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A gonfie vele (o a tutto gas)? Secondo quanto comunicato da Terna il 18 luglio, nei primi sei mesi di quest’anno la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è cresciuta del 27% rispetto allo stesso semestre 2023, superando per la prima volta la produzione da fonti fossili (- 19% rispetto al primo semestre 2023). Parte rilevante dell’incremento è dovuta all’idroelettrico, che ha aumentato la produzione del 64,8% rispetto ai primi sei mesi 2023, ma anche eolico e fotovoltaico fanno registrare un significativo +14,6%. Nel complesso, la richiesta di energia nei primi sei mesi del 2024 è stata coperta per il 43,8% da fonti rinnovabili (era il 34,9% nei primi sei mesi dello scorso anno), mentre con riferimento al solo mese di giugno 2024 le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica. Fin qui, i numeri. Si dirà che parte rilevante dell’incremento è dovuto alla piovosità eccezionale che ha caratterizzato la primavera 2024 nelle regioni settentrionali (in quelle meridionali, invece, la siccità non sembra dare tregua). Si dirà che è un periodo particolare, le rinnovabili sono discontinue, la rete non ce la fa a distribuirle, e via seminando dubbi. Resta il fatto che, solo pochi anni fa, risultati quali quelli comunicati da Terna non erano nemmeno immaginabili, e chi avesse pronosticato che più della metà dell’energia domandata dalla rete nazionale avrebbe potuto essere prodotta da fonti rinnovabili sarebbe stato svillaneggiato da coloro che, alcuni anche da posizioni autorevoli, attribuivano al più qualche punto percentuale al potenziale di generazione di queste fonti. Si tratta, in gran parte, degli stessi soloni che ora, anche di fronte all’evidenza, continuano a seminare dubbi, a dire che le fonti rinnovabili non sono la soluzione, che occorre affidarsi al nucleare (intanto che il resto del mondo lo sta abbandonando), o addirittura che, tanto, i consumi italiani sono una minima parte di quelli mondiali, e che quindi non c’è bisogno di darsi da fare per la transizione. Ci pensassero i cinesi…