🛑 𝗟𝗔 𝗡𝗘𝗫𝗧 𝗚𝗘𝗡 𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗥𝗢𝗠𝗣𝗘 𝗟𝗔 𝗦𝗧𝗥𝗜𝗦𝗖𝗜𝗔 𝗗𝗜 𝗩𝗜𝗧𝗧𝗢𝗥𝗜𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗜𝗟 𝗠𝗢𝗡𝗧𝗘𝗟𝗟𝗢 ℹ️ Serie C2 Girone B Giornata 5 🆚 Montello 4-1 MestreFenice C5 ⚽️ Marcatori: De Oliveira 💬 La Next Gen venerdì è andata in scena nel big match con il Montello C5, sicuramente una delle maggiori favorite alla vittoria del campionato. La partita si svolge al PalaBavaria e le dimensioni complicano un po’ la situazione per i nostri ragazzi che provando comunque a giocare molto la palla prendono diversi rischi, ma il primo tempo è a tinte aranciobianche che creano diverse occasioni: una trasversale colpita da Ruzzene, due miracoli di De Crescenzo e altre occasioni importanti. Poi arriva il gol di De Oliveira che sfrutta una palla recuperata da Palma e la incastra sotto l’incrocio. Il Montello non sta a guardare, e crea una serie di grattacapi alla difesa ospite. Allo scadere ci sarebbe anche il gol di Palma, valido per lo 0-2, ma viene annullato per un tocco di mano. E il primo tempo si conclude così. La seconda frazione si apre con i padroni di casa che spingono sull’acceleratore, in particolare Leandrinho. Arriva il pareggio dopo un minuto con un diagonale che passa in mezzo alle gambe di tutti, Zanotto prova a toglierla all’ultimo, ma la palla ha varcato la riga. Un’azione di Franzoi e compagni viene poi bloccata dall’asso Brasiliano che crea una ripartenza che porta in vantaggio il Montello. I nostri ragazzi alzano la testa e creano qualche occasione importante, ma senza trovare la via del gol. E al decimo arriva un gol capolavoro proprio di Leandrinho che fa 3-1. Zanotto sale in cattedra e compie una serie di interventi tanto importanti quanto difficili e dall’altra parte De Crescenzo, fa il De Crescenzo e neutralizza ciò che arriva. A 3 minuti dal termine arriva il secondo giallo per De Oliveira, si giocherà più di 2 minuti in inferiorità che i ragazzi di Landi gestiscono bene, ma alla fine arriva il 4-1 su un tiro deviato. Partita che servirà molto ai nostri ragazzi per il percorso di crescita. 𝗟𝗔 𝗦𝗤𝗨𝗔𝗗𝗥𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔' ! 🧡🤍🩶 #MFC5 #SerieA2Elite #NewSeason #NewStart #Under19 #NextGen
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Stiamo per addentrarci nelle battute finali del campionato: qui troverete i nomi dei 5 attaccanti da non schierare per la 31° giornata di Serie A. #Cagliari #Empoli #Frosinone #Salernitana #Udinese #fantacalcio #SerieA #11contro11
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Nella stagione 2023/2024 di Lega Pro (Serie C ) sono stati realizzati, in attesa della prossima finale play-off, 2758 goal in totale (comprese tutte le gare di play-off, play-out e di coppa italia di Lega). Di questi ben il 28,30% è stato realizzato attraverso sviluppi di palla inattiva. In particolare: - 337 goal da calcio d'angolo; - 157 goal da punizione indiretta; - 67 goal da punizione diretta; - 219 goal da calcio di rigore. Il 12,20% dei goal complessivi è avvenuto mediante calcio d'angolo. Sicuramente ogni allenatore ed il suo staff dedicano tempo allo studio, l'analisi ed all'allenamento sul campo delle palle inattive, sia in fase difensiva che offensiva. Il tempo che si dedica nella settimana tipo all'allenamento delle palle inattive è correttamente proporzionato alla rilevanza che esse hanno sul risultato finale? Nel video seguente il Vicenza realizza il goal del momentaneo 2-0 contro l'Avellino nella semifinale di ritorno dei play-off proprio sugli sviluppi di un calcio d'angolo, attraverso uno schema che va a liberare al tiro un calciatore che attacca la zona del secondo palo entrando da fuori area. Serie C #matchanalysis #matchanalyst #legapro #playoff #cornerkick #football #soccer #wyscout
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Milan-Napoli è stata la prima partita del ciclo di ferro che aspetta la squadra di #AntonioConte nelle prossime 5 giornate e la squadra partenopea ha confermato il suo ottimo momento di forma con la quinta vittoria consecutiva e il settimo clean-sheet ottenuto. Vediamo insieme l'analisi della gara che ha visto trionfare gli azzurri per 2-0 grazie alle reti di #Lukaku e #Kvaratskhelia entrambe nel primo tempo. Il vantaggio è arrivato subito, dopo solo 5 minuti, grazie ad una riaggressione alta del Napoli che ha permesso ad #Anguissa, pescato da un passaggio chiave di RRahmani nell'half-space di destra, di servire in profondità l'attaccante belga che ha preso il tempo a Maignan con un sinistro chirurgico. Interessante e soprattutto determinante la posizione del centrocampista camerunense, che ha occupato per tutta la partita il mezzo spazio di destra ed ha preso in consegna Pavlovic, il difensore meno dotato tecnicamente della compagine meneghina, orientando sempre l'uscita palla dal suo lato. Come si può vedere nella clip, la costruzione del Napoli è sempre partita a 3 da dietro, con #Gilmour che, complice una prima pressione alta del Milan, spesso si abbassava sulla linea difensiva diventando il centrale di difesa in grado di impostare la manovra e provando a pescare tra le linee Kvaratskhelia e Politano che stringevano dentro al campo per lasciare l'ampiezza ai due terzini, come abbiamo spesso visto fare alla squadra di Mister #Conte. In fase di non possesso il Napoli si ricompattava con un 4-5-1 con un blocco medio-basso che spesso diventava un 5-4-1 grazie al prezioso lavoro di Politano che sistematicamente raddoppiava l'esterno alto del Milan (Okafor) dal suo lato, andando sempre a creare un 2vs1 in fase difensiva. Interessante il dato sul PPDA (Passes per defensive action, ossia il numero di passaggi che una squadra consente all’avversario prima di effettuare un’azione difensiva) che per il Napoli è stato di 18.41 (dati understat.com) e che sta a significare che ha lasciato per ampi tratti il pallino del gioco al Milan senza mai subire azioni da gol significative (XG 0.5 Milan), che sono arrivate solo con dei tiri dalla media distanza. La squadra di Mister Conte è attesa ora dalla sfida casalinga contro l'Atalanta che si è issata al terzo posto in classifica con la vittoria sul Monza nel turno infrasettimanale. Mentre il Napoli resta primo in classifica con 4 lunghezze di vantaggio sull'Inter che affronterà domenica 10 Novembre nuovamente a San Siro, in un match che sembra essere la sfida Scudetto di questo primo scorcio di campionato. Voi cosa ne pensate? Rispondete nei commenti. 💻⚽️📹 #matchanalysis #antonioconte #napoli Grazie a Once Sport con il suo Video Analyser
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TECNICA DEL GK: COS'E' IL TUFFO LUNGO❓🤔 ED IL LEVAGAMBA❓🤔 ...E SE LA TECNICA DEL PORTIERE FOSSE DA RIVEDERE❓ CARNESECCHI E' UNO DEI MIGLIORI PORTIERI ITALIANI EPPURE... Perchè Carnesecchi? Nulla di personale ma, semplicemente, ho atteso che, in una sola partita, si verificassero "certi episodi", episodi reiterati e conflittuali tra di loro. La situazione si è verificata in Atalanta - Real Madrid. Tutto qua. Entro nel tecnico: cosa hanno di particolare il tuffo lungo ed il levagamba? Semplice: sono due quarti del tuffo modulare. Cos'è il tuffo modulare? E' il progetto ideomotorio del tuffo in tutte le sue fasi di meccanica classica newtoniana*. Il concetto è questo: - se la palla è vicina o addosso al corpo allora si utilizzano due modalità che utilizzano la forza id gravità: il levagamba ed un'altra (cadute) - se la palla è a media distanza allora si utilizza la forza esplosiva - se la palla è distante allra si utilizza la forza elastica anzi, non è proprio forza elastica ma una forza il cui utilizzo diventa molto più efficace ed efficiente rispetto alla sola forza elastica. Il tuffo modulare è l'intera sequenza ma, di molto interessante, ha che la sequenza è "solidale" quindi, un semplicissimo movimento, permette di "scegliere" anche DURANTE il tuffo stesso. Scritto ciò, dov'è il problema? Beh, basta andare ad osservare filmati di portieri degli anni 90 ed osservare l'apertura delle gambe (base della posizione di attesa) e, con quell'ottica, vedere come utilizzano il levagamba. C'è di peggio: gli allenamenti attuati da circa il 2000 hanno introdotto saltelli pretuffi ed altro. Risultati: tanti e negativi. Mi interessa porre l'accento sull'ambito cognitivo degenerato da tali training. Dopo tutta questa serie di premesse ecco il punto: Carnesecchi utilizza sempre il levagamba nei tre gol subiti. C'è almeno un tiro sul quale è arrivato "a tempo" ma la palla era distante? Prossimo articolo su www.formax.it *nel solo ambito di fisica classica
Atalanta-Real Madrid 2-3, le pagelle nerazzurre - CalcioAtalanta
https://www.calcioatalanta.it
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Il motore del Napoli è il centrocampo assortito di Paolo Condò – la Repubblica – 7 ottobre 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it Il peso diverso della Champions sulle inseguitrici La seconda pausa di campionato congela un paesaggio in lento movimento. Il Napoli si è allontanato dopo aver lasciato balenare col (bravo) Como qualche sospetto di pigrizia: effetto del gol arrivato prima dell’alba — dopo 25 secondi stavi già 1-0, hai voglia a dire che resti umile — ma per una squadra che non gioca in Europa l’ultimo vizio accettabile è esattamente questo. Conte deve averlo spiegato nell’intervallo con i disegnini, perché nella ripresa la piacevole scherma del Como ha graffiato assai meno, assordata dal motore del Napoli: il centrocampo magistralmente assortito. Se Lukaku può fare la differenza con i suoi inneschi, se Neres può produrre numeri impressionanti in minuti modesti — inevitabilmente cresceranno — è perché la tela di Lobotka, i recuperi di Anguissa e gli strappi di McTominay si combinano a meraviglia. Dopo la pausa il Napoli avrà ulteriore ossigeno per alimentare il suo fuoco (Empoli e Lecce), e presentarsi agli scontri diretti (Milan, Atalanta e Inter in successione) guardando tutti dall’alto in basso. Ecco, l’Inter. Risalita al secondo posto grazie alla sventatezza della Juve, a metà novembre giocherà contro il Napoli quattro giorni dopo la sfida di Champions con l’Arsenal. È un dettaglio da non trascurare perché la nuova formula dei tornei europei costa maggiori energie nervose rispetto al passato. L’Inter ha sì battuto il Torino, ma subendo altre due reti e da un’avversaria in dieci, in frangenti che potrebbero risultare istruttivi: il primo immediatamente dopo il gol del 2-0, il secondo nell’azione successiva all’uscita del povero Zapata, il più pericoloso dei rivali. Due evidenti cali di tensione nei momenti in cui tutto sembra sistemato, due mancanze di energia nervosa, perché con sette rotazioni a partita non è il caso di chiamare in causa le gambe. È dall’estate che si immagina un Napoli avvantaggiato dall’astensione europea. Lo scorcio di stagione che ci aspetta dopo la sosta, con cinque gare di campionato (per lui) e due di coppa (da aggiungere alle altre), sarà rivelatore. Non è semplice capire se ci sia un’influenza della Champions anche sul passaggio a vuoto della Juve, strepitosa a Lipsia nel gioco e nello spirito, leziosa e svagata contro il Cagliari. Intendiamoci: la Juve ha dominato. Ma l’ha fatto nuovamente col suo calcio iper-protetto e un po’ onanista, tornando indietro nella ragnatela alla prima maglia sarda che compariva sul tragitto e quasi sorprendendosi della resistenza del Cagliari a un possesso palla asfissiante (74-26) e a una sarabanda di passaggi orizzontali fotografati a fine gara in un mostruoso (...) Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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🔴 Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Dodicesima Giornata. Nel derby della Mole, la Juventus supera il Torino per 2-0; l'Atalanta vince in rimonta contro l'Udinese, imponendosi 2-1; la Fiorentina conquista la sesta vittoria consecutiva in Serie A con un 3-1 sull'Hellas Verona; il big match di San Siro tra Inter e Napoli, termina con un pareggio 1-1. Queste sono solo alcune delle emozioni che la Dodicesima Giornata di Serie A ci ha regalato. #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Dodicesima Giornata
lamilano.it
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Analizziamo l'atteggiamento del #Napoli contro #Monza e #Como in vista dell'ottava giornata di Serie A 2024/25, nella quale gli azzurri di Mister #AntonioConte saranno di scena ad Empoli. Nelle precedenti partite vinte dal Napoli, lo spartito di gioco è sempre stato lo stesso: come vediamo nella clip e nei frame delle due partite, la costruzione parte sempre a tre da dietro con l'interscambio continuo tra Anguissa che si abbassa sulla linea difensiva e Di Lorenzo che dà ampiezza a destra. Sistematico il movimento delle due mezze punte che occupano i due mezzi spazi di destra e sinistra nel momento in cui l'ampiezza è data dai due terzini. Da notare un'altra novità nella fase di attacco, con i due terzini che spesso occupano gli half-space di competenza facendo densità in area avversaria quando ad occupare l'ampiezza sono le due mezze punte. Nella fase di non possesso, il Napoli prova sempre a togliere agli avversari le linee centrali di passaggio andando in pressione uomo su uomo solo quando l'avversario prova a costruire nella propria area. Proprio in questa situazione di gioco, nascono il gol di Kvaratskhelia contro il Monza e il rigore guadagnato da Olivera contro il Como. In entrambe le situazioni, la squadra partenopea alza la pressione forte per recuperare più in alto possibile il possesso palla. Importante l'atteggiamento di centrocampisti e difensori con marcature preventive molto aggressive (frame di Buongiorno). Interessante anche il cambio nella fase di non possesso tra il primo e il secondo tempo della gara contro il Como nel quale la squadra azzurra ha sofferto a centrocampo nella prima frazione a causa dell'inferiorità numerica contro il centrocampo a 2 dei lariani sostenuti dalle tre mezze punte, poichè Kvaratskhelia era sulla stessa linea di Lukaku. Nel secondo tempo, mister Conte, ha abbassato il georgiano sulla linea di centrocampo chiudendo le linee centrali e ristabilendo la parità numerica sulla linea mediana. La squadra di Mister Conte è attesa ora dall'Empoli che presenta la seconda miglior difesa del campionato e in casa non ha ancora perso, schierandosi con un 3-4-2-1 speculare a quello del Napoli. Vedremo come si affronteranno le due squadre in una giornata che apre un tour de force che può dire tanto sulla corsa Scudetto e sul ruolo del Napoli in questo Campionato. Voi cosa ne pensate? Rispondete nei commenti. 💻⚽️📹 #matchanalysis #antonioconte #napoli Grazie a Once Sport con il suo Video Analyser
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I 6 gol subiti dal Milan nelle prime 3 partite di campionato (una media di 2 a incontro) hanno TUTTI la stessa cosa in comune: provengono da una rifinitura laterale. Col Torino il primo gol è un cross alto sul secondo palo dove Terracciano viene sovrastato di testa, mentre nel secondo Zapata stacca al centro dell'area piccola del portiere dopo essersi liberato di Thiaw con troppa facilità. Col Parma due gol in fotocopia, cross sul secondo palo rasoterra dove il terzino sx è fuori posizione. Con la Lazio la musica rimane la stessa, con un'altra analogia da segnalare col primo gol subito a Parma: il terzino destro rossonero viene lasciato all'1v2, col compagno di corsia che fa poco o nulla per annullare la sovrapposizione avversaria (a Parma viene lasciato solo Calabria, mentre questa volta è il turno di E. Royal); ciò porta il centrale di destra a correre in aiuto del laterale di difesa svuotando l'area di rigore. Il primo gol della Lazio nasce, nuovamente, da un traversone alle spalle dell'ultima linea all'altezza del secondo palo, con la difesa milanista che sembra completamente incurate della presenza di Castellanos a centro area. Il secondo, invece, è molto simile al gol di Zapata, con Dia, al centro dell'area, che riesce a divincolarsi dalla marcatura di Pavlovic. L'impressione è che su questo genere di situazione (rifinitura laterale) il Milan sembri un po' confuso, tra l'idea di marcare a uomo o di difendere di reparto. Quale che sia la volontà dell'allenatore pare non essere chiarissima e, se l'ho capito io, di certo i prossimi avversari continueranno ad approfittarne se Fonseca non adotterà gli opportuni accorgimenti. Forse, il passaggio al 4.3.3, con gli scivolamenti della mezz'ala sul lato forte in aiuto del laterale di difesa, potrebbe sopperire ai non rientri degli esterni d'attacco. Editor Dynamic di SICS.sport
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OGGI ANALIZZIAMO: Francisco Conceição ( O’ CHICO), attualmente in forza alla Juventus (prestito dal Porto FC), nella stagione 2024, ha partecipato a 10 partite accumulando 633 minuti di gioco. Nel suo ruolo di “centrocampista offensivo” (nel 4-2-3-1 - WAM), ha segnato 1 gol e fornito 3 assist. Progressione del pallone: O’Chico , oltre ai dribling dove ha la percentuale di dribling riusciti/efficaci più alta d’Europa (58,7%) davanti a “driblomani” del calibro di Vinicius e Yamal (rispettivamente 40,4% e 43,8%), si distingue per la sua capacità di creare minacce attraverso i passaggi, con un xT p90 di 0.27, posizionandosi nel top 2% tra i centrocampisti offensivi. I suoi PASSAGGI PROGRESSIVI (1.99 per 90 minuti) e le conduzioni (4.55 per 90 minuti) sono efficaci, supportati da una buona precisione di passaggio dell'86%. Creazione di occasioni: È particolarmente abile nel creare opportunità, con un opxA per 90 minuti di 0.5, che lo colloca nella top 1%. I suoi passaggi nell'area di rigore (4.55 per 90 minuti) e i dribbling riusciti (2.7 per 90 minuti) dimostrano la sua capacità di penetrare le difese avversarie. Produzione offensiva: Per evidenziare il peso offensivo individuale va sottolineato che Francisco Conceição ha un xOVA per 90 minuti di 0.63, nel top 3%, indicando un contributo offensivo significativo. Tuttavia, la sua efficienza realizzativa potrebbe migliorare, infatti in queste 10 partite ha tentato di tirare verso la porta solamente 10 volte, trovando il bersaglio (porta) solo 4 volte, segnando 1 Goal, quindi con una precisione di tiro del 40% e con un rapporto gol per xG di 0.81 e un SGA negativo di -0.48, suggerendo che i suoi tiri potrebbero essere meglio posizionati. In sintesi, Francisco Conceição è un giocatore chiave per la Juventus, eccellendo nella creazione di occasioni e nella progressione del pallone, anche se c'è margine di miglioramento nella finalizzazione. Chissà se nel match di stasera sottolineera la sua qualità , confermando questi dati. #Conceiçao #Juventus #soccerment #JuventusManchesterCity #Uefa #Championsleague #Sics
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GIOCO IN RODAGGIO POCA VELOCITÀ MOTTA E VLAHOVIC ANCORA LONTANI di Sebastiano Vernazza - La Gazzetta dello Sport - 23 settembre 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it A Bologna l’allenatore aveva Calafiori e Zirkzee, figure che a Torino deve costruire. Il serbo è un 9 classico e va riprogrammato La Juve in campionato non segna più. Due vittorie per 3-0 contro Como e Verona, tre 0-0 consecutivi, contro Roma, Empoli e Napoli. Parliamo della nuova Juventus di Thiago Motta, annunciato e percepito come allenatore giochista, rivoluzionario e offensivista, e forse qui si annida un equivoco. Attaccare sì, ma... Thiago Motta allenava nelle giovanili del Psg quando Enrico Preziosi, nell’autunno del 2019, lo portò al Genoa per sostituire Andreazzoli. Esperienza bruciante. Motta chiedeva un calcio troppo ambizioso e alato per il Grifone, sconfitte in serie - un umiliante 4-0 a casa Inter - ed esonero. Nell’esperienza successiva allo Spezia, meno integralismo e salvezza. Al Bologna, la quadratura del cerchio: attaccare senza perdere di vista la fase difensiva, qualificazione alla Champions. Analogia interessante: nel settembre di un anno fa il Bologna infilò tre 0-0 di fila, contro Verona, Napoli e Monza. Poi il decollo, con risultati positivi, ma sempre abbastanza contenuti nel punteggio, e altri tre 0-0 sparsi a primavera. Il concetto è stato esasperato nell’approccio di Motta alla Juve: zero gol subiti nelle 5 giornate iniziali. Siamo nei dintorni del “primo non prenderle”, ma è una semplificazione sbagliata. In questa Juve si scorgono i principi del calcio mottiano, seppure in controluce: l’aggressività al recupero palla, il possesso e il palleggio, la ricerca delle verticalizzazioni. Tutti elementi che covano e che al momento non hanno prodotto un fatturato offensivo all’altezza delle aspettative. Perché? Avversari blindati. Nelle ultime tre giornate di Serie A, contro Roma, Empoli e Napoli, la Juve si è trovata davanti avversari blindati, votati alla chiusura di ogni spazio e a caccia dell’errore altrui per filare via in ripartenza. Motta e i suoi giocatori hanno avvertito il pericolo e hanno attaccato con prudenza, senza rischiare. Prova ne sia che in Champions League, contro un Psv Eindhoven aperto e giochista, le reti sono fioccate. E qui accettiamo la provocazione: allora Motta è bravo in contropiede? Le squadre di Motta sanno riempire gli spazi che vengono loro concessi e sono abili a crearne di propri, ma in questa fase alla Juve difetta proprio la capacità di produrre ampiezze e profondità da cavalcare. Mancano gli automatismi e la velocità negli scambi tra i giocatori. La trama c’è, però è sviluppata con lentezza o ad andature sostenibili dagli avversari (...) Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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