensione tra Stati Uniti e Colombia ne è un chiaro esempio. Dopo il rifiuto di Bogotà di accettare due voli militari con migranti deportati, Trump ha risposto con dazi pesantissimi e la sospensione dei visti. La Colombia ha ceduto. Trump rivendica questo successo come prova della sua linea dura: America First, a qualunque costo. Ma a quanto ammonta effettivamente questo prezzo? Queste politiche riducono il fenomeno migratorio a una questione di repressione e potere. Deportazioni senza garanzie di dignità, retate in scuole e chiese. Il trattamento riservato ai migranti colombiani e la minaccia di inviarli in "Paesi terzi sicuri" come El Salvador dimostrano come l’approccio di Trump non si limiti alla gestione del fenomeno, ma alimenti uno scontro globale. Tuttavia, resistenze come quella iniziale del presidente colombiano Petro aprono interrogativi cruciali: è possibile trovare una voce comune per opporsi alle prove di forza di Trump? Questo episodio può essere l’inizio di una lunga battaglia per un’idea di società che metta al centro la dignità e i diritti, ovunque nel mondo? #Migrazione #Trump #DirittiUmani #FondazioneFeltrinelli

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  • L’Ilva di Taranto incarna uno dei più gravi disastri ambientali e sanitari del nostro tempo. Polveri tossiche, malattie, e un’intera comunità costretta a vivere tra contraddizioni: da un lato, la necessità di un lavoro che garantisca il sostentamento; dall’altro, le ferite profonde inflitte a persone e ambiente. Nel documentario “Ilva, acciaio e malattie”, Marta Clinco e Andrea Lops di Sabbie raccontano la vita quotidiana di chi resiste. Maria vive nel quartiere Tamburi, a ridosso dello stabilimento, e ha due figli autistici. Ignazio è l’anima del Mini Bar, storico nel quartiere. Taranto non è sola: l’ONU l’ha definita una “zona di sacrificio”, termine che racchiude la tragica realtà di molti territori in cui l’industria pesante scarica i suoi costi più alti su cittadini e lavoratori. Il recente pronunciamento della Corte di Giustizia dell’UE impone di chiudere gli impianti che minacciano ambiente e salute, ma il cambiamento richiede volontà politica e investimenti concreti. E mentre la deindustrializzazione sembra lasciare solo macerie, il futuro delle comunità marginali dipenderà dalla loro capacità di divenire protagoniste di un nuovo equilibrio sociale, culturale e ambientale. Per approfondire, iscriviti a PUBBLICO, la newsletter di Fondazione Feltrinelli. In questo numero i contenuti di Marzio G.Mian, Luca Novelli, david bidussa e Michele D’Alena. ➤ https://lnkd.in/drJqR4bv #Taranto #ZoneDiSacrificio #Ambiente #Ilva #FondazioneFeltrinelli #Pubblico

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    Ogni anno, mentre il World Economic Forum si riunisce a Davos, emerge una fotografia sempre più cupa delle disuguaglianze economiche e sociali. Il rapporto di OXFAM Italia mette in luce un divario impressionante: da un lato, miliardi di persone in povertà estrema; dall’altro, un’élite che accumula ricchezze a ritmi mai visti. Nel 2024, la ricchezza dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari. Ogni settimana nascono 4 nuovi miliardari, mentre 3,5 miliardi di persone vivono con meno di 6,85 dollari al giorno. In Italia, le disuguaglianze non sono da meno: il 10% più ricco possiede 8 volte la ricchezza della metà più povera. La ricchezza dei miliardari italiani è cresciuta di 61,1 miliardi di euro in un anno, mentre oltre 5,7 milioni di persone vivono in povertà assoluta. Questa ingiustizia non è casuale, ma il risultato di scelte politiche ed economiche che premiano i privilegi anziché redistribuire opportunità. Un terzo della ricchezza dei miliardari deriva da eredità e i sistemi fiscali favoriscono i più ricchi, mentre risorse vitali per sanità e istruzione vengono sottratte ai più vulnerabili. Sono sempre più necessarie politiche che riducano le disuguaglianze: un salario minimo legale, un sistema fiscale equo e il superamento dell’autonomia differenziata per garantire pari opportunità a tutti i cittadini. La disuguaglianza non è solo un problema economico: è una ferita sociale che colpisce tutti noi. #Disuguaglianza #Equità #GiustiziaSociale #Oxfam #FondazioneFeltrinelli

  • Mentre il pianeta affronta le conseguenze devastanti della crisi climatica, a Davos si riuniscono i potenti della Terra per il World Economic Forum. Tra jet privati e lussi esclusivi, politici e amministratori delegati discutono di “soluzioni globali”, mentre il divario tra ricchi e poveri continua a crescere. La protesta di Greenpeace accende i riflettori sull’ingiustizia climatica: alcuni attivisti hanno bloccato l’eliporto di Davos esibendo striscioni che chiedono di “tassare i super-ricchi per finanziare un futuro giusto e verde”. Clara Thompson, portavoce di Greenpeace, denuncia: “È un oltraggio che si discuta mentre il mondo brucia. I super-ricchi devono pagare la loro giusta quota di tasse. I soldi non mancano, ma sono nelle tasche sbagliate.” Una nuova analisi di Greenpeace rivela che tassare equamente le grandi fortune in Europa potrebbe generare 185 miliardi di euro all’anno: risorse da investire in trasporti pubblici, energie rinnovabili e case green accessibili a tutti. La giustizia climatica non è solo una questione ambientale, ma anche sociale. Per affrontare le sfide globali serve un impegno collettivo: tassare chi inquina e investire per il bene comune. Come spiega Emanuele Felice nell’articolo “Fermare la giostra del capitale finanziario”, la liberalizzazione finanziaria ha aumentato le disuguaglianze e intensificato la crisi ambientale, mettendo a rischio la democrazia stessa. È tempo di invertire questa rotta: tassare le grandi ricchezze, limitare la globalizzazione finanziaria e promuovere una vera cooperazione globale sono i primi passi verso un futuro più giusto. Leggi l’articolo di Felice Emanuele 👉 https://lnkd.in/dViRcSVN#Davos #GiustiziaClimatica #TassareIRicchi #FondazioneFeltrinelli #GreenFuture

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