Su AFFARI & FINANZA un focus dedicato alla #sanità integrativa e al ruolo di UniSalute S.p.A, prima assicurazione sanitaria italiana per numero di clienti gestiti e sempre più compagnia multicanale, con l’obiettivo di sviluppare la vendita dei prodotti retail e Pmi ed essere sempre più vicini ai clienti, anche attraverso il #digitale. Per far fronte alle esigenze dei cittadini, Giovanna Gigliotti, AD di UniSalute, auspica “una maggiore integrazione dei tre pilastri, ovvero il sistema sanitario nazionale, la sanità integrativa collettiva e un sistema di sanità privata gestito dalle compagnie assicurative, facendo leva al contempo sul tema della prevenzione che resta strategico per permettere di salvaguardare la salute dei cittadini e mantenere in equilibrio i costi legati alla sanità”. L’Osservatorio Sanità di #UniSalute rileva infatti che la cultura della #prevenzione è ancora poco diffusa in Italia, ma anche che molti italiani sarebbero disposti a effettuare più visite e controlli con tempi di attesa più brevi. Leggi l'articolo: https://lnkd.in/e3nQ5fef
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💡 Non si è ancora chiuso il primo esperimento di partnership tra Stato e assicurazioni, nel settore delle catastrofi naturali, che già si inizia a parlare di una nuova possibile alleanza tra compagnie e governo per affrontare un’altra emergenza nazionale: la gestione della sanità in un Paese che invecchia. Per le cure private gli italiani spendono 40 miliardi Un tema che ieri è emerso a più riprese nel corso dell’assemblea dell’Ania, con l’associazione delle assicurazioni che ha festeggiato i suoi 80 anni dalla fondazione alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Si stima che le forze sanitarie integrative tra fondi, casse, mutue e polizze abbiano circa 16 milioni di assicurati, ma i 5 miliardi di premi e contributi sono poca cosa rispetto ai 40 miliardi direttamente spesi dai cittadini per farmaci e prestazioni mediche», ha sottolineato la presidente di Ania, Maria Bianca Farina chiedendo la definizione «di un vero e proprio patto per la salute degli italiani. Un secondo pilastro regolamentato che riesca a mutualizzare e dunque ridurre i costi per i singoli, anche attraverso un trattamento fiscale uniforme e di favore». Un riordino della sanità integrativa che deve «procedere parallelamente alle decisioni sulla non autosufficienza che ormai non sono più procrastinabili per gestire il dramma sociale che essa rappresenta», ha aggiunto Farina.💡🔜
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Per una sanità efficace ormai l’unica strada è la collaborazione tra pubblico e privato. Lo spiega bene in questa intervista recente a AFFARI & FINANZA l’AD di UniSalute S.p.A Giovanna Gigliotti “Gli italiani continuano ad avere fiducia nel Servizio sanitario nazionale, ma fanno fatica a usufruire delle prestazioni, soprattutto nell’ambito dell’alta diagnostica e degli interventi chirurgici, e per questo sempre più di frequente scelgono di affidarsi alle polizze sanitarie private”. Ed è vero. Il numero di persone che sfruttano le polizze sanitarie integrative è in continua crescita. Soprattutto nel Nord Italia. Come operatori sanitari quello che possiamo fare è mettere i pazienti in condizione di sapere della loro esistenza e implementare nei nostri centri medici la collaborazione con fondi e assicurazioni private. In Amicodentista - Amicomedico lo facciamo da sempre. E raccogliamo tutti i giorni i risultati di questo lavoro. https://lnkd.in/dmrPbDyR #ssn #salute
Giovanna Gigliotti (UniSalute): "Mercato in crescita per le polizze sanitarie"
repubblica.it
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Il nostro Prof. Marco Capecchi ha segnalato alcune delle più evidenti criticità del DM 232/2023, che rendono problematica l'applicazione della normativa attuativa: - La disciplina è unica per strutture pubbliche e private, senza distinguere le diverse situazioni e esigenze. - Le misure analoghe sono indistintamente previste per il pubblico e il privato, sia per l’auto-retention totale che per quella parziale, e riguardano sia le strutture in SIR che quelle assicurate con previsione di franchigia minima, senza alcuna esenzione per quelle che gestiranno solo sinistri dal valore economico basso. - La disciplina delle misure analoghe è molto complessa e di difficile applicazione, anche per grandi strutture pubbliche: ad esempio, per l’attuazione e l’appostazione a bilancio del fondo rischi, sarà necessario raccogliere dati relativi alle prestazioni, ai sinistri denunciati, alle liquidazioni dei risarcimenti e alla popolazione servita. - Mancano sanzioni dirette per l’inadempimento alle disposizioni, quasi a far sembrare discrezionale l’osservanza delle stesse. - Aumentano le responsabilità per gli operatori: per la mancata attuazione, per l’erronea certificazione del bilancio e per l’eventuale stipula di assicurazioni in assenza dei presupposti individuati dal decreto. Le strutture pubbliche e private dovranno comunque fare il possibile per far fronte all’adeguamento richiesto dalla normativa, al fine di garantire la sicurezza delle cure e del paziente prevista dalla Legge Gelli. #dannoallapersona #leggegelli #responsabilitàsanitaria #FGA
La trasformazione digitale delle professioni giuridiche, mediche e del campo assicurativo, collegate nel settore della #sanità, è il tema al centro del 32° Meeting di Melchiorre Gioia "Le regole del successo. Sapere, Saper Fare, Fare bene, Far Sapere". Il nostro partner Marco Capecchi ha relazionato sulle criticità del decreto attuativo della legge #Gelli e sulle soluzioni per l’applicazione concreta e sostenibile della normativa alle strutture pubbliche e private, nel corso del panel "Dopo i decreti attuativi della legge 24/17 è necessaria la riforma della interna normativa". Il panel è stato coordinato da Giorgio Moroni e Vittorio Fineschi Il Congresso annuale di #MelchiorreGioia è un momento prezioso per la comunità che si occupa di #sanità e #responsabilitàsanitaria ed è un evento che, antelitteram, ha applicato il metodo del dialogo interdisciplinare. #Fga anche quest'anno ha portato partecipazione e contributo. GIOVANNI CANNAVO' Marco Ferraro Michele Sprovieri Marco Perini Gianfranco Baroni Ilaria Giove @Comlas Agenas
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Questa battaglia di civiltà è di economia sostenibile e di governo sostenibile. Non è solo una battaglia di un comparto. Da luglio 2022 ha subito una accelerata Abbiamo combattuto come consiglio generale di Confindustria Dispositivi Medici - ne ero parte organizzando un meeting a febbraio 2023 a Roma ed erano presenti società scientifiche e vice presidenti commissione sanità senato e camera deputati. Eravamo li e tutti dicevano no assurdo. Poi il tar, dopo aver ricevuto centinaia di ricorsi da aziende, ha sollevato la questione di costituzionalita. La Corte ha trovato un brutto compromesso dimezzano il conto da pagare implicitamente ammettendo che era sbagliato far pagare alle aziende gli overbudget della sanità pubblica. Ma il conto resta da pagare e il principio ancora più fumoso e non regolato per presente futuro. Nicola Barni presidente attuale di cdm e il consiglio generale continuano questa battaglia. Cercasi politico con ruolo che prenda una posizione netta e chiara. Vogliamo servire la sanità con la certezza di cosa investire, spendere, produrre, spedire ed Educare al corretto uso. Oggi non è così e non si sa quanto dovremo restituire del già fatturato o del futuro fatturato. Senza regole... Non si può giocare un partita.
#nopayback per la sanità del futuro | Antonio Antico, presidente #SIPMeL - Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio, sull'urgenza di intervenire sul #payback durante l'attuale sessione di bilancio. Antico lancia l'allarme sulla devastante reazione a catena di questa iniqua misura che, colpendo le aziende dei #dispositivimedici, produce inevitabili ripercussioni sull'intero #SSN. Sulle attività dei professionisti della salute e sulla qualità delle cure per le persone. "L'industria è un partner irrinunciabile per la ricerca, lo sviluppo tecnologico, la formazione della classe medica: elementi imprescindibili per la tutela e la cura dei pazienti e a rischiare maggiormente sono i fragili e cronici". Una crisi annunciata, resta poco tempo per evitarla.
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Le 6 principali associazioni di categoria Aforp; Confapi salute, università, ricerca; Confindustria Dispositivi Medici; Coordinamento Filiera; FIFO e PMI Sanità chiedono a gran voce al Governo di aprire un tavolo tecnico per cancellare il payback in manovra #NOPAYBACK
Convocare un tavolo tecnico per cancellare il #payback sui #dispositivimedici nella legge di bilancio. È la nostra richiesta con Aforp, Confapi salute, università, ricerca, Coordinamento Filiera, FIFO Sanità e PMI Sanità in una lettera congiunta inviata oggi al #governo. Senza la cancellazione del payback il sistema salute è destinato a una crisi irreversibile: i disavanzi saranno sempre più insostenibili per le Regioni e le imprese del settore in una condizione di incertezza totale e costante, tale da causare la chiusura di molte aziende e il rischio che al #SSN arrivino prodotti obsoleti e di scarsa qualità. Riaffermiamo la volontà di lavorare insieme e con il governo per la sostenibilità del sistema sanitario pubblico, identificando un progetto di governance nel quale venga ricompreso anche lo 0,75%. La filiera industriale dei dispositivi medici è un comparto strategico per il nostro Paese, in termini di occupazione, creazione di PIL, investimenti in ricerca, innovazione tecnologica, supporto professionale per la migliore gestione delle prestazioni, formazione degli operatori sanitari. Oggi è a rischio di sopravvivenza. Leggi il comunicato stampa: https://lnkd.in/eGjKVFav Ministero della Salute Ministero delle Imprese e del Made in Italy Ministero dell'Economia e delle Finanze Conferenza delle Regioni e delle Province autonome #noicisiamo #fareimpresainsieme Grazia Guida AFORP Michele Colaci Nicola Barni Cristiana Cori Giorgio Sandrolini Cortesi Sveva Belviso Gennaro Broya de Lucia
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Quanto si investe in salute e benessere in Italia? Nel 2022 sono stati spesi nel sistema sanitario quasi 170 miliardi di euro, di cui 40 direttamente sopportati dai cittadini. In parallelo è cresciuto il disavanzo delle regioni: si tratta di dati in costante crescita da oltre 10 anni. Contattami per scoprire come la protezione assicurativa può prendersi cura del tuo benessere. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/dSag6N8Z
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Quanto si investe in salute e benessere in Italia? Nel 2022 sono stati spesi nel sistema sanitario quasi 170 miliardi di euro, di cui 40 direttamente sopportati dai cittadini. In parallelo è cresciuto il disavanzo delle regioni: si tratta di dati in costante crescita da oltre 10 anni. Contattami per scoprire come la protezione assicurativa può prendersi cura del tuo benessere. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/dqdXvpyP
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Convocare un tavolo tecnico per cancellare il #payback sui #dispositivimedici nella legge di bilancio. È la nostra richiesta con Aforp, Confapi salute, università, ricerca, Coordinamento Filiera, FIFO Sanità e PMI Sanità in una lettera congiunta inviata oggi al #governo. Senza la cancellazione del payback il sistema salute è destinato a una crisi irreversibile: i disavanzi saranno sempre più insostenibili per le Regioni e le imprese del settore in una condizione di incertezza totale e costante, tale da causare la chiusura di molte aziende e il rischio che al #SSN arrivino prodotti obsoleti e di scarsa qualità. Riaffermiamo la volontà di lavorare insieme e con il governo per la sostenibilità del sistema sanitario pubblico, identificando un progetto di governance nel quale venga ricompreso anche lo 0,75%. La filiera industriale dei dispositivi medici è un comparto strategico per il nostro Paese, in termini di occupazione, creazione di PIL, investimenti in ricerca, innovazione tecnologica, supporto professionale per la migliore gestione delle prestazioni, formazione degli operatori sanitari. Oggi è a rischio di sopravvivenza. Leggi il comunicato stampa: https://lnkd.in/eGjKVFav Ministero della Salute Ministero delle Imprese e del Made in Italy Ministero dell'Economia e delle Finanze Conferenza delle Regioni e delle Province autonome #noicisiamo #fareimpresainsieme Grazia Guida AFORP Michele Colaci Nicola Barni Cristiana Cori Giorgio Sandrolini Cortesi Sveva Belviso Gennaro Broya de Lucia
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Insieme, per cambiare l'approccio al Sistema Salute.
Convocare un tavolo tecnico per cancellare il #payback sui #dispositivimedici nella legge di bilancio. È la nostra richiesta con Aforp, Confapi salute, università, ricerca, Coordinamento Filiera, FIFO Sanità e PMI Sanità in una lettera congiunta inviata oggi al #governo. Senza la cancellazione del payback il sistema salute è destinato a una crisi irreversibile: i disavanzi saranno sempre più insostenibili per le Regioni e le imprese del settore in una condizione di incertezza totale e costante, tale da causare la chiusura di molte aziende e il rischio che al #SSN arrivino prodotti obsoleti e di scarsa qualità. Riaffermiamo la volontà di lavorare insieme e con il governo per la sostenibilità del sistema sanitario pubblico, identificando un progetto di governance nel quale venga ricompreso anche lo 0,75%. La filiera industriale dei dispositivi medici è un comparto strategico per il nostro Paese, in termini di occupazione, creazione di PIL, investimenti in ricerca, innovazione tecnologica, supporto professionale per la migliore gestione delle prestazioni, formazione degli operatori sanitari. Oggi è a rischio di sopravvivenza. Leggi il comunicato stampa: https://lnkd.in/eGjKVFav Ministero della Salute Ministero delle Imprese e del Made in Italy Ministero dell'Economia e delle Finanze Conferenza delle Regioni e delle Province autonome #noicisiamo #fareimpresainsieme Grazia Guida AFORP Michele Colaci Nicola Barni Cristiana Cori Giorgio Sandrolini Cortesi Sveva Belviso Gennaro Broya de Lucia
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Articolo molto interessante ed attuale caro Paolo Fumo "quando si effettua una scelta, si cambia il futuro"
La sfida della longevità e l’importanza della protezione a lungo termine 📈 Con l’aumento della vita media e i cambiamenti sociali in atto, la necessità di pianificare il proprio futuro diventa sempre più cruciale. Tuttavia, sono ancora pochi gli italiani che cercano soluzioni concrete, nonostante la crescente necessità di forme di protezione e pianificazione finanziaria. “In CNP Vita Assicura crediamo che sia essenziale promuovere una cultura della pianificazione a lungo termine, lavorando sia con i nostri consulenti sia con il pubblico. Solo così possiamo aiutare le persone a costruire un futuro sicuro, anche in età avanzata” ha commentato Paolo Fumo, Direttore Commerciale #CNPVitaAssicura, nell’approfondimento di Affari&Finanza. Scopri di più ➡️ https://lnkd.in/d97PJrst
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