- Esiste continuità nella storia dell’industria roggianese?
- Si può fare, oggi, business a Roggiano?
- Qual è il futuro dell’industria roggianese e si può lucrare sulle peculiarità di Roggiano grazie ad una buona strategia di marketing?
La risposta è sempre SÌ.
L’olio d’oliva prodotto dalla Roggianella, il peperone roggianese, ed il fatto di aver dato i natali a Gian Vincenzo Gravina costituirebbero da loro dei MID su cui costruire una buona strategia di marketing territoriale che punti a promuovere il territorio attraverso la sua storia e le sue peculiarità e, quindi, creare valore grazie ad esse.
Cos’è un MID (marcatore identitario distintivo)?
I marcatori identitari rappresentano, per ogni territorio, il valore aggiunto più interessante e spendibile in termini di costruzione e condivisione di un nucleo di storytelling, finalizzato a rafforzare la capacità attrattiva ed emozionale nonché le strategie di posizionamento di una qualsiasi destinazione turistica.
È marcatore identitario distintivo (MID) quell’elemento che, dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, agroalimentare, antropologico è riconducibile a un determinato territorio, non necessariamente in modo immediato né preponderante, ma che in termini comparativi può essere considerato unico nel suo genere, secondo i criteri utilizzati dall’UNESCO per la valutazione dei siti patrimonio dell’umanità.
Alla domanda “per quale peculiarità Roggiano Gravina è unica al mondo?” si può rispondere che è la città natale di diversi personaggi illustri: Gian Vincenzo Gravina, ma anche dell’artista Angelo Maria Mazzia e Angelo Mirena - meglio conosciuto come Angelo Dundee - allenatore del pugile Mohammed Ali.
Vi sembra poco?
Io, in questi anni, del marketing ho imparato una cosa su tutte: il marketing NON crea bisogni, ma li individua e li soddisfa. Serve a rendere i prodotti e i servizi che vendiamo più vicini alle necessità delle persone, comunicando e dimostrando che siamo in grado di risolvere problemi e soddisfare bisogni pre-esistenti.
Il lago di Loch Ness riceve, ogni anno, centinaia di migliaia di turisti che cercano di vedere un mostro che neanche esiste (ma è stato registrato come MID).
Eppure qualcuno, leggendo, starà pensando che magari esiste pure.
Sapete perché?
Perché le strategie di marketing messe in pratica dalla Scozia hanno rintracciato e sfruttato una sfaccettatura connaturata all’essere umano fin dall’alba dei tempi: la curiosità.
Cosa facciamo per rintracciare e studiare i bisogni e i desideri del target per promuovere il nostro territorio?