Ad Ottobre, nel Mese Internazionale della Sensibilizzazione sui Tumori del Seno, Komen Italia sostiene un progetto dedicato alle donne che convivono con un tumore della mammella in fase metastatica. Oltre 45.000 donne in Italia convivono oggi con un tumore del seno metastatico, numero in costante aumento grazie a terapie innovative sempre più mirate ed efficaci. Per aiutare queste donne a preservare la miglior qualità di vita possibile durante i trattamenti, e limitare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, Komen Italia ha avviato il progetto MetaDINAMICHE – PERcorsi di BENessere, coinvolgendo un gruppo di donne con tumore della mammella metastatico. Per 5 giorni, le partecipanti al progetto, reso possibile grazie alla sponsorizzazione di Gilead Sciences Italia, hanno attraversato a piedi un cammino di 50km, all’interno del Parco Nazionale della Majella, durante il quale, accompagnate da operatori esperti in terapie integrate del Komen Italia Center for Integrative Oncology della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dell’ ASSOCIAZIONE ONCONAUTI | Oncologia Integrata , hanno potuto beneficiare di varie attività di terapie integrate. Tra queste: esercizi di rilassamento e meditazione, agopuntura, Qi Gong, yoga, riflessologia, ma anche attività di gruppo guidate da una psicologa e interventi di educazione alimentare. Le esperienze raccolte durante il percorso, saranno divulgate attraverso la pubblicazione di immagini e fotografie, analisi e riflessioni su come le terapie integrate possano generare un impatto positivo nel rafforzamento dell’equilibrio psico-fisico delle pazienti. Il progetto MetaDINAMICHE – PERcorsi di BENessere nasce da un’idea della dott.ssa Claudia Maggiore ed è sviluppato insieme all’associazione Onconauti di Bologna. Stefano Magno #komenitalia #prevenzione #tumoridelseno
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Il carcinoma mammario è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile con circa 55.000 nuove diagnosi in Italia nel 2020 e, secondi i dati ISTAT 2018, 13.073 decessi. Ma ci sono anche dati positivi: dalla fine degli anni 90 si osserva una continua diminuzione della mortalità per tumore al seno (-0,8%/anno) e questa tendenza è attribuibile a una maggiore diffusione dei programmi di screening che portano ad una diagnosi precoce e ai progressi terapeutici. In Italia, la sopravvivenza a 5 anni è pari all’87% ed è una delle più alte registrate in Europa. Oggi quasi un milione di donne nel nostro Paese sono vive dopo una diagnosi di tumore alla mammella, secondo i dati pubblicati nel dossier “I numeri del cancro in Italia 2020" di AIRTUM, AIOM, Fondazione AIOM, PASSI e SIAPEC-IAP. L’importanza dei centri di senologia multidisciplinare (Breast Unit) Screening, prevenzione, controlli periodici e cure appropriate: questa è la combinazione vincente per aumentare le guarigioni delle donne con tumore al seno. Avere sul territorio e vicino casa delle strutture polifunzionali in grado di soddisfare queste richieste è fondamentale. I centri di senologia multidisciplinare - noti come Breast Unit - sono caratterizzati dalla presenza di un team di specialisti dedicati proprio allo studio e alla cura del cancro e delle patologie non tumorali della mammella. Questo approccio è basato su un modello diffuso a livello europeo che si pone come obiettivo quello di ottenere i migliori risultati in termini di prevenzione, diagnosi e cura, e permette un rapido trasferimento della ricerca scientifica alla pratica clinica di tutti i giorni. La Breast Unit garantisce quindi un percorso unitario e multidisciplinare, che va dal protocollo di indagini per la diagnosi precoce, agli ulteriori approfondimenti diagnostici, alla riabilitazione post-operatoria, fisica e psicologica, ai controlli nel lungo periodo (follow-up), compresa la gestione del rischio ereditario. Per leggere l'intero articolo visitare il sito di Roche https://lnkd.in/dMtukmCN
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In occasione della quarta Giornata nazionale di sensibilizzazione per il tumore al seno metastatico, che ricorreva ieri, 13 ottobre, Europa Donna Italia ha presentato un manifesto con cinque richieste che sintetizzano i bisogni delle pazienti e lo ha portato all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica con la campagna di comunicazione sociale “Non c’è tempo da perdere”, e scendendo nelle piazze con oltre 200 eventi e manifestazioni sul territorio nazionale, promossi attraverso la propria rete associativa. «Oggi in Italia – ha dichiarato Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – oltre 45.000 persone convivono con un tumore al seno in fase metastatica. Un numero in crescita, dovuto principalmente ai numerosi passi avanti della ricerca scientifica, che puntano a prolungare il tempo in cui la malattia è tenuta sotto controllo. Tuttavia, anche le istituzioni devono fare la propria parte affinché i progressi della scienza si traducano in benefici concreti per tutte le pazienti. In Europa Donna ci siamo impegnate per ascoltare le loro voci e sintetizzare i loro bisogni in un Manifesto che portiamo all’attenzione delle Istituzioni, nazionali e regionali, affinché intervengano nei rispettivi ambiti di attività. Chi ha una malattia metastatica, infatti, è portatore di bisogni specifici, diversi rispetto a chi ha un tumore localizzato.» Per questo sono necessarie azioni dedicate. Queste, in sintesi, le richieste delle pazienti racchiuse nel “Manifesto TSM” di Europa Donna: la costruzione di percorsi specifici nelle Breast Unit; accessi agevolati ai farmaci innovativi; un iter accelerato di accertamento dell’invalidità civile, con uno specialista in oncologia presente nelle commissioni di invalidità INPS; la creazione di un database accessibile che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, validato dal Ministero della Salute con la partecipazione degli IRCCS oncologici, che venga costantemente aggiornato. E infine, all’interno delle Breast Unit poter contare sul supporto di uno psico-oncologo e di specialisti dedicati al benessere psico-fisico, a beneficio della qualità della vita durante il percorso di cure. https://lnkd.in/dnXK4CWX
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390.100 nuovi casi di tumore stimati nel 2024 in Italia, 3,7 milioni di persone vive dopo la diagnosi, mortalità per carcinoma polmonare nei giovani adulti (20-49 anni) ridotta del 46,4% nelle donne e del 35,5% nei maschi in 15 anni. Sono alcuni dei dati resi noti oggi a Roma, dove è in corso la conferenza stampa di presentazione de “I Numeri del Cancro in Italia 2024”, pubblicazione ufficiale, giunta alla quattordicesima edizione, che descrive gli aspetti relativi alla diagnosi e terapia delle neoplasie grazie al lavoro di AIOM | Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP). L’articolo: https://lnkd.in/dX3BgDaK Saverio Cinieri Massimo Di Maio Mauro Boldrini Francesco Riva Mauro Biffoni Pierluigi Russo Masocco Maria Fabrizio Stracci Sandro Pignata #oncologia #numeridelcancro #numeridelcancro2024 #cancro #fondazioneaiom
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📣 Sensibilizzazione sul carcinoma endometriale: un tumore femminile spesso sottovalutato Il carcinoma dell'endometrio, principale neoplasia dell'utero e sesto tumore più comune al mondo, colpisce prevalentemente le donne in post-menopausa. In Italia, ogni anno si stimano circa 10.200 nuovi casi, ma la malattia riceve poca attenzione rispetto ad altre patologie oncologiche. 💡 Per rispondere a questa esigenza, è stato presentato il manifesto “Esprimendo – Più voce alle pazienti con carcinoma endometriale”. (disponibile qui https://lnkd.in/dtChwNki) L'iniziativa, sostenuta da Edra S.p.A. e GSK, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica, migliorare l'informazione e proporre percorsi di cura innovativi ed equi in tutto il Paese. 🔍 I punti salienti del manifesto: ✔ Diagnosi precoce: mancano screening validati, e questo aumenta il rischio di diagnosi tardive. ✔ Reti oncologiche più uniformi: disparità regionali ostacolano l'accesso ai migliori percorsi di cura. ✔ Profilazione molecolare: fondamentale per personalizzare il trattamento, dato che il carcinoma endometriale comprende 4 tipi di tumori con prognosi diverse. ✔ Ruolo delle associazioni: cruciale nel sostenere le pazienti e garantire l'accesso ai centri di eccellenza. 🩺 Sintomi da non sottovalutare: Il sanguinamento anomalo post-menopausa è il campanello d’allarme principale. La diagnosi tempestiva è fondamentale per un trattamento efficace. 🌍 Un impegno per il futuro: Gli esperti sottolineano la necessità di: Reti oncologiche omogenee su tutto il territorio nazionale. Percorsi diagnostici e terapeutici strutturati (PDTA). Investimenti nella ricerca per farmaci innovativi, come l’immunoterapia. 📌 Facciamo squadra per dare voce alle pazienti e migliorare la qualità delle cure! #CarcinomaEndometriale #SaluteDonna #Oncologia #Prevenzione #RicercaMedica Nel Video intervista a Silvia Gregory (Acto Italia Alleanza contro il Tumore Ovarico ETS): “Non rinunciare a sessualità se si ha avuto un tumore endometriale” Playlist Completa: https://lnkd.in/eE9mJZak
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A Roma presentato il volume sui numeri delle neoplasie, frutto della collaborazione tra AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM, ONS, PASSI, PASSI d’Argento e SIAPeC-IAP. Nel 2022, in Italia, sono stati stimati 35.700 decessi per #cancro del polmone, 24.200 per il colon-retto, 15.500 per la mammella. Per i #tumori ginecologici la guarigione, nello scorso decennio, da tumore del corpo dell’utero è stata del 69%, per il collo dell’utero del 58%, per l’ovaio del 32%. È evidente il ruolo della diagnosi precoce nell’aumentare le probabilità di superare definitivamente la malattia. Nel carcinoma della mammella è pari complessivamente al 73%, ma passa dal 99% nello stadio I all’81% nello stadio II per scendere al 36% nel III e IV. Nel 2024, in Italia, sono stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore: 214.500 negli uomini e 175.600 nelle donne. La mortalità per cancro nei giovani adulti 20-49enni, in 15 anni (2006-2021), è diminuita del 21,4% nelle donne. Un elemento positivo, determinato soprattutto dai progressi nelle terapie, è costituito dal costante incremento del numero di persone che vivono dopo la diagnosi di tumore: nel 2024 sono circa 3,7 milioni. Nel 2023, rispetto agli anni precedenti, si registra una maggiore copertura della popolazione, che raggiunge il 49% per lo #screening mammografico, il 47% per quello cervicale e il 32% per quello colorettale. Ciononostante, restano ancora notevoli differenze territoriali, con le Regioni meridionali che fanno registrare livelli di adesione inferiori rispetto alle altre aree in tutti e tre i programmi di screening. Per quanto riguarda i #tumoriginecologici, la probabilità di guarigione per le donne colpite, nello scorso decennio, da tumore del corpo dell’utero è stata del 69%, per il collo dell’utero del 58%, per l’ovaio del 32%. È evidente il ruolo della diagnosi precoce nell’aumentare le probabilità di superare definitivamente la malattia. Nel carcinoma della mammella è pari complessivamente al 73%, ma passa dal 99% nello stadio I all’81% nello stadio II per scendere al 36% nel III e IV. Spiega il Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, nella prefazione del libro. “In questo campo, abbiamo nuove opportunità diagnostiche che dobbiamo utilizzare fino in fondo, come l’ampliamento della fascia d’età dai 45 ai 74 anni per lo screening del tumore alla mammella, già partito in molte aree territoriali.” Vanno però ridotte le differenze nell’adesione, che restano ancora significative a livello territoriale. Per quanto riguarda la mammografia, la copertura ha raggiunto il 62% al Nord, il 51% al Centro e il 31% al Sud. Lo screening cervicale mostra un livello di copertura pari al 57% al Nord, al 45% al Centro e al 35% al Sud.
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Lo scorso 18 settembre si è svolto a Bologna il convegno “Focus sui tumori femminili – Update su terapie innovativa nelle neoplasie ginecologiche e tumore al seno”. Il presente convegno ha lo scopo di fare il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze e della ricerca sui principali tumori femminili, il carcinoma mammario e le neoplasie ginecologiche, focalizzandosi sulle recenti acquisizioni della ricerca in questo campo e valutando le prossime strategie di sviluppo per meglio impiegare i farmaci diretti verso questi tumori. Come tale il meeting si rivolge soprattutto a oncologi con interesse sul carcinoma mammario e sui tumori ginecologici, a biologi, senologi, ginecologi, radioterapisti, medici nucleari e altre figure interessate ai risvolti clinici e traslazionali. Anche in seguito agli studi recentemente presentati al congresso ESMO, appena concluso, la discussione dei professionisti si è concentrata sui test genetici e genomici, sempre più necessari a delineare terapie personalizzate per tutte le principali patologie oncologiche che colpiscono le donne. Per le associazioni di pazienti hanno partecipato aBRCAdabra ETS, con la referente regionale per l’Emilia Romagna, Daniela Patanè, e Associazione Angela Serra. Articolo presente anche sul nostro sito: ▶️ https://lnkd.in/ecapsVuk #abrcadabra #tumorifemminili #neoplasieginecologiche #tumorealseno #bologna #brcaitalia #brca1 #brca2 #tumoriereditari #tumorieredofamiliari
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Il #tumoreovarico rappresenta una delle sfide più complesse nel campo della salute femminile, con oltre 6.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia e una sopravvivenza a cinque anni ancora troppo bassa, attorno al 43%. La diagnosi tardiva, che riguarda l'80% delle pazienti, riduce drasticamente le opzioni terapeutiche. 🧬🔬 La chiave per una cura più efficace: ➡️ L’accesso a test genomici avanzati non è solo una questione di equità, ma di efficacia terapeutica. Offrire una medicina personalizzata basata sulle caratteristiche genetiche del tumore significa migliorare le probabilità di successo delle cure, riducendo al contempo il rischio di recidive. ➡️ La campagna di sensibilizzazione “Hai due minuti?”, sostenuta da #AstraZeneca, mira a informare le donne sull'importanza della prevenzione e dei progressi nel trattamento del tumore ovarico. L’Ovarian Cancer Committee ha recentemente presentato in Senato un documento di policy, con l’obiettivo di garantire un accesso uniforme a questi test su tutto il territorio nazionale. Le terapie innovative per il tumore ovarico sono una realtà concreta, ma solo garantendo l’accesso a test genetici e trattamenti avanzati in modo uniforme possiamo sperare in un reale cambiamento. È il momento di un impegno congiunto tra istituzioni, medici e aziende farmaceutiche per assicurare a tutte le pazienti le cure migliori. ⚠️ https://lnkd.in/dAzsMS9k
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Le nuove diagnosi di cancro sono stabili in Italia e il 50% delle persone che oggi si ammala ha la realistica possibilità di superare la malattia. Queste sono alcune delle buone notizie emerse giovedì scorso a Roma in occasione della conferenza stampa per la presentazione della nuova edizione del volume “I NUMERI DEL CANCRO IN ITALIA”. #AIOM, #AIRTUM, #FondazioneAIOM, #ONS, #PASSI, #PASSId’Argento e #SIAPeC-IAP uniscono nuovamente impegno, competenze ed tenacia per offrirci una figura aggiornata che apre la porta alla speranza e rende ragione dei grandissimi sforzi fatti dalla ricerca e dalle politiche orientatate a favorire sempre più screening, prevenzione e miglioramento degli stili di vita. Nei giovani adulti in età compresa tra i 20 e 49 anni le morti per cancro diminuisco di una percentuale superiore al 20% nel periodo 2006-2021 e le campagne antifumo esitano in una riduzione significativa dell’incidenza del carcinoma del polmone. Le parole #GUARIGIONE e #OBLIOONCOLOGICO ricorrono negli interventi del Prof. Franco Perrone, del Prof. Franco Locatelli e nella lettera inviata dal Ministro Schillaci e risuonano non più solo come un’ambizione nutrita, ma come una realtà che continuaiamo tutti insieme a perseguire e proteggere. AIOM | Associazione Italiana di Oncologia Medica Chiara Gnocchi Paola Coco Tiziana Fragiacomo
TUMORI: NEL 2024 IN ITALIA STIMATI 390.100 NUOVI CASI, LA METÀ GUARIRÀ. IN 15 ANNI -46% DI MORTI PER CANCRO DEL POLMONE NELLE DONNE UNDER 50
https://www.aiom.it
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Nel 2023, in #Italia, il tumore al seno ha colpito oltre 55.000 donne, rappresentando il 30% di tutte le neoplasie #femminili. Sebbene i nuovi casi continuino ad aumentare, il tasso di mortalità è in #diminuzione: tra il 2015 e il 2020 si è registrata una riduzione del 6%, in gran parte grazie ai progressi terapeutici generati dalla ricerca. L’Italia si posiziona ai vertici #mondiali per la qualità e la quantità degli studi condotti in questo settore, secondo quanto riportano gli esperti del Gruppo Italiano Mammella (GIM), uno dei principali consorzi di ricerca indipendente in oncologia. La Riunione Annuale del GIM si svolge a #Udine, dove gli esperti discuteranno le novità scientifiche emerse di recente e pianificheranno le attività future. Leggi la notizia: https://lnkd.in/dTmtGXFs #ildenaroit
Tumore al seno, tasso di mortalità diminuito del 6% in 5 anni - Ildenaro.it
https://www.ildenaro.it
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Si è appena concluso “Ottobre rosa”, il mese della prevenzione del tumore al seno. Un momento importante per sensibilizzare sull’impatto di questa malattia, purtroppo estremamente frequente (1 donna su 8). Ma anche un’occasione per ricordare gli importanti passi avanti fatti nel suo trattamento negli ultimi decenni. Grandi meta-analisi di studi clinici ci aiutano a capire come vanno le cose. E l’ultima meta-analisi dell’EBCTCG, che analizza i dati di oltre 150.000 pazienti con tumore mammario, mostra risultati eccellenti, con tassi di recidiva metastatica dimezzati tra il 1990 e il 2009. C’è ancora strada da fare, ma il percorso è delineato: nuovi farmaci, nuovi biomarcatori per personalizzare le terapie, e sempre più donne libere di lasciarsi alle spalle una diagnosi di tumore mammario come un brutto ricordo, destinato a non ritornare più. Grazie a Daniele Banfi di Fondazione Umberto Veronesi ETS per l’intervista, e per aver citato il nostro recente commento sul progresso nel tumore mammario pubblicato su The Lancet. https://lnkd.in/dJh5E3ei
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