MUSK E I MONARCHI MEDIEVALI DELL'HI-TECH
di Maria Luisa Rodotà - La Stampa – 23 ottobre 2024
È l'elezione degli oligarchi di Big Tech, che danno soldi ai candidati e poi vogliono regnare. I miliardari della destra distopica, tra Silicon Valley e Texas, sembrano interessati a una monarchia medievale digitale con intelligenza artificiale. Agli straricchi per Kamala basta meno, vogliono che da presidente faccia marcia indietro sulle politiche antitrust, sulle cautele, sull'intelligenza artificiale e sulle criptovalute. E sulla capa della Federal Trade Commission Lina Khan, che ha maltrattato Meta, Microsoft e Amazon.
Ed Elon Musk, frontman degli oligarchi distopici, che parla di continuo su X, da giorni sta in Pennsylvania, fa comizi come fosse lui il candidato. E Donald Trump, al netto dei discorsi pubblici erratico-fascisti, sembra aver delegato un bel pezzo di campagna elettorale a Musk. Che sta venendo fuori un po' come il capo della Spectre un po' come Achille Lauro, il primo, l'armatore napoletano che dava una scarpa prima del voto e una dopo.
Trump, orologi e broligarchi
Musk ha donato 75 milioni di dollari alla campagna di Trump, e molto di più al suo – di Musk – political action committee, l'America Pac, finanziato da ex della PayPal Mafia, ora Maga Mafia, come Peter Thiel e David Sacks. Sono loro la nuova "donor class", decisiva e blandita, ora sono più importanti dei banchieri. Sono ovunque, hanno i social network. Hanno scelto loro il candidato vicepresidente, JD Vance. Già circola una teoria complottista secondo cui loro, i broligarchi, oligarchi e bros, se riusciranno a far eleggere Trump lo faranno rapidamente interdire. Grazie al 25esimo emendamento che permette di rimuovere un presidente incapacitato. Vance, da loro protetto, assunto, lanciato, andrebbe alla Casa Bianca per loro.
Al netto dei complotti – e lui ne diffonde tanti – Musk è attivo sul territorio. In Pennsylvania, Musk dà 100 dollari a ogni elettore che firma la sua petizione libertaria. È una trovata per avere telefono e mail di possibili elettori repubblicani. Per attirare gli incerti per cui è una cifra poveraccia, dall'altro ieri Musk dà un milione ogni giorno a un firmatario estratto a sorte. Il suo patrimonio è valutato sui 247 miliardi, il milione quotidiano non è un problema. Casomai è un problema la dubbia legalità dello scambio voto-denaro, e non si sa come finirà.
Intanto, la campagna del Pac di Musk è tre volte quella di Trump. Che non può più contare sui tanti piccoli finanziatori dall'America profonda come nel 2016, e quest'anno si regge sui super ricchi con tentazioni totalitarie o solo molto contrari alle tasse. Ma Trump si è impegnato, ha fatto televendite di Bibbie di Trump e di orologi d'oro da centomila dollari l'uno, che secondo (...)
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4 giorniSu Marte Musk ci va ogni giorno con le vitamine. Che bisogno c'è di fare razzi? Logicamente troppe vitamine portano poi a presenze epilettiche, di piccolo male, nausea e movimenti incontrollati. Per il resto è un burattino come lo è stato Steve Bannon e Jared Kushner figlio dell'ex detenuto Charles. Poi che ci siano i volti di persone in corso di fallimento come Zuckerberg è normale. Anche quelli mezzi fatti. Con Trump manco il Generale McMaster durò più di 4 ore. Trump è un malato patologico. I suoi maggiori sostenitori economici sono la mafia italiana. Perché non lo domandate al Gip Gratteri? Trump ha fatto uso della mafia italiana come tutt'ora e ancora da parte vostra e molti altri non c'è nessuno che ne parli. Il clan dei Gambino, Salvatore Gravano, Michael Franzese e altri.... ⬇️ Salvatore Gravano.