Il Terzo Settore: Pilastro dell'Economia Sociale Italiana e Sfide Future Il recente Rapporto Terzo Settore 2024 pubblicato da Generali ci offre uno spaccato illuminante sulla realtà del Non Profit italiano, rivelando un settore che si conferma fondamentale per l'economia e il tessuto sociale del nostro Paese. Con un valore economico di 84 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL nazionale, il Terzo Settore si dimostra un attore chiave nel panorama economico italiano. Questo dato non sorprende chi opera quotidianamente nel settore e osserva l'impatto concreto delle oltre 129.000 organizzazioni iscritte al Registro Unico del Terzo Settore. Particolarmente significativo è il contributo all'occupazione: 900.000 lavoratori dipendenti e 4,6 milioni di volontari testimoniano la capacità del settore di generare non solo valore economico, ma anche capitale sociale. La forte presenza femminile (57,2%) evidenzia inoltre come il Terzo Settore sia all'avanguardia nell'inclusione di genere nel mondo del lavoro. Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide che ci attendono. La frammentazione del settore, con molte organizzazioni di dimensioni ridotte, e la difficoltà nell'attrarre giovani volontari rappresentano criticità da affrontare con urgenza. È necessario ripensare i modelli organizzativi e comunicativi per intercettare le nuove generazioni, mantenendo saldi i valori fondanti del Terzo Settore ma adattandoli ai linguaggi contemporanei. Per questo in CARACOL stiamo mettendo le basi per un futuro ancora più innovativo, rafforzando la nostra attività principale con un nuovo allevamento di 🐌 lumache, pronto entro il primo trimestre del prossimo anno e un progetto ambizioso come LABC - l'ecosistema nel futuro, pronto nel primo semestre del prossimo anno La sostenibilità finanziaria rimane una sfida cruciale. Con entrate medie annue di 142.000 euro per organizzazione, molti enti necessitano di strategie innovative per garantire la continuità dei servizi e l'impatto sociale sul territorio. Il futuro del Terzo Settore dipenderà dalla nostra capacità di innovare preservando i valori fondamentali, di attrarre nuove energie mantenendo l'esperienza consolidata, di costruire sostenibilità garantendo l'accessibilità dei servizi. Solo così potremo continuare a essere quel motore di cambiamento sociale che da sempre ci caratterizza. #TerzoSettore #Nonprofit #InnovazioneSociale #Sostenibilità #ImpactEconomy
Post di Stefano Rimondi
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👵👴 𝗟𝗮 𝗦𝗶𝗹𝘃𝗲𝗿 𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝘆: 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 Gli over 60 non sono solo destinatari di servizi, ma veri protagonisti di un’economia che guarda al futuro. Ne hanno parlato: 🔹 Severino Pellizzari, Presidente ANAP Veneto e Vicenza, ci ricorda come valorizzare il patrimonio di esperienze e competenze maturate da questa generazione. Coaching, reverse mentorship e progetti sociali: i senior possono diventare pilastri di rigenerazione e innovazione. 🔹 Fabio Menicacci, Segretario Nazionale ANAP, sottolinea come il benessere e l’invecchiamento attivo contribuiscano alla produttività, alla lotta all’ageismo e alla creazione di modelli sostenibili. L’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati ha inquadrato necessità e vantaggi della Silver Economy come: 💼 Imprese e passaggio generazionale: l’11,2% delle aziende vicentine ha già affrontato il cambio di leadership negli ultimi 6 anni. Prepararsi al futuro vuol dire garantire continuità e salvaguardare competenze e tradizioni. 🏠 Modelli abitativi innovativi: il co-housing sociale riduce l’isolamento e favorisce connessioni intergenerazionali. ✈️ Turismo silver: slow travel, borghi e arte per un pubblico curioso e sempre attivo. Leggi la notizia completa👇
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https://lnkd.in/eBnbpJUg Vero, vero anche che se preparato per tempo e con l aiuto di professionisti, il passaggio generazionale è non solo possibile, ma può anche rafforzare l'organizzazione ed essere un occasione per passare da un organizzazione padronale, imprenditore centrica, ad una organizzazione che mantiene l'identità originaria, ma ora gestita dalla nuova generazione con un team di manager ed un moderno modello organizzativo. Sto seguendo in questi mesi, il processo, che non chiamo, appositamente cambio generazionale, ma accompagnamento generazionale, di due imprese, e sto apprezzando veramente i vantaggi che la nuova generazione può dare ad un organizzazione quando la generazione fondante partecipa veramente nel processo di accompagnamento ed entra in modelli organizzativi moderni. #accompagnamentogenerazionale #valori #idee #azioni #risultati
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Sono 𝐒𝐄𝐈 le principali sfide che il Terzo Settore dovrà affrontare nel prossimo futuro: 🔸Ripensare i modelli di partecipazione del mondo del volontariato 🔸 Investire sul capitale umano affrontando il tema del ricambio generazionale 🔸 Ricercare un equilibrio economico sostenibile 🔸 Fare rete per evitare l’eccessiva frammentazione 🔸 Sviluppare un’adeguata cultura del rischio 🔸 Dare continuità alle tante attività del Terzo settore 🎯È quanto emerge dal 𝐑𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐓𝐞𝐫𝐳𝐨 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒: 𝑷𝒓𝒐𝒕𝒂𝒈𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒆𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝑷𝒂𝒆𝒔𝒆: 𝒆𝒗𝒐𝒍𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒔𝒇𝒊𝒅𝒆, realizzato da Generali Italia sotto il coordinamento di Country sustainability and social responsibility e della Business unit enti religiosi e Terzo Settore. 👉 Per approfondire ti invitiamo a leggere l'articolo di Vita: https://lnkd.in/dEwdcGmd #PLL #ProgettoLiguriaLavoro #ConsorzioProgettoLiguriaLavoro #ConsorzioPLL #ValoriAggiunti #ProgettoLiguriaLavoroImpresaSociale #ImpresaSociale #PLLServiziImpreseSociali
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https://lnkd.in/eBnbpJUg Vero, vero anche che se preparato per tempo e con l aiuto di professionisti, il passaggio generazionale è non solo possibile, ma può anche rafforzare l'organizzazione ed essere un occasione per passare da un organizzazione padronale, imprenditore centrica, ad una organizzazione che mantiene l'identità originaria, ma ora viene gestita cn successo dalla nuova generazione con un team di manager ed un moderno modello organizzativo. Sto seguendo in questi mesi, il processo, che non chiamo, appositamente cambio generazionale, ma accompagnamento generazionale, di due imprese, e sto apprezzando veramente i vantaggi che la nuova generazione può dare ad un organizzazione quando la generazione fondante partecipa veramente nel processo di accompagnamento ed entra in modelli organizzativi moderni. #accompagnamentogenerazionale #valori #idee #azioni #risultati
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“In un contesto caratterizzato da rapidi mutamenti tecnologici e sociali che rischiano di frammentare la società, il #TerzoSettore genera coesione. Questa seconda edizione del Rapporto evidenzia l’apporto determinante della riforma del Terzo Settore nel favorire la professionalizzazione di questo universo che, nel suo complesso, vale circa il 4,4% del Pil nazionale e contribuisce in maniera decisiva alla crescita e all’innovazione sociale del Paese. L’indagine mette in luce la necessità di una nuova partnership tra il Terzo Settore, il pubblico e le imprese private, per rinnovare questo mondo. Attraverso la conoscenza, il dialogo e la frequentazione di queste realtà, Generali accompagna questo processo e offre soluzioni e servizi dedicati e distintivi, che rispondono ai reali bisogni specifici degli enti, garantendo protezione e continuità per le loro attività, fondamentali per il benessere sociale”. Barbara Lucini Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia e Piero Fusco, Responsabile Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Generali Italia.
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In Italia operano 360.061 organizzazioni non profit, e il numero degli occupati continua a crescere, raggiungendo quota 919.431 (+2,9% rispetto al 2021). Il Mezzogiorno è in particolare espansione, con un aumento del +12% delle organizzazioni negli ultimi dieci anni. L’innovazione sociale emerge come elemento chiave: nel 2021, l'8,3% delle organizzazioni ha avviato progetti innovativi, soprattutto cooperative sociali e fondazioni, orientate al bene pubblico e al supporto di soggetti vulnerabili. Le organizzazioni più innovative si distinguono anche per l’uso della tecnologia digitale (95,5%) e per reti collaborative, con il 55% che partecipa a reti multi-stakeholder e il 74,6% che collabora con la Pubblica Amministrazione. I dati Istat sono stati presentati durante le Giornate di Bertinoro e rivelano un settore non profit in crescita. Secondo Paolo Venturi, direttore AICCON, occorre ripensare le istituzioni e ridefinire le regole del gioco, dove l’innovazione diventa uno strumento chiave per il cambiamento strutturale. Leggi l'approfondimento qui: https://lnkd.in/dctNvkzi #InnovazioneSociale #TerzoSettore #Istat #Dati
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Ben detto: la fuga dei giovani dal Nord del Paese mette a nudo l'arretratezza culturale del fare impresa e, quindi, del senso del lavoro in questi territori così vitali e cruciali per la costruzione del benessere del Paese. Per questo ritengo fondamentale tenere alto il dibattito per far capire l'importanza e l'urgenza del cambiamento al mondo imprenditoriale: senza giovani le imprese muoiono per mancanza di energia, innovazione, creatività, voglia stessa di costruire un futuro migliore. Il tema è determinante, alla fine, per la stessa sostenibilità del debito pubblico, e del welfare, in un chiaro rovesciamento di relazione causa-effetto rispetto a quanto proposto in un improbabile patto da chi rispolvera vie antiche e improprie: cosa mai dovrebbero dare i giovani per ottenere quello che dovrebbe essere dato loro, in termini di ambiente di lavoro e loro valorizzazione, NELL'INTERESSE delle altre generazioni. Quindi va dato senza nessuna contropartita perché la contropartita è già il maggior e miglior sviluppo sociale ed economico dei territori e della nazione tutta che l'attrattività per i giovani garantirebbe. L'idea di ritagliare strumenti particolari e adatti alla nostra storia di impresa è affascinante, purché non si dimentichi che le imprese devono cambiare sempre, per loro natura intrinseca e per loro convenienza. Se un tempo bastava cambiare prodotti e processi, ora devono cambiare modo di essere, ossia governance. Continuiamo a mettercela tutta per evitare che il tema scada in un argomento da tavole rotonde e invece si cali nella realtà del Paese. #attrattività #giovani #nessunpatto #imprese #arretratezzaculturale #sensodellavoro #innovazione #sostenibilitàdebitopubblico
Ben ritrovati! Non è cessato, durante gli scorsi quindici giorni, il dibattito sul tema dell'#attrattività delle nostre #imprese, che lungi dall'essere un tema di #recruiting, investe profondamente addirittura il senso del nostro territorio e del lavoro in esso. Qui la voce di Luca Paolazzi di Fondazione Nord Est, che sta portando avanti contributi di grande livello sul tema. Paolazzi richiama un pezzo del professor Giovanni Costa del 29 dicembre scorso dedicato a rinfrescare (sul Corriere del Veneto!) alcuni concetti chiave del rewarding, mentre al piede dell'articolo trovate il link ad una "identikit" del giovane expat, pubblicato da Fondazione Nord Est il 23 dicembre. Stamattina torna sul tema Giuseppe Milan, presidente della recentemente nata Fondazione Capitale&Lavoro: la partecipazione al capitale come strumento per trattenere e ingaggiare chi vuole restare e fare impresa qui, non solo "lavorare" o "avere uno stipendio". Qui i contributi di Paolazzi: https://lnkd.in/diazaXkB
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L'applicazione di una vera "cultura del merito" può rappresentare il motore per il rilancio del nostro Paese e, come ben osservato nell'articolo, si deve lavorare su un sistema di regole che: incentivi il merito, favorisca la mobilità sociale e l'accesso alle opportunità, valorizzi il ruolo e le competenze del management, sostenga gli investimenti in risorse umane e welfare aziendale.
✍🏻 Il #Merito: uno dei valori fondamentali per la dirigenza e per una società equa. 🤝🏻 Grazie a Giorgio Neglia, Consigliere del Forum della Meritocrazia e Responsabile #Meritometro e #Meritorg, per aver voluto concedere a “Dirigenti Industria” una lettura particolare del rapporto CIDA-Censis: "Il valore del #CetoMedio per l'economia e la società". 🔗 Leggi l'articolo: https://lnkd.in/dAXKZMgF ALDAI-Federmanager Franco Del Vecchio Federmanager MANAGERITALIA FEDERAZIONE CIMO-FESMED FIDIA - Federazione Italiana Dirigenti Imprese Assicuratrici ANP associazione nazionale dirigenti scolastici e alte professionalità della scuola Stefano Cuzzilla Quici Guido Antonello Giannelli Mario Mantovani Teresa Lavanga Alberto Castelli
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🔓 𝐀𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚, 🕰 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐨, 🌱 𝐕𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐞 🌌 𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨: 𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢 Le imprese familiari italiane, che rappresentano l'85% delle attività del paese, affrontano la sfida cruciale della continuità generazionale. La nostra editoriali Marilena Lualdi riflette su come questi pilastri siano fondamentali per la sopravvivenza e il rafforzamento del tessuto economico, anche in risposta alle difficoltà imposte dalla pandemia. "Continuità" non significa solo successione, ma un profondo impegno nel trasmettere e rinnovare i valori aziendali attraverso il tempo. L'introduzione di leadership esterna e l'importanza di dare spazio alle nuove generazioni per esprimere le proprie idee sono pratiche che stanno guadagnando terreno. 🌐 Esplorare questi temi ci aiuta a comprendere meglio come le aziende possano evolvere e prosperare, mantenendo saldo il legame con le proprie radici e valori. Un dialogo intergenerazionale che può definire il futuro delle nostre imprese. . . #ImpreseFamiliari #Leadership #Innovazione #Sostenibilità #EconomiaItaliana #Continuitagenerazionale #ImpreseTerritorio #Imprese #Imprenditori #Giovani https://lnkd.in/dEN7C3ig
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Si tratta di una realtà multiforme e variegata, indice di una grande vitalità. Per valorizzare tutto l'apporto potenziale del terzo settore è opportuno uno sforzo organizzativo e di crescita manageriale. Forse CIDA Manager e le Federazioni Federmanager e MANAGERITALIA potrebbero dare una mano....
Università Tor Vergata, Mesci, Scuola di Economia Civile, SOAS University of London, Next, Festival economia civile, FQTS, Gioosto
Terzo settore, ibridazione e futuro generativo del paese Al 31 dicembre 2022 le istituzioni non profit attive in Italia sono 360.061 e, complessivamente, impiegano 919.431 http://dipendenti.In Italia oggi contano 59.000 cooperative, dato che equivale al 30% delle cooperative europee. In più, hanno un valore aggiunto di 151 miliardi di euro, ovvero l'8% del PIL. Esse coinvolgono oltre 12 milioni di soci e socie e quasi 2 milioni di lavoratori e lavoratrici (7% del totale). La ricchezza di questo mondo ha prodotto una grande varietà di forme organizzative: cooperative di consumo, di produzione, di lavoro, cooperative sociali, banche di credito cooperativo, banche etiche, fondi etici, commercio equo e solidale, cooperative di comunità, fondazioni di comunità. Il terzo settore e la cooperazione sono due polmoni del nostro paese che rispondono all’invito di Mattarella di fine anno “2025 è l’anno della speranza, dobbiamo tradurla in realtà coltivando fiducia, riorientando il modo di vivere insieme… contro la forza centrifuga che ci polarizza e radicalizza…. Il rispetto è la parola dell’anno, primo passo verso il dialogo” “La speranza non può tradursi solo in attesa inoperosa La speranza siamo noi, il nostro impegno, le nostre scelte” La direzione di marcia per il futuro è quella dell’ibridazione. Basta con la separazione tra chi crea valore economico senza preoccuparsi dei danni collaterali sociali ed ambientali e le crocerossine del terzo settore che mettono i cerotti. Il profit diventa più ricco di senso con la responsabilità sociale ed ambientale (b-corp, benefit corporations, responsabilità sociale d’impresa) e il no profit più ricco di denaro, più indipendente creando valore con i valori. E la vita per chi lavora in queste organizzazioni diventa più ricca di senso Il terzo settore non solo risolve problemi ma crea partecipazione e cittadinanza attiva, la linfa di cui ha bisogno l’albero della democrazia per sopravvivere e prosperare. In questi anni abbiamo identificato buone pratiche, costruito reti, prodotto cultura attraverso la rete dei festival, identificato un nuovo genere musicale fondato su intelligenza relazionale, fiducia cooperazione cittadinanza attiva partecipazione, scambio di doni reciprocità. E siamo pronti a suonarlo con tutte le persone di buona volontà per dare felicità e ricchezza di senso al paese
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