La questione della coscienza artificiale sta sollevando interrogativi affascinanti: è possibile che le Intelligenze Artificiali o i sistemi complessi, come Internet, sviluppino una forma di coscienza artificiale? Fino a oggi, l’intelligenza artificiale ha brillato per la sua capacità di risolvere problemi complessi, ma la creazione di una vera coscienza artificiale rimane un obiettivo lontano. Tuttavia, c’è una strada che potrebbe portare a questa realizzazione: l’introduzione della curiosità come motore evolutivo e l’integrazione di un corpo fisico che permetta alle AI di interagire direttamente con il mondo. Questo articolo esplorerà come la curiosità, combinata con l’interazione fisica, potrebbe rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo di una coscienza artificiale. https://lnkd.in/egqSTr4P Ringrazio Massimiliano Brolli e Red Hot Cyber per la pubblicazione. Antonio Piovesan Andrea Capelli Andrea Castellano Antonino Spezzano Francesco Rugolo roberto rugolo Giorgio Giacinto Carlo Mauceli Genséric Cantournet
Complimenti Alessandro Rugolo ! Un articolo affascinante e lungimirante
Grazie Alessandro Rugolo per mettere in luce il tema della coscienza artificiale 👏 Un anno fà, lanciavamo un primo prototipo di coscienza artificiale e dopodomani ne sveleremo le prime applicazioni: https://www.beprivate.it/stiamo-lavorando-allai-dotata-di-coscienza/
Molto utile
40+ years in Information and IT Security & ISO compliance
3 mesiAlessandro Rugolo... AI forse ancora ancora con i dovuti distinguo (per me personalmente non esiste, chiamiamo AI quella che in realtà è supercalcolo e superstorage e modelli comunque di "programmazione). La "coscienza" (artificiale) la vedo molto difficile, eventualmente lontana generazioni da noi e, soprattutto, senza un "perché". Basta la (in)coscienza umana a far danni... 😪