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Un nuovo importante traguardo per l’Università Luiss La Luiss Guido Carli University ha conquistato il 25esimo posto al mondo per la laurea magistrale in management nel ranking pubblicato dal Financial Times. In questo modo scala 5 posizioni rispetto all’anno precedente e ben 65 posizioni in solo 5 anni. Inoltre si classifica al 2° posto per i progressi di carriera dei laureati e si è distinta per l’attenzione alla sostenibilità facendo ingresso nella top 5 globale per l’impegno nella riduzione della Carbon footprint e al 10° posto per gli insegnamenti dedicati ai temi ESG: environmental, social, governance. 🗣️ “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che conferma la competitività internazionale della nostra Laurea Magistrale in Management e rafforza il ruolo della Luiss come laboratorio di innovazione e sviluppo sempre più attrattivo, pronto a rispondere alle sfide future” ha affermato il rettore Paolo Boccardelli

Ciao Milano per me sei… Attraverso le nostre communities, abbiamo chiesto agli studenti dell'Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università IULM, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano di finire questa frase sulla base della loro esperienza qui. Ogni studente ha la sua storia, un angolo preferito di questa città e una sfida che è stato costretto a superare. Dallo spritz post esame ai tram presi al volo, vi abbiamo chiesto di descrivere Milano con una parola. Abbiamo scoperto una città “dolceamara” e “stressante” quanto "ricca di opportunità” e - purtroppo, secondo tanti di voi - "inospitale". A te, fuorisede, non possiamo promettere che sarà facile, ma che sarà sicuramente un’avventura indimenticabile, e noi faremo del nostro meglio per accoglierti come meriti. Per questo motivo, ti aspettiamo il 3 ottobre ai Magazzini Generali, in via Pietrasanta 16, per consegnarti il nostro Welcome Kit: una box di benvenuto per le matricole fuorisede contenente sconti, gadget ed agevolazioni, ma non solo. Giovedì 3 ottobre sarà una giornata di festa per tutti gli universitari, che presso il nostro Student Village potranno conoscere nuovi amici, ascoltare live podcast con ospiti speciali, ricevere gratuitamente tantissimi gadget e concludere il tutto con dj set ed una serata indimenticabile! Per ricevere il Kit dovrai essere una matricola fuori sede trasferitasi a Milano per studiare, registrarti gratuitamente al link in bio e recarti nella location il 3 ottobre. Ci vediamo lì! 

Per i laureati italiani trovare lavoro non è facile come per i colleghi europei A tre anni dalla laurea, infatti, solo il 74,6% dei giovani italiani trova un impiego, un dato nettamente inferiore rispetto ad altri paesi europei come la Germania 🇩🇪 (94,4%) e la Francia 🇫🇷 (83,4%). Il divario è ancora più evidente confrontando l'Italia con la media europea, che vede l'83,5% dei laureati occupati entro tre anni dal termine degli studi. La situazione italiana è ancora più preoccupante se si guarda ai neo-laureati: solo il 67,5% di loro trova lavoro subito, posizionando l'Italia tra gli ultimi in Europa. Un divario che evidenzia la difficoltà del nostro Paese nel valorizzare i talenti formati, costringendo molti giovani a cercare opportunità all'estero✈️

Truffe su lauree e titoli accademici: 10 Università sotto inchiesta Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha avviato un’indagine su 10 istituti universitari, sollevando dubbi riguardo alla validità dei titoli accademici rilasciati. Le segnalazioni, risalenti a marzo e aprile, hanno portato il Ministero a presentare esposti alle autorità competenti per contrastare possibili frodi legate a lauree e titoli sospetti. Gli istituti coinvolti sono: Università degli studi UnideMontaigne Università popolare Scienze della nutrizione Università popolare Leonardo Da Vinci Università anglocattolica San Paolo apostolo Università popolare degli studi sociali e del turismo Centro studi Koiné Europe+ Harris university Uniaccademia Westbrook university Reald university Selinus university of science and literature Tutti questi atenei sono risultati privi dell'accreditamento necessario per il rilascio di titoli accademici riconosciuti ufficialmente. 🗣️ “Riteniamo necessario porre fine a questa degenerazione sempre più ampia del sistema, che colpisce la credibilità e la qualità della formazione terziaria del nostro Paese, a discapito delle università e dei soggetti formativi che garantiscono percorsi seri”, ha sottolineato la Cgil.

Arriva "Welcome Kit di University Network", l'evento dedicato ai fuori sede a #Milano 👇 https://lnkd.in/d88yHJGP

In Italia il 69% dei giovani tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i propri genitori. Questi fenomeno è particolarmente influenzato da fattori economici, come la precarietà lavorativa e gli alti costi degli affitti, che rendono l'indipendenza abitativa una sfida quasi insormontabile per molti. Anche in Spagna la situazione è simile, con il 65,9% dei giovani che non lascia la casa familiare, mentre in Francia (43,4%) e Germania (31,3%), grazie a un mercato del lavoro più stabile e a maggiori opportunità, i giovani riescono a raggiungere l'indipendenza con più facilità. In Italia, infatti, oltre alla disoccupazione giovanile, che resta tra le più alte in Europa, si osserva una stagnazione dei salari e delle opportunità di carriera che costringe molti giovani a rimanere nella casa dei genitori anche quando sono economicamente attivi.

Quali sono i migliori Master in Business Administration? Scopriamolo grazie alla classifica di LinkedIn. Per stilarla, LinkedIn si basa sui dati relativi al percorso professionale di ex studenti di MBA. Vengono presi in considerazione: la percentuale di assunzione, l’avanzamento a posizioni senior e il potenziale della rete di collegamenti. La top 5 è occupata da: 🥇Stanford University 🥈INSEAD 🥉Harvard Business School The Wharton School MIT Sloan School of Management Seguono: Indian School of Business Northwestern University - Kellogg School of Management The Tuck School of Business at Dartmouth Columbia Business School The University of Chicago Booth School of Business

«Workaholic»: una persona dipendente dal lavoro. È così che l’Oxford English Dictionary definisce questo fenomeno individuale e compulsivo. Nel 2023 Toon Taris, ricercatore del Dipartimento di Psicologia sociale sanitaria e organizzativa dell’Universiteit Utrecht insieme a Jen Jorge, ricercatore dell’Eindhoven University of Technology, ha esplorato il fenomeno revisionando i 650 studi esistenti. Ne è emerso che il “workaholism” comporta una compulsione interiore al lavoro, con pensieri persistenti sul lavoro, sentimenti negativi quando non si lavora e lavoro oltre quanto ragionevolmente previsto. Le ricerche concordano anche sul fatto che queste persone non sono più performanti di altre. Possono ottenere buoni risultati nel breve periodo ma, sulla lunga durata, sono più soggetti a stanchezza ed esaurimento ed hanno maggiore propensione a commettere errori.

La prima laurea honoris causa dell'Università Digitale Pegaso 🗣️ “Un leader intraprendente e innovatore nel campo biofarmaceutico che ha plasmato il panorama industriale con la sua visione e il suo impegno” Sono queste le motivazioni che hanno portato l’Università Digitale Pegaso Dalmine a conferire la laurea honoris causa in Scienze Economiche a Marcello Cattani, presidente ed ad di Sanofi e presidente di Farmindustria. La cerimonia si è tenuta al museo Maxxi alla presenza della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del rettore Pierpaolo Limone, che si è espresso così: 🗣️ “Si tratta della prima laurea honoris causa dell'Università Pegaso. Credo che ci sia un grosso punto di contatto, la ricerca farmaceutica è importante per il Paese, lavorare in innovazione significa investire sui giovani e gli atenei come il nostro forniscono competenze in tutti i settori produttivi anche nell'ambito farmaceutico"

Non lavoreremo più con l’orario ordinario, ce lo dice il co-founder di LinkedIn Secondo lui, infatti, l'orario di lavoro ordinario verrà sostituito da una forza lavoro dinamica, guidata dall’intelligenza artificiale. Entro trent’anni l’#AI e l’#automazione saranno in grado di cambiare il modo in cui lavoriamo e viviamo. Non è la prima “predizione” di Reid Hoffman. Infatti, aveva previsto anche l’ascesa dei social media nel 1997, la sharing economy e la rivoluzione dell’IA, molto prima della nascita di ChatGPT.