Il Terzo Settore penalizzato dalla Manovra: quali sono le criticità? Cosa significa tutto questo per il futuro della solidarietà in Italia? L’intervista a Vanessa Pallucchi portavoce del Forum Terzo Settore ad Avvenire mette in luce problemi cruciali che rischiano di compromettere il lavoro di migliaia di organizzazioni non profit: 5 per mille: il tetto di 525 milioni non copre quanto i cittadini destinano effettivamente. Restrizioni alle spese: limiti basati sulla media dei tre anni precedenti, un ostacolo per acquisti essenziali. Fondo per la povertà educativa: non rifinanziato, nonostante i risultati importanti degli ultimi anni. Rapporto con il governo: il Terzo Settore resta escluso da sostegni concessi ad altri comparti. Riforme bloccate: decreti mancanti su non autosufficienza e disabilità; l’autonomia differenziata aumenterà disuguaglianze territoriali penalizzando il Terzo Settore. Il Terzo Settore ha bisogno di sostegno, non di ostacoli! L’intervista completa: https://lnkd.in/dFyFEgvG
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I sussidi a contrasto della povertà in Italia sono stati dimezzati o anche di più. Intanto agli imprenditori che evadono viene offerto, con il concordato biennale preventivo, il diritto legale di pagare solo una quota ridotta delle tasse dovute. Ai titolari delle concessioni balneari viene offerta una difesa a oltranza dei privilegi acquisiti, ben oltre il senso comune e non solo oltre la legge europea. Ai concessionari auto viene offerto l’uso integralmente in incentivi all’acquisto di vetture nuove del miliardo di euro destinato alla ristrutturazione dello stesso settore auto (misura lasciata in eredità dal governo Mario Draghi-Daniele Franco); così i fondi pubblici andranno tutti a case produttrici estere e ai proprietari italiani dei saloni di rivendita, invece che a imprese produttrici della filiera perché investano e diventino più competitive. A chi invece non è in grado di comprare beni e servizi essenziali, viene offerto un taglio netto degli aiuti. Non solo il centrodestra, ma anche il centrosinistra (durante il governo M5S-partito democratico) si è reso responsabile di scelte socialmente molto regressive. Talvolta incredibilmente regressive. Come dimenticare gli oltre 100 miliardi di euro offerti in gran parte ai ceti benestanti attraverso il Superbonus al 110%? Non credo che tutto questo - a destra come a sinistra - avvenga per chissà quale disegno sinistro. Piuttosto, per l’assenza di un disegno. In parte per inerzia. In parte perché a volte le misure si sommano spinte da qualche specifica urgenza o azione di lobby. E i poveri, notoriamente, non sono una lobby.
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Queste considerazioni invitano a riflettere sulla necessità di una riforma strutturale che metta al centro l'interesse comune e il benessere di tutti i cittadini, specialmente quelli più bisognosi, attraverso una distribuzione più equa delle risorse e una maggiore attenzione alle politiche sociali.
I sussidi a contrasto della povertà in Italia sono stati dimezzati o anche di più. Intanto agli imprenditori che evadono viene offerto, con il concordato biennale preventivo, il diritto legale di pagare solo una quota ridotta delle tasse dovute. Ai titolari delle concessioni balneari viene offerta una difesa a oltranza dei privilegi acquisiti, ben oltre il senso comune e non solo oltre la legge europea. Ai concessionari auto viene offerto l’uso integralmente in incentivi all’acquisto di vetture nuove del miliardo di euro destinato alla ristrutturazione dello stesso settore auto (misura lasciata in eredità dal governo Mario Draghi-Daniele Franco); così i fondi pubblici andranno tutti a case produttrici estere e ai proprietari italiani dei saloni di rivendita, invece che a imprese produttrici della filiera perché investano e diventino più competitive. A chi invece non è in grado di comprare beni e servizi essenziali, viene offerto un taglio netto degli aiuti. Non solo il centrodestra, ma anche il centrosinistra (durante il governo M5S-partito democratico) si è reso responsabile di scelte socialmente molto regressive. Talvolta incredibilmente regressive. Come dimenticare gli oltre 100 miliardi di euro offerti in gran parte ai ceti benestanti attraverso il Superbonus al 110%? Non credo che tutto questo - a destra come a sinistra - avvenga per chissà quale disegno sinistro. Piuttosto, per l’assenza di un disegno. In parte per inerzia. In parte perché a volte le misure si sommano spinte da qualche specifica urgenza o azione di lobby. E i poveri, notoriamente, non sono una lobby.
Povertà in aumento, sussidi al reddito in calo: le nuove tutele sociali solo per chi paga?
corriere.it
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Il Forum Terzo Settore si rivolge ai parlamentari delle varie forze politiche, in vista della scadenza per presentare gli emendamenti alla #LeggediBilancio: si faccia il possibile per migliorare il testo, dal rifinanziamento del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile al sostegno delle persone fragili. "Tra le nostre proposte ve ne sono diverse che non comportano oneri per lo Stato ma sono fondamentali per la #sostenibilità del #Terzosettore, come quella per il mantenimento dell’attuale regime di esclusione #Iva per le associazioni. Riteniamo incomprensibile che si obblighino le realtà di Terzo settore a farsi carico di costi e oneri burocratici per l’apertura della #partitaIva, pur rimanendo esenti dal pagamento dell’imposta: molti servizi alle persone sui territori rischiano di diminuire o addirittura scomparire a causa del nuovo regime fiscale, che entrerà in vigore da gennaio 2025. Proseguiamo dunque il nostro impegno e lanciamo la campagna social ‘No vendita No Iva’ per chiedere che la #solidarietà non sia equiparata al commercio". A questo link più info e il testo dell'appello “È valore sociale, non vendita. No alla partita Iva per le attività associative del Terzo settore” 👉 https://lnkd.in/dGDv6vRg
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Nessun incremento ai fondi del 5 per mille, salta il rifinanziamento del Fondo di contrasto alla povertà educativa e nessuna soluzione adeguata alle nuove norme su controlli e spending rewiew per gli enti privati. Ecco le principali misure previste nella Legge di bilancio 2025. L'articolo online oggi è di Chiara Meoli https://lnkd.in/dPfutK54
Cosa prevede la Legge di bilancio 2025 su politiche sociali e Terzo settore - Welforum.it
https://www.welforum.it
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La riforma del #TerzoSettore ha avuto il merito di dare ordine e riconoscibilità al volontariato e al no profit, ma ha anche spesso appesantito il sistema di burocrazia e, a volte, di difficoltà. Lo stesso si potrebbe dire della riforma dello sport. Ora: il percorso per il riconoscimento del valore e della potenza del volontariato e dello sport sociale, come strumenti attivi di politiche sociali, deve proseguire ma per farlo al meglio l'Europa deve riconoscerne la vera utilità e il suo valore aggiunto. Servono sostegni. Il regime Iva per tutti gli enti del terzo settore - ad esempio - non è un sostegno: è un bastone tra le ruote di un meccanismo che, per correre, necessita di conoscenza, competenza, e delle voci giuste che in Europa sappiano difenderlo e proteggerlo. Di questo e di altro ho parlato con il direttore della Dire.it, Nicola Perrone. (trovate qui il video integrale: https://lnkd.in/d_phcTm5) #elezionieuropee2024 #scrivimolea #TerzoSettore #SportSociale Forza Italia EPP Group in the European Parliament
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Ieri pomeriggio, presso la nostra sede, si è discusso delle criticità della spesa socio-sanitaria dei comuni con rappresentanti di sindacati, cooperative sociali, terzo settore e della Rete civica della Salute. Il presidente Paolo Amenta e il segretario generale mario emanuele alvano hanno evidenziato le difficoltà finanziarie dei 55 distretti socio-sanitari siciliani e l’impatto negativo sui servizi per soggetti fragili come disabili, donne vittime di violenza, minori e anziani non autosufficienti. 👉 ANCISicilia ha chiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di introdurre deroghe per velocizzare la spesa delle risorse, trasferendo circa 550 milioni di euro direttamente ai comuni. I rappresentanti del settore sociale hanno condiviso queste preoccupazioni e l'urgenza di un intervento immediato e, considerata la complessità del tema, è stato previsto di fissare a breve un nuovo incontro per definire meglio le proposte. https://lnkd.in/dB7AJ5X8
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A partire dal 1° gennaio 2025, con l'introduzione del nuovo regime IVA per il #TerzoSettore, gli ETS non commerciali dovranno dotarsi di partita IVA e affrontare numerosi adempimenti burocratici e amministrativi. Questi obblighi risulteranno particolarmente onerosi e difficili da gestire, soprattutto per le realtà sociali più piccole. Le associazioni e gli enti del #TerzoSettore operano senza scopo di lucro, rispondendo ai bisogni delle comunità, sostenendo le persone più fragili e contrastando le disuguaglianze. Associarsi e condividere le spese che si sostengono per i propri soci non è vendere. #partitaIva #Terzosettore #notiziedalterzosettore #fondaizonecomunitaveronese #comunitaveronese
NO ALLA PARTITA IVA PER LE ATTIVITA' ASSOCIATIVE DEL TERZO SETTORE In vista della #LeggediBilancio, il Forum Terzo Settore lancia un appello a #Governo e Istituzioni: il nuovo regime #Iva per il #Terzosettore che, in assenza di interventi normativi entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025, rischia di causare la riduzione, se non addirittura la cancellazione, di numerose attività e servizi alla cittadinanza, senza peraltro apportare nuove entrate per le casse dello Stato. 💬 “Chiediamo che si trovi una soluzione definitiva a un problema che si trascina e che denunciamo da anni. Temiamo che a livello politico non sia stata compresa l’importanza di questo tema per la #sostenibilità del Terzo settore, dunque anche per la #coesione dei territori, la #partecipazione delle persone e lo sviluppo delle comunità". Qui il testo dell'appello "E' valore sociale, non vendita" 👉 https://lnkd.in/dGDv6vRg #partitaIva #Manovra2025 #associazioni
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su welforum.it - Osservatorio nazionale sulle politiche sociali preziosa analisi sull'andamento della spesa sociale e, nello specifico, dell'ultima Legge di bilancio cresce la vulnerabilità socio-economica, ma si riducono o addirittura azzerano le risorse specificamente destinate al suo contrasto
Un’analisi della spesa sociale nella legge di bilancio 2025-27 - Welforum.it
https://www.welforum.it
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NO ALLA PARTITA IVA PER LE ATTIVITA' ASSOCIATIVE DEL TERZO SETTORE In vista della #LeggediBilancio, il Forum Terzo Settore lancia un appello a #Governo e Istituzioni: il nuovo regime #Iva per il #Terzosettore che, in assenza di interventi normativi entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025, rischia di causare la riduzione, se non addirittura la cancellazione, di numerose attività e servizi alla cittadinanza, senza peraltro apportare nuove entrate per le casse dello Stato. 💬 “Chiediamo che si trovi una soluzione definitiva a un problema che si trascina e che denunciamo da anni. Temiamo che a livello politico non sia stata compresa l’importanza di questo tema per la #sostenibilità del Terzo settore, dunque anche per la #coesione dei territori, la #partecipazione delle persone e lo sviluppo delle comunità". Qui il testo dell'appello "E' valore sociale, non vendita" 👉 https://lnkd.in/dGDv6vRg #partitaIva #Manovra2025 #associazioni
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Appello importante che riguarda il terzo settore
NO ALLA PARTITA IVA PER LE ATTIVITA' ASSOCIATIVE DEL TERZO SETTORE In vista della #LeggediBilancio, il Forum Terzo Settore lancia un appello a #Governo e Istituzioni: il nuovo regime #Iva per il #Terzosettore che, in assenza di interventi normativi entrerà in vigore dal 1 gennaio 2025, rischia di causare la riduzione, se non addirittura la cancellazione, di numerose attività e servizi alla cittadinanza, senza peraltro apportare nuove entrate per le casse dello Stato. 💬 “Chiediamo che si trovi una soluzione definitiva a un problema che si trascina e che denunciamo da anni. Temiamo che a livello politico non sia stata compresa l’importanza di questo tema per la #sostenibilità del Terzo settore, dunque anche per la #coesione dei territori, la #partecipazione delle persone e lo sviluppo delle comunità". Qui il testo dell'appello "E' valore sociale, non vendita" 👉 https://lnkd.in/dGDv6vRg #partitaIva #Manovra2025 #associazioni
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