0110.3.9 | L'enfasi nei documenti | Punti di vista contrastanti e pluralità | Un documento può enfatizzare la verità presentando più punti di vista. Ad esempio, un testo che affronta un tema controverso può presentare voci contrastanti per evidenziare la complessità della verità. Questo approccio può anche suggerire una sorta di equilibrio tra diverse verità parziali, permettendo al lettore di elaborare la propria valutazione. Questo argomento mi ricorda che all'epoca dell'Università avevo fondato con altri amici un giornale mensile di riflessioni e approfondimenti. Una volta avevamo scritto un articolo che evocava certe tesi qui non importante riportare, poi ci venne l'idea di presentare la sua nemesi: tesi opposta. Non includendo questa nemesi nel contenuto del primo articolo ma dedicando un articolo a sé. Anche la veste grafica fu simpatica: l'articlo di base si intitolava la torre, e la sua nemesi, la torre capovolta: e di fatto l'articolo fu pubblicato al fianco dell'altro e capovolto oltre che essere invertito nei colori.
Post di Marco Giaquinto
Altri post rilevanti
-
Con questa 𝟯𝟲𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗨𝗺𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗘𝗰𝗼 ci apre le porte al 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀: esiste una causa per ogni effetto. È quel tema che ha fatto scrivere a 𝗟𝘂𝗰𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼 «che nulla mai si genera dal nulla», che ha fatto formulare ad 𝗔𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼𝘁𝗲𝗹𝗲 i quattro tipi di cause, che in antropologia ha dato luogo al concetto di 𝙢𝙖𝙣𝙖, che nel diritto penale ha dato vita alla teoria della 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙘𝙞𝙤 𝙨𝙞𝙣𝙚 𝙦𝙪𝙖 𝙣𝙤𝙣 e che ha fatto cantare a 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘆 𝗙𝗲𝗿𝗿𝗲𝗿𝗶 «Siamo parte di tutto, tutto parte di noi, tutto parte da noi». In 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 il principio di causalità è un pilastro fondamentale per comprendere l’interconnessione tra i 𝗻𝘂𝗰𝗹𝗲𝗶 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶. “Ma che stai a di’?”. Avete presente quando non riusciamo proprio a staccarci dalle pagine di un romanzo e vorremmo leggerlo tutto di un fiato? Questo accade se nella trama i nuclei narrativi sono perfettamente legati tra loro in un 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮-𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼. I nuclei narrativi sono le scene fondamentali di un libro. Per esempio, se il nostro protagonista riceve per posta una bolletta che va subito a pagare e dopo non ci sono ulteriori complicazioni, questo NON È un nucleo narrativo. Ma se per posta riceve una lettera da Hogwarts, probabilmente la scena è un nucleo narrativo, perché da questa causa dipenderanno diversi effetti. Il buon editor verificherà sempre se i nuclei narrativi del vostro romanzo sono ben connessi tra di loro, formando quella 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗻𝗮 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 che non farà mai distogliere lo sguardo ai lettori. Tra un nucleo narrativo e un altro ci può essere una scena “cuscinetto” ma deve essere ben congegnata. Il semiologo 𝗥𝗼𝗹𝗮𝗻𝗱 𝗕𝗮𝗿𝘁𝗵𝗲𝘀 la definisce 𝗰𝗮𝘁𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 ed «essa accelera, ritarda, rilancia il discorso, essa riassume, anticipa, talora anche svia». Se commentate conoscerete il principio di causalità! Ehm… volevo dire… vabbè: ci siamo capiti! A cura di Valerio Maria Piozzo ° ° ° #umbertoeco #regoleperscriverebene #vivieditorlibri #causaeffetto #principiodicausalità
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
https://lnkd.in/dQxzA24C Quando il parlato è poco comprensibile ci sono tutti i problemi evidenziati dalle ricerche scientifiche e ripresi nell’intervista .
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
intercettazioni ambientali nei procedimenti penali e civili: come affrontare da una prospettiva scientifica il problema dell'errore dovuto alla soggettività del trascrittore.
https://lnkd.in/dQxzA24C Quando il parlato è poco comprensibile ci sono tutti i problemi evidenziati dalle ricerche scientifiche e ripresi nell’intervista .
«Basta intercettazioni trascritte da una sola persona: così si possono evitare gli errori»
ildubbio.news
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
LA LETTERATURA GIURIDICA ED IL PISTOLOTTO DI MASSIMO VACCARI. Condivido un sontuoso post scritto dal Giudice Massimo Vaccari. In poche parole, con asciutta prosa, ha delineato una tragica realtà. Le riviste ed i portali giuridici sono senza letteratura. Ma è possibile parlare di letteratura in uno scritto giuridico? Mi balenano Franco Cordero, De Marsico. Attualmente Massimo Fabiani. Ricordo Vezio Crisafulli, Raffaele Cicala, Massimo Severo Giannini, Pietro Virga. Proprio Cordero era cesellatore instancabile. Scriveva in un modo meraviglioso, con una sintassi ricercatissima, con passione divorante nella tessitura del verbo, ne voleva scoprire l’origine. La semantica era arte,coltivata con studi filologici rigorosissimi; aveva una conoscenza straordinaria delle lingue classiche, il greco ed il latino. Diceva, infatti, che la parola indica” catene ragionate”, conferisce il suggello alla “trama concettuale rimuovendo l’evanescenza”. Fabbrica similitudini, allusioni, antitesi, immagini, lampi intuitivi, metafore dal costrutto ragionato. Per Cordero,per esempio, l’etimologia della parola – Dike- la dea della giustizia è singolare. Dike significa quello che resta fermo, quello che è posto e che non può essere violato o vulnerato. Ma Platone ci aveva insegnato che l’eidos, l’idea della giustizia, ha varie sfaccettature, che si stagliano nell’ aspetto e nel volto dell’omonima dea: aspetto virgineo, occhi penetranti, sguardo triste, né umile, né altero: spaventa i malvagi, rassicura i buoni, è invulnerabile dagli influssi esterni. Vaccari ammonisce, redarguisce e ci dice che è raro trovare critiche a provvedimenti giurisdizionali. Richiama la perifrasi: si esprime il medesimo concetto con le stesse parole. Si fa tautologia. Ed accade che questi scrittori, scrittrici- che strapazzano anche questo portale con cinque sei post al giorno per vendere proprie pubblicazioni come aspirapolvere-hanno anche il potere ammaliante di dirigere - ricoprire ruoli di direzione scientifica. Sono capaci di redigere un commento appena e’ edita la sentenza. Dopo poche ore: mi riferisce carinamente il Giudice Valerio de Gioia 20 minuti. Fantastico. Perché devono arrivare subito sul portale. Io- confesso- per scrivere un pezzo ci metto settimane, mesi ed invidio la scuola del taglio e cucito, del copia e incolla di motivazioni di sentenze. Il monito di Vaccari è fatto mio: ed è più autorevole, per carità di Dio. E la letteratura, diceva De Marsico, deve colorare lo scritto giuridico e richiamava la dottrina che gli scrittori e scrittrici di LinkedIn buttano alle ortiche. Forbito Vaccari quando si cela dietro l’avverbio probabilmente, ma tuona con il sostantivo “deriva”: si privilegia la rapidità della pubblicazione all’approfondimento. Amara constatazione. Mi faccio un sigaro, gusterò un po’ di grappa buona e leggerò l’amato Il Foro Italiano. Li almeno funziona il “referaggio anonimo doppio cieco”. Un caro saluto ad un Magistrato che scrive magnificamente.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Vorrei scrivere un libro denuncia in cui descrivo e documento le mie incredibili vicende processuali. Se c’è un giornalista interessato attendo un suo contatto.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Diritto (ed economia) 2024: perché la dottrina non produce nuove idee, nuove e più approfondite interpretazioni delle regole e della realtà sociale ed economica, nemmeno dei commenti e note minimamente ragionari sulle sentenze e sugli atti amministrativi di rilevanza? Ebbene, non è poi tanto difficile andare alla radice di tale condivisibilissa è amara constatazione dell’avvocato Biagio Riccio e del magistrato Massimo Vaccari. Basti pensare a chi e come si scrivono articoli, commenti, locandine e scalette degli innumerevoli seminari, convegni e pubblicazioni in molte materie del diritto e dell’economia: scrivere e spiegare costa fatica, studio, lavoro, esposizione al confronto e rischio che la promozione professionale personale conseguente diventi un boomerang. Molto più redditizia la pratica professionale e la promozione personale professionale con la semplice descrizione (possibilmente per primo) di quello che succede, senza nemmeno un giudizio descrittivo, figuriamoci un giudizio di valore… (cit. H.G. Gadamer, Verità e metodo, 1960).
LA LETTERATURA GIURIDICA ED IL PISTOLOTTO DI MASSIMO VACCARI. Condivido un sontuoso post scritto dal Giudice Massimo Vaccari. In poche parole, con asciutta prosa, ha delineato una tragica realtà. Le riviste ed i portali giuridici sono senza letteratura. Ma è possibile parlare di letteratura in uno scritto giuridico? Mi balenano Franco Cordero, De Marsico. Attualmente Massimo Fabiani. Ricordo Vezio Crisafulli, Raffaele Cicala, Massimo Severo Giannini, Pietro Virga. Proprio Cordero era cesellatore instancabile. Scriveva in un modo meraviglioso, con una sintassi ricercatissima, con passione divorante nella tessitura del verbo, ne voleva scoprire l’origine. La semantica era arte,coltivata con studi filologici rigorosissimi; aveva una conoscenza straordinaria delle lingue classiche, il greco ed il latino. Diceva, infatti, che la parola indica” catene ragionate”, conferisce il suggello alla “trama concettuale rimuovendo l’evanescenza”. Fabbrica similitudini, allusioni, antitesi, immagini, lampi intuitivi, metafore dal costrutto ragionato. Per Cordero,per esempio, l’etimologia della parola – Dike- la dea della giustizia è singolare. Dike significa quello che resta fermo, quello che è posto e che non può essere violato o vulnerato. Ma Platone ci aveva insegnato che l’eidos, l’idea della giustizia, ha varie sfaccettature, che si stagliano nell’ aspetto e nel volto dell’omonima dea: aspetto virgineo, occhi penetranti, sguardo triste, né umile, né altero: spaventa i malvagi, rassicura i buoni, è invulnerabile dagli influssi esterni. Vaccari ammonisce, redarguisce e ci dice che è raro trovare critiche a provvedimenti giurisdizionali. Richiama la perifrasi: si esprime il medesimo concetto con le stesse parole. Si fa tautologia. Ed accade che questi scrittori, scrittrici- che strapazzano anche questo portale con cinque sei post al giorno per vendere proprie pubblicazioni come aspirapolvere-hanno anche il potere ammaliante di dirigere - ricoprire ruoli di direzione scientifica. Sono capaci di redigere un commento appena e’ edita la sentenza. Dopo poche ore: mi riferisce carinamente il Giudice Valerio de Gioia 20 minuti. Fantastico. Perché devono arrivare subito sul portale. Io- confesso- per scrivere un pezzo ci metto settimane, mesi ed invidio la scuola del taglio e cucito, del copia e incolla di motivazioni di sentenze. Il monito di Vaccari è fatto mio: ed è più autorevole, per carità di Dio. E la letteratura, diceva De Marsico, deve colorare lo scritto giuridico e richiamava la dottrina che gli scrittori e scrittrici di LinkedIn buttano alle ortiche. Forbito Vaccari quando si cela dietro l’avverbio probabilmente, ma tuona con il sostantivo “deriva”: si privilegia la rapidità della pubblicazione all’approfondimento. Amara constatazione. Mi faccio un sigaro, gusterò un po’ di grappa buona e leggerò l’amato Il Foro Italiano. Li almeno funziona il “referaggio anonimo doppio cieco”. Un caro saluto ad un Magistrato che scrive magnificamente.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Diffondo la mia ultima pubblicazione in cui per la prima volta mi cimento con una recensione al libro del Prof. Scarchillo sulla Class Action e, essendo una prima volta, non sarebbe potuta essere che per il mio Maestro e per una tematica da me profondamente studiata. Sono entusiasta di condividere questa mia recensione ad un libro che esplora in modo approfondito il tema della class action senza racchiudere questo istituto nei canoni del solo Istituto Giuridico ma si apre a più profonde argomentazioni. Un tema che, come molti sanno, mi sta particolarmente a cuore e su cui ho avuto il privilegio di lavorare per anni, sia come avvocato che come docente universitario e che mi vedrà certamente coinvolto in futuro nelle prossime azioni che saranno intraprese. La mia esperienza internazionale, maturata anche con studi legali negli Stati Uniti, mi ha permesso di comprendere e applicare il concetto di class action in un contesto pratico, dando una prospettiva unica a una tematica così complessa. Da anni, inoltre, la collaborazione con la cattedra di Sistemi Giuridici Comparati del Prof. Scarchillo, mi consente di approfondire costantemente gli sviluppi di questo strumento giuridico, confrontando le mie considerazioni ed il mio lavoro nel dibattito tra esperti del settore, come dimostrano i numerosi richiami alle mie riflessioni, che continuano a sollevare interesse in ambito accademico e professionale. Non è un caso che oggi il tema della class action nell’ambito arbitrale stia guadagnando sempre più attenzione. È un aspetto che continuo ad esplorare in modo innovativo, convinto che questa possa rappresentare una frontiera importante per il futuro del diritto. Il riconoscimento dell'importanza di questi contributi da parte della comunità legale è un segnale della rilevanza che il tema continua a rivestire. Invito quindi tutti coloro che sono interessati a una riflessione approfondita su questo argomento a leggere la recensione, ad approfondire la conoscenza attraverso la lettura del testo del prof. Scarchillo e a unirsi alla discussione. 👉 Leggi la recensione completa e condividi il tuo punto di vista! #ClassAction #Arbitrato #InnovazioneGiuridica #DirittoComparato #Giustizia #SistemiGiuridiciComparati #Avvocato #DocenteUniversitario #Scarchillo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il valore e la rilevanza dei contenuti: un'analisi criticamente costruttiva Imparate a valutare in modo consapevole l'utilità e la coerenza di un articolo. La critica costruttiva è il primo passo per migliorare i contenuti e ottenere una pubblicazione di qualità. Scoprite come i redattori prendono decisioni basate su questi valutazioni. #ValutazioneContenuti #CriticaCostruttiva #QualitàPubblicazione #MiglioramentoContenuti #DecisioniEditoriali #AnalisiCritica #ContenutiRilevanti #ValutazioneArticoli #ValoredeiContenuti #ConsapevolezzaEditoriale
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ritengo che quanto raffigurato rappresenti in modo emblematico come frequentemente la nostra percezione della comprensione di un determinato argomento risulti distorta e superficialmente semplificata. Ci si trova facilmente a ridurre un tema complesso, convinti di averne colto l'essenza in un istante fugace. Tuttavia, è solo con un impegno profondo nell'approfondimento che si rivela la vera natura intricata e multiforme dell'argomento, portandoci a un'accresciuta consapevolezza che ciò che sembrava immediato e banale in realtà celava una complessità insospettata. Questa riflessione, a mio avviso, si estende a tutti gli aspetti della nostra esistenza; solo con uno sforzo consapevole e metodico possiamo acquisire una comprensione autentica, per giungere a una visione veramente profonda e illuminata delle cose.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Strumenti da includere nella cassetta degli attrezzi dell'avvocato per migliorare le capacità di creare atti chiari e sintetici.
Freschi di ristampa, tornano in libreria i miei testi con copertina rinnovata e con l’eleganza esclusiva del formato cartaceo, frutto delle lezioni tenute in questi anni a Treviso nel corso di laurea in Giurisprudenza 2.0 dell’Università degli Studi di Padova. Grazie alla Libreria Al Segno Editrice di Mauro Danelli, sperimentata eccellenza nel centro storico di Pordenone👌🏻 Socrate avvocato ⚖️ Il saggio introduttivo all’«Apologia di Socrate» di Platone presenta la figura di Socrate non solo come grande filosofo, ma anche come esperto avvocato, investigando il metodo dialettico da lui applicato al processo del 399 a.C. Nella traduzione italiana, che si affianca al testo greco a fronte, si è tentato di rispettare il più possibile lo schema processuale e lo stile giudiziario del racconto platonico. Il glossario aiuta il lettore a comprendere le parole chiave del pensiero e della difesa di Socrate di fronte ai giudici di Atene. 📎 L’arte della scrittura giuridica 📜 La retorica è l’arte della scrittura giuridica, utilizzata dagli avvocati d’ogni tempo per l’elaborazione della difesa forense. Nel libro, arricchito di esempi pratici tratti dall’esperienza giudiziaria, si illustra il metodo dell’argomentazione retorica, indicandone l’utilità per la stesura persuasiva del parere motivato e dell’atto processuale.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi