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La Ragione - leAli alla libertà è un quotidiano d'opinione di ispirazione liberaldemocratica ed europeista diretto da Fulvio Giuliani in qualità di Direttore Responsabile e Davide Giacalone come Direttore Editoriale. Ogni giorno idee, approfondimenti, proposte e analisi. In edicola dal martedì al sabato a 50 cent, gratis online su sito e App #LaRagione

Settore
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11-50 dipendenti
Sede principale
Milano
Tipo
Società privata non quotata

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Aggiornamenti

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    “Immagini dell’orrore”. Israele ha definito in questo modo i video che mostrano il rilascio - avvenuto questa mattina - dell’ostaggio 29enne Arbel Yehud. La giovane - liberata dalla Jihad islamica palestinese a Khan Younis (nel sud di Gaza) - visibilmente spaventata, scortata da miliziani armati e mascherati, è arrivata a piedi fino ai veicoli della Croce Rossa. Attorno a lei una folla di persone e il caos. Oggi - lo ricordiamo - sono state rilasciate in totale 8 persone, sequestrate il 7 ottobre 2023: 3 ostaggi israeliani (una soldatessa israeliana e 2 civili) e 5 thailandesi. di Mario Catania

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    La Corte d'Assise di Napoli ha deciso di condannare all'ergastolo il baby boss Francesco Pio Valda (21 anni), il killer che ha ucciso il giovane pizzaiolo di soli 18 anni, Francesco Pio Maimone, colpito con un colpo di pistola al petto al culmine di una lite, alla quale era estraneo, scoppiata per un paio di scarpe sporche. "Una sola parola volevo sentire: ergastolo". E ai ragazzi dico ancora "deponete le armi", ha dichiarato in lacrime Concetta Napoletano, la mamma di Francesco Pio Maimone, all'uscita dall'aula 115 del tribunale di Napoli subito dopo la sentenza. La prima sezione della Corte di Assise ha anche condannato Alessandra Clemente, cugina di Valda, a due anni e sei mesi di reclusione; Salvatore Mancini a quattro anni; Giuseppina Niglio, nonna di Valda, condannata a quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 6mila euro; e quattro anni di carcere a Pasquale Saiz. "Deponete le armi e credete nella giustizia: la vostra strada porta alla morte, in carcere oppure in strada", ha dichiarato, Antonio Maimone, padre della vittima, lanciando un appello davanti al Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli. Di Claudia Burgio

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    Due anni di tempo. Questo è il lasso di tempo massimo entro il quale l’Italia dovrà sanare la disastrosa situazione nella Terra dei Fuochi “affinché ogni rischio legato alla vita di 2,9 milioni di cittadini cessi di esistere definitivamente”. Così ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che ha condannato l’Italia per la sua “incapacità di agire” di fronte allo scarico di rifiuti tossici nell’area compresa tra Napoli e Caserta balzata tristemente alle cronache non solo per gli effetti che ha avuto sulla salute delle persone. Il caso è è stato portato davanti alla Cedu da 41 cittadini campani e cinque associazioni che hanno accusato le autorità italiane di essere perfettamente a conoscenza della gravità della situazione e di non aver adottato alcuna misura per proteggerli dalle conseguenze dei depositi tossici. Nella pronuncia, la Corte ha ravvisato una lesione dell’articolo 2 della Convenzione europea sui diritti umani, relativo al diritto alla vita. Il veleno che ha raggiunto le falde acquifere del territorio ha infatti causato uno straordinario aumento dei tassi di cancro negli abitanti della zona. Quello che la Corte chiede all’Italia è l’introduzione di un meccanismo di monitoraggio indipendente e una piattaforma di comunicazione pubblica. Incredibilmente, dopo anni di lotte, morti, fiumi di inchiostro e di veleno, c’è ancora così tanto, troppo da fare. Di Ilaria Cuzzolin

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    Il commovente abbraccio fra la 29enne civile Arbel Yehud e Gadi Moses - che ha compiuto 80 anni in cattività - entrambi ostaggi di Hamas, durante i preparativi per la loro liberazione. Il video dell’abbraccio è stato diffuso dalla Jihad islamica. I due sono appena stati liberati a Khan Younis (nel sud della striscia di Gaza). Sono state rilasciate in totale 8 persone: 3 ostaggi israeliani (una soldatessa israeliana e 2 civili) e 5 thailandesi, sequestrate il 7 ottobre. di Mario Catania

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    Inutile girarci intorno. La decisione di Jannik Sinner di non accettare l’invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della giornata di festa – ieri al Quirinale – per lo straordinario 2024 vissuto dal Tennis azzurro, mi ha lasciato molto amaro in bocca. Proprio perché il N.1 del tennis mondiale mi ha ispirato innumerevoli interventi fatti di entusiasmo sincero, commozione sportiva e orgoglio italiano, ritengo opportuno ragionare su quella che è in tutta evidenza una caduta di stile. O almeno un calcolo sbagliato, suo e – voglio crederlo – di chi gli sta vicino. Secondo fonti prossime al tennista, infatti, Sinner avrebbe manifestato un “forte affaticamento” sia fisico che mentale. Questo dopo le estenuanti settimane a Melbourne, culminate con la vittoria dello Slam. Un dato di fatto, per carità, se ricordiamo la crisi evidente subita durante la partita contro Rune. I medici del suo team lo avrebbero così esortato a un “riposo assoluto”. Consigliando di saltare non solo l’evento al Quirinale ma anche il torneo Atp 500 di Rotterdam, dove avrebbe difeso il titolo. Non è la prima volta di rinunce dolorose da parte di Sinner, ma erano altri tempi. Nel 2021 declinò i Giochi di Tokyo per “immaturità atletica”. Nel 2023 saltò la fase a gruppi della Coppa Davis (non mancarono forti polemiche). E la scorsa estate rinunciò alle Olimpiadi di Parigi. In questo caso, peraltro, dopo l’iniziale, debole scusa della tonsillite, venne fuori la vicenda doping, che avrebbe atterrato giocatori fatti di una pasta diversa dalla sua. Se proprio vogliamo, c’è anche il rifiuto al Festival di Sanremo 2024, ma alzi la mano chi poté dargli torto per questo. Come spesso gli capita, è stato assolutamente lucido Paolo Bertolucci: «Lui detesta queste cerimonie. Sono scelte personali, ma dire di no al presidente della Repubblica…». Ecco, il “no” a una persona amatissima come Sergio Mattarella pesa e fa male. Ripetiamo, è inutile edulcorare o girarci intorno. Sergio Mattarella lo ricordiamo tutti sotto la pioggia ad attendere la squadra italiana alle Olimpiadi di Parigi nella serata della cerimonia inaugurale. Anche per questo e senza drammi, la delusione è palpabile, anche nei corridoi della Federtennis. La vicenda solleva una questione più ampia: fino a che punto un atleta può anteporre la propria salute e la preparazione sportiva agli obblighi simbolici che fanno sostanza (e non c’è nulla di più simbolico del Quirinale)? Per Sinner, la risposta è chiara, ma evidenzia anche il conflitto fra l’isolamento necessario a un campione, il suo rapporto con il resto dell’ambiente e i compagni e le stesse aspettative sociali. In fin dei conti, a ben pensarci, sarebbe bastato un buon consiglio di qualcuno vicino a lui. Di Fulvio Giuliani

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    L’app di DeepSeek, applicazione cinese dotata di Intelligenza artificiale generativa che sta facendo molto parlare - e discutere - specialmente in questi ultimi giorni in tutto il mondo, non risulta più disponibile negli store di Google e Apple in Italia; su entrambi gli store DeepSeek era diventata l’app gratuita più scaricata (e non solo in Italia). Il sito di Deepseek risulta invece raggiungibile, anche se va molto a rilento. Da Google rendono noto che ciò sta avvenendo soltanto in Italia. La causa è, al momento, ancora ignota. Il motivo principale potrebbe essere legato all’importantissimo tema della privacy: ieri - lo ricordiamo - il nostro Garante della privacy ha infatti aperto un’indagine su DeepSeek a causa del rischio per “i dati di milioni di italiani”. L’azienda sembrerebbe quindi essersi “autosospesa” solo nel nostro Paese come una sorta di “mossa difensiva” nei confronti di possibili sanzioni. Il Garante della privacy italiano aveva inviato una richiesta di informazioni ad “Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence” e a “Beijing DeepSeek artificial intelligence”, le società che forniscono il servizio di chatbot di DeepSeek sia su web che su app. “L'Autorità, considerato l'eventuale alto rischio per i dati di milioni di persone in Italia, ha chiesto alle due società e alle loro affiliate di confermare quali siano i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica del trattamento e se siano conservati su server collocati in Cina”, queste le parole scritte in una nota dal Garante della privacy che aveva dato 20 giorni di tempo alla società cinese per rispondere. Tale evento ricorda e, in qualche modo, assomiglia molto a quanto accaduto con ChatGpt [...] Ma i “guai” per DeepSeek non finiscono qui: OpenAI, proprietaria del chatbot di Intelligenza Artificiale ChatGpt, accusa la “rivale” Deepseek di aver utilizzato i propri modelli di apprendimento per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. [...] Clicca sul seguente link per leggere l’articolo completo “L'app di DeepSeek scompare dagli store di Apple e Google in Italia” di Filippo Messina: https://lnkd.in/dWwXftfJ

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    Emis Killa si ritira dal Festival di Sanremo  2025. Il rapper, all'anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli,  è indagato dalla procura di Milano per associazione a  delinquere ed è stato colpito dal Daspo che gli vieta di  assistere agli incontri di calcio come riferisce il  Corriere della Sera. "Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio  primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non  partecipare", scrive il rapper sui social.

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    "Questi successi sono stati già ampiamente celebrati dai nostri concittadini con l'entusiasmo con cui vi hanno seguito, con la partecipazione che hanno manifestato. Qui sottolineiamo questa stagione straordinaria: la Coppa Davis, vinta per il secondo anno consecutivo, ha tre piani, quindi si attende la terza vittoria, non è indispensabile subito". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le Nazionali italiane di Tennis femminile e maschile vincitrici del Bjk Cup e della Coppa Davis. "La Davis quest'anno -ha aggiunto il Capo dello Stato- è felicemente accompagnata dalla Coppa in chiave femminile intitolata a Billie Jean King: è un successo straordinario. Personalmente ho seguito tutti e due gli eventi in maniera attenta e costante: complimenti". "Sono due successi straordinari, ma non sono i soli successi. Le Olimpiadi sono state un grande appuntamento per noi, la medaglia d'oro nel doppio femminile di Sara Errani e Jasmine Paolini è stata un grande successo, così come la medaglia di bronzo di Lorenzo Musetti, è stato un altro capitolo di grandi risultati. Naturalmente -ha concluso Mattarella- questo nuovo anno è iniziato bene con la vittoria di Sinner nei Campionati australiani per il secondo anno consecutivo: gli esprimiamo i complimenti. E con la finale di doppio, ancora una volta, di Vavassori e Bolelli, sarà certamente la prossima volta quella che aggiungerà un altro risultato, perché già le finali raggiunte più volte sono un grande risultato".

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    Francesco Gabbani è pronto a tornare al Festival di Sanremo, dove ha già lasciato un segno indelebile prima vincendo nel 2016 la sezione Nuove proposte con “Amen”. E poi conquistando il primo posto l’anno successivo con “Occidentali’s Karma”. Stavolta salirà sul palco dell’Ariston con “Viva la vita”, un brano che rappresenta un nuovo capitolo nella sua carriera. «È nata come nascono un po’ tutte le mie canzoni, in un modo assolutamente naturale, condividendo gli intenti espressivi con Gino Pacifico e Claudio Gabelloni. Il nostro è un legame che va oltre l’ambiente lavorativo o autorale» ci ha confidato Gabbani. Clicca sul link per leggere l'intervista completa a Francesco Gabbani a cura di Federico Arduini: https://lnkd.in/dPFqFr5r

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