Ormai se ne parla ovunque, anche su #ilsole24ore. Dunque la carriera è morta? Se intendiamo per carriera quell'avanzamento lineare e verticale è sotto gli occhi di tutti come questa concezione stia subendo dei contraccolpi. Sta subentrando un nuovo concetto di carriera, un tipo di carriera che non vuole essere verticale a tutti i costi. Non so se è sia meglio definirla orizzontale, obliqua, a salti o cos'altro, ma non è più verticale. E richiede attenzioni diverse. Da parte delle aziende, che devono prendere atto di questo cambiamento e iniziare (alcune sono già avanti, ma sono un'esigua minoranza) a relazionarsi con le persone in modo diverso da prima. Tra le tante cose che le aziende possono fare c'è il valorizzare le persone che già sono a bordo e valutare, oltre le competenze tecniche, anche le competenze trasversali e le inclinazioni personali al fine di soddisfare esigenze e desiderata di entrambe le parti. Da parte di candidati/lavoratori sarà necessario iniziare a pensare diversamente, ampliando lo sguardo e la propria visione. Tra le tante cose che le persone possono fare c'è quello di non focalizzarsi solo su ciò che sanno fare, ma anche sul come fanno ciò che fanno e sul perchè lo fanno. Questo esercizio aiuta ad ampliare la visione. Il tema è ampio e interessante, ti va di condividere il tuo pensiero o la tua esperienza? #andreatacca #lavoro #carriera
Post di Andrea Tacca
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Carriera addio? Forse. Di certo è arrivata l'epoca del benessere come priorità e come ambizione. Ma cosa intendiamo per #benessere? No, non si creda che le persone vogliano rinunciare a retribuzione e sicurezza finanziaria, cambia però il concetto di gratificazione e al posto di una carriera verticale si ambisce a un balance, anzi a una maggior integrazione tra lavoro e vita privata. E di questo le aziende devono tener conto perché non sarà lo specchieto della carriera in senso tradizionale ad attirare nuovi talenti, ma qualcosa di meno facile da definire e descrivere ma di gran più grande valore per la persona. https://lnkd.in/dAdRQDXU #FuturoDelLavoro #TalentAttraction #Wellbeing
Benessere o carriera? La maggioranza dei lavoratori sceglie la prima opzione
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🚀 [#NuovePriorità] La scala aziendale non è più l'unico percorso per la #realizzazione professionale! Un sorprendente 50% dei professionisti sta rivedendo le proprie ambizioni di carriera, cercando un equilibrio più profondo tra vita e lavoro. 🔍 Scopri nel nostro ultimo articolo per quale motivo la pandemia ha influenzato questa tendenza e come si sta trasformando il panorama professionale contemporaneo. 👇 https://lnkd.in/dm6u7GdX ✍ MR CORPORATE 🎙 Che cosa ne pensi? Unisciti alla conversazione nei commenti al post: la tua opinione conta! #CarrieraOlistica #EquilibrioVitaLavoro #FuturoDelLavoro #competenzeumane #sosskills #worklifebalance #welfareaziendale
Oltre la Scala Aziendale: Metà dei Professionisti Ripensa alle Priorità di Carriera
https://www.geviacademy.it
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Team builder | Operations | Procurement & Supply Chain | Contract Manager | Project Manager | Cost Control
Lavoro e carriere La carriera? Un lavoratore su due rinuncia Servizio di Cristina Casadei sul sito 24+ de Il Sole 24 Ore. "C’era una volta un mondo del lavoro in cui l’ambizione era molto diffusa. Si pensi ai boomers per fare un esempio. Fino a quando non è arrivata l’orizzontalizzazione delle organizzazioni che ha creato fluidità nei ruoli, schiacciando le gerarchie. E le promozioni. Su tutto si è però abbattuta come un’onda anomala la pandemia che ha portato i lavoratori a rivedere il valore del tempo, soprattutto della vita privata e delle relazioni." "Risultato? È venuta a mancare la spinta collettiva verso la carriera, un fenomeno che emerge con molta chiarezza nel Randstad workmonitor del 2024, dove sono stati coinvolti oltre 26mila lavoratori a livello globale, di cui 700 in Italia, considerando generazioni diverse, di età compresa tra i 18 e i 67 anni." A dirla tutta, soprattutto se parliamo dell'Italia, non credo che si tratti di un fenomeno che riguarda solo i più giovani né che si sia generato in corrispondenza della pandemia da Covid-19. Alla luce delle mie esperienze dirette, direi che le ragioni sono altre, molto più profonde e radicate. Che interessano una platea molto ampia, sia come range di età che come tipologia di lavoro che anche come livello salariale. Cosa ne pensate? Anche in base alle vostre esperienze? #lavoro #carriera #carriere #italia #management #leadership #etica https://lnkd.in/dmDjBAti
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Se non comunichi non esisti | Giornalista professionista de L’Eco di Bergamo, Direttore Editoriale di Pianura Network e Communication specialist per Delta Index | con @DeltaIndex mi occupo di attrattività giovanile
Non c'è soluzione organizzativa che tenga se prima non rendi positivo un ambiente di lavoro. Come possono essere motivati i dipendenti della tua azienda se la strategia è orientata solo ai tagli? Fosse anche che stai navigando in acque difficili, il tuo tesoretto è comunque rappresentato dai tuoi collaboratori. Se i conti non tornano e non puoi gratificarli con i benefit, condividi almeno le informazioni, rendili partecipi, fai in modo che si sentano valorizzati nel tentativo di salvaguardare il lavoro, cioè gran parte della loro giornata, della loro vita. Anche questo si chiama welfare aziendale. Ne parlo sul blog di Delta Index con Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos
Ogni 2 anni i giovani cambiano lavoro. «Restano se c’è un ambiente positivo»
info.deltaindex.it
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🙄 Se il lavoro è (anche) una questione di senso "«Quasi un terzo dei dipendenti – scrive l’autore – va al lavoro percependo i propri bisogni come insoddisfatti, con il risultato di sentirsi frustrato e provare ostilità nei confronti dell’azienda per cui lavora. Questo è il punto veramente preoccupante. Il dato è molto significativo e fa riflettere su alcune frettolose diagnosi sulle grandi dimissioni interpretate come rifiuto del lavoro o sul quiet quitting come consapevole sciopero bianco contro una cultura egemone che vede il lavoro come eccessivamente centrale nell’economia della vita delle persone. Queste, in larga parte, continuano a scorgere nell’attività professionale la possibilità di espressione di sé e come fondamentale legame sociale e possibilità di costruire una vita degna di essere vissuta». Quella che sembra essersi oscurata è, insomma, la fiducia, intesa come misura reale della possibilità di operare (in meglio) all’interno delle strutture aziendali". L'emergenza pandemica è stato il detonatore che ha portato il mercato del lavoro ad esplodere, lasciando spazio a tendenze non sempre nuove ma che fino ad allora non sembravano godere di un vero “diritto di cittadinanza”. Eppure, mentre gli approcci verso di esso si modificano, il lavoro continua a mantenere un ruolo centrale nelle vite degli italiani. Nel suo ultimo libro, Paolo Iacci approfondisce le tendenze con cui professionisti e imprese si stanno confrontando, andando oltre gli slogan che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. 🗞 La recensione di Luca Miele, sulle pagine de L'economia civile di Avvenire: https://lnkd.in/dmdyVJDG 📖 E, per i più curiosi, il saggio "Smetto quando voglio - Il lavoro nel nuovo millennio tra quiet quitting e silenzio organizzativo" di Paolo Iacci: https://lnkd.in/duQRxftJ #libri #lavoro #hr #risorseumane #cambiamento #smettoquandovoglio
Prospettive. Smetto quando voglio: se il lavoro è (anche) questione di senso
avvenire.it
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Presidente Accademia Commercialisti | 𝗧𝗘𝗗𝗫 𝗦𝗽𝗲𝗮𝗸𝗲𝗿 | 𝗜𝗦𝗖𝗥𝗜𝗩𝗜𝗧𝗜 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗠𝗜𝗔 𝗡𝗘𝗪𝗦𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥 un ponte tra persone e Tech👇🏼
𝗟𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗡𝗼𝗻 𝗘̀ 𝗣𝗶𝘂̀ 𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀? 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 Recentemente, un'indagine di Randstad ha rivelato una tendenza sorprendente nel mondo del lavoro: la carriera non è più la priorità per molti lavoratori. Questo cambiamento di mentalità, accelerato dalla pandemia, mette in luce nuove priorità e sfide sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Ma cosa significa questo per il futuro del lavoro? Riflettendoci ho voluto guardare entrambi "i lati della medaglia" e mi sono posto che ci sono sia dei vantaggi e svantaggi da entrambi le parti in causa e l'impatto che sull'aspetto sociale . Ho fatto queste riflessioni: 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 Equilibrio Vita-Lavoro Migliorato: I lavoratori danno priorità alla qualità della vita e alle relazioni personali, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione generale. Maggiore Flessibilità: La flessibilità di orario e la possibilità di lavorare da remoto sono diventate più importanti, offrendo una maggiore autonomia. Sviluppo Personale: C'è un'enfasi crescente sullo sviluppo personale e professionale, oltre che sulla carriera tradizionale. Ambiente di Lavoro Migliore: I lavoratori cercano ambienti di lavoro più piacevoli e inclusivi, che possono portare a una maggiore produttività. Focus su Valori e Passioni: I lavoratori sono più propensi a cercare ruoli che rispecchiano i loro valori personali e le loro passioni. 𝗦𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 Rischio di Stagnazione Professionale ed Economica: La mancanza di ambizione di carriera può portare non solo a una stagnazione professionale individuale, ma anche a un rallentamento della crescita economica, poiché meno persone aspirano a ruoli di leadership e innovazione. Difficoltà nella Gestione delle Risorse Umane: I datori di lavoro potrebbero trovarsi a dover gestire aspettative diverse e più complesse dei dipendenti, rendendo più difficile trovare il giusto equilibrio tra motivazione e soddisfazione del personale. Mancanza di Motivazione per Alcuni Ruoli: Alcuni ruoli che richiedono una forte ambizione di carriera potrebbero diventare meno attraenti, portando a una carenza di talenti in settori chiave ed importanti per il tessuto produttivo di ogni nazione. 𝗗𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲: La ricerca mostra che le donne sono meno ambiziose rispetto agli uomini in termini di carriera, il che potrebbe accentuare le disparità di genere e sociali sul posto di lavoro. Impatto sul Tessuto Sociale: La riduzione dell'ambizione di carriera può avere un impatto sul tessuto sociale, limitando le opportunità di mobilità sociale e contribuendo a una maggiore disuguaglianza, anche all'interno di alcuni distretti territoriali. Voi che ne pensate: https://lnkd.in/dJq4Jq4u
La carriera? Un lavoratore su due rinuncia. Ecco perché
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Ex AGOS SpA ¦ Papà ¦ Assaggiatore di Vino ONAV | Scouting e Coordinamento Partnership Agenti in Attività finanziaria ¦ Assicurazioni ¦ Banche+Aziende+Sindacati ¦ CréditAgricole
Ti accorgi a un certo punto che sei salito di uno o più gradini quando sei più padrone del tuo tempo e decidi TU come impiegarlo e a chi dedicarlo. #lifebalance #wellbeing
Presidente Accademia Commercialisti | 𝗧𝗘𝗗𝗫 𝗦𝗽𝗲𝗮𝗸𝗲𝗿 | 𝗜𝗦𝗖𝗥𝗜𝗩𝗜𝗧𝗜 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗠𝗜𝗔 𝗡𝗘𝗪𝗦𝗟𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥 un ponte tra persone e Tech👇🏼
𝗟𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗡𝗼𝗻 𝗘̀ 𝗣𝗶𝘂̀ 𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀? 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 Recentemente, un'indagine di Randstad ha rivelato una tendenza sorprendente nel mondo del lavoro: la carriera non è più la priorità per molti lavoratori. Questo cambiamento di mentalità, accelerato dalla pandemia, mette in luce nuove priorità e sfide sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Ma cosa significa questo per il futuro del lavoro? Riflettendoci ho voluto guardare entrambi "i lati della medaglia" e mi sono posto che ci sono sia dei vantaggi e svantaggi da entrambi le parti in causa e l'impatto che sull'aspetto sociale . Ho fatto queste riflessioni: 𝗩𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 Equilibrio Vita-Lavoro Migliorato: I lavoratori danno priorità alla qualità della vita e alle relazioni personali, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione generale. Maggiore Flessibilità: La flessibilità di orario e la possibilità di lavorare da remoto sono diventate più importanti, offrendo una maggiore autonomia. Sviluppo Personale: C'è un'enfasi crescente sullo sviluppo personale e professionale, oltre che sulla carriera tradizionale. Ambiente di Lavoro Migliore: I lavoratori cercano ambienti di lavoro più piacevoli e inclusivi, che possono portare a una maggiore produttività. Focus su Valori e Passioni: I lavoratori sono più propensi a cercare ruoli che rispecchiano i loro valori personali e le loro passioni. 𝗦𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗠𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 Rischio di Stagnazione Professionale ed Economica: La mancanza di ambizione di carriera può portare non solo a una stagnazione professionale individuale, ma anche a un rallentamento della crescita economica, poiché meno persone aspirano a ruoli di leadership e innovazione. Difficoltà nella Gestione delle Risorse Umane: I datori di lavoro potrebbero trovarsi a dover gestire aspettative diverse e più complesse dei dipendenti, rendendo più difficile trovare il giusto equilibrio tra motivazione e soddisfazione del personale. Mancanza di Motivazione per Alcuni Ruoli: Alcuni ruoli che richiedono una forte ambizione di carriera potrebbero diventare meno attraenti, portando a una carenza di talenti in settori chiave ed importanti per il tessuto produttivo di ogni nazione. 𝗗𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲: La ricerca mostra che le donne sono meno ambiziose rispetto agli uomini in termini di carriera, il che potrebbe accentuare le disparità di genere e sociali sul posto di lavoro. Impatto sul Tessuto Sociale: La riduzione dell'ambizione di carriera può avere un impatto sul tessuto sociale, limitando le opportunità di mobilità sociale e contribuendo a una maggiore disuguaglianza, anche all'interno di alcuni distretti territoriali. Voi che ne pensate: https://lnkd.in/dJq4Jq4u
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🔔 Fare #carriera non è più la #priorità per molti lavoratori. Questo è quello che emerge da una recente indagine fatta da Randstad, che mette in evidenza e in % quanto siano cambiati e stiano cambiando giorno dopo giorno a partire dalla pandemia i #bisogni e le #priorità dei lavoratori. Questi i fattori considerati più importanti della carriera: 📌Equilibrio Vita-Lavoro 📌Flessibilità 📌Formazione e Sviluppo professionale 📌Ambiente di Lavoro 📌Allineamento ai propri Valori e Passioni Tutto questo è sempre più evidente che comporterà nuove #sfide. 1️⃣ Per le persone: sarà sempre più necessario lavorare su se stessi, per conoscere le proprie #passioni, #idee, #assetti valoriali, #significati, per riuscire a condurre una vita davvero significativa e #allineata a sè. 2️⃣ Per le aziende: sarà sempre più necessario mettere il #focus sulle #persone, sulla #motivazione, sullo #sviluppo, sulla #formazione, sul #welfare, sull'#inclusività. Io mi rendo conto che si tratta di sfide per nulla banali, le cui gestioni e soluzioni non possono essere improvvisate o affrontate superficialmente. 💡 Ecco, quindi, che il ruolo di figure di #formatori, sia di hard che di soft skills, #Coach, esperti del #benessere risulterà fondamentale. E io sono estremamente orgogliosa ed entusiasta di farne parte e di potere dare in questo quadro il mio prezioso #contributo. ❓ E tu cosa consideri più importante nel tuo lavoro? Cosa pensi di questo cambio di scenario? Ti leggo nei commenti 💬
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🌟 Che lezione impariamo dal pentimento del 56% dei lavoratori che hanno lasciato il loro lavoro quest'anno? 🔥 Il mondo del lavoro è in piena evoluzione e i dati parlano chiaro: più della metà di chi ha lasciato il lavoro quest'anno si pentirebbe della scelta. La domanda sorge spontanea: come possiamo prevenire il #GreatRegret? 🎯 La chiave sta nel coltivare un ambiente lavorativo che priorizza non solo le competenze, ma anche il benessere fisico e mentale. Non è solo una questione di produttività, ma di sostenibilità a lungo termine. 🌱 In un mercato così dinamico, le aziende che si distinguono sono quelle che investono in #FormazioneContinua e supportano attivamente il #WorkLifeBalance. È una strategia vincente che riduce il turnover e aumenta l'engagement. 🔄 E nel mondo digitale, l'adattamento non è solo tecnologico ma anche umano. Dobbiamo essere pronti a riallocare e riqualificare, abbracciando il cambiamento come opportunità. 🤔 Quali strategie stanno funzionando nella tua azienda? Condividiamo idee per un futuro lavorativo più felice e produttivo! #Valoreumano #InnovazioneHR #SaluteMentale #Leadership #HR
Grandi dimissioni o Grandi ripensamenti? La metà di chi ha lasciato il lavoro si è già pentito
corriere.it
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Esperto IT Business Partner con track record in trasformazione digitale nei settori bancario, pubblico e manifatturiero, focalizzato su SAP. Guido progetti di impatto aziendale di implementazione di soluzioni innovative
L'impatto della pandemia sul lavoro: Priorità dei lavoratori in evoluzione La pandemia di COVID-19 ha scosso le fondamenta del mondo del lavoro, portando con sé una serie di cambiamenti significativi. Secondo il recente workmonitor di Randstad, solo la metà degli intervistati si dichiara ambizioso nella propria carriera, rispetto al 60% del 2020. Ma qual è la ragione di questo declino? Uno dei fattori chiave che emerge è il cambiamento nelle priorità dei lavoratori. La pandemia ha portato le persone a riconsiderare il valore del tempo, dando maggiore importanza alla vita privata e alle relazioni personali. Questo nuovo approccio ha generato una domanda sempre più pressante di flessibilità e di un equilibrio tra lavoro e vita personale. Riscoperta dell'importanza della vita privata L'esperienza della pandemia ha reso evidente l'importanza della vita privata. Le persone hanno dovuto affrontare la perdita di familiari e amici, la solitudine dell'isolamento e le sfide di conciliare il lavoro con gli impegni domestici. Questo ha portato a una nuova consapevolezza e apprezzamento del tempo libero e delle relazioni interpersonali. Molti lavoratori sono disposti a sacrificare la carriera per dedicare più tempo alla famiglia e agli amici. La flessibilità nel lavoro, la possibilità di lavorare da remoto e una maggiore considerazione per le esigenze personali sono diventate priorità per molti. Adattamento delle aziende al cambiamento Per restare competitive e attrarre i migliori talenti, le aziende devono adattarsi a questa nuova realtà. Offrire un ambiente di lavoro flessibile e sostenibile è diventato fondamentale. Le aziende devono consentire ai dipendenti di gestire il proprio tempo e di bilanciare le esigenze lavorative con quelle personali. Inoltre, c'è una crescente richiesta di trasparenza e responsabilità sociale da parte delle aziende. I lavoratori vogliono essere parte di organizzazioni che si impegnano per un futuro sostenibile e che rispettino valori etici. Prospettive future Il panorama del lavoro sta subendo una trasformazione significativa, dove la carriera non è più l'unica priorità per molti lavoratori. L'equilibrio tra lavoro e vita privata, insieme alla sostenibilità e alla responsabilità sociale, sta diventando sempre più importante. In questo contesto in continua evoluzione, le aziende devono adattarsi e innovare per soddisfare le esigenze dei loro dipendenti e restare competitive sul mercato del lavoro. Affrontare le sfide del lavoro agile Oltre alle considerazioni sopra esposte, è essenziale affrontare le sfide specifiche del lavoro agile, comprendere e gestire efficacemente le sfide legate al lavoro da remoto, inclusa la gestione del tempo, la comunicazione efficace e il mantenimento della coesione di squadra. In un mondo sempre più orientato al lavoro agile, affrontare queste minacce diventa cruciale per il successo individuale e aziendale. #smartworkingthreats #worklifebalance
Non voglio fare carriera: perché un lavoratore su due ha perso la spinta e l’ambizione - Il Sole 24 ORE
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