Oggi ultimo giorno del Mercato FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti a BolognaFiere Group - qui l'intervista al vicepresidente LUIGI MAFFINI sulle prospettive del movimento e di mercato su Italia a Tavola
Post di Giambattista Marchetto
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Che bello, il MERCATO dei Vignaioli Indipendenti Fivi! Ve lo racconto, con qualche assaggio, su Identità Golose. FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
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Il consumatore è disposto ad acquistare i vini Piwi, ma bisogna comunicare meglio di che si tratta e aumentare il numero di bottiglie prodotte. Questo uno degli argomenti del consueto seminario che precede la premiazione della quarta rassegna dedicata ai Piwi in Fondazione Edmund Mach Su Virtù Quotidiane i premiati
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Se i vini rossi, sul fronte dei consumi, sembrano un po’ in difficoltà, le Langhe di Barolo e Barbaresco, con la forza del loro prestigio, sembrano fare una corsa un po’ a parte. I valori dei vini restano elevatissimi: secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio di Cuneo, il Barolo 2019 viaggia tra 911 e 990 euro ad ettolitro, il 2020 arriva a 956, mentre il Barbaresco 2020 è quotato intorno ai 700 euro, e quello 2021 arriva anche ad 804. Mentre il valore dei vigneti continua a mantenersi intorno ai 2 milioni di euro ad ettaro, per arrivare a sfiorare anche i 4 nei “cru” più prestigiosi di Barolo, aspetto che da un lato patrimonializza le aziende, dall’altro complica le cose per i produttori che vogliono investire ancora in vigna, e rende complesso (e oneroso) anche il passaggio generazionale nelle cantine stesse (tema già approfondito nell’edizione 2024 di “Grandi Langhe”, ndr). Ma, come detto, il mercato tiene, come spiegato a WineNews da Sergio Germano, neo presidente del Consorzio del Barolo, con “gli imbottigliamenti della prima parte dell’anno appena sotto i livelli del 2019, anno record e per molti aspetti anomalo, con tanti ordini a fine anno da parte degli Usa, per la paura dei ritardi di consegna legati ai problemi logistici di quel periodo”. Ed il prestigio di Barolo e Barbaresco, insieme al sempre efficace richiamo della solidarietà, è alla base del successo di “Barolo en Primeur”, asta solidale internazionale voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con la Fondazione CRC Donare Ets e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che guarda all’edizione 2024, con i vini dell’annata 2023, dopo aver raccolto nelle prime tre edizioni oltre 2,37 milioni di euro per lo sviluppo di progetti sociali e culturali, tra cui il supporto alla Scuola Enologica di Alba. Un aspetto importante, come ha sottolineato ancora Sergio Germano, perché la ricerca sarà sempre più determinante per il futuro, e anche grazie a “Barolo en Primeur” vogliamo far diventare la Scuola Enologica di Alba un polo didattico di riferimento, ancora più di quanto non lo sia già oggi, a disposizione dei produttori del territorio”. #winenews
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La linea Monogram, le eccellenze di Tenute Gregu, raccontate da Lorenzo Colombo
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🥊 Dai contrasti può nascere qualcosa di innovativo, basta mantenere la voglia di imparare 🎤 Nelle interviste a Vittoria Rocca e Nicola Guidi emerge con forza lo sguardo internazionale e la voglia di mettersi in gioco dei nuovi protagonisti del vino italiano. Prosegue così il nostro approfondimento dedicato alle nuove generazioni, e alle istanze innovative che queste inseriscono nel dibattito interno al settore, grazie alla collaborazione con AGIVI (Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) 📰 Sulle pagine del numero 2 de Il Corriere Vinicolo trovate la doppia intervista ai soci #Agivi e tanto altro, nei commenti il link per il nostro spazio online 👇 #corrierevinicolo #vino #unioneitalianavini #giovani #innovazione
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🍷 Quali sono i motivi della crisi della campagna dei vini #Enprimeur di Bordeaux 2023? Gli Châteaux di Bordeaux hanno rilasciato nelle scorse settimane i #vini dell’ultima annata. La maggior parte tra questi ha ricevuto #ratings buoni ma non eccellenti, e di conseguenza le quotazioni in valore risultano inferiori rispetto agli stessi vini dell’annata 2022. 🍾 Ma è davvero conveniente acquistare i vini dell’annata 2023? Non secondo noi di eWibe: abbiamo infatti analizzato l’andamento dei prezzi e i punteggi dei critici delle annate più recenti, dai quali si evince un rapporto poco favorevole tra i due. Pensiamo che non abbia senso pagare di più per un’annata giovane con punteggi inferiori quando sul mercato sono disponibili annate mature equivalenti o migliori a prezzi uguali o inferiori. Un altro fattore è quello legato ai costi di stoccaggio per la conservazione del vino che, negli anni necessari alla maturazione, possono risultare rilevanti. Abbiamo quindi deciso di non aderire alla campagna di quest’anno proprio perché non comporterebbe nessun vantaggio per i nostri clienti in termini di prezzi. Quindi cosa sta accadendo e quali saranno i possibili scenari? Ne parleremo il 26 giugno alle 18.30 nel nostro nuovo #Webinar dedicato a Bordeaux. Clicca qui sotto per iscriverti! https://lnkd.in/dzeXeAuP
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📊🍇 #swotAnalysis e #vino dell’Etna? Si! Durante la masterclass dedicata al vino in occasione di Contrade dell'Etna 2024, @pietro russo ha introdotto il concetto di SWOT analysis in un contesto inaspettato. La sessione si è concentrata sulle potenzialità di crescita dei vini del territorio etneo, esplorando le diverse zone e microclimi che caratterizzano l'Etna. Attraverso l'analisi #SWOT, è emerso che l'Etna ha un'enorme #opportunità per competere nella scena internazionale dei fine-wines grazie alla sua identità unica e alla qualità dei suoi vini. Le piccole produzioni potrebbero rappresentare una forza e la presenza di microclimi diversificati potrebbe essere una opportunità per creare vini distintivi e di alta qualità.
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Siamo quasi inesistenti (immaginari direi) sulla tipologia dal valore medio più alto: ovvero il Metodo Classico. L’Italia è leader, certo, ma in un segmento “povero”, sempre che mi si passi la facezia e con l’auspicio che la mia giocondità venga letta con indulgenza (cit). Produciamo un numero di bottiglie di Metodo Classico che non ci consente di essere presenti sul mercato internazionale. Sarà mica perché abbiamo sempre utilizzato la parola “spumante” senza distinguerne le tipologie, e soprattutto non valorizzando le zone più vocate come Trento doc, Franciacorta, Oltrepò Pavese e non solo? Diciamo la verità: “champagne” è il paradigma di come si possa, in maniera virtuosa, valorizzare un territorio a fronte di circa 300 milioni di bottiglie vendute a un valore medio molto alto. La Champagne pertanto e fino a prova contraria detiene la leadership.
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Nel nostro mondo enologico, il tempo scorre sempre lentamente ed oggi, dopo oltre tre anni percorsi a camminare in una nuova direzione, i risultati continuano ed i riconoscimenti della critica ci incoraggiano a proseguire nel nostro cammino di piacevolezza e contemporaneità. Davide Bortone - winemag ha colto perfettamente la nostra idea: un grande vino rosso può essere anche elegante e leggero oltre che complesso ed appagante
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