📌 CURRICULUM VITAE O QUALCOSA DI PIU'? La selezione dei giovani talenti si evolve, e l'Osservatorio Delta Index esplora nuove frontiere con LinkedIn. 💼 Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn Italia, ci ha raccontato come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il mondo HR: meno tempo per leggere CV, più tempo per le persone. 🧑💻🤝 👉 La video intervista completa è online! Parliamo di selezionare giovani talenti in un panorama demografico complesso. Scopri come l’IA sta cambiando le regole del gioco per le aziende e perché un approccio umano resta centrale. 📺 Guarda l'intervista nel video allegato 💡 Approfondisci le tematiche della Gen Z nella Community di Delta Index su L'Eco di Bergamo https://lnkd.in/d3KkzaTZ #GenerazioneZ #HR #Lavoro #TalentSelection #Innovazione
Post di Bruno Bonassi
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𝐋’𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐞' 𝐢𝐧 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐦𝐞𝐫𝐞 𝐞' 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮' 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐞, 𝐝𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞, 𝐥’𝙃𝙍, 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞' 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐥𝐚 𝙨𝙚𝙡𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙞𝙡 𝙧𝙚𝙘𝙡𝙪𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚, 𝐞' 𝐨𝐯𝐯𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐢𝐧𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨. 𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐬𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 - 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮' 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢 - 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝙩𝙧𝙚 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐝𝐨: 【1】 I candidati possono scegliere tra numerose offerte e così spesso scartano quegli annunci che non dichiarano chiaramente i valori e la cultura dell’azienda. 【2】 Pubblicare un annuncio e attendere i CV è metodo che funziona sempre meno. 【3】 Le nuove generazioni tendono a permanere in azienda per un tempo limitato. Alla luce di ciò le aziende - pur attuando strategie per trattenere le persone – devono lavorare sull’acquisizione di nuovi talenti. Per approfondire: https://lnkd.in/dfgqv8Ap
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Delta Index ❓ L'84% dei giovani desidera un processo di selezione trasparente e informativo ❗ Questo significa che le aziende dovrebbero fornire chiare informazioni sulle posizioni aperte, sui requisiti necessari e sulle fasi del processo di selezione. ❓ Il 72% dei giovani apprezza l'utilizzo di strumenti digitali nel processo di selezione ❗ Le aziende possono utilizzare piattaforme online per la presentazione delle candidature, i test attitudinali e i colloqui video. ❓ Il 65% dei giovani ritiene che la flessibilità sia un fattore importante nella scelta di un lavoro ❗ Questo significa che le aziende dovrebbero essere disposte a offrire orari di lavoro flessibili, smart working e altre forme di conciliazione vita-lavoro. ❓ Il 58% dei giovani è interessato a lavorare in un'azienda con una forte cultura aziendale ❗ Questo significa che le aziende dovrebbero comunicare chiaramente i propri valori e la propria mission e offrire ai dipendenti opportunità di crescita e sviluppo professionale. I dati (fonte Randstad) sono stati confermati dagli Hr che incontrano giovani universitari al loro primo colloquio. Qui sotto l'articolo pubblicato su L'Eco di Bergamo, La Provincia di Como, di Lecco, di Sondrio e Il Cittadino di Lodi. Buona lettura e condivisione! #giovanielavoro #nuovitalenti #careerdays #hcr #smartworking #carriera #recruiting #generazioneZ #università #deltaindex
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ll dilemma dell'esperienza: un circolo vizioso per le aziende e i giovani Una ricerca condotta da LinkedIn nel 2018 ha evidenziato che il 35% dei datori di lavoro ritiene che la mancanza di esperienza sul campo sia una delle maggiori barriere all'occupazione dei giovani. Le aziende cercano talenti con esperienza, ma i giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro spesso ancora non ce l’hanno. E allora? È tempo di cambiare approccio e prendere un rischio calcolato. Ecco come: investi nella formazione dei giovani che entrano nella tua azienda, affiancandoli a personale esperto e dando loro l'opportunità di imparare sul campo. Un report di ManpowerGroup del 2021, evidenzia il valore dell’investimento nella formazione interna, rilevando che il 75% dei datori di lavoro che sta cercando nuovi dipendenti, riferisce difficoltà nel trovare candidati con le competenze adatte al proprio settore specifico. Sì, forse i costi iniziali saranno alti e la produttività potrà subire qualche rallentamento, ma stiamo parlando di un investimento a lungo termine che porta grandi vantaggi: avrai un team giovane e motivato, formato sulle esigenze della tua azienda e un patrimonio di competenze che cresce all’interno, pronto ad affrontare le sfide future. Non è tutto, con una cultura aziendale che valorizza l’apprendimento continuo e l’innovazione, sarai anche più attrattivo per i giovani in cerca di lavoro. Non si tratta solo di colmare il gap di esperienza, ma di costruire le fondamenta per un successo duraturo. E tu cosa ne pensi? Come gestisci l’esperienza dei giovani in azienda? #deltaindex #giovani #lavoro #attrarre #esperienza #competenze Scopri di più su come le aziende affrontano questa sfida: https://lnkd.in/ex2WT4FK
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⚠️ I Talenti della #GenZ scappano dalle aziende. Perchè? 💔 Un rapporto rilasciato di recente dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato che oltre il 54% dei candidati rifiuta una proposta di lavoro in fase di #selezione. E anche chi decide di accettarla, finisce con il dimettersi dopo pochissimo tempo (17% circa). A comportarsi in questo modo sono soprattutto i giovani della GenZ, ossessionati dalla ricerca di un lavoro che possa garantirgli quello che vogliono: benessere economico e mentale, #flessibilità oraria e/o lavorativa, valorizzazione del talento e riconoscimento degli obiettivi raggiunti. Non trovando quello di cui hanno bisogno, i Talenti finiscono con il decidere di abbandonare l'iter di selezione anche dopo la proposta, oppure di lasciare l'azienda entro i primi 6 mesi dell'inserimento. 💘 Una situazione che si rivela controproducente tanto per i candidati, quanto per le aziende. Ma ecco la nostra soluzione: una piattaforma che ti permette di incontrare un'azienda in linea con le tue esigenze, i tuoi valori e le tue competenze, così da non dover fuggire ogni volta, nella speranza di trovare qualcosa di meglio di quello che hai lasciato. Provare per credere 👉 www.matchguru.it #matchguru #lavoro
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Buongiorno a tutti! ⏰ Sapevate che il tempo medio per coprire una posizione in Italia è di circa 41 giorni, un dato superiore alla media europea? (Fonte: LinkedIn Talent Solutions). 🧐 Ma perché ci vuole così tanto? In un mercato del lavoro in rapida evoluzione, questa lentezza può costare caro alle aziende in termini di produttività e competitività. 💡 Come possiamo abbreviare questo processo e guadagnare in efficienza? - Digitalizzazione dei processi: Implementare piattaforme e strumenti digitali per accelerare la selezione. - Intelligenza Artificiale e automazione: Utilizzare algoritmi avanzati per filtrare rapidamente i candidati più idonei. - Valutazioni basate sulle competenze: Focalizzarsi sulle reali abilità dei candidati piuttosto che solo sul CV. - Comunicazione trasparente: Mantenere un dialogo aperto e tempestivo con i candidati per evitare perdite di interesse. - Snellimento delle procedure interne: Ridurre burocrazia e passaggi non necessari nel processo di approvazione. 👉 Non è forse il momento di accelerare? L'efficienza nel processo di selezione non è solo un vantaggio competitivo, ma una necessità nel mondo del lavoro di oggi. Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione! Quali soluzioni proporreste per rendere il processo di selezione più rapido ed efficiente? 💬 #ChatGPTLinkedInChallenge #digitalvitae #digitalasset #Reclutamento #RisorseUmane #Innovazione #Efficienza #MercatoDelLavoro #IntelligenzaArtificiale #Tecnologia
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🌐 Rete di Imprese - To Works: Il Ponte tra Giovani Talenti e Aziende Innovative Nel mondo dell'informatica, trovare il giusto talento è essenziale per innovare e crescere. Allo stesso tempo, i giovani talenti del mondo IT sono alla ricerca di opportunità che consentano loro di esprimere il massimo del proprio potenziale. 🚀Grazie alla rete di Imprese To Works, siamo riusciti a creare un punto di incontro che facilita questo processo, mettendo in connessione giovani talenti con le aziende. 🔍 Qual è il risultato? 🔸 Per le aziende: Un accesso diretto a una selezione di giovani professionisti formati, con competenze specialistiche nel settore ICT, pronti ad affrontare le sfide aziendali. 🔸Per i giovani: La possibilità di entrare in contatto con aziende che cercano nuove energie e competenze per crescere e innovare. . . . #ToWorks #ReteDiImprese #GiovaniTalenti #Lavoro #Innovazione #TalentAcquisition #OpportunitàLavorative #NetworkingProfessionale #developer #datascientist #fullstack
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#GenerazioneZ e lavoro, quanti problemi da risolvere… Dalle domande nascono spesso le soluzioni più interessanti. Alessia Carne, giovane giornalista, ha qualche domanda per voi da affidare all’Osservatorio Delta Index. Dedicate qualche minuto alle sue domande!
Cosa serve per creare un Ambiente di lavoro irresistibile per i Giovani Talenti? Quanto influisce un ambiente di lavoro organizzato e strutturato sull’attività lavorativa? Quanto è importante per i Giovani lavorare in un ambiente di lavoro curato e cosa NON può mancare? Se sei un giovane talento alle prime esperienze lavorative rispondi al seguente questionario per contribuire alla ricerca dell’osservatorio Delta Index per comprendere le difficoltà e gli scenari esistenti tra mondo dei giovani e mondo del lavoro. ⬇️⬇️⬇️ https://lnkd.in/gwMqr56s
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🌱💼 L’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: sfide e opportunità – Per molti giovani, entrare nel mercato del lavoro è una fase cruciale e, spesso, complessa. Le sfide non mancano: la concorrenza è alta, le aspettative aziendali sono in continua evoluzione e la scarsità di esperienza può rappresentare un ostacolo iniziale. Tuttavia, queste sfide si accompagnano anche a numerose opportunità. 🚀 Le opportunità per i giovani includono settori in forte crescita come la tecnologia, la sostenibilità, l'intelligenza artificiale e il digitale, dove le nuove competenze sono richieste e valorizzate. Inoltre, l'evoluzione del lavoro, con il remote working e modelli più flessibili, offre spazi di crescita e sviluppo professionale mai visti prima. 🌐💡 Le sfide, come la necessità di acquisire esperienza pratica e affrontare la disoccupazione giovanile, possono essere superate investendo nella formazione continua, nello sviluppo di competenze digitali e nel rafforzamento delle soft skills come la resilienza, la capacità di adattamento e la comunicazione. 📚💪 Per i giovani, l’ingresso nel mondo del lavoro è una grande occasione di crescita. Affrontare le difficoltà con ottimismo, cercare attivamente opportunità di apprendimento e restare flessibili di fronte ai cambiamenti sono le chiavi per trasformare le sfide in successi. 🌟 Hunters Group #GiovaniNelLavoro #OpportunitàDiLavoro #SfideGiovanili #Carriera #Sostenibilità #CompetenzeDigitali #Formazione #LavoroFlessibile #Innovazione
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Secondo un recente sondaggio di Intelligent.com, circa il 60% delle aziende statunitensi che hanno assunto laureati della Generazione Z nel 2024 ha successivamente deciso di interrompere il rapporto di lavoro. Questo dato evidenzia le difficoltà che molte imprese incontrano con i giovani lavoratori, percepiti spesso come carenti in competenze fondamentali quali comunicazione, motivazione e professionalità. Molti datori di lavoro, infatti, mostrano riluttanza nel continuare ad assumere neolaureati, e circa un’azienda su sei ha dichiarato di voler evitare del tutto l'inserimento di nuovi membri della Gen Z. Gli esperti attribuiscono questa tendenza a una disconnessione tra le competenze trasmesse in ambito accademico e le aspettative del mondo aziendale. Mentre la Gen Z possiede spesso solide basi teoriche, trova difficoltà quando si tratta invece di applicarle in modo pratico, e soprattutto, mancano le competenze trasversali essenziali per operare efficacemente in contesti professionali. 👩💼 La mia esperienza di orientamento con la Gen Z e di Coaching con Manager aziendali conferma in parte questa realtà: è evidente la necessità di lavorare su abilità trasversali, in particolare comunicazione e competenze relazionali. Sappiamo che la Gen Z è una generazione di nativi digitali, costantemente connessi. Può questa iperconnessione portare a difficoltà? Molti giovani, in effetti, sembrano affrontare con fatica le interazioni faccia a faccia e lo sviluppo di competenze relazionali fondamentali. Vedo tanti giovani timorosi di mettersi alla prova attraverso esperienze universitarie o formazioni in presenza, trovandosi più a proprio agio dietro uno schermo. Questo non giova al loro sviluppo. La Gen Z deve investire nelle proprie competenze trasversali, essenziali per la crescita come individui, prima ancora che come professionisti. Esperienze di associazionismo, volontariato, scambi all’estero come l’Erasmus, oppure l’impegno in sport di squadra, possono allenare abilità come comunicazione, collaborazione, orientamento al risultato e lavoro di squadra. Perché queste non sono competenze che si acquisiscono automaticamente una volta entrati nel mondo del lavoro; possono e devono essere coltivate prima, con una genuina apertura al mondo e alle esperienze. Le aziende, da parte loro, devono impegnarsi nel creare ambienti di onboarding e crescita efficaci. Ognuno ha una responsabilità in questo processo: non è utile puntare il dito contro i giovani ma nemmeno pensare che sia solo il “sistema” e le aziende a doversene occupare.
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Giovani con esperienza ed esperti sottovalutati: il paradosso del recruiting nell’hospitality L'industria dell'hospitality, come molte altre, si trova costantemente alla ricerca di figure professionali che possano rispondere a un mercato dinamico e sempre più esigente. Eppure, c'è un problema che spesso emerge nei processi di selezione: i requisiti richiesti non solo sono irrealistici, ma talvolta sembrano persino contraddirsi. Un esempio lampante è la richiesta, ormai quasi "standard", di giovani con esperienza. Ma riflettiamo un attimo: come può un giovane accumulare anni di esperienza, se gli stessi datori di lavoro faticano a offrire opportunità di ingresso? L’esperienza non nasce dal nulla: è il risultato di tempo, tentativi, errori e crescita. Pretendere che una persona ventenne abbia le competenze di un professionista navigato è un cortocircuito logico che rischia di escludere potenziali talenti dal settore. Dall'altro lato, troviamo un altro paradosso: il personale esperto, magari con anni di carriera alle spalle, spesso si vede offrire inquadramenti e stipendi poco adeguati al proprio valore. È comune sentire di professionisti con competenze avanzate a cui viene proposto un contratto da terzo o quarto livello. Questa svalutazione non solo mina la dignità dei lavoratori, ma demotiva chi potrebbe contribuire con un enorme bagaglio di conoscenze. Quali sono le conseguenze di queste contraddizioni? 1. Turnover elevato: Personale insoddisfatto o mal inquadrato tende a cambiare lavoro frequentemente, creando instabilità nelle aziende.😒 2. Perdita di talenti: Giovani brillanti scelgono di abbandonare il settore, preferendo ambienti più meritocratici e coerenti.🙎 3. Difficoltà nel costruire team forti e competenti: Le aziende, cercando il candidato "perfetto", finiscono per non trovare nessuno che soddisfi le aspettative.🙆 Una proposta per il cambiamento È il momento di ripensare le strategie di recruiting nell’hospitality. Serve maggiore realismo nei requisiti richiesti e una valorizzazione reale delle competenze, sia per i giovani che per i professionisti esperti. Alcune idee: Investire nei giovani: Creare percorsi di formazione e inserimento mirati per sviluppare competenze sul campo.🎉 Riconoscere il valore dell’esperienza: Offrire inquadramenti e stipendi adeguati al livello di competenza e responsabilità.🥂 Promuovere la meritocrazia: Premiare il contributo reale, indipendentemente dall’età o dall’esperienza pregressa.👌👌 Il settore dell’hospitality è un mondo affascinante e ricco di opportunità. Affinché continui a crescere, è fondamentale mettere le persone al centro, abbandonando modelli di selezione anacronistici e paradossali. Solo così potremo costruire un futuro in cui talento, passione ed esperienza trovino davvero il giusto spazio.
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2 mesiBruno Bonassi, l'IA cambia le carte in tavola per il reclutamento. Meno carta, più connessione umana. Che ne pensate?