Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari: in Emilia-Romagna si rafforzano le misure di prevenzione e tutela
‘Più cura per chi cura’ è il messaggio della campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Regione Emilia-Romagna in occasione della Giornata nazionale contro la #violenza sugli #operatori sanitari e sociosanitari.
Un impegno comune e un invito a riconoscere l’enorme importanza, il valore, e quindi il rispetto, che devono essere riservati a chi si occupa della salute di tutti, in un contesto in cui purtroppo, anche in Emilia-Romagna, la violenza fisica o verbale contro il personale sanitario si conferma un fenomeno presente e in crescita, come evidenziato dai dati raccolti dai sistemi di monitoraggio regionale.
📈 I DATI
Dal 2024 la piattaforma Segnal-ER, già utilizzata per rilevare le segnalazioni degli incidenti relativi alla sicurezza dei pazienti, viene estesa anche alla raccolta delle segnalazioni di aggressioni e come sistema di analisi, controllo e monitoraggio tempestivi. Con questo nuovo sistema regionale, nel 2024 sono gli infermieri la categoria più esposta, rappresentando il 57,9% delle aggressioni, seguiti dai medici (13,6%) e dagli operatori socio-sanitari (11,4%). Ma chi sono, in genere, gli aggressori? In maggioranza gli stessi utenti o pazienti (62,6%), mentre nei restanti casi si tratta di parenti, caregiver, conoscenti o estranei. I luoghi sono i reparti di degenza (32,4%), i Pronto Soccorso ed i Servizi di emergenza territoriale (24,1%), i servizi psichiatrici e delle dipendenze (17,2%), e gli ambulatori (11,7%).
🤝 PREVENZIONE E TUTELA
Oltre alla piattaforma SegnalER, sono diverse le azioni messe in campo dalle Aziende sanitarie e Ospedaliere per garantire la sicurezza degli operatori della sanità, seguendo le Linee di indirizzo regionali: potenziati i sistemi di videosorveglianza e illuminazione e installati pulsanti di allarme e vetri anti-sfondamento, in particolare nelle zone ad alto rischio come i Pronto Soccorso. Rafforzata la collaborazione con le Forze dell’ordine, attivando protocolli bilaterali con le Questure per una risposta più rapida ed efficace agli episodi di violenza. Un altro aspetto fondamentale riguarda il supporto psicologico e la tutela legale offerti agli operatori vittime di aggressioni. Molto si è fatto anche in termini di formazione e sensibilizzazione del personale sanitario, con corsi di formazione e un focus specifico sulla prevenzione, sulla comunicazione efficace e sulla gestione delle situazioni critiche. Inoltre, il tema delle aggressioni è stato inserito nei corsi obbligatori per i neoassunti, con l’obiettivo di sensibilizzare fin da subito il personale su questa problematica.
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