Post di Iacopo Melio

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Attivista per i diritti umani e civili | Esperto di comunicazione inclusiva | Editorialista e scrittore | Consigliere regionale della Toscana.

Da un lato peggiorano drasticamente le condizioni delle carceri italiane, anche in Toscana, con le recenti (ennesime) notizie drammatiche che vedono Sollicciano versare in uno stato sempre più di degrado; dall’altro “migliora”, in senso negativo, l’indifferenza di una certa parte politica, e relativa fetta della società, verso i diritti delle persone detenute, donne in primis che tra le tante cose si vedono private anche dei beni igienico-sanitari. È assurdo che, alla luce anche del nuovo prezioso lavoro dell’associazione Antigone, ci sia ancora chi ritiene che occuparsi dei diritti di chi vive il carcere significhi dimenticare i diritti, il rispetto e la dignità delle vittime dei reati. È una falla culturale sulla quale dobbiamo ancora molto lavorare, e la politica ha il dovere di dare il proprio contributo non smettendo di ricordare che il nostro è un Paese civile che ripudia l’odio e la vendetta, dando il buon esempio mirando a una rieducazione proficua per tutte e per tutti. I dati del nuovo dossier dell'associazione Antigone parlano infatti di: un sovraffollamento estremo pari 130%, in alcuni casi anche 150%; condizioni igienico-sanitarie precarie date da celle calde, senza ventilazione, con ratti, scarafaggi e muffa; un incremento senza precedenti del numero di suicidi ed episodi di autolesionismo. A fronte di queste condizioni non possiamo che parlare di carceri disumane.

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olivieri mario

Pediatra, allergologolo, medico di comunità

8 mesi

La nostra comunità considera giusta la punizione di chi sbaglia. Le condizioni devono essere pessime in modo da scoraggiare chi commette reati. Il carcere non deve essere comodo e neppure dare una possibilità di lavoro: per molti sarebbe preferibile allo stare fuori. E poi, in fondo, se l'è cercato lui.

Samuele Ballerini

Responsible at Castiglioni Creative for STEALTH electric vehicle platform and motorcycles architecture Senior Project Design Engineer

8 mesi

Ma quando un Ministro della Repubblica usa dire "sbattere in galera a marcire e buttare via le chiavi" dove vogliamo andare? Non aizzi la piazza e sdogani arbitrio, giustizieri & giustizia fai da te? In base ad un decantato "senso comune" che così fa sempre più senso e sempre meno comunità? Ma dove vogliamo andare con un frasario del genere, spiccio e sbrigativo ancorché mediocre, limitato e semplicistico? Le Parole sono importanti e portanti!

Andrea Spada

Ateo, Antiproibizionista e pensionato nato a Faenza (Italia) il 24 novembre 1961 alle ore 12 in punto! Ciao Schiappe! 😂

8 mesi

Ha senso!

Ermanno Giudici

Creatore de "Il Patto Tradito", blog sui diritti degli animali e non solo - Scrivo articoli per giornali e riviste e tengo corsi sui temi della tutela degli animali - Formatore accreditato PoliS-Regione Lombardia

8 mesi

Concordo pienamente!

Andrea Ruggiero

COO @Fancytoast | Head of Operations and Development

8 mesi

D’altronde da Voltaire, Dostoievskj e Tolstoj tutte fregnacce.. forza Antigone, Iacopo vai avanti

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