Costruire su solida roccia Cosa possiamo imparare da Socrate
Socrate dedicò la sua vita esclusivamente alla ricerca filosofica fino a trascurare i propri beni. Si sentiva destinato alla rigenerazione morale della società ateniese. Trascorreva le giornate per le vie, in un continuo discorrere e interrogare, per insegnare ai suoi concittadini la ricerca della verità e della virtù.
Ben presto venne accusato di empietà e d'illegalità. Si diceva che avesse introdotto delle divinità nuove rispetto al culto religioso tradizionale di Atene e di corrompere i giovani. Egli, infatti, parlava spesso di un “demone” (dal greco antico: DIA = incontro, MONOS = uno, unico – quindi, “che muove verso l’Uno”, “in favore dell’Unicità”) che lo avrebbe consigliato nei momenti importanti della sua vita.
In realtà, i nemici di Socrate vedevano in lui un pericoloso rivoluzionario!
Nel 399 a. C., condannato dagli Ateniesi, Socrate bevve la cicuta con serenità filosofica, fedele fino alla fine al suo insegnamento sulla giustizia e sul rispetto della legge cui l'individuo deve subordinare il proprio bene individuale in virtù di quello collettivo.
Il suo insegnamento è tutto orale. Dai suoi discepoli era descritto come un uomo pio, preoccupato prevalentemente dei problemi etici e della lotta contro le ingiustizie.
Socrate poneva lo studio dell'uomo in primo piano rispetto alla natura e all'essere. Per Socrate l’unico fine della filosofia era la ricerca della verità. Egli si assume il compito di educare la gioventù e di orientarla verso valori pienamente umani, proclamando la superiorità dell'intelletto sui sensi e insegnando a subordinare i beni materiali ai valori morali.
Maestro del dialogo, Socrate evitava i lunghi discorsi e riusciva a imbrigliare i suoi interlocutori, inducendoli ad autoesaminarsi e a riconoscere i propri limiti.
L'ironia socratica era, pertanto, l'arma del filosofo contro i falsi saccenti a differenza dei quali egli stesso professava la sua ignoranza.
Per Socrate questo era l'unico atteggiamento che stimolasse la ricerca, evitando a se medesimo il pericolo d'invischiarsi in posizioni dogmatiche. In tal modo il maestro non offriva la verità ai discepoli, ma li aiutava a ricercarla attraverso il sistema maieutico: come la levatrice, infatti, Socrate aiutava l'individuo a partorire da sé la Verità!
Socrate ci insegna ad essere aperti a ciò che la vita ci insegna continuamente, a non fissarci sulle opinioni che ingessano la nostra evoluzione. Impariamo da questo grande maestro cosa sia l’umiltà di ammettere i propri errori e la propria ignoranza, poiché solo così si potrà arrivare ad una profonda e sentita conoscenza.
Ogni relazione, ogni missione e qualsiasi obiettivo se non sono fondati su solida roccia, inevitabilmente, sono destinati a cadere.