Post di Egualia – Industrie Farmaci Accessibili

I medicinali biologici rappresentano il 40% della spesa farmaceutica europea. Entro il 2032, il 75% dei #farmaci biologici in commercio in Europa vedrà scadere il proprio brevetto ma, attualmente, non risultano in sviluppo i corrispondenti #biosimilari: questo quadro, nei prossimi 10 anni, comporterà mancati risparmi per almeno 15 miliardi di euro annui per i sistemi sanitari europei. In Italia, tra il 2019 e il 2022, i biosimilari hanno generato risparmi annui per quasi 1,7 miliardi, che potrebbero sparire a fronte di un crescente rischio di #carenze.   Questi, i rischi e le criticità legate alla #governance dei farmaci biosimilari in Europa e in Italia al centro del convegno «Biosimilari: un'opportunità a rischio? Le sfide per il futuro» organizzato da IQVIA Italia in collaborazione con Egualia tenutosi oggi a Roma, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo scientifico e rappresentanti delle istituzioni e della politica.   Le parole del Coordinatore del Gruppo biosimilari di Egualia (IBG), Matteo Rinaldi, sul tema delle #gare di approvvigionamento dei biosimilari «La legge 232/2016 ha contribuito a garantire all'Italia un adeguato tasso di penetrazione dei biosimilari ma vi sono delle storture nell'attuazione a livello territoriale che potrebbero amplificare il rischio di #carenze. L'attuale focus solo sul primo aggiudicatario, infatti, fa sì che, nel momento in cui questo non possa soddisfare il fabbisogno, gli altri players del #mercato non siano in grado di sopperire rapidamente alla mancanza, provocando così la carenza del farmaco. Nel tempo, questo modello indurrà sempre più aziende a disinvestire dalla #produzione e dallo sviluppo dei biosimilari, riducendo l'offerta. È necessario introdurre un meccanismo premiale per affrontare le criticità derivanti da questa stortura nell'applicazione della legge, consentendo alle strutture sanitarie più flessibilità nella scelta, per permettere alle aziende di mantenere un adeguato livello di produzione e garantire la piena disponibilità di farmaci sul territorio».   Più ampio il focus del Vicecoordinatore IBG, Paolo Gili: «I biosimilari hanno garantito lo sblocco di risorse che il nostro SSN ha potuto investire in terapie innovative. Siamo il perno di un sistemo virtuoso che però necessita di più attenzione per mantenere quell’equilibrio che tutela l’accesso alle terapie e, assicura che gli attori che generano #concorrenza siano in grado di farlo anche in futuro. A livello nazionale, la rimodulazione del #payback per gli acquisti diretti rappresenterebbe un primo ed efficace provvedimento per mitigare la crescente pressione economica che colpisce l’intero settore dei farmaci fuori brevetto e che, per le aziende dei biosimilari, accanto alle criticità emerse dalle indagini di IQVIA, rischia di compromettere lo sviluppo di nuovi prodotti». Scopri di più sui dati presentati, sul rischio del “vuoto biosimilare” e su quanto emerso durante la tavola rotonda: #sanità #pazienti #accessibilità

Egualia - Biosimilari: opportunità a rischio in Italia e in Europa

Egualia - Biosimilari: opportunità a rischio in Italia e in Europa

egualia.it

Gianluca Rossi

Commercial Director at Capsulit S.p.a.

8 mesi

Complimenti!!! A presto glr

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