Sotto lo slogan "Non lasciare che altri scelgano per te", la campagna Eurodesk per le Elezioni Europee 2024 entra nella sua fase finale. L’obiettivo della campagna è motivare i giovani, in particolare i nuovi elettori, a partecipare alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, che si terranno in tutta Europa dal 6 al 9 giugno (in Italia l’8 e il 9 giugno). Quest’ultima fase della Campagna consiste nella condivisione sui social network (Instagram e Facebook) di immagini e brevi video riguardanti otto diversi scenari. Utilizzando situazioni divertenti ma reali, ogni scenario descrive un caso in cui un giovane subisce una decisione presa da qualcun altro. Oltre alla campagna social nel corso degli ultimi mesi la rete Eurodesk ha organizzato in tutta Europa tantissime attività di sensibilizzazione sul tema delle elezioni, tra le quali gli Euroclasses, attività, guidate dagli operatori e le operatrici Eurodesk, che tramite metodi di educazione non formale permettono ai giovani di comprendere il processo di voto e la sua importanza. Tutte queste attività rientrano nell’ambito del progetto EU Elections 24 finanziato dal Parlamento europeo, e coordinato da Eurodesk Brussels Link con il supporto degli Uffici di Coordinamento Nazionali Eurodesk e dei Punti Locali Eurodesk. Il progetto ha visto il coinvolgimento diretto di 13 punti locali Eurodesk italiani i quali hanno realizzato dei mini-video dando voce a giovani studenti e studentesse che verranno chiamati/e per la prima volta al voto. Scopri di più sulla campagna, visitando il sito dedicato: https://lnkd.in/dxTgp2Np
Post di Eurodesk Italy
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In Italia l’affluenza alle elezioni europee è un problema (e ciò che preoccupa di più è il trend)👇🏻 Nelle elezioni del 2019, infatti, poco più di un italiano su due è andato a votare (54,5%), rispetto all’87% degli aventi diritto di voto nel 1979. E secondo alcuni, il dato potrebbe essere ancora più basso per le elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Ma come mai l’affluenza è scesa così tanto durante gli ultimi anni? Parte del motivo è da ricercare nel fatto che, nonostante una buona considerazione del Parlamento europeo da parte dell'86% degli italiani, ben 7 italiani su 10 ritengono che la loro voce non venga ascoltata all'interno dell'Unione Europea. E questo senso di disillusione è accentuato dal fatto che il dialogo politico entra nella vita quotidiana degli italiani solo 'occasionalmente' (per il 60% degli italiani la politica è poche volte argomento di conversazione). Se andiamo a vedere a livello europeo, va sottolineato invece come le elezioni del 2019 abbiano in realtà avuto un'affluenza generale in controtendenza al passato, visto che è il dato più alto registrato dal 1999 (affluenza al 50,6%), e questo soprattutto grazie all’alta affluenza della parte di popolazione più giovane. In particolare, nel 2019, l’affluenza nei grandi paesi UE è stata: 🇧🇪 Belgio: 88% (obbligo di votare) 🇩🇪 Germania: 61% 🇪🇸 Spagna: 61% 🇮🇹 Italia: 55% 🇫🇷 Francia: 50% Il punto è che votare è importantissimo, perché è solo grazie al voto che: - Si può provare a cambiare il mondo in cui si vive - Si possono affrontare le sfide globali - Si sostiene la democrazia Spesso è difficile andare a votare, perché non ci sono candidati o partiti che ci rappresentano o perché abbiamo nel tempo sviluppato una sorta di disillusione verso la politica. Ma votare è importante, è un diritto che abbiamo acquisito e che dobbiamo esercitare ogni volta che ne abbiamo l'occasione, perché è al centro della capacità di ognuno di noi di dire la propria e di far sentire la propria voce. Tu andrai a votare per le elezioni europee? #UE #italia #elezioni #democrazia #europee
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Ciao rete, vorrei condividere con voi una breve riflessione sull’affluenza delle ultime elezioni europee. Il dato lo sappiamo tutti, in Italia l’affluenza si è fermata sotto il 50%, registrando un record negativo nella storia della Repubblica. Nella settimana trascorsa, sui social e sui media tradizionali, si sono susseguiti numerosi commenti che hanno “stigmatizzato” chi non è andato a votare. L’Italia non è, tuttavia, una pecora nera. Infatti, in ben 16 paesi su 27 l’affluenza è scesa sotto il 50%, e in 6 addirittura sotto il 35%. Sono solo 4 gli Stati che hanno superato il 60%, e in 2 di questi (Belgio e Lussemburgo) il voto è obbligatorio. Di fronte a questa spiegazione è spesso affermato che vi sia una disaffezione generale dal meccanismo democratico. Chi sostiene questo argomento, usa come dimostrazione il fatto che nel corso degli anni la partecipazione ai momenti elettorali sia gradualmente, ma inesorabilmente, calata. Tuttavia, se questo dato è vero per il nostro Paese, non lo è per altri. Prendiamo ad esempio la Polonia, dove alle elezioni politiche di ottobre 2023 l’affluenza ha raggiunto il dato record del 74.4%. Tuttavia, alle elezioni europee di pochi mesi dopo, il dato sull’affluenza in Polonia è stato di circa il 40%. Ancora, in occasione delle elezioni spagnole del 2023 l’affluenza si è attestata al 66.6% (in crescita rispetto alle elezioni precedenti), mentre per le elezioni europee in Spagna il dato si è fermato intorno al 49%. Per citare un ultimo esempio, nelle elezioni politiche finlandesi del 2023 l’affluenza si è attestata al 72.6%, mentre lo scorso fine settimana la partecipazione finlandese al voto europeo non è andata oltre il 40%. Sembra, quindi, poco possibile affermare che le elezioni europee del 2024 siano l’indicazione di una generale disaffezione dalla democrazia. Piuttosto, credo sia ragionevole affermare che la forbice così ampia tra i dati dell’affluenza in occasione delle elezioni politiche nazionali e i dati sull’affluenza alle elezioni europee indichi che la cittadinanza europea è poco interessata alla politica europeo, oppure poco informata sulla stessa. Queste elezioni europee hanno, in definitiva, messo in luce il diffuso disinteresse della popolazione europea per il processo decisionale comunitario. Questo è il tema su cui chi crede che l’integrazione europea sia qualcosa di positivo, tra cui chi scrive, dovrebbe concentrarsi, abbandonando la retorica del: “è necessario votare ad ogni costo” e approcciando chi non ha espresso il proprio diritto di voto con la volontà di spiegare che come funziona l’Unione Europea, cosa fa e perché dovremmo interessarci di chi siede in quelle istituzioni, sottolineando che queste persone hanno la capacità di prendere decisioni in grado di impattare le nostre vite.
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🇪🇺🗳️ Le elezioni europee si avvicinano e l'Europa si prepara a fare sentire la propria voce! Con circa 359 milioni di cittadini aventi diritto di voto, tra cui più di 23 milioni che voteranno per la prima volta, siamo di fronte a un'opportunità unica per plasmare il futuro dell'Unione. Nel 2019 abbiamo assistito a un aumento significativo della partecipazione, trainata soprattutto dai giovani, con un aumento del 14% tra gli under 25 e del 12% tra i 25-39 anni rispetto al 2014. Questo trend positivo ci spinge a sperare che nel 2024 si confermi, soprattutto considerando l'importanza del voto giovanile. Tuttavia, c'è ancora molto da fare per coinvolgere pienamente i giovani nel processo politico. Secondo i risultati della European Parliament Youth Survey del 2021, i giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni si informano in egual misura sui social media e sui siti web di informazione (entrambi al 41%). L'Euca - che rappresenta oltre 18 mila studenti in 17 Paesi dell'Ue - ha constatato che esistono ancora alcuni ostacoli all'impegno dei giovani. In un'epoca in cui i social media dominano il modo in cui le persone ricevono le notizie, la campagna Gen Z Votes si concentra sulla lotta alla disinformazione, dando la possibilità ai giovani elettori di partecipare attivamente alla creazione di contenuti promozionali per le votazioni. L'obiettivo è rendere la fascia più giovane uno dei blocchi demografici più forti alle prossime elezioni del Parlamento europeo. Le elezioni europee sono un momento importante per esprimere le proprie opinioni e plasmare il futuro dell'Europa. È fondamentale informarsi e votare consapevolmente per un'Unione più democratica e attenta alle esigenze dei cittadini, specialmente delle generazioni future. 🌍💬 #ElezioniEuropee #VotoGiovanile #CambiamentoClimatico #DemocraziaEU
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Precarie compie un anno ed esce con uno speciale sulle elezioni europee - ecco a voi il nostro lavoro con l'analisi delle varie proposte partitiche. Correte a leggere e iscrivetevi alla newsletter! 🇪🇺🌱
🇪🇺 un anno di precarie e otto giorni alle elezioni europee | maggio 2024 Questa è un'edizione molto speciale: precarie spegne la sua prima candelina! 🎂 In questa edizione ti raccontiamo 👇 1️⃣ Cos'è successo in questi 5 anni di legislatura dal 2019 ad oggi 2️⃣ Giovani, diritti civili e lavoro. Cosa dicono i programmi dei partiti per le prossime europee? 3️⃣ Nel 2024, il numero di giovani votanti è sempre più alto. In Italia votano per la prima volta 2,4 milioni di giovani. 📫 Ci sarà un box speciale con tutti i contenuti utili per prendere una decisione informata alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Leggila qui 👉 https://lnkd.in/df96sHzN #europiamo #precarie #politichegiovanili #europee2024 #usailtuovoto
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L’affluenza alle elezioni europee è la più bassa di sempre in Italia: per la prima volta, è sotto il 50%. Nel 2019 fu del 54,5%. Se si contano solo gli elettori italiani che hanno votato in Italia, la percentuale è del 49,69%, ma se si considera anche il voto degli elettori italiani all’estero, l’affluenza scende al 48,21%. L’affluenza alle Europee in Italia è stata in costante calo negli ultimi anni, mentre un tempo eravamo tra i Paesi a votare di più: alle elezioni del 1979, l’85,7% degli aventi diritto votò per le Europee. Il calo italiano negli ultimi anni è in controtendenza con la media dell’Unione europea: in molti Paesi Ue l’affluenza è aumentata. In questo post trovate anche lo spoglio ufficiale (con dati quasi definitivi) e le prime proiezioni di quanti seggi otterranno i vari partiti al Parlamento europeo.
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In vista delle Elezioni Europee 🇪🇺 abbiamo realizzato uno speciale che spiega le modalità di voto e il funzionamento della legge elettorale vigente. Nel documento sono descritte le modalità di esercizio del #voto🗳️, tra cui il voto all’estero e la nuova modalità di votazione per gli studenti fuorisede. È inoltre disponibile un fac-simile di una scheda elettorale delle prossime elezioni. ➡️ https://lnkd.in/dUYXpWpS 🔍 Nella nostra pagina dedicata alle #ElezioniEuropee2024: ✔️ La giornata parlamentare per poter seguire gli aggiornamenti politico-istituzionali di riferimento ✔️ I sondaggi dei partiti nazionali italiani e dei gruppi europei ✔️ L'agenda elettorale dedicata alle Europee 2024 ✔️ Gli speciali dedicati alle elezioni europee ➡️ https://lnkd.in/dmGUbQqF #usailtuovoto #Europee2024 #SeguileconNomos
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🌍✨ Scopri i risultati delle elezioni europee 2024! 🇮 Chi ha vinto, chi ha perso e cosa aspettarsi per il futuro dell'Europa. 🇹🗳️ Focus speciale sull'Italia e i suoi protagonisti politici. https://lnkd.in/dw5aJKqR #ElezioniEuropee2024 #Politica #RisultatiElettorali
Elezioni europee 2024: Analisi dettagliata dei risultati e focus sull’Italia
https://vivicentro.it
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Le elezioni europee si avvicinano ma l'Italia non riconosce il voto a chi ha meno di diciott’anni. Tuttavia, in diversi Paesi possono votare. Ecco quali #europee #elezioni #Italia #Paesi #13maggio
In quali Paesi (e in quali no) i minorenni possono votare alle Europee? - Policy Maker
https://www.policymakermag.it
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In diversi Paesi dell’Unione i partiti populisti crescono e si prevede dunque che le prossime elezioni di giugno porteranno a un significativo spostamento a destra del Parlamento europeo. Potrebbero esserci ripercussioni importanti in molti settori-chiave della politica dell’Ue, innanzitutto sulla prosecuzione del processo di integrazione. Che cosa possono decidere concretamente i cittadini europei con il loro voto di giugno? Gli elettori cristiani sono chiamati al discernimento, anche alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
Elezioni europee: alcune questioni cruciali
https://www.laciviltacattolica.it
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Mai così bassa. Un vero e proprio risultato storico, ma in negativo. C’è un dato che in queste elezioni Europee in Italia certamente non può - e non deve - passare inosservato: gli italiani che sono andati a votare. O meglio: gli italiani che non sono andati a votare. Secondo i dati definitivi pubblicati dal Ministero dell’Interno, nel nostro Paese ha votato complessivamente il 49,69% degli aventi diritto; meno di un elettore italiano su due si è quindi recato alle urne. Un nuovo record dell'astensionismo. Alle ultime elezioni Europee - nel 2019, lo ricordiamo - ha votato il 54,50% degli elettori. Un dato che fa riflettere e che non bisogna sottovalutare. Un trend che riguarda tutti i partiti: Fratelli d’Italia - che si conferma al primo posto - Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega ecc… Nessuno escluso. Per quanto riguarda le elezioni Europee in Italia c’è un vistoso, triste, costante e progressivo calo nell'affluenza negli ultimi anni. Basti pensare che per le elezioni Europee nel 2014 ha votato il 57,22% degli italiani, nel 2009 il 66,47% e nel 2004 il 71,72%. di Filippo Messina #ElezioniEuropee2024 #ElezioniEuropee #Elezioni #Europee #Italia
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